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Publications (2)


ACCIPITRIFORMI E FALCONIFORMI IN UN'AREA DEL VENETO ORIENTALE
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January 2009

·

11 Reads

·

Associazione

·

Faunisti Veneti

Accipitriformes and Falconiformes in an area of Eastern Veneto, Italy NE A breeding population of birds of prey has been monitored in an extended area of the plains of Eastern Veneto (Northeastern Italy) from 1993 on. The number of species has increased as well as the number of breeding couples. Currently six species of the Accipitridae and four species of the Falconidae are breeding in the study area. The Sparrowhawk Accipiter nisus, Buzzard Buteo buteo and Hobby Falco subbuteo populations have increased significantly and are proofed breeders of recent colonisation. The Montagu’s Harrier Circus pygargus and Red-footed Falcon Falco vespertinus are present in small numbers. The size of the occupied territories/couple and density of breeding couples are analyzed over the years.


ACCIPITRIFORMI E FALCONIFORMI IN UN'AREA DEL VENETO ORIENTALE & giacoMo sgorlon
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January 2009

·

58 Reads

Le popolazioni di rapaci diurni nidificanti, in una vasta area di pianura del Veneto Orientale, è stata monitorata negli ultimi quindici anni e le ricerche effettuate hanno evidenziato un incremento generale delle diverse specie. Attualmente nell'area, ni-dificano dieci specie, mentre fino al 2000 erano solo cinque. Il presente lavoro vuole testimoniare l'attuale trend delle specie nidificanti. L'area di studio (baricentro Long. E 12°22'-Lat. N 45°29') è compresa tra le province di Treviso e Venezia ed in particolare si estende tra la laguna nord di Venezia ed il Fiume Tagliamento, con una altitudine media di 4-5 m s.l.m.. Sono presenti ambienti vari, rappresentati soprattutto da: cordoni dunali, spiagge, aeree lagunari, aree di bonifica della pianura alluvionale. Il territorio è intensamente coltivato e sono presenti importanti siti di valenza naturalistica ed incluse nella rete Natura 2000, rappresentati da ambienti umidi e da relitti di foresta planiziale. Il monitoraggio ha avuto inizio nel 1993, ma censimenti accurati sono stati effettuati dalla fine degli anni '90 e sono tuttora in corso. Sono stati utilizzati sia metodi diretti, con il conteggio e la mappatura delle coppie e dei territori, sia indiretti, attraverso l'osservazione di nidi già usati. Le indagini sono state svolte tra il mese di marzo e l'inizio di settembre per monitorare anche le specie nidificanti tardive. Per il calcolo delle densità si sono scelte delle sub-aree, superiori ai 100 km², diverse per ogni specie dove queste erano maggiormente presenti. Sono state rilevate dieci specie, sei di Accipitriformi e quattro di Falconiformi; sette sono risultate nidificanti certe e tre probabili. Pernis apivorus e Milvus migrans, hanno mostrato una presenza irregolare negli anni, mentre tutte le altre sono state regolari con effettivi e territori occupati parzialmente in crescita. Falco vespertinus è presente con 1-2 coppie e la sua nidificazione rappresenta l'unico caso per la regione Veneto; nel 1996 aveva nidificato per la prima volta a Cà Tron-Roncade (TV) (Nar-do & Mezzavilla 1997). La Tab. 1 mostra l'elenco delle specie rilevate con il numero delle coppie/territori occupati per anno. Nella Tab. 2 sono evidenziate i valori della densità espressa come numero di coppie/territori per 100 km² e confrontati con la densità di uno studio precedente nel Veneto Orientale (cfr. Nardo & Panzarin 2001). La Fig. 1, utilizzando i valori massimi del periodo 2001/2009, mette in evidenza la frequenza percentuale delle specie in rapporto all'intera comunità dei rapaci diurni censiti. È da notare come tra le specie nidificanti Falco tinnunculus domina sulle al-110 tre, rappresentando da sola il 63%, men-tre è seguita da Buteo buteo con solo il 12%. Delle specie regolarmente nidifi-canti, cinque hanno mostrato un eviden-te incremento negli anni, verificato sta-tisticamente dal Test di Spearman (rs). Sono stati trovati valori molto elevati del coefficiente di correlazione per Ac-cipiter nisus (rs = 0,942; P>0,01), Buteo buteo (rs = 0,996; P>0,01) e Falco sub-buteo (rs = 0,883; P>0,01), tutte specie di recente insediamento ed in continua espansione. Circus aeruginosus se pure mostri un significativo incremento (rs = 0,756; P>0,01), confermando l'espansione già registrata negli anni '90 (Nardo & Panzarin 2001), sembra aumenti lentamente nonostante i molti siti adatti alla nidificazione a disposizione presenti nell'area di studio. Il valore del coefficiente di correlazione per Falco tinnunculus (rs = 0,583; P<0,05) è invece risultato scarsamente significativo, a dimostrazione che questo falconide sta avvicinandosi al livello di saturazione e di consolidamento della popo-lazione. Infatti lo confermerebbe la massima densità di 32,6 territori/coppie per 100 km², tra le più alte in Italia e in Europa (cfr. Brichetti & Fracasso 2003, Village 1990). Dai dati esposti emerge una attuale situazione favorevole per i rapaci che dopo decenni stanno ritornando ad occupare territori storici come in altre parti d'Europa, nonostante l'intensificazione delle pratiche agricole, la passata persecuzione diretta ed indiretta riservata ai cosiddetti " nocivi " , la bonifica di zone umide ed altri distur-bi dovuti alla caccia e ad altre attività creative. In particolare dagli anni ottanta, si è assistito ad una lenta ma continua ripresa che ha aumentato la ricchezza specifica Specie

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