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Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro | Design Book

Authors:

Abstract

L’ambizione di DRLab è quella di esercitare azioni progettuali ‘con’ e ‘per’ gli attori implicati nel sistema educativo a diverso titolo. La collaborazione con l’Istituto Buonarroti-Pozzo per il progetto Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata condotta nel quadro delle metodologie di Service Design a disposizione di DRLab. Il Service Design accompagna il passaggio dall’economia del prodotto all’economia dei servizi e pone l’enfasi sulle componenti “immateriali” che certamente appartengono ai servizi ma, tutt’altro che marginalmente, anche ai prodotti compresi quelli dell’educazione. Per questo il Service Design accompagna la formazione di nuove figure professionali, progetta infrastrutture, artefatti comunicativi e artefatti in genere con lo scopo di migliorarne l’efficacia e l'esperienza, e di incrementare la qualità dell’interazione tra il fornitore del servizio/prodotto e il consumatore/utente finale. Le metodologie del Service Design sono applicate a tutta l’organizzazione e a tutte le fasi di progettazione, in modo da rendere il servizio competitivo e rilevante e, in questo, a sistemi complessi come quelli educativi e a obiettivi ambiziosi come quelli dell’Alternanza Scuola-Lavoro. In sintesi, il Service Design è una disciplina che valorizza in termini di esperienza l’approccio human-centred design rispetto a tutti gli stakeholders del contesto progettato.
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Design Book
Design Research Lab
Università degli Studi di Trento, Dipartimento di Lettere e Filosofia
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 2
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Education is thus a fostering,
a nurturing, a cultivating, process.
John Dewey
DRLab |Design Research Lab 3
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
| Design Book
Il processo Design Studio applicato all’ASL
Autori:
Daniele Busciantella Ricci
Emiliano Carbone
Michela Ventin
Revisione: Ilaria Argenziano
Giugno 2018
DRLab |Design Research Lab 4
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
|Indice
Abstract
1. Introduzione ………………………………………………………….……9
1.1. Cos’è il DRLab……………………………….….………………….………9
1.2. DRLab per il sistema educativo……………………………….…13
1.3. L’Alternanza Scuola-Lavoro e la Buona Scuola……….…14
1.4. Il “giovane” progetto didattico dell’ASL……….………….…17
2. Background……………………………………………………………….22
2.1. Il Service Design nel contesto della Design
Research………………………………………………………..…………...22
2.1.1. L’approccio DRLab……………………………..…………....24
2.2. Il design per l’Alternanza Scuola-Lavoro…..……..……....27
2.3. Il progetto Service Design per l’ASL………………..……....28
2.4. Le premesse…......................................................................29
2.4.1. Design Workshop………..……..……..……..……..……....30
2.4.2. Design Seminar………………..……..……..……..………...36
3. Metodologia………………………………………………..…………….38
3.1. Approccio metodologico..…………………………………….…...38
3.2. Il processo Design Studio……………………………………..…...41
3.2.1. Ricerca sul campo………….……….……….……….….…..57
3.2.2. Fase di sintesi…….….….….….….….….….….….….……..66
3.2.3. Fase di definizione.….….….….….….…….….……..…….72
3.2.4. Fase di ideazione……..…..…..…..…..…..…..……....…..76
3.2.5. Design workshop 1…..…..…..…..…..…..…..…..…..…..80
3.2.6. Design workshop 2..…..…..…..…..…....…..…......…....84
3.2.7. Design workshop 3….…..…..…..…..…..…..…..…..…...89
DRLab |Design Research Lab 5
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4. Risultati………………………………………………………………….….93
4.1. Workshop 1…….……….………….………….………….…………...…..95
4.2. Workshop 2……….…….…….…….…….…….…….…….…….……...97
4.3. Workshop 3….…….…….…….…….….…….…….…….….……...…..99
4.4. Profilo attori e relazioni……….….…….…...…..…….….…..…..103
4.5. Problemi, cause ed effetti……….…….….……..…….…….…..125
4.6. Reframe……….……..….……..….……..….……..….……..……...…..129
4.7. Concept e principi progettuali…….….….….….….….….…..132
4.8. Risultati del formato….…….….….….….….….….….….….……..148
5. Conclusioni…………………………………………………………..….151
5.1. Limiti, considerazioni e osservazioni…….….….….….…..151
5.2. Risvolti pratici e sviluppi futuri…….….….….…...….….…...153
Bibliografia…………………………………………………………...….155
Allegati………………………………………………………………..…..159
01. Locandina Design Workshop….….….….…….….……....…..159
02. Locandina Design Seminar.….….….….….….….….….….…..161
03. Pre-meeting di progetto: 31/01/2018.….….….….………...163
04. Pre-meeting di progetto: 06/02/2018.….….….…….…...167
05. Design Studio Primo workshop 19/02/2018.….….…....173
06. Design Studio Secondo workshop 07/03/2018...…...185
07. Design Studio Terzo workshop 09/04/2018…..…......199
08. Personas.….….….….….….….….…….….….….…….….….…...…..215
09. Concept Board (draft).….….….….….…….….…….….…...…..223
10. Matrice problemi/opportunità.….….….….….….…..….…..227
11. System Map.….….….….….….….….…..….….…..….…….....…..233
12. Ideation Board.….….….….…..….….…..….….…..….….…...…..235
DRLab |Design Research Lab 6
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DRLab |Design Research Lab 7
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DRLab |Design Research Lab 8
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
1|Introduzione
1.1 |Cos’è il DRlab
Il Design Research Lab (DRLab) è un centro di ricerca
applicata che ha come propria missione di facilitare il
trasferimento e l’applicazione delle conoscenze in
direzione del sistema amministrativo, educativo e
produttivo del Trentino attraverso le metodologie di
Service Design.
DRLab colloca la sua attività nel contesto del passaggio
dall’economia del prodotto all’economia dei servizi e
della conoscenza e per questo individua il proprio quadro
di riferimento negli indirizzi strategici dati al territorio
trentino dalla Provincia Autonoma di Trento. DRLab si
propone con le proprie metodologie e progetti di:
supportare enti e associazioni pubbliche o private
deputate allo sviluppo di sinergie nell’ambito di
ricerca, formazione, amministrazione,
trasferimento tecnologico;
supportare enti e associazioni pubbliche o private
deputate allo sviluppo delle aree di leadership del
Trentino;
supportare lo sviluppo della cultura e della filiera
del service design.
DRLab |Design Research Lab 9
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DRLab fa sue le raccomandazioni europee per il ricorso al
design come leva dello sviluppo locale. Con questa
convinzione, e grazie al sostegno della Provincia
Autonoma e dell’Università degli Studi di Trento, DRLab
ha avviato nel trimestre conclusivo del 2017 organici
partenariati con aziende e enti locali, progettando
importanti segmenti delle loro iniziative. DRLab prosegue
in modo ancora più deciso secondo questa linea nel
2018, sviluppando un programma formativo e
disseminativo di tools e capacità di design che lo porterà
a lavorare con vaste realtà territoriali e consorzi di
produttori per attaccare importanti criticità del sistema
trentino.
Sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia (UNITN).
DRLab |Design Research Lab 10
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interno della sede del Dipartimento di Lettere e Filosofia (UNITN).
DRLab |Design Research Lab 11
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In questo contesto DRLab opera con azioni pratiche volte
ad applicare conoscenze progettuali secondo modelli,
formati, processi e strumenti appositamente sviluppati
per la stessa conoscenza delle specificità territoriali.
Per questo, il Centro di ricerca propone attività basate
sulla sperimentazione continua di strumenti del design e
nello specifico della disciplina del Service Design, allo
scopo di influenzare la cultura progettuale del territorio
Trentino con processi progettuali e culture innovative di
natura human-centred edesign-based.
Parte del Team DRLab presso il Centro di ricerca.
DRLab |Design Research Lab 12
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1.2 |DRLab per il sistema educativo
L’ambizione di DRLab in tale contesto è quella di
esercitare azioni progettuali ‘con’ e ‘per’ gli attori implicati
nel sistema educativo a diverso titolo, allo scopo di:
facilitare il trasferimento della cultura progettuale
del Service Design in direzione del sistema
educativo;
individuare e applicare modelli, processi e
strumenti progettuali design-based e
human-centred adattabili e sperimentabili nel
contesto educativo locale;
facilitare la partecipazione di enti, istituzioni
tramite i diversi attori di questo complesso
ecosistema;
promuovere le esperienze sul campo e
disseminare i risultati.
Come noto, il sistema educativo è soggetto a criticità di
vario genere e DRLab crede fermamente nell’efficacia
delle conoscenze progettuali portate in dote dal Service
Design a favore del necessario cambiamento culturale
tanto a livello locale quanto a livello nazionale.
DRLab |Design Research Lab 13
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1.3 |LAlternanza Scuola-Lavoro e la Buona
Scuola
Con la Riforma dell’Istruzione, la cosiddetta “Buona
Scuola” (L. 13/07/2015 n. 107), e con l’introduzione
dell’obbligatorietà dell’Alternanza Scuola-Lavoro (ASL) e
la Riforma dell’Apprendistato (D.lgs. 15/06/2015 n. 81 e
Dlgs. 24/09/2016 n. 185) si è proceduto in Italia alla
trasformazione del sistema educativo e formativo per
arrivare alla definizione di un modello di “sistema duale”
che ci allinei ad altri Paesi europei nei quali il lavoro viene
riconosciuto come “esperienza educativa necessaria e
indispensabile” per formare il capitale umano del futuro.
Nel sistema trentino, l'Alternanza Scuola-Lavoro è ripresa
nella Legge provinciale sulla scuola n. 10 del 2016 che
“nell'ambito del secondo ciclo di istruzione e formazione
(...) individua modalità per la promozione e la
valorizzazione dell'apprendimento in alternanza tra
scuola e lavoro, in relazione ai bisogni individuali di
istruzione e formazione dei giovani, sviluppando
l'acquisizione di competenze spendibili nel mercato del
lavoro”. I percorsi di Alternanza fanno ora parte dei piani
triennali dell'offerta formativa per non meno di 400 ore
nell'ultimo triennio dell'istruzione tecnica e professionale
e per non meno di 200 ore nell'ultimo triennio dei licei.
L’Alternanza si realizza attraverso una vasta e diversa
gamma di attività, quali visite aziendali guidate,
produzione di testimonianze da parte dei diversi soggetti
DRLab |Design Research Lab 14
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
dell'impresa, tirocini curriculari, impresa formativa
simulata, impresa didattica, progetti realizzati su
commissione da parte delle imprese, project work ed
elaborazione delle esperienze. Il tirocinio curriculare
costituisce il periodo di apprendimento che lo studente
trascorre in un contesto lavorativo, ovvero la fase
“pratica” di un percorso di alternanza svolta presso una
struttura ospitante.
L’importanza degli obiettivi dell’Alternanza è evidente così
come anche le difficoltà che si possono frapporre al suo
raggiungimento. In linea generale, affinché esso possa
venire conseguito è necessario che nei percorsi formativi
si possano integrare più saperi e approcci, ed è
necessario che mondo della scuola e mondo del lavoro
possano condividere sistema di comunicazione e di
valori. Più in particolare, 400 ore negli istituti tecnici e
professionali e 200 ore nei licei rappresentano
sicuramente un innovativo format didattico rispetto alle
tradizionali attività scolastiche nella considerazione che il
superamento della divisione tra teoria e pratiche nei
percorsi di studio non può essere immediato, ma è
urgente e necessario.
Questo obiettivo si colloca invece tra quelli di medio se
non lungo termine e può essere conseguito solo
attraverso nuovi sforzi organizzativi e nuove pratiche
progettuali. DRLab si propone per questo di introdurre la
cultura progettuale del Service Design nelle diverse unità
e team di responsabili incaricati del buon funzionamento
DRLab |Design Research Lab 15
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della Alternanza Scuola-Lavoro, permettendo così a tutti
gli attori coinvolti di essere protagonisti nel complesso
ecosistema composto di imprese e aziende, associazioni
sportive e di volontariato, enti culturali, istituzioni e ordini
professionali.
DRLab |Design Research Lab 16
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1.4 |Il “giovane” progetto didattico dell’ASL
La riforma “La Buona Scuola” ha introdotto cambiamenti
come l’obbligatorietà dell’ASL che iniziano ad essere
applicati a livello territoriale da circa due anni; motivo per
cui questa parte della riforma che incide
considerevolmente sulla modalità didattica nella
istruzione superiore secondaria, è da considerarsi
giovane, se non del tutto prematura, rispetto alla portata
del cambiamento richiesto per adottarne principi e
gestione operativa. Anche nella provincia Trentina,
tramite la Delibera n. 211/2016 e la Legge Provinciale n.
10/2016, l’ASL da facoltativa, diviene obbligatoria e a tutti
gli effetti parte delle attività curriculari (Motter, 2017).
Quindi anche a livello provinciale, così come a livello
nazionale, l’obbligo di svolgere percorsi di ASL, oltretutto
determinati per l’ammissione all’esame di stato, fa
emergere nel mondo della scuola
“la necessità di un continuo confronto, di una
formazione specifica, di condivisione di un
orizzonte comune, con punti di riferimento,
indicazioni e strumenti di lavoro adeguati e
co-progettati, in un processo partecipato dai vari
soggetti coinvolti e accompagnato dalle
Istituzioni” (Luciano Covi, prefazione a Motter,
2017).
DRLab |Design Research Lab 17
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Si tratta in sostanza di dover ripensare quantomeno la
gestione della didattica; ma in prima battuta è
sicuramente richiesto un corposo impegno, sia a livello
locale che nazionale, nel “ripensamento complessivo
delle modalità con cui l’Alternanza viene progettata e
realizzata” (Assolombarda, 2017).
Se da un lato, il cambiamento portato dalla riforma si
concentra sul passaggio dell’ASL da attività facoltativa ad
attività didattica obbligatoria, dall’altro questo
cambiamento irrompe in un sistema con già note fragilità.
Questo richiede in modo urgente una concentrazione
condivisa delle risorse in attività di supporto alla
progettazione della didattica nei singoli istituti, che con
l’introduzione delle novità di ASL, risulta sempre più sotto
stress. Secondo una prima analisi svolta da DRLab
l’attuale condizione dell’ASL a livello locale si potrebbe
descrivere secondo i seguenti punti di riferimento.
DRLab |Design Research Lab 18
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Schema riassuntivo delle principali caratteristiche dell’ASL.
L’ASL è un’esperienza giovane. Come parzialmente
accennato in precedenza, l’ASL come attività obbligatoria
didattica è stata introdotta da poco tempo (da due anni
circa). Questo comporta il fatto che la tipologia di
cambiamento, per tutti gli attori, necessiti di un tempo
oggettivo variabile da istituto ad istituto, al fine di poter
assimilare in modo esaustivo e performante non solo le
indicazioni a livello disciplinare, quanto le possibilità di
individuare nuove prassi per la progettazione e la
gestione delle attività strettamente inerenti l’ASL. Questo
tempo è soggetto alle attitudini dei diversi attori che
operano in ASL e varia secondo alcuni parametri sia a
livello nazionale che locale. Infatti i tempi con i quali
vengono applicate le direttive nazionali variano da
DRLab |Design Research Lab 19
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provincia a provincia, da istituto a istituto sulla base
dell’autonomia della quale godono.
L’applicazione della norma non è standard. L’attuale
situazione porta le singole unità scolastiche ad adattarsi,
rispetto alla normativa di riferimento, alle diverse
esigenze del territorio rappresentate, in primis, dalle
esigenze degli studenti e dei docenti. Questo vuol dire
che ogni istituto scolastico, sulla base delle linee guida
generali dettate dalle normative ufficiali, applica propri
modelli di ASL con tutte le conseguenze sia positive che
negative del caso. Da una parte dunque la cultura
organizzativa scolastica rispetto ai modelli applicativi di
questa modalità di didattica e dall’altra i limiti a livello di
tempi e risorse necessarie, rappresentano le due facce
della stessa medaglia che dialogano con non poche
difficoltà.
L’opinione pubblica è poco informata. LASL è un
argomento complesso anche per gli addetti ai lavori,
oltretutto è un’attività didattica giovane, specialmente in
alcune scuole come nei licei, e quindi è difficile che la
critica a livello collettivo sia sufficientemente informata. In
tale contesto è quindi complesso promuovere i valori
dell’ASL al fine di sensibilizzare la coscienza dell’opinione
pubblica. A livello di opinione collettiva risulta più facile
credere all’ASL come l’ennesima complicazione del
sistema educativo, piuttosto che come una buona
DRLab |Design Research Lab 20
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
possibilità per riflettere su nuovi modelli formativi, o
ancora, su temi sensibili come il senso del lavoro, il diritto
al lavoro e il futuro delle nuove generazioni nel mondo
del lavoro.
Non ci sono codici linguistici e una cultura generale
condivisa. Questo aspetto è probabilmente in parte
causa e in parte effetto dei punti precedenti. Perciò, il
fenomeno che si sta registrando è quello della mancanza
di codici linguistici sull’ASL, tra i suoi attori, nel suo
contesto. La carenza di una cultura condivisa, se si vuole
anche come conseguenza di quanto riportato sin qui,
sull’ASL accentua e pone sotto stress un sistema, quello
educativo, di per sé complesso da rinnovare in termini
culturali e sicuramente in uno stato avanzato di caos.
DRLab |Design Research Lab 21
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2|Background
2.1 |Il Service Design nel contesto della
Design Research
Il campo di studi definito Design Research è da
considerarsi parte della storia contemporanea del design,
data la diffusione di questo termine a partire dalla
seconda metà dello scorso secolo. Tra le diverse
discipline del design (product design, graphic design,
communication design, strategic design, interaction
design ecc.) il “service design” è quella che si occupa di
pianificare e organizzare le persone, le infrastrutture, la
comunicazione e i componenti materiali e immateriali allo
scopo di migliorare la qualità del servizio, e in particolare
la relazione tra il soggetto erogatore (service provider) e il
consumatore (Dervojeda et al., 2014). Recentemente e
grazie anche alla diffusione del service design come
ambito di ricerca in design, i contenuti concettuali di
questa disciplina stanno assumendo dimensioni di
complessità tali per cui risulta necessario riconsiderare la
definizione stessa del termine. Per questo, tra le diverse
definizioni è possibile descrivere il service design come
l’orientamento di processi, tecnologie e interazioni
all'interno di sistemi complessi al fine di co-creare valore
per le parti interessate (Service Design Network, s.d.;
DRLab |Design Research Lab 22
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Mager in Stickdorn et al., 2018). Questo ricordando
comunque uno degli aspetti fondamentali del design
inteso come attività umana concreta radicata
nell'esperienza degli individui e in ciò che scegliamo di
fare del nostro mondo (Buchanan, 2007; pp. 59). Se
condiviso in questi termini, il concetto di progettazione,
esprime pienamente uno dei framework - o altrimenti
definito uno dei paradigmi nel design discourse
contemporaneo (Giacomin, 2014) - conosciuto come
human-centred; termine ampiamente discusso e
associato a canoni di innovazione incrementale (Norman
& Verganti, 2014).
DRLab |Design Research Lab 23
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.1.1 L’approccio DRLab
DRLab adotta conoscenze e pratiche del design, al fine di
trasferire al sistema educativo, produttivo e
amministrativo del Trentino le competenze necessarie
per ricorrere alla disciplina del Service Design come leva
strategica per lo sviluppo locale. In tal senso DRLab,
come centro di ricerca applicata, si adopera nella
costante ideazione e modellazione di processi, della
elaborazione dei suoi strumenti e della diffusione della
cultura del Service Design a favore degli stakeholders
con i quali svolge attività progettuali sia di carattere
dimostrativo-disseminativo, che di carattere
disseminativo-applicativo.
DRLab adotta un approccio fortemente orientato
all’applicazione di approcci progettuali human-centred le
cui attività sono rivolte a:
individuare approcci progettuali a supporto delle
esigenze espresse dal territorio;
costruire modelli progettuali applicativi in funzione
delle risorse disponibili sul territorio tra i diversi
stakeholders;
ideare tools ad hoc allo scopo di facilitare la loro
disseminazione e l’utilizzo ad attori non esperti,
senza perderne l’efficacia nelle diverse fasi del
processo progettuale;
DRLab |Design Research Lab 24
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
progettare e facilitare eventi di progettazione
collaborativa con stakeholders di progetto e/o
potenziali attori;
organizzare eventi di disseminazione dei risultati
ottenuti e delle esperienze maturate sul territorio;
confrontare le diverse esperienze progettuali con
la dimensione internazionale nell’ambito del
campo di studio Design Research e del Service
Design.
Tutte le attività svolte da DRLab sono caratterizzate dal
coinvolgimento diretto e partecipato degli stessi
stakeholders delle attività progettuali. Tale approccio è
adottato fin dalla definizione delle risorse, dei limiti e
delle opportunità offerte dalle azioni progettuali. Infatti,
sulla base di questi elementi DRLab modella di volta in
volta processo, azioni e tools allo scopo di orientare e
ottimizzare le risorse progettuali in direzione della
molteplicità di esigenze dei diversi attori di sistema
presenti sul territorio.
Per questo motivo, DRLab adotta modelli flessibili,
sviluppa e reinventa strumenti progettuali, plasma
percorsi progettuali ed evidenzia insight di progetto e
interazioni altrimenti intangibili e invisibili.
Le diverse esperienze progettuali attuate da DRLab sono
sempre orientate da un approccio pratico e sperimentale.
Molte delle esperienze nelle diverse fasi progettuali infatti
sono sviluppate sia con indagini sul campo che con il
DRLab |Design Research Lab 25
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
coinvolgimento attivo dei diversi attori coinvolti (con
approccio learning by doing), e comunque sempre
orientate ad attività rivolte al maggior coinvolgimento
possibile dei diversi stakeholders.
DRLab |Design Research Lab 26
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.2 |Il Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
Introduzione. La collaborazione con l’Istituto
Buonarroti-Pozzo per il progetto Service Design per
l’Alternanza Scuola-Lavoro è stata condotta nel quadro
delle metodologie di Service Design a disposizione di
DRLab.
Il Service Design accompagna il passaggio dall’economia
del prodotto all’economia dei servizi e pone l’enfasi sulle
componenti “immateriali” che certamente appartengono
ai servizi ma, tutt’altro che marginalmente, anche ai
prodotti compresi quelli dell’educazione.
Per questo il Service Design accompagna la formazione
di nuove figure professionali, progetta infrastrutture,
artefatti comunicativi e artefatti in genere con lo scopo di
migliorarne l’efficacia e l'esperienza, e di incrementare la
qualità dell’interazione tra il fornitore del servizio/prodotto
e il consumatore/utente finale. Le metodologie del
Service Design sono applicate a tutta l’organizzazione e a
tutte le fasi di progettazione, in modo da rendere il
servizio competitivo e rilevante e, in questo, a sistemi
complessi come quelli educativi e a obiettivi ambiziosi
come quelli dell’Alternanza Scuola-Lavoro.
In sintesi, il Service Design è una disciplina che valorizza
in termini di esperienza l’approccio human-centred
design rispetto a tutti gli stakeholders del contesto
progettato.
DRLab |Design Research Lab 27
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.3 |Il progetto Service Design per l’ASL
L’obiettivo generale del progetto Service Design per
l’Alternanza Scuola-Lavoro, coerentemente con quanto
enunciato nella missione di DRLab, è stato quello di
creare opportunità di supporto progettuale e operativo in
direzione dell’ecosistema educativo trentino espresso in
modo specifico grazie ad un percorso sperimentale in
collaborazione con l’Istituto Buonarroti-Pozzo.
Gli obiettivi specifici del progetto Service Design per
l’Alternanza Scuola-Lavoro sono inerenti al trasferimento,
ad uno specifico target selezionato dei diversi
stakeholders del sistema Alternanza Scuola-Lavoro
trentino, delle conoscenze teorico-pratiche basilari del
Service Design. In questo modo il progetto intende
promuovere il sistematico e graduale sviluppo di una
nuova mentalità progettuale tra gli attori della Alternanza
Scuola-Lavoro, con particolare riferimento al framework
human-centred.
DRLab |Design Research Lab 28
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.4 |Le premesse
L’avvio del progetto Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro ha avuto, a partire da Ottobre 2017, il
supporto di una prima e fondamentale interazione con
IPRASE del Trentino che ha agevolato il coinvolgimento
diretto delle diverse figure di attori del sistema ASL in
attività design-based con approccio learning by doing.
DRLab ha dunque progettato e condotto due giornate di
Design Workshop e una di Design Seminar che hanno
reso possibile:
l’introduzione teorica di base del Service Design
tra i diversi attori dell’ASL;
l’individuazione di profili con maggiore o minore
attitudine ad essere sollecitati da approcci
innovativi alla progettazione;
l’individuazione di un primo set di dati emersi
dagli attori dell’ASL trentina, utili per lo sviluppo
strategico delle attività progettuali successive;
una maggiore conoscenza, basata sull’esperienza
diretta del team DRLab, relativa al contesto, agli
attori, alle capacità, alle potenzialità e alle risorse
a disposizione al fine di comprendere, in modo
più soddisfacente, come organizzare attività
collaborative di progettazione nel contesto ASL;
l’instaurazione preliminare di relazioni empatiche
tra le diverse parti chiamate a collaborare.
DRLab |Design Research Lab 29
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.4.1 Design Workshop
Il Design Workshop è una tipologia di attività
metodologica ampiamente diffusa e utilizzata nella
disciplina del Service Design. Il termine Design Workshop
sta a indicare un “laboratorio”, un gruppo di lavoro che
collettivamente si attiva a favore di uno specifico
argomento, e ha la forte prerogativa dell’utilizzo di uno o
più strumenti del Service Design. Il Design Workshop è
per questo un ottimo strumento di progettazione
collaborativa.
Le due giornate sono state organizzate come segue:
introduzione teorica sul processo, sugli strumenti
e sulla modalità di lavoro;
selezione gruppi di lavoro;
attività pratica;
fasi di restituzione e debriefing.
DRLab |Design Research Lab 30
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Formato disseminativo DRLab utilizzato per il Design Workshop.
Primo Workshop. Durante il primo workshop sono state
introdotte alcune nozioni teoriche di base, tanto
dell’intero processo quanto delle fasi selezionate e dei
tools capaci di simulare e visualizzare le caratteristiche
degli utenti dell’Alternanza Scuola-Lavoro, la relazione
degli stakeholders rispetto al problema, gli insights e le
ispirazioni utili a costruire la successiva fase divergente.
Tools:
Insight Matrix: strumento utile per sollecitare
nuove riflessioni metodologiche sulla
organizzazione e gestione delle informazioni
DRLab |Design Research Lab 31
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
scaturite in fase di brainstorming; si tratta di un
momento di progettazione fortemente disruptivo,
a supporto della fase discover; sollecitato da
trigger questions;
Personas: tool che consente di descrivere tramite
un profilo archetipale, una serie di profili di
comportamenti; è utile a definire alcune
caratteristiche antropologiche e sociali degli
utenti a cui si rivolge l’operazione progettuale;
VIP Map: funziona secondo la logica della matrice
ed evidenzia flussi attitudinali degli utenti
stabilendo priorità tra i profili rispetto
all’interazione con il servizio.
Una delle attività della seconda giornata di Design Workshop.
DRLab |Design Research Lab 32
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Secondo workshop. Durante il secondo workshop,
l’introduzione teorica sugli strumenti deputati ad
evidenziare l’esperienza utente, è stata seguita dalla loro
pratica.
Sulla base dei risultati emersi, il DRLab ha accompagnato
una nuova fase di ideazione al fine di provocare
l’accelerazione di un processo di radicale trasformazione
e innovazione del mindset.
La conclusione teorico-pratica ha sottolineato la
possibilità di delineare scenari futuri per una ulteriore e
nuova fase di progettazione che troverà la sua ispirazione
dalle criticità e spunti emersi.
Tools:
User Journey Map: strumento visuale che
rappresenta l’esperienza dell’utilizzatore finale nel
momento in cui interagisce con il servizio
descrivendone problematiche ed opportunità
progettuali per ogni attività individuata;
How Might We: potente strumento di ideazione
che consente di estrapolare varie idee, strategie e
concept in risposta alla sfida progettuale;
Design Scenario: strumento che consente di
visualizzare alcuni dettagli significativi di
un’esperienza innovativa secondo il punto di vista
di un utente specifico.
DRLab |Design Research Lab 33
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Una delle attività della seconda giornata di Design Workshop.
Questa esperienza progettuale ha visto una attiva e
interessata partecipazione di tutti i componenti che
hanno ben accolto la complessità metodologica del
Service Design. E’ stato costantemente e attivamente
favorito il coinvolgimento di tutti i partecipanti grazie a
una attenta proposta degli strumenti sempre
accompagnata da tutte le diverse e necessarie
valutazioni della estrema complessità del progetto di
Alternanza Scuola-Lavoro. In questo nuovo contesto di
viva partecipazione e grande creatività, sono emerse
ipotesi di soluzioni del percorso di carattere innovativo e
supportivo dei compiti, delle responsabilità e della
DRLab |Design Research Lab 34
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
particolare cura e dedizione richiesti a tutti gli attori
coinvolti: docenti, dirigenti, aziende, genitori, studenti .
1
Una delle attività pratiche di gruppo della seconda giornata di
Design Workshop.
1Per approfondimento si vedano gli allegati.
DRLab |Design Research Lab 35
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
2.4.2 Il Design Seminar
Questa attività rientra nel percorso metodologico di
diffusione della cultura progettuale del Service Design
con gruppi selezionati dai team di responsabili della
Alternanza Scuola-Lavoro.
Il Design Seminar è un formato ideato da DRLab che è
caratterizzato, nei tempi e nelle modalità di un seminario
specialistico, dallo svolgimento di intense attività pratiche
tramite l’utilizzo di strumenti del design e in particolare
della disciplina del Service Design.
Il team DRLab ha avuto il piacere di proporre, come
seconda fase del processo di diffusione e coerentemente
con l’azione intrapresa, il Design Seminar “Service Design
per l’Alternanza Scuola-Lavoro” svolto in collaborazione
con l’Istituto Buonarroti Pozzo di Trento che ha accolto
con fiducia e disponibilità la sfida di dare vita a una
Alternanza Scuola-Lavoro moderna e innovativa.
Nello specifico, l’appuntamento ha consentito di fornire ai
partecipanti strumenti selezionati di design utili alla
comprensione di una progettazione efficace e sostenibile
per evidenziare la possibilità di una efficiente ed efficace
collaborazione tra studenti, docenti, genitori, dirigenti e
aziende di l’Alternanza Scuola-Lavoro può beneficiare. Il
Design Seminar è stato svolto alternando introduzioni
teoriche sul processo, sugli strumenti e sulle modalità di
lavoro, con attività pratiche rivolte all’utilizzo effettivo
degli strumenti proposti da DRLab.
DRLab |Design Research Lab 36
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Attività pratiche in gruppo durante il Design Seminar.
DRLab |Design Research Lab 37
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3|Metodologia
3.1 |Approccio metodologico
DRLab finalizza la costruzione della propria metodologia
ad attività di natura empirica che, come in questo caso, si
rivolgono ad un contesto per il quale approcci innovativi
alla progettazione risultano poco noti o più spesso
sconosciuti. Questo aspetto risulta amplificato in contesti
complessi come il sistema educativo locale. Per questo
motivo, DRLab ha valutato opportuno scalare ed
applicare a livello locale, sempre in modo rigoroso,
modelli progettuali noti al Service Design che, all’interno
del framework human-centred, consentono una
progettazione contestualmente valida nell’arco dei sei
mesi dedicati.
Date queste premesse, DRLab ha lavorato a favore della
modellazione di formati atti a soddisfare, da una parte le
aspettative degli stakeholder e dall’altra le potenzialità
progettuali di un processo di Service Design. Per questo,
gran parte delle risorse iniziali sono state concentrate
sull’adattamento di formati e strumenti noti del Service
Design in direzione del contesto nel quale DRLab si
appresta ad operare. Gran parte di questo lavoro è stato
condotto a livello laboratoriale utilizzando le diverse
competenze multidisciplinari delle risorse DRLab sulla
base di denominatori comuni in termini di processo e
DRLab |Design Research Lab 38
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
strumenti del Service Design finalizzato all’individuazione
di un efficace formato per il primo dei progetti applicativi.
Una serie di Design Workshop condotti da DRLab in
collaborazione con realtà produttive ed amministrative
del Trentino, hanno permesso da una parte di effettuare
una prima verifica della formulazioni ipotizzate in sede di
laboratorio, e dall’altra di comprendere, sul campo, le
diverse possibilità di risposta da parte di potenziali
stakeholder. I risultati emersi in questa prima fase
costruttiva e sperimentale, hanno condotto alla
formulazione di un formato inedito denominato Design
Studio.
Il progetto Service Design per l’ASL adotta questo
formato in duplice veste di modello progettuale di natura
applicativa e modello sperimentale nell’ambito della
ricerca in design.
La validità di natura esplorativa di questo formato nei suoi
tempi, modalità e strumenti utilizzati, consentono di
confermare il Design Studio come ottimo strumento di
pre-definizione dei termini specifici di un ampio spettro di
attività progettuali. In altre parole, si ipotizza che questo
processo risulta efficace a determinare specificità
controllabili sulle quali applicare azioni progettuali mirate.
Tale aspetto è più evidente dove il grado di complessità
del sistema al quale si rivolge l’azione di progetto risulta
inafferrabile e non facilmente leggibile. Non si tratta
dunque di un formato di gestione della complessità, ma di
DRLab |Design Research Lab 39
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
una chiave di lettura della complessità che si occupa in
particolare di comprendere come migliorare le relazioni
tra i diversi attori del sistema, di condividere con il
maggior numero possibile di stakeholder le informazioni
e le attività progettuali, di supportare quindi il dialogo e di
assegnare un valore condiviso ai fenomeni, nonché di
rendere la visualizzazione della complessità del sistema
più accessibile a chi nel processo riversa aspettative e
risorse.
Il processo Design Studio, descritto in modo esauriente
nel paragrafo successivo, è stato applicato in via
sperimentale tramite il progetto Service Design per l’ASL
al sistema educativo dell’Istituto Buonarroti -Pozzo e per
la prima volta in Trentino.
DRLab |Design Research Lab 40
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2 |Il processo Design Studio
Il processo ideato da DRLab si basa sul noto modello
Double Diamond che prevede la mappatura di fasi
divergenti e convergenti del processo progettuale.
Il noto modello Double Diamond applicato al Design Studio.
Il Design Studio utilizza dunque la stessa tipologia di
mappatura e descrive quattro fasi soggette ad iterazione
descrivibili come segue:
fase di ricerca e scoperta (fase esplorativa), allo
scopo di identificare le caratteristiche peculiari del
sistema e le maggiori aree di criticità;
DRLab |Design Research Lab 41
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Il processo Design Studio in relazione a tempi, risorse, fasi e
requirements.
DRLab |Design Research Lab 42
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
fase di definizione, allo scopo di identificare
problematiche e opportunità puntuali del sistema,
nonché le esigenze dei diversi attori;
fase di ideazione, allo scopo di individuare idee
innovative come risposta alle problematiche
individuate;
fase di pre-valutazione, allo scopo di sottoporre
ad una prima verifica le diverse opzioni e concept
progettuali emersi.
Il passaggio da una fase all’altra del processo scandisce
inoltre un’attività di co-design condotta da DRLab in
collaborazione con alcuni attori attivi di progetto e che
costituiscono il gruppo dei Responsabili di Progetto e del
Team di Co-Design. Queste attività collaborative vengono
condotte sia come momenti di co-progettazione, sia
come spazi di condivisione dei dati preliminari del
progetto, così come momenti in cui si concentra la
maggiore intensità del trasferimento della cultura
progettuale relativa al Service Design, con approccio
learning by doing. Si tratta di Design Workshop il cui
2
scopo è quello di creare momenti intensi di condivisione
dell’esperienza progettuale sia a livello teorico che
pratico.
Il formato Design Studio prevede l’applicazione delle fasi
in un arco temporale di minimo 90 giorni, preceduti da
2Per un approfondimento sul Design Workshop si veda il paragrafo
2.4.1 e il relativo allegato.
DRLab |Design Research Lab 43
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
almeno due (ottimale tre) incontri con un gruppo
rappresentativo di partecipanti all’esperienza progettuale,
selezionati tra i maggiori portatori di interesse. Gli incontri
preliminari hanno il carattere di un meeting tradizionale,
ma con procedure, tempistiche e talvolta l’utilizzo di tools
del design, tipici di attività come il design workshop.
Questo incontro fortemente orientato all’operatività,
secondo il modello Design Studio, non può avere durata
inferiore alle 4 ore per meeting ed è fortemente
consigliato portare a termine i due incontri con una
distanza non superiore alle due settimane l’uno dall’altro.
Un minimo di due incontri, denominati “pre-meetings
sono quindi richiesti allo scopo di:
individuare elementi condivisi di dialogo tra le
parti;
individuare requisiti, caratteristiche e gruppi di
partecipanti;
individuare obiettivi, problemi, ipotesi e risultati
attesi del progetto applicativo;
compilare il documento denominato “Accordo di
progetto”.
L’Accordo di Progetto è uno degli strumenti più importanti
del modello Design Studio. Si tratta di un documento di
testo che presenta un layout appositamente progettato
da DRLab allo scopo di individuare le voci fondamentali, i
requisiti senza i quali non è possibile avviare l’esperienza
DRLab |Design Research Lab 44
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
di progetto. Si tratta di un documento condiviso tra i
diversi responsabili e partecipanti che descrive i termini
fondamentali del progetto. LAccordo di Progetto è inoltre
sottoscritto dai Responsabili di Progetto. Il documento
contiene quindi lo spazio e tutte le indicazioni necessarie
per:
descrivere brevemente il progetto;
descrivere problema, ipotesi, obiettivi e risultati
attesi del progetto;
descrivere gli stakeholders del progetto;
indicare nomi, ruoli, contatti e tipologia di
impegno del “Team di Co-Design” e dei
“Responsabili di Progetto”;
indicazione delle altre risorse umane necessarie
per portare a termine fasi di ricerca sul campo (es.
Design Ethnography);
indicazione delle altre tipologie di risorse;
indicazione delle tempistiche e una sintesi delle
attività tramite visualizzazione grafica del Design
Studio Process, un calendario e una Gantt Chart.
I requisiti minimi del Design Studio sono:
l’individuazione del gruppo di “Responsabili di
Progetto”;
l’individuazione del “Team di Co-Design”;
DRLab |Design Research Lab 45
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
lo svolgimento di almeno due (ottimale tre)
pre-meetings con i Responsabili di Progetto;
la compilazione dei termini descritti nell’Accordo
di Progetto;
l’individuazione di un contesto adatto e l’impegno
di altre risorse umane al fine di svolgere attività di
Design Ethnography come richiesto in alcune fasi
specifiche del processo Design Studio;
lo svolgimento di almeno 3 design workshop su 4
come previsto dalle attività specifiche del
processo Design Studio.
IDesign Workshop come previsti nel Design Studio
Process sono organizzati con le stesse logiche di un
tradizionale Design Workshop e prevedono, per ogni
fase, l’utilizzo di strumenti specifici; spesso progettati o
ri-progettati in base alle caratteristiche dei partecipanti. Il
3
Design Workshop non è solo un’occasione di
progettazione collaborativa durante l’esperienza
progettuale, ma anche e soprattutto un momento
fondamentale per aumentare il livello di empatia tra i
partecipanti, nonché le possibilità di confronto su obiettivi
comuni. Il Design Studio prevede l’applicazione di almeno
3Nella maggior parte dei casi, i partecipanti sono persone
completamente inesperte a livello di Service Design e nel migliore dei
casi, sono figure che hanno avuto modo di conoscere in modo
sommario metodi e/o strumenti utilizzati nella progettazione, tra i più
noti in altri ambiti (es. Brainstorming, Personas, SWOT Analysis).
DRLab |Design Research Lab 46
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
quattro Design Workshop durante il processo in
collaborazione con il team di Co-Design e la
partecipazione attiva dei Responsabili di Progetto. Il
tempo minimo previsto per lo svolgimento di un Design
Workshop è di 4 ore continuative.
IResponsabili di Progetto sono stakeholders di progetto
che assumono il ruolo di ‘responsabili’ e firmatari dei
termini progettuali espressi tramite il documento
Accordo di progetto”. Sono 5 portatori forti di interesse
impegnati in particolare nelle fasi pre-progettuali e hanno
il compito di definire aspetti del progetto come il brief, i
tempi, le risorse. Questi attori sono responsabili
dell’andamento del progetto oltre che dei singoli
elementi espressi all’interno dello accordo; approvano,
bloccano e controfirmano i termini dello stesso
documento. I responsabili di progetto possono
partecipare a tutte le attività pianificate in quanto una
delle loro missioni è quella di diffondere in modo
costruttivo le esperienze progettuali all’interno di altri
gruppi di stakeholders nel sistema che investe il progetto.
Il team di Co-Design è composto da stakeholders di
progetto che assumono il ruolo di partecipanti attivi nelle
attività pianificate all’interno dello Accordo di Progetto e
che prevedono in particolare fasi di progettazione
collaborativa. Sono minimo 7, massimo 20 portatori forti
DRLab |Design Research Lab 47
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
di interesse impegnati in particolare nelle fasi di design
workshop e co-progettazione.
Questi attori sono responsabili dell’andamento del
progetto nella misura in cui sono chiamati a portare a
termine gli obiettivi specifici delle singole attività di
co-progettazione, generalmente design workshop o
attività simili. Il team di co-design dovrebbe partecipare a
tutte le attività pianificate di co-design allo scopo di
seguire sistematicamente i progressi e fruire in modo
esaustivo delle esperienze progettuali.
Ogni fase descritta dal processo Design Studio presenta
la possibilità di applicare strumenti specifici in dote a
DRLab.
I tools di base del Design Studio sono riportati nella figura
di seguito.
Alcuni strumenti del processo Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 48
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I principi fondamentali del processo Design Studio sono
di seguito enunciati.
Il processo è caratterizzato da un forte approccio
human-centred; questo significa che ogni decisione,
scelta progettuale, atto e tools applicato nei tempi e nelle
modalità previste dal processo, è orientato dalle
necessità e dalle aspettative degli stakeholder di
progetto. Per questo le attività sono “orientate a” e
“portate a termine con” il maggior numero di
rappresentanti possibile tra i diversi portatori di interesse,
evitando il più possibile esclusioni.
Il processo è orientato alla collaborazione tra le parti.
L’orientamente del processo è quello di sviluppare il
maggior numero possibile di attività collaborative tra i
diversi attori del progetto.
Il processo è flessibile, non-lineare e caratterizzato da
iterazione. Il forte orientamento al rapporto collaborativo
tra le parti lascia ampio spazio alle diverse esigenze e
capacità degli stakeholder anche in fase di sviluppo delle
attività progettuali. Questo comporta la presa di
coscienza che imprevisti e cambi di direzione potrebbero
verificarsi più volte durante le fasi progettuali. Ciò
significa che obiettivi, risorse e strumenti possono subire
modifiche durante lo svolgimento del processo stesso,
DRLab |Design Research Lab 49
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
garantendo, in qualsiasi caso, tenuta del processo ed
evidenza degli output.
Il processo ha un carattere esplorativo-progettuale. Le
azioni esplorative sono indirizzate alla individuazione di
componenti significativi di progetto e il processo non
prevede fasi di sviluppo degli output che emergono
dall’esperienza progettuale.
Il processo ha scopo orientativo. Questo processo
permette l’orientamento in sistemi complessi anche in
fasi preliminari di analisi del valore di una determinata
idea progettuale.
In conclusione, il processo Design Studio a differenza di
approcci progettuali già noti come “goal-oriented” o
“activity-oriented”, risulta attinente al “relational-oriented
approach”.
Il processo Design Studio è stato dunque sperimentato
con il progetto Service Design per l’ASL secondo principi,
tempi e modalità sopra espresse. Inoltre, come premesso,
il progetto è stato preceduto dalle attività
precedentemente citate Design Workshop e Design
Seminar. Entrambe le esperienze hanno parzialmente
accelerato le fase preliminari del Design Studio riducendo
il numero di pre-meetings da tre (ottimale) a due
(requisito minimo). La prima sperimentazione ufficiale del
DRLab |Design Research Lab 50
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design Studio ha visto quindi l’avvio dell’attività di
esplorazione nel mese di febbraio 2018, preceduto, come
da formato, da due pre-meetings effettuati nel mese di
gennaio (31/01) e febbraio 2018 (06/02).
Primo pre-meeting. Il meeting condotto presso il Design
Research Lab dagli stessi membri del Centro di Ricerca e
in presenza dei “Responsabili di Progetto”, è stato
condotto sulla base del documento denominato “Accordo
di Progetto”. Lo scopo è stato quello di introdurre gli
elementi fondamentali del formato progettuale Design
Studio seguendo i contenuti dell’ accordo. La discussione
sulle tematiche e sugli obiettivi principali hanno condotto
i presenti alla definizione di alcune macro-problematiche
fondamentali. Inoltre sono state affrontate tematiche di
carattere generale come il ruolo del design all’interno dei
sistemi istituzionali.
Il primo pre-meeting con i Responsabili di Progetto.
DRLab |Design Research Lab 51
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Il meeting ha consentito infine l’inquadramento delle
figure necessarie per la definizione dell’ Accordo di
Progetto in base alle diverse necessità espresse dai
presenti. Per ulteriori specifiche si veda il report del primo
pre-meeting in allegato.
Uno degli strumenti utilizzati con i Responsabili di Progetto durante
i pre-meeting.
Secondo pre-meeting. Il secondo pre-meeting è stato
condotto presso il Design Research Lab dagli stessi
membri del Centro di Ricerca e in collaborazione con i
“Responsabili di Progetto”. Il lavoro ha seguito quanto
emerso durante il primo incontro del 31 gennaio (vedi
DRLab |Design Research Lab 52
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
primo pre-meeting). E’ stato presentato il processo
progettuale, tanto nella sua sequenza temporale, quanto
concettuale sulla base di tools, dei tre mesi di
collaborazione e che caratterizza il formato del DRLab
denominato Design Studio. A seguire, il gruppo di lavoro
ha preso in analisi le problematiche del progetto, già
emerse durante il primo incontro, e ha condotto un lavoro
di organizzazione dei problemi tramite il tool ‘Problems
Diagram’. Scopo principale è stato quello di rintracciare la
natura del contesto, le problematiche, le ipotesi e gli
obiettivi generali del progetto, seguendo, come per il
primo meeting il documento “Accordo di Progetto”. Il
secondo pre-meeting ha consentito quindi un ulteriore
inquadramento delle figure necessarie per la definizione
dello Accordo di Progetto anche sulla base delle
problematiche, delle ipotesi e degli obiettivi emersi.
Le attività di esplorazioni, che segnano anche l’avvio
delle attività più intense del formato, sono state iniziate
nello stesso mese di febbraio. Come indicato nel
processo, le attività di design workshop con i
Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design, sono
state condotte a cadenza mensile scandendo il ritmo tra
le diverse fasi del processo. Le prime quattro settimane
sono state caratterizzate da intense attività di Design
Ethnography, concentrandosi prevalentemente
sull’utilizzo delle interviste semi-strutturate come tecnica
di indagine qualitativa e rivolgendo l’attenzione su
DRLab |Design Research Lab 53
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
studenti, docenti, personale ATA, genitori, aziende ed
esperti coinvolti a vario titolo nel sistema ASL sul territorio
trentino. La mole di dati è stata analizzata, sintetizzata e
resa fruibile ai fini del progetto a partire dalla fase di
definizione. Le successive attività hanno segnato
l’individuazione di problematiche e opportunità più chiare
all’interno del progetto ed hanno quindi consentito l’avvio
di una prima fase di ideazione; in particolare sulla base di
dati ulteriormente raffinati e resi tangibili riguardanti:
le caratteristiche degli attori coinvolti nel sistema
ASL;
le problematiche e le opportunità emerse;
insight di progetto.
Questi elementi hanno condotto e definito i principali
termini dello workshop di ideazione che ha segnato
anche l’ultima attività effettuata in collaborazione tra
DRLab e Team di Co-Design.
Le fasi descritte nei seguenti paragrafi sintetizzano
quanto svolto durante il processo applicativo del Design
Studio per il progetto Service Design per l’ASL. Le fasi
indicate sono da intendersi come esplicative di momenti
fondamentali del processo; una descrizione
dell’approccio metodologico sulla base delle attività
previste e modellate secondo i principi del Design Studio.
Tuttavia, tali fasi sono da intendersi sia come lo sviluppo
DRLab |Design Research Lab 54
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
di attività pianificate in momenti specifici del processo,
sia, sulla base del principio di flessibilità e iterazione del
processo, come momenti non temporalmente sequenziali
in quanto rappresentativi di numerose analisi e iterazioni.
I Responsabili di Progetto con il Team di Co-Design durante i
pre-meeting.
DRLab |Design Research Lab 55
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I Responsabili di Progetto durante il secondo pre-meeting.
DRLab |Design Research Lab 56
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.1 Ricerca sul campo
La prima fase operativa del processo ha seguito il primo
workshop (kick-off di progetto) previsto dal Design Studio
ed ha segnato l’avvio della fase di esplorazione. A partire
da un’analisi preliminare dei dati emersi durante le
esperienze precedenti quali i Design Workshop per ASL
(ottobre 2017), il Design Seminar (gennaio 2018) e il primo
workshop del progetto stesso, sono state avviate una
serie di attività basate su tecniche esplorative basate
sull’approccio Design Ethnography. Si tratta di attività di
ricerca qualitativa sul campo che con diverse tecniche, si
orientano, come nelle tipiche immersioni della ricerca
etnografica, nel contesto reale in cui agiscono gli attori
del progetto. Questa tipologia di approccio è fortemente
orientato a individuare insight progettuali ed elementi di
empatia a favore del progetto nei limiti e nei tempi
dell’esperienza progettuale stessa.
Nel caso specifico dell’applicazione del Design Studio al
progetto Service Design per l’ASL, le occasioni di
maggiore contatto con gli attori principali e nel contesto
naturale del progetto, sono state rappresentate sia dalle
attività di workshop pianificate durante tutto l’iter
progettuale, sia dalla specifica attività di indagine basata
su interviste semi-strutturate. Sulla base infatti della
disponibilità fornita dalle risorse dell’Istituto
Buonarroti-Pozzo, è stato selezionato un campione
eterogeneo tra studenti, docenti, genitori, alcuni enti
DRLab |Design Research Lab 57
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
ospitanti ed esperti impegnati nell’ASL a diverso titolo
anche fuori dalla regione Trentino.
Interviste semi-strutturate con studenti.
DRLab |Design Research Lab 58
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interviste semi-strutturate con studenti.
DRLab |Design Research Lab 59
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interviste semi-strutturate con studenti.
DRLab |Design Research Lab 60
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interviste semi-strutturate con genitori e docenti.
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Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interviste semi-strutturate con esperti.
DRLab |Design Research Lab 62
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Interviste semi-strutturate con esperti (enti ospitanti/aziende).
Lo strumento di indagine utilizzato per le interviste è stato
approntato da DRLab sulla base di quanto emerso
durante le esperienze precedenti con gli attori di
progetto, compresi i pre-meetings, e soprattutto di
quanto riportato all’interno dello Accordo di Progetto.
DRLab ha quindi costruito una traccia di intervista
evidenziando le macro-tematiche del progetto e
strutturando una guida all’intervista (simile ad un
questionario) composta dai seguenti elementi di ordine
generico:
macro-aree di indagine;
domande per approfondire aspetti specifici della
macro area;
pretotipi.
DRLab |Design Research Lab 63
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Quattro le macro-aree indagate:
componente biografica nella quale indagare
ruolo, problematiche, e specificità relative le
attività svolte dal soggetto intervistato nel
contesto dell’ASL;
stato dell’arte generico del sistema ASL dal punto
di vista del soggetto intervistato, comprese
problematiche a livello di sistema ASL;
interpretazione delle relazioni tra attori ASL;
azione rivolta anche a mettere in evidenza i
diversi pesi degli attuali attori ASL, indagando
anche quali tra i diversi attori necessita di
maggiore supporto;
potenziali scenari visibili agli occhi del soggetto
intervistato.
Le domande specifiche sono state formulate allo scopo di
approfondire l’indagine sulle macro-aree, lasciando
tuttavia alla sensibilità del ricercatore sia la formulazione
della domanda, che la scelta di quando, come e ‘se’ porre
la domanda.
Infine, la struttura prevede ampia flessibilità per il
ricercatore di utilizzare pretotipi in momenti opportuni
dell’intervista, suggerendo, per semplicità d’uso, il
momento opportuno e la macro-area tematica di
appartenenza. Si tratta di tools di indagine realizzati in
laboratorio sulla base di quanto, di volta in volta, è
DRLab |Design Research Lab 64
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
emerso nelle diverse attività dell’esperienza progettuale.
In questo caso sono stati utilizzati:
Problem Tree;
Diagramma Causa-Effetto;
Stakeholder Map;
Stakeholder Analysis;
Scale Likert;
System Map;
Actors Map;
Card Sorting (problemi e opportunità);
Design Scenario;
Storyboard.
DRLab ha quindi portato a termine 39 interviste
semi-strutturate (sintesi del campione nell’immagine
successiva) della durata media di 45/60 minuti con il
campione selezionato al fine di individuare elementi
significativi sui quali iniziare un percorso di analisi e
sintesi di insight basati su dati di prima mano. Queste
attività di ricerca sul campo (tramite Design Ethnography)
hanno impegnato intensamente il Team DRLab per circa
un mese ed hanno prodotto, oltre a 9 pretotipi, circa 30
ore di registrazioni (audio) e dati dai quali emergono, tra i
più rilevanti i risultati principali descritti nel successivo
capitolo 4.
DRLab |Design Research Lab 65
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Sintesi del campione, del tempo e del materiale prodotto durante la
fase di Design Ethnography. Tra gli esperti sono compresi personale
ATA, Dip. Conoscenza, IPRASE e Uff. Scolastico Regionale per la
Lombardia.
3.2.2 Fase di sintesi
Il processo di analisi e sintesi di dati che emergono da
attività di Design Ethnography rappresenta uno dei
momenti più significativi del processo Design Studio, in
quanto, oltre a richiedere capacità generalmente
applicabili in ricerche di tipo qualitativo, risulta
fondamentale per mettere in evidenza gli elementi più
significativi delle singole indagini in funzione del tempo,
dei limiti, e degli obiettivi progettuali. Questa capacità è
storicamente (seppur da poco tempo) riconosciuta a
coloro che vengono definiti “esperti in design”; ma tale
capacità non assume un valore proficuo per il progetto se
non è condivisa con il maggior numero possibile di
DRLab |Design Research Lab 66
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
portatori di interesse dell’esperienza progettuale. Questo
almeno per quanto riguarda l’approccio adottato da
DRLab e quindi secondo il principio di orientamento alla
collaborazione del processo Design Studio.
Per questo motivo i dati emersi durante la fase
esplorativa (su base Design Ethnography), sono stati fin
dalle prime esplorazioni, resi il più possibile fruibili tra tutti
i membri DRLab, Responsabili di Progetto e Team di
Co-Design. In particolare per fare questo è stato utilizzato
un tool che incentiva la visualizzazione di insight di
ricerca e consente una lettura agevolata già soggetta a
sintesi. Si tratta dell’Insight Matrix (si veda figure
successive), tool che funziona secondo la logica della
matrice e si compila sulla base delle informazioni
pervenute durante una fase di indagine. Nel caso del
progetto Service Design per l’ASL è stata utilizzata una
Insight Matrix nella quale le colonne indicano il profilo
attore interessato dall’indagine, mentre le righe
evidenziano:
(i) il fenomeno/evento osservato/messo in luce;
(ii) le problematiche emerse per il profilo in
questione;
(iii) le opportunità evidenziate ed eventuali insight.
Questo tool è stato utilizzato in tutte le fasi
dell’esperienza progettuale come piattaforma di
ragionamento per fasi di analisi e sintesi.
DRLab |Design Research Lab 67
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Il momento di maggiore utilizzo dell’Insight Matrix si è
raggiunto proprio nella fase di sintesi. In questa fase così
delicata infatti si è passati dalla gestione di una
considerevole mole di dati sintetizzati in Insight Matrix
con due fasi successive (si vedano le immagini
successive) ponendo in evidenza la clusterizzazione di
tematiche ricorrenti, problemi e opportunità sintetizzabili
in concetti comuni. Questo processo di sintesi è in parte
visibile in una piattaforma logica (ultima immagine tra le
seguenti) utilizzata per far emergere concetti al fine di
sintetizzare eventi ricorrenti, problemi e opportunità
sintetizzabili in concetti comuni.
Prima fase di sintesi dei dati emersi con il supporto dello strumento
Insight Matrix.
DRLab |Design Research Lab 68
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Seconda fase di sintesi dei dati emersi con il supporto dello
strumento Insight Matrix.
Strumento di supporto per la seconda fase di sintesi con lo
strumento Insight Matrix.
DRLab |Design Research Lab 69
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Lo schema nella figura successiva mostra il percorso
logico utilizzato per descrivere eventi, problemi e
opportunità attraverso un cluster sintetico e
rappresentativo di un insieme di singoli dati. Secondo
questo schema, l’elemento “categoria” è il risultato del
ragionamento di sintesi e rappresenta:
il titolo generale del concetto che si vuole far
emergere;
una sintesi concettuale dei suoi sottoelementi.
L’elemento categoria è di conseguenza descritto
riportando una sottocategoria, ossia un elemento forte
che contraddistingue una serie di concetti emersi e che
saranno di conseguenza riportati a seguire (elementi
descrizione). In conclusione l’elemento citazione riporta
quanto detto dal soggetto intervistato allo scopo di
evidenziare una citazione, appunto, nel contesto reale, e
soprattutto a supporto e memoria della categoria
individuata.
DRLab |Design Research Lab 70
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Percorso utilizzato per descrivere, durante la fase di sintesi, i
problemi individuati dai dati emersi e inseriti nello strumento Insight
Matrix.
DRLab |Design Research Lab 71
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.3 Fase di definizione
I dati emersi nella fase esplorativa, in quella di sintesi e
durante gli workshop, sono stati utilizzati per completare
quanto già individuato con i seguenti tools:
Insight Matrix;
Personas;
User Research Board;
Stakeholder Map;
Card Sorting (problemi e opportunità);
Mappa problemi/opportunità;
Problem Tree;
System Map.
Questa fase ha anche segnato un momento di reframe
rispetto a quanto ipotizzato ed analizzato in termini di
problemi, cause ed effetti in modo preventivo, e quindi
rispetto a quanto scritto nell’Accordo di Progetto. Questo
punto sarà trattato in modo esaustivo nel paragrafo 4
relativo ai risultati.
Di seguito una breve descrizione dei tools utilizzati a
4
supporto della fase di definizione.
Personas.Questo strumento descrive archetipi
rappresentativi di un gruppo di persone che si
4Rispetto allo strumento Insight Matrix si vedano i paragrafi
precedenti.
DRLab |Design Research Lab 72
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
identificano in atteggiamenti e stili di vita affini. Si tratta di
un tool che definisce le caratteristiche antropologiche e
sociali degli utenti a cui si rivolge un’azione progettuale.
DRLab fornisce un template per identificare l’archetipo di
riferimento, esplorare le sue preoccupazioni/desideri, e
descrivere le caratteristiche più significative del profilo.
User Research Board.Questo strumento è stato
appositamente ideato e realizzato da DRLab per
descrivere le caratteristiche degli attori di un sistema,
sulla base dei dati emersi in fase esplorativa sul campo.
Stakeholder Map. Strumento che permette di
concettualizzare e ridefinire durante tutto l’iter
progettuale la natura, la posizione e le relazioni tra
stakeholders. Si tratta di un tool che incentiva la
comprensione delle caratteristiche degli stakeholders e
ottimizza la progettazione delle fasi di user research.
Sulla base della caratteristica rappresentazione grafica a
circonferenze concentriche, i principali portatori
d’interesse sono generalmente più vicini al centro e la
posizione degli altri stakeholders è quindi determinata
dal loro livello di interazione.
Card Sorting e mappa dei problemi/opportunità.
Utilizzato come uno strumento a disposizione di processi
di Service Design, il Card Sorting è una tecnica molto
utile nel caso in cui è complesso comprendere problemi,
DRLab |Design Research Lab 73
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
esigenze e caratteristiche degli attori, del contesto e/o
del sistema che si sta esplorando. In linea generale,
questa tecnica consiste nell’utilizzo di una
rappresentazione grafica, generalmente corredata da una
breve descrizione (o titolo), riportata in supporti tangibili
dalle caratteristiche materiali simili alle carte da gioco.
Questo consente di sintetizzare in una unica carta un
concetto, un problema, una descrizione di un fenomeno o
quanto si voglia mettere al centro di una conversazione
tra più persone per discutere del soggetto/oggetto
rappresentato nella carta. DRLab utilizza un set dinamico
di carte adottato in sede di esplorazione sul campo, e a
supporto di tecniche di indagine qualitativa come in
interviste semi-strutturate, workshop e focus group. Il
card sorting è supportato dalla mappatura dei problemi e
delle opportunità; strumento frequentemente utilizzato da
DRLab come piattaforma per raccogliere, analizzare e
sintetizzare dati di prima mano provenienti da fasi
esplorative sul campo, e anche per evidenziare insight di
ricerca, nonché opportunità progettuali in diverse fasi del
processo.
Problem Tree. Questo diagramma consente di ordinare le
criticità di un sistema secondo relazioni di “causa-effetto”.
Questo tool permette di mappare problemi, cause ed
effetti e, nello specifico, stabilire priorità secondo il livello
di sostenibilità. DRLab ha infatti ideato e sviluppato un
apposito template per questo strumento allo scopo di
DRLab |Design Research Lab 74
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
facilitare il suo utilizzo anche ad utenti inesperti in ambito
progettuale.
System Map.Questo strumento descrivere la mappa
dell’organizzazione tecnica del sistema tra i quali gli attori
coinvolti, le loro relazioni e i flussi di informazioni, le
componenti materiali e immateriali. Si tratta di un tool che
facilita la comprensione della complessità di sistemi e
servizi, mettendo in relazione i diversi stakeholders ed
evidenziando i flussi secondo codici di visualizzazione
prestabiliti.
DRLab |Design Research Lab 75
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.4 Fase di ideazione
La fase di ideazione per il progetto Service Design per
l’ASL è stata gestita secondo due livelli operativi. Il primo
ha riguardato la preparazione delle condizioni ideali per
lo svolgimento di questa fase. Il secondo livello riguarda
lo svolgimento effettivo del terzo workshop con i
Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design.
Mentre questo livello sarà trattato nei paragrafi
successivi, il primo ha riguardato un’ulteriore sintesi dei
dati e la creazione di strumenti ad hoc con l’obiettivo di
ottimizzare risultati intermedi, tempi, risorse e risultati
attesi rispetto all’ultimo dei tre workshop programmati.
Per questa ragione DRLab, oltre a completare gli
strumenti presentati nel paragrafo precedente, ha ideato
e realizzato un tool progettuale al fine di poter gestire, in
un unico workshop, il passaggio dalla fase di sintesi a
quella di generazione di idee. Il tool prende il nome di
Ideation Board; piattaforma multi-strumento che consente
di gestire in modo esaustivo l’intera fase di ideazione.
Tramite l’Ideation Board, in quanto tool polivalente, è
possibile considerare la modellazione iniziale di diversi
strumenti utili a stimolare, visualizzare e valutare le idee
che emergono in un gruppo in fase di co-design. Nel
caso specifico del progetto Service Design per l’ASL, lo
strumento Ideation Board è stato utilizzato come
strumento principale per lo sviluppo operativo del terzo
workshop. In questo contesto, ai partecipanti, divisi in
DRLab |Design Research Lab 76
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
gruppi, è stato richiesto di collaborare rispetto i punti
espressi dallo strumento:
dichiarazione della opportunità da indagare
tramite la fase di ideazione;
individuazione del profilo Personas sulla base
della User Research Board;
formulazione della domanda creata con formula
How Might We...” (“Come possiamo...”) e relativo
sviluppo di una fase di Crazy Ideation;
sviluppo della bozza di concept tramite strumento
5W+H;
sviluppo del concept tramite Design Scenario;
analisi preliminare del concept tramite analisi
SWOT.
LIdeation Board prevede il rispetto di passaggi specifici
dettati da obiettivi specifici enunciati nello strumento
stesso e dall’utilizzo di un range di tempo per ogni
passaggio previsto. Questo tool è stato applicato nel
terzo design workshop del progetti SD per l’ASL della
durata di circa 4 ore. Tuttavia, l’utilizzo effettivo dello
strumento Ideation Board è stato gestito nell’arco di circa
3 ore. Come per strumenti simili, la gestione del tempo e
delle modalità di facilitazione con il tool Ideation Board
dipende da variabili come:
DRLab |Design Research Lab 77
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
le caratteristiche e le capacità del soggetto che
facilita lo workshop;
il rapporto tra il numero di partecipanti attivi e il
numero di facilitatori;
la conoscenza dei singoli strumenti presenti nel
board.
Non ci sono ancora dati per valutare quanto incide
l’esperienza in attività progettuali simili rispetto
all’efficacia dello strumento.
Di seguito sono descritto i principali strumenti che in
5
parte determinano l’utilizzo del tool Ideation Board.
How Might We.Si tratta di un potente strumento di
divergenza e ideazione che costituisce la base di una
domanda provocatoria ed esplorativa. Viene
generalmente utilizzato per ottenere un corposo numero
di idee, strategie e concept in risposta alla sfida
progettuale; in breve tempo e in sede collaborativa. “How
Might We” (in italiano “come possiamo”) rappresenta
l’incipit di una forma di domanda che dovrà mettere in
relazione un soggetto, un’azione espressa tramite un
predicato verbale, e un insight di progetto. Questo, al fine
di creare una domanda provocatoria, le quali risposte,
5Lo strumento Personas è già stato descritto nei paragrafi precedenti.
DRLab |Design Research Lab 78
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
presumibilmente originali, rappresenteranno una prima
espressione di idee e/o concept innovativi.
5W+H. Chi, cosa, come, quando, dove, perché; un
classico strumento proveniente dal contesto della
narrazione che consente, secondo questi sei punti di
riferimento, di analizzare in modo semplice e veloce i
punti fondamentali di un’idea. DRLab utilizza questo
strumento per stimolare in modo pragmatico e in fase di
ideazione, la creazione e la sintesi di nuove idee e
concetti.
Design Scenario.È uno strumento visuale di
convergenza che riassume in poche scene un’idea
innovativa. Permette di far emergere alcuni dettagli
significativi di un’esperienza innovativa e soprattutto,
secondo il punto di vista di un utente specifico (o
Personas di riferimento). In termini pratici, consente di
descrivere le azioni, le attività, le interazioni e altri
elementi significativi dell’utente rispetto ad una idea
innovativa.
SWOT Analysis.Questo strumento, in linea generale,
consente di valutare i punti di forza, i punti deboli, le
opportunità e le minacce di un'organizzazione. DRLab
utilizza questo strumento della pianificazione strategica,
per effettuare un’analisi preventiva di idee e concetti in
fase di ideazione.
DRLab |Design Research Lab 79
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.5 Design Workshop 16
Il kick-off e primo design workshop del progetto SD per
l’ASL è stata organizzato introducendo in prima battuta il
Service Design come disciplina e il Design Studio come
processo applicativo di riferimento per il progetto in
questione. Ha seguito una breve introduzione degli
strumenti:
Insight Matrix;
Personas ;
7
User Journey Map;
Stakeholders Map.
Il primo workshop con la presenza di 14 partecipanti, un
gruppo eterogeneo tra studenti, docenti, personale ATA e
genitori, ha risentito della mancata presenza del gruppo
di attori degli enti ospitanti, così come di rappresentanti
delle istituzioni. Come ampiamente evidenziato nel report
e nonostante un iniziale entusiasmo tra la maggior parte
dei partecipanti, lo workshop ha alquanto risentito
dell’assenza di un numero sufficienti di studenti, genitori
7Questo primo set di profili Personas sono stati costruiti
principalmente sulla base delle conoscenze dei partecipanti. Non
sono stati infatti utilizzati dati quantitativi di seconda mano, bensì solo
quanto emerso durante le attività precedenti nell’ambito del Design
Workshop e Design Seminar realizzati in collaborazione con IPRASE
del Trentino.
6Il report del primo workshop è allegato a questo documento.
DRLab |Design Research Lab 80
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
e rappresentanti delle aziende (e/o enti ospitanti),
mantenendo così stabile la riflessione ASL come di
esclusiva/escludente competenza di docenti/studenti.
Entrando nello specifico della attività svolte, la giornata di
lavoro è stata suddivisa come segue:
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Insight Matrix ePersonas;
restituzione e debriefing;
introduzione all’osservazione diretta (ricerca
etnografica e Design Ethnography);
Entrando nel merito delle attività pratiche i partecipanti
sono stati impegnati nella strutturazione concettuale dei
contenuti gestiti tramite il tool “Insight Matrix. Quanto
emerso è stato il frutto di una breve sessione di
brainstorming gestita a gruppi secondo tre elementi
‘trigger’ indicati di seguito:
1. il problema individuato nell’Accordo di Progetto;
2. l’ipotesi identificata nell’Accordo di Progetto;
3. le opportunità delineate secondo ciò che risulta
necessario a sostenere e/o verificare l’ipotesi,
nonché l’identificazione di alternative all’ipotesi
stessa.
La seconda fase ha impegnato i partecipanti in
un’approfondita discussione e sperimentazione sui
DRLab |Design Research Lab 81
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
diversi attori ASL tramite l’utilizzo pratico dello strumento
Personas. Questa fase si è concentrata su 12 profili
Personas individuati tra i gruppi di attori dell’ASL, ossia
studenti, genitori, docenti, aziende (enti ospitanti),
amministrativi (personale ATA e dirigenti). Gli strumenti
previsti di User Journey Map eStakeholders Map sono
rimasti in stand-by sottolineando la necessità di una
performance meglio scandita nei tempi e nelle modalità.
Il Team di Co-Design durante il primo workshop del formato Design
Studio.
DRLab |Design Research Lab 82
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Insight Matrix realizzata dai partecipanti durante il primo workshop
del formato Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 83
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.6 Design Workshop 28
Il secondo workshop del progetto Service Design per
l’ASL si colloca tra la fase più intensa dell’esplorazione e
la fase di ‘sintesi’. I 13 partecipanti, anche in questo caso a
formare un gruppo eterogeneo tra docenti, personale
ATA e genitori (seppur in netta inferiorità numerica), sono
stati coinvolti nelle seguenti attività:
breve introduzione della fase rispetto al processo
del Design Studio;
presentazione della prima fase di ricerca e dei
relativi risultati preliminari;
introduzione agli strumenti (Stakeholders Map,
Problem Tree, System Map);
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Stakeholders Map eProblem Tree;
restituzione e debriefing.
La fase introduttiva ha consentito la condivisione dei dati
preliminari della fase di ricerca su base etnografica
gestita con metodologia Design Ethnography. Sono stati
per questo mostrati i primi risultati di 27 interviste
semi-strutturate con campione eterogeneo tra studenti,
docenti, genitori ed esperti impegnati nell’ASL a diverso
titolo, allo scopo di trasferire ai partecipanti gli elementi
necessari per affrontare la fase pratica dello workshop.
8Il report del secondo workshop è allegato a questo documento.
DRLab |Design Research Lab 84
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
La seconda parte della giornata infatti ha impegnato i
partecipanti in una riflessione approfondita sul ruolo
espresso e sulla posizione dei diversi attori dell’ASL,
rispetto allo stato attuale del contesto in cui opera questa
parte della didattica. Questa prima attività pratica è stata
infatti supportata dall’utilizzo dello strumento Stakeholder
Map. Ai partecipanti, divisi in gruppi, è stato richiesto di
verificare, modificare ed esprimere feedback relativi a
una versione preliminare di Stakeholder Map fornita dal
Team DRLab.
Una seconda attività della fase pratica è stata condotta
con i partecipanti ancora divisi negli stessi gruppi e con
l’aiuto e l’utilizzo dello strumento Problem Tree. La
collaborazione tra i diversi team si è concentrata
sull’individuazione di “cause” ed “effetti” di
problematiche di natura sistemica emerse durante la fase
di Design Ethnography. Lo strumento Problem Tree,
parzialmente completato con le problematiche
evidenziate nelle fasi precedenti, è stato fornito dal Team
DRLab con l’obiettivo per i partecipanti di:
modificare terminologia, dettagli e posizione,
rispetto alla logica causa-effetto, dei problemi
presenti all’interno dello strumento;
completare e aggiungere ulteriori problematiche
dove necessario;
stabilire priorità tra problemi.
DRLab |Design Research Lab 85
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Per entrambe le attività della fase pratica è stato previsto
un momento debriefing e condivisione di quanto emerso,
alimentando la discussione e il confronto su tematiche e
concetti mai, fino a quel momento, affrontati come
soggetto comune di discussione rilevante.
Questa attività, come anche per il primo workshop del
progetto, ha alquanto risentito dell’assenza di un numero
sufficiente di studenti, genitori e rappresentanti delle
aziende (e/o enti ospitanti), mantenendo così il livello di
didabbito sull’ASL di esclusiva/escludente competenza
dei docenti. Se da un lato i partecipanti presenti a
entrambi gli workshop hanno rafforzato motivazione e
spirito collaborativo, dall’altro la completa assenza di
studenti e aziende (e/o enti ospitanti) ha condizionato i
risultati della giornata ed ha ulteriormente evidenziato
quanto sia urgente un coinvolgimento immediato di
questi attori.
Il report del secondo workshop è allegato a questo
documento.
DRLab |Design Research Lab 86
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Il Team di Co-Design durante il secondo workshop del formato
Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 87
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Un momento di debriefing durante il secondo workshop del formato
Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 88
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3.2.7 Design Workshop 39
Il terzo e ultimo workshop ha scandito l’avvio della fase di
ideazione che secondo il processo Design Studio si
colloca tra quella di sintesi e quella di pre-valutazione.
La giornata è stata organizzata come segue:
breve introduzione della fase rispetto al processo
del Design Studio;
presentazione dei risultati emersi nelle fasi
precedenti;
introduzione agli strumenti (Ideation Board);
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Ideation Board (comprensivo di fase
di restituzione delle idee, feedback e votazione
delle idee).
Lo workshop ha visto la partecipazione di un gruppo di 11
partecipanti, anche in questo caso descrivibile come
eterogeneo e rappresentativo dei soli gruppi di attori10
docenti, personale ATA e genitori. Questo aspetto, come
per le due esperienze di workshop progettuali
precedenti, ha risentito dell’assenza di un numero
sufficiente di studenti, genitori e rappresentanti delle
aziende (e/o enti ospitanti), confermando la tendenza a
10 Il numero del gruppo di docenti è stato nettamente prevalente.
9Il report del terzo workshop è allegato a questo documento.
DRLab |Design Research Lab 89
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
mantenere la riflessione ASL come di
esclusiva/escludente competenza dei docenti.
La parte relativa alle attività pratiche ha visto i
partecipanti impegnati nella realizzazione dello strumento
Ideation Board (si veda il paragrafo sulla fase di
ideazione per approfondimenti su questo strumento); tool
di progetto multi-strumento sviluppato dal team DRLab
finalizzato alla gestione complessiva della fase di
ideazione. Questa fase ha richiesto ai partecipanti di
collaborare rispetto i punti espressi dallo strumento.
La compilazione dello strumento Ideation Board è stata
seguita da tre momenti fondamentali rispetto alla fase di
ideazione:
esposizione delle idee individuate da ogni
gruppo;
condivisione di suggerimenti e feedback da
gruppo a gruppo;
votazione delle idee.
Lo workshop è stato chiuso con una fase di debriefing
che ha consentito la presentazione delle idee e una
maggiore condivisione delle stesse tra i diversi gruppi.
DRLab |Design Research Lab 90
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Alcune delle attività pratiche e collaborative durante il secondo
workshop del formato Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 91
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Alcuni gruppi del Team di Co-Design durante il secondo workshop
del formato Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 92
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4|Risultati
I risultati emersi nell’esperienza progettuale di natura
applicativa legata al processo Design Studio, ha prodotto
tre tipologie di risultati:
risultati specifici con specifici output emersi
durante gli workshop svolti in collaborazione tra
team DRLab, Responsabili di Progetto e Team di
Co-Design;
risultati relativi allo sviluppo delle diverse fasi del
processo e che emergono dal lavoro di analisi,
sintesi e ottimizzazione sviluppato dal team
DRLab sia durante tutte le attività previste dal
processo Design Studio (comprese quindi attività
in laboratorio, sul campo e precedenti rispetto
all’inizio dell’esperienza progettuale);
risultati riguardanti l’efficacia del formato Design
Studio nel suo complesso e rispetto agli obiettivi
generali del progetto Service Design per l’ASL.
Il primo gruppo di risultati sono descritti nei paragrafi
successivi e sono espressi tramite i risultati specifici delle
tre attività di design workshop. Il secondo gruppo di
risultati riguardano:
DRLab |Design Research Lab 93
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
le caratteristiche dei diversi gruppi di attori e le
loro relazioni nel sistema ASL;
le problematiche emerse, alcune delle cause e
delle conseguenze emerse, secondo una logica di
causa-effetto;
il reframe del problema principale indicato
nell’Accordo di Progetto;
le opportunità emerse;
i concept di nuove idee emerse durante l’ultima
fase di ideazione;
i principi progettuali dei singoli concept.
DRLab |Design Research Lab 94
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.1 |Workshop 1
I risultati specifici del primo workshop in collaborazione
con i Responsabili di Progetto e il team di Co-Design,
fanno riferimento agli strumenti utilizzati in questa fase, e
nello specifico durante la prima giornata di design
workshop del progetto Service Design per LASL.
Nonostante siano Sono rimasti in stand-by gli strumenti
previsti User Journey Map eStakeholders Map, i
principali risultati della giornata emergono dunque dagli
strumenti Personas eInsight Matrix.
Questo primo workshop ha consentito quindi una prima
individuazione di 12 pretotipi di profili Personas tra
11
studenti, genitori, docenti, aziende e ambito
amministrativo (personale ATA e dirigenti). Inoltre, tramite
lo strumento Insight Matrix, è stato possibile individuare
le prime criticità del progetto in termini di:
adeguata individuazione e coinvolgimento del
Team di Co-Design;
carenza di figure specifiche all’interno del Team di
Co-Design;
problematiche principali sulle quali concentrare le
risorse;
elementi per la definizione delle problematiche
prioritarie;
11 In allegato i profili Personas individuati.
DRLab |Design Research Lab 95
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
considerazioni specifiche sull’ipotesi di progetto;
prime indicazioni sulle opportunità relative il
problema e l’ipotesi;
considerazioni su ipotesi alternative.
Le criticità sopra sintetizzate, sono state utilizzate dal
team DRlab allo scopo di pianificare i termini delle attività
successive e per indirizzare le risorse nella giusta
direzione comunque nel rispetto dei tempi prestabiliti
dall’accordo di progetto e delle sensibilità e competenze
dei partecipanti.
Un momento di restituzione con lo strumento Personas durante il
primo workshop del formato Design Studio.
DRLab |Design Research Lab 96
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.2 |Workshop 2
I risultati specifici del secondo workshop, dove i
partecipanti si sono concentrati sugli strumenti
Stakeholders Map eProblem Tree, sono:
4 differenti Stakeholders Map, ognuna delle quali
ha rappresentato una sintesi delle riflessioni di
gruppo, il tutto sintetizzato in una ulteriore mappa
condivisa;
4 differenti Problem Tree che pongono
l’attenzione su aspetti come la diversa opinione
dei gruppi rispetto alle priorità tra i problemi e
quindi rispetto alla logica di causa-effetto.
La riflessioni sugli attori del sistema ASL tramite lo
strumento Stakeholders Map avviato durante il secondo
workshop, ha rappresentato l’avvio di una riflessione più
complessa ed approfondita sull’entità dei profili impegnati
in ASL. Questo sarà particolarmente visibile e
maggiormente tangibile nella Stakeholder Map finale e
nella User Research Board.
In linea generale il secondo workshop ha prodotto dati di
natura progettuale come sopra sintetizzato che sono stati
utilizzati e raffinati dal Team DRLab nel periodo
successivo. Inoltre, questo appuntamento ha condotto il
gruppo di partecipanti ad una maggiore consapevolezza
della complessità del sistema ASL, sottolineando la
DRLab |Design Research Lab 97
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
necessità di rinforzare le condizioni di collaborazione in
questa fase delicata del progetto.
Il Team di Co-Design alle prese con lo strumento Problem Tree
durante il secondo workshop.
DRLab |Design Research Lab 98
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.3 |Workshop 3
Il terzo ed ultimo workshop dell’esperienza progettuale,
ha prodotto risultati specifici rispetto all’attività pratica
gestita con il supporto dello strumento Ideation Board.
I risultati principali di questa giornata sono stati
visualizzati, resi tangibili e comunicati tramite tre differenti
Ideation Board, una per ciascun gruppo. Questi strumenti
riportano tre differenti idee sviluppate sulla base delle
opportunità individuate dai gruppi.
I concept individuati possono essere quindi sintetizzati
come segue:
1. la simulazione di attività progettuali nell’ambito
dell’ASL che si rivolge a profili di attori nel gruppo
dei docenti “indecisi” e che ha l’obiettivo di far
sviluppare una efficace e “personale”
metodologia di progettazione per attività di ASL;
2. la realizzazione di attività sperimentali finalizzate a
mettere in pratica un nuovo modello didattico che
integri automaticamente l’ASL e che si rivolge a
profili di attori nel gruppo degli studenti
“igna(ri)vi”;
3. la strutturazione di attività di formazione mirata
per docenti che, all’interno di un team
selezionato, si occupano, o dovranno occuparsi di
ASL; formazione da realizzare in contesti lavorativi
esterni rispetto al contesto scolastico e della
DRLab |Design Research Lab 99
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
formazione tradizionale (es. all’interno di aziende
ed enti ospitanti) al fine di approfondire “sul
campo” le necessarie competenze per strutturare
una più efficace progettazione per l’ASL; l’idea si
rivolge a profili di attori nel gruppo dei docenti
“operosi”.
Come risultato relativo allo strumento sperimentale
utilizzato, è possibile affermare che ha consentito in
breve tempo e in contesti di elevata complessità, di
sintetizzare in modo efficace le idee emerse dalle
opportunità individuate nello sviluppo delle fasi
precedenti. Questo risultato di natura empirica, consente
da un lato di considerare l’efficacia dello strumento e la
necessità di persistere a livello di sperimentazione,
dall’altro permette di esaminare e analizzare in modo
agevole quanto riportato dai singoli gruppi. Questo
aspetto risulta determinante per la definizione dei risultati
finali del progetto “Service Design per l’ASL.
DRLab |Design Research Lab 100
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Fase introduttiva e materiale per le attività del terzo workshop.
DRLab |Design Research Lab 101
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Alcuni gruppi del Team di Co-Design durante le attività pratiche del
terzo workshop.
DRLab |Design Research Lab 102
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.4 |Profilo attori e relazioni
Ogni fase del processo Design Studio ha contribuito a
sviluppare e raffinare con processi iterativi tre output che
descrivono, sulla base di dati qualitativi, gli attori dell’ASL
e il loro livello di posizionamento nella prima mappatura
degli stakeholder ASL. Si tratta di:
un primo set di profilo Personas;
una User Research Board;
una Stakeholder Map con tutti gli attori ASL.
Il primo set di profili personas è il risultato di tre passaggi
effettuati in particolare nella fase precedente e iniziale
del processo Design Studio:
primo sviluppo durante Design Workshop e
Design Seminar;
rifinitura e ottimizzazione dei profili presso DRLab;
iterazione e ulteriore pretotipazione durante il
primo workshop del processo Design Studio.
Da questo emergono quindi un totale di 12 profili
Personas che descrivono principalmente docenti,
12
studenti, personale ATA e genitori secondo i dati emersi e
il punto di vista dei partecipanti a:
12 In allegato a questo documento.
DRLab |Design Research Lab 103
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design Workshop (ottobre 2017)
Design Seminar (gennaio 2018)
Kick-off e primo workshop Design Studio (febbraio
2018).
I profili Personas identificati hanno costituito un primo
punto di riferimento al fine di comprendere le
caratteristiche, le problematiche e le esigenze dei profili
di attori ASL; punto di riferimento fondamentale per lo
sviluppo delle attività di esplorazione su base Design
Ethnography.
Infatti, i dati emersi dalle interviste semi-strutturate in
relazione con i dati degli workshop, hanno consentito la
strutturazione della User Research Board. Questo
strumento applicato al progetto SD per l’ASL consente di
descrivere, sulla base di dati qualitativi di prima mano, le
caratteristiche principali dei profili di attori nel sistema
ASL. Nel dettaglio, il risultato espresso dalla User
Research Board descrive 5 profili determinanti all’interno
del sistema ASL: studenti, docenti, genitori, ente
ospitante, esperto.
DRLab |Design Research Lab 104
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
User Research Board del progetto Service Design per l’ASL.
Ogni gruppo di profilo-attore presenta peculiarità in
termini di profilo di comportamento e permette di
identificare problematiche specifiche, così come alcune
opportunità in relazione al contesto dell’ASL. In base a
questi elementi, sono descritti di seguito i profili
sintetizzati nella User Research Board. Alcuni profili di
attori riescono ad essere descritti con un maggiore
dettaglio in quanto maggiormente presenti in termini
numerici, e/o più disponibili in termini di tempo durante le
DRLab |Design Research Lab 105
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
attività esplorative. Questo comporta, sulla base dei
numeri espressi sopra (si veda il capitolo sulla
metodologia), una maggiore o minore conoscenza di
alcune caratteristiche degli attori e quindi una maggiore o
minore possibilità di descrivere con termini adatti quanto
identificato. Si noti infine che alcune delle caratteristiche
degli attori indagati con campione inferiore in termini
numerici, seppur descritte in modo sufficientemente
esaustivo, sono l’espressione di quanto indagato in modo
qualitativo tramite altri profili di attori (es. la percezione
degli studenti riguardanti le figure aziendali nel contesto
degli enti ospitanti).
Studenti. Il profilo del gruppo di attori degli studenti
trentini impegnati con l’Alternanza Scuola Lavoro può
essere diviso secondo tre macro-profili di
comportamento:
scettici e/o ipercritici;
“ignarivi”;
speranzosi.
Questi profili sono così descritti secondo due parametri
ritenuti fondamentali nel contesto dell’ASL per la figura
dello studente, ossia il livello di coinvolgimento espresso
e il livello di fiducia messa in gioco (fig. successiva). Nella
relazione tra questi due parametri è dunque possibile
descrivere i tre macro-profili sopra descritti.
DRLab |Design Research Lab 106
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I tre macro-profili del gruppo di attori degli studenti. Le diverse
dimensioni delle circonferenze evidenziano como sono percepiti i
singoli profili in termini quantitativi.
Lo studente scettico e/o ipercritico, assumendo un
atteggiamento molto critico di fronte ad ogni fenomeno,
tende a porre molte domande a se stesso e ad altre
figure nel contesto dell’ASL. Allo stesso tempo, essendo
anche abbastanza critico con se stesso, tende a
trasformare i quesiti sulle criticità in elementi con
carattere problematico; questione che potrebbe
aumentare il livello di scetticismo e atteggiamento con un
basso livello di fiducia rispetto al prossimo Lo studente
scettico e/o ipercritico appare spesso “arrabbiato” e in
linea generale dimostra di essere esigente. Dal punto di
vista delle problematiche che questo profilo
potenzialmente esprime, c’è l’incapacità nell’accettare i
DRLab |Design Research Lab 107
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limiti, talvolta invalicabili (percepiti come oggettivi),
dell’attuale sistema che regola l’ASL. Come potenziale
desiderio espresso da questo profilo c’è invece la volontà
di individuare forti punti di riferimento intellettuali,
culturali, sociali, al fine di riempire il vuoto lasciato
dall’insoddisfazione delle esperienze ASL. Si tratta
dunque di un profilo per il quale è complesso trovare
elementi di coinvolgimento nell’ASL e che riversa un
basso livello di fiducia nel sistema scolastico e in ASL (o
anche in progetti didattici simili). Il motto identificativo di
questo profilo può essere espresso come “eh no, così
com’è si chiama Estate-Lavoro”.
Il dato di insight che emerge nell’analisi di questo profilo
di comportamento degli studenti, riguarda la necessità di
dare risalto alle considerazioni degli studenti
normalmente ritenuti scettici. Supportare il loro
approccio critico, diventato scettico in conseguenza
dell’insoddisfazione dei risultati attesi, trasformerebbe
questo gruppo di attori in una grande risorsa per il
sistema dell’ASL.
Lo studente “ignarivo, è il profilo che incarna tutti quegli
studenti che si dimostrano ignari e/o ignavi di fronte a
quanto richiesto dal complesso e nuovo sistema dell’ASL.
In questo profilo di comportamento ricadono molti di
coloro che sembrano molto indecisi di fronte all’ASL,
apparentemente un po’ indifferenti, ma che allo stesso
DRLab |Design Research Lab 108
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tempo vorrebbero concludere il percorso della
formazione secondaria superiore il prima possibile; ecco
perché vedono l’ASL come un possibile ostacolo, un
limite al raggiungimento dell’obiettivo non troppo ambito.
Il problema espresso da questo profilo, ricade proprio
nella esperienza didattica ASL percepita d’intralcio
rispetto alle tante altre attività didattiche e personali e
considerato come percorso non desiderato, ma
precettato. Da qui nasce il desiderio di questo profilo di
studente di cercare percorsi di ASL brevi, intensi e
coerenti con il curriculum scolastico. Il motto identificativo
di questo profilo può essere espresso come “mah non
saprei, spero che l’ASL non mi rubi troppo tempo”.
Il terzo profilo individuato è stato nominato “speranzoso”;
un profilo ottimista per indole, che tende ad avere un
elevato livello di fiducia nelle figure coinvolte in ASL e si
lascia anche coinvolgere facilmente. Questa profilo
ripone fiducia in quei docenti che, con altrettanto
ottimismo, spendono molte risorse nelle attività di ASL.
Inoltre, lo studente speranzoso è anche testimone in
prima persona di esperienze di ASL positive, di valore,
ritenute buone per la propria formazione. Lo studente
speranzoso prende questo appellativo perché sembra
riporre molte delle speranze di crescita in attività
didattiche come quella dell’ASL; la sua indole ottimista lo
porta ad interpretare questi elementi di novità come una
speranza di rottura rispetto al sistema scolastico attuale.
DRLab |Design Research Lab 109
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Quindi, il problema per lo studente speranzoso è quello
di avere difficilmente strumenti e relazioni che lo rendano
indipendente nel muoversi all’interno del sistema ASL. Di
contro, il desiderio è quello di riuscire a districarsi nell’ASL
in modo autonomo.
Una prima stima approssimativa permette di affermare
che il profilo dello studente ‘ignarivo’ è anche quello più
numeroso, quantomeno in termini di frequenza di
atteggiamento percepito. Mentre il profilo dello studente
scettico e/o ipercritico sembra rappresentare un numero
inferiore. La quantità intermedia potrebbe essere
rappresentata dal profilo dello ‘speranzoso’.
Genitori. Sulla base dei dati emersi, seppur limitati nei
confronti di questo gruppo di attori, è possibile
rintracciare quattro gruppi di comportamento dei genitori.
I macro-profili del gruppo di attori dei genitori.
DRLab |Design Research Lab 110
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Questi profili sono descrivibili per il momento come
segue.
Genitore “indifferente/assente. Sono tutti quei profili di
genitori che, non avendo un’idea chiara di cosa sia l’ASL,
dimostrano di essere abbastanza lontani da tutte le
dinamiche che coinvolgono il sistema dell’ASL e i suoi
attori. Il loro motto: “Alternanza Scuola-Cosa?”
Genitore “guardare ma non toccare. Sono tutti quei
profili di genitori che hanno un livello di presenza
leggermente più elevato rispetto al gruppo precedente,
ma sono in qualsiasi caso al di fuori del sistema, non
intervengono, sono osservatori passivi di ciò che accade.
Il loro motto: “sono vigile ma non intervengo”.
Genitore “la solitudine del numero primo. Sono tutti
quei profili di genitori che cercano di essere più attivi e
proattivi possibile nel sistema dell’ASL così come in altri
progetti che riguardano il proprio figlio a livello formativo.
Si preoccupano e presentano un discreto livello d’ansia
che rigettano nella partecipazione attiva a tutto ciò che
possa coinvolgerli all’interno del sistema educativo. Il
loro motto: “sono preoccupato, propositivo e solo”.
Genitore “mano de dios. Sono tutti quei profili di genitori
che metaforicamente “invadono” gli spazi dei figli
inserendosi nel sistema educativo, soprattutto quando si
presentano difficoltà di qualsiasi genere. Sono profili che
nel sistema ASL cercano soluzioni per i propri figli, anche
senza la loro volontà. Si sostituiscono alla stessa voce del
DRLab |Design Research Lab 111
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
figlio e prendono decisioni al loro posto, perché credono
sia il modo migliore per sollevarli dalla dimensione di
stallo. Sono gli stessi profili che inseriscono lo studente
nell’azienda di famiglia (spesso gestita dallo stesso
genitore), nonostante si dimostrano consapevoli di
quanto quella tipologia di esperienza, così condotta, sia
del tutto lontana da una valida esperienza formativa. Il
loro motto: “tranquilla/o ti tira fuori la mamma/il papà”.
Docenti. Il profilo del gruppo di attori dei docenti13
impegnati con l’Alternanza Scuola Lavoro può essere
diviso secondo tre macro-profili di comportamento
rispetto al rapporto tra attivismo e operosità (fig.
14 15
successiva):
scettici;
indecisi;
operosi.
15 Nonostante sia un sinonimo di “attivismo”, qui si intende quanto
operativo si dimostra il docente nei confronti di ciò che deve essere
espletato per l’ASL nei suoi aspetti normativi e burocratici.
14 Si intende quanto i docenti si attivano a diversi livelli a favore
dell’ASL; soprattutto a livello intellettuale, sollevando un discorso in
modo costante sull’ASL.
13 Per quanto riguarda i docenti, i dati emergono dal contesto indagato
e relativo al ITT Buonarroti-Pozzo di Trento. Si ritiene che il campione
sia comunque significativo e rappresentativo di una condizione diffusa
nella provincia trentina. In ogni caso, quanto emerso rappresenta un
primo cluster di dati di prima mano secondo i quali è possibili iniziare
indagini più approfondite in termini di campioni significativi anche a
livello quantitativo.
DRLab |Design Research Lab 112
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I tre macro-profili del gruppo di attori dei docenti. Le diverse
dimensioni delle circonferenze evidenziano como sono percepiti i
singoli profili in termini quantitativi.
Il docente scettico è colui che viene percepito dagli altri
come lo “zoccolo duro”, il “bastian contrario”; ossia la
figura che in una Stakeholder Map rappresentativa dello
stato attuale del sistema ASL, occupa una posizione
molto esterna rispetto al centro della circonferenza.
Tuttavia, nonostante questa percezione diffusa tra i
docenti che non si rispecchiano in questo gruppo, il
docente scettico presenta un forte approccio ideologico,
spesso progressista e/o radicalmente innovativo. In
generale è un profilo che risulta difficile da coinvolgere
proprio a causa del forte approccio ideologico, quindi è
un profilo che osserva senza intervenire; è molto critico e
profondamente analitico. Ciò che emerge con forza è che
nonostante sia considerato un ostacolo dagli altri docenti,
DRLab |Design Research Lab 113
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
se coinvolto risulterebbe una figura di grande supporto e
apporto innovativo.. Questo rappresenterebbe un punto
fondamentale da sviluppare in altre progettazioni rivolte
in particolare a questo specifico profilo di docenti dalle
grandi risorse intellettuali.
Per il docente scettico, cedere ore all’ASL è un problema
poiché questa attività didattica presenta ancora, almeno
dal suo punto di vista, molte criticità e si pone come un
forte ostacolo alla formazione fondamentale di base che
dovrebbe avere l’obiettivo di formare la coscienza critica
delle nuove generazioni. Per queste ragioni, il maggior
desiderio del docente scettico è quello di poter esplorare
nuove, per non dire nuovissime, forme di ASL. Il loro
motto: “Eh, ma no!.
Il docente indeciso è considerato “l’ago della bilancia”. I
primi dati infatti mostrano l’ipotesi che questo gruppo di
attori è il più numeroso, quindi, in base a come questi
docenti si lascino o meno coinvolgere nelle attività del
sistema ASL, cambiano gli “equilibri” nei gruppi di attori
dei docenti. Il docente “indeciso” descrive un profilo che
si espone con poca frequenze e poco impatto. Sono
docenti che tendono a portare a termine gli adempimenti,
ma non si mostrano facilmente coinvolgibili. Tra le ragioni
sono emerse motivazioni come:
contratti poco stabili a tempo determinato;
il livello di retribuzione;
DRLab |Design Research Lab 114
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
la quantità di ore richieste a livello
extra-lavorativo;
la necessità di applicare skills specifiche;
non riconoscersi con il sistema educativo attuale.
Una delle problematiche che presumibilmente vivono i
docenti in questo profilo di attori, è la mancanza di
orientamento all’interno del sistema ASL; mancano
“mappe per navigare” nel complesso sistema che regola
le diverse sfaccettature del sistema ASL. Una delle
ragioni è riconducibile anche al livello di esperienza
richiesto per riuscire a muoversi in sistemi così nuovi e
allo stesso tempo così articolati del sistema educativo
attuale.
Di conseguenza, la maggiore aspirazione di questo
profilo di docenti sarebbe quella di individuare delle
condizioni oggettive (sia a livello di contesto che a livello
professionale) per operare nell’ASL.
Il loro motto: “Si, mah....
Enti ospitanti. Nonostante la presenza nettamente
inferiore di questo profilo di attori, è stato possibile,
anche tramite la percezione di terzi, rintracciare una
prima struttura analitica degli attori coinvolti nel sistema
ASL come enti ospitanti. Da questo è stato possibile
rintracciare due riflessioni riguardanti da una parte alcune
caratteristiche del panorama delle aziende in relazione al
sistema ASL; dall’altra una lettura, seppur a carattere
DRLab |Design Research Lab 115
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
generale, di un profilo responsabile dell’ASL all’interno
degli enti ospitanti.
Per quanto riguarda le aziende e/o enti ospitanti è stato
rintracciato quanto segue:
le aziende piccole e/o medie hanno una forte
relazione con il territorio, si mostrano più agili
nell’attivare nuovi percorsi di ASL, presentano una
minore capacità progettuale tra le skills aziendali;
le aziende grandi presentano una relazione
limitata e/o molto bassa con il territorio, si
mostrano molto più complesse di fronte
all’attivazione di percorsi di ASL, ma presentano
maggiori capacità progettuali tra le skills aziendali.
Grafico riassuntivo sulle aziende (ente ospitante) rispetto al
confronto tra dimensione rapportata con relazione territoriale,
fattibilità di esperienze ASL e capacità progettuale.
DRLab |Design Research Lab 116
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Per quanto riguarda invece le figure responsabili dell’ASL
all’interno degli enti ospitanti, come ad esempio il tutor
aziendale, è possibile rintracciare tre diversi profili di
comportamento sulla linea che si muove tra “negligenza”
e “zelo”. Quindi è possibile identificare i seguenti profili
di tutor.
Tutor “negligente”. Profilo poco attento alle attività di
ASL all’interno dell’ente ospitante, seppure il suo ruolo
sia determinante alla buona riuscita delle attività degli
studenti presso l’azienda e/o ente ospitante. Una delle
motivazioni potrebbe essere relativa all’eccessivo
numero di incarichi e/o mansioni che lo stesso profilo
assume contemporaneamente (sia in modo formale che
informale) nell’organigramma aziendale.
Infatti, il suo motto è: “non posso seguire anche i progetti
ASL”.
I tre macro-profili del gruppo di attori del tutor aziendale.
DRLab |Design Research Lab 117
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Tutor “esigente”. L’estremo opposto è rappresentato dal
profilo definito come “esigente”; ossia una figura
percepita come pretenziosa e incontentabile e che
spesso richiede standard ottimali e/o superiori rispetto a
quanto mediamente viene svolto ai fini delle attività di
ASL.
Tra queste due figure, che seppure in modo parziale,
descrivono lo stato attuale di alcune figure impegnate
nell’ASL all’interno degli enti ospitanti, una terza figura
risulterebbe ottimale per la buona riuscita di attività di
ASL. Un tutor equilibrato, con la giusta dose di
meticolosità, ed un buon livello di flessibilità (che non
dovrà mai scadere in negligenza) è ciò che viene
descritto come ottimale a creare le giuste condizioni di
formazione presso le aziende con attività di ASL.
Esperti. Per quanto riguarda invece le figure degli esperti
è possibile dividere questo gruppo di attori in:
16
tecnici ;
17
ricercatori ;
18
18 Ad esempio esperti del sistema educativo dediti a promuovere e
realizzare azioni finalizzate alla ricerca e alla sperimentazione sul
territorio in funzione del miglioramento della qualità del sistema
educativo soprattutto a livello locale (si veda www.iprase.tn.it/mission/).
17 Come ad esempio personale esperto in ASL all’interno dei
dipartimenti pubblici territoriali e che mettono in relazione il MIUR con
gli enti locali (es. Dip. della Conoscenza in Trentino).
16 Ogni profilo individuato si intende sempre del sistema educativo.
DRLab |Design Research Lab 118
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
amministrativi .
19
Si tratta di attori, professionisti e tecnici del sistema
educativo che presentano caratteristiche e profili di
comportamento comuni quali:
la presenza di una visione di sistema rispetto alla
percezione di fenomeni, problematiche e
opportunità dell’ASL;
essere ottimi mediatori tra diversi attori del
sistema in cui operano.
I dati sino ad ora raccolti permettono di descrivere in
modo sintetico una chiara problematica e una aspettativa
e desiderio per ogni profilo esperto individuato.
Emerge che:
gli esperti “tecnici” in ASL hanno tra le loro
priorità quella di trasferire i codici normativi ’ASL a
supporto della loro applicabilità, mentre il loro
principale desiderio è quello di portare il territorio
ad esprimere un modello esemplare di ASL;
Invece la principale problematica che affrontano
gli esperti “ricercatori” in ASL affrontano invece
la problematica di essere di fronte ad un sistema
le cui principali figure non sono sufficientemente
19 Si intende personale ATA.
DRLab |Design Research Lab 119
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
formate; il loro principale desiderio diventa
dunque quello di individuare il miglior metodo
per erogare formazione in funzione di una
migliore qualità del sistema educativo e, in questo
caso, per migliorare e prevenire quanto già noto
nel sistema ASL;
gli esperti ASL “amministrativi” (ossia personale
ATA), affrontano il problema principale di dover
utilizzare:
strumenti non adeguati alle nuove prassi
previste per le attività di ASL;
individuare nuove pratiche relazioni tra gli
attori chiave della scuola.
Questo a favore quindi non solo della progettazione e
della gestione delle attività di ASL, ma anche per tutte
quelle attività di natura didattica che invadono il sistema
educativo nel contesto specifico della scuola.
Il dato di insight che emerge tra i profili di esperti
individuati è che, in particolare il personale ATA (gruppo
di profili degli “amministrativi”), risultando ottimi mediatori
e occupando una posizione strategica all’interno
dell’organigramma del contesto scolastico, dovrebbero
essere considerati come un punto di forza del sistema
ASL e di conseguenza meglio supportati a vantaggio del
miglioramento delle relazioni tra i diversi attori, e nello
specifico, a favore di un rinnovato rapporto
DRLab |Design Research Lab 120
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
docente-studente per il quale godono già di grande
fiducia.
Ulteriore risultato e output delle attività effettuate durante
l’esperienza progettuale è rappresentato dalla
Stakeholder Map dell’ASL. La mappatura degli
stakeholder, e quindi anche degli attori identificati con lo
strumento User Research Board, mostra la loro posizione
rispetto al livello di partecipazione e coinvolgimento
(centro della circonferenza) nelle dinamiche fondamentali
atte a rendendere l’ASL un’esperienza formativa di valore.
La Stakeholder Map che qui emerge è la
rappresentazione dello stato attuale secondo il punto di
vista dei diversi attori e interlocutori ai quali il DRLab ha
sottoposto lo strumento. Il risultato è quindi la
visualizzazione di come è attualmente percepito il
sistema di posizioni degli attori nell’ASL. Diverse sono le
considerazioni significative; di seguito:
genitori e docenti sono i gruppi di attori per i quali
è necessario distribuire, dal centro della
mappatura fino al suo esterno, diversi profili di
attori coprendo in sostanza gran parte delle
possibili posizioni;
una situazione simile per gli studenti che però,
dato il ruolo, assumono una posizione di
contingenza con il centro della circonferenza
quasi in modo forzato;
DRLab |Design Research Lab 121
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
si noti come le maggiori istituzioni che
rappresentano l’insieme di stakeholder
determinanti a livello decisionale e politico, siano
percepiti anche come molto distanti dal centro
della circonferenza; se non per quei soggetti che
nello stesso gruppo di attori, se assumono il ruolo
di rappresentanti e/o garanti degli adempimenti
normativi, tendono ad essere percepiti come
considerevolmente più vicini al centro della
mappatura;
il centro della circonferenza è attualmente
percepito come il fulcro in cui docenti “operosi” e
studenti “speranzosi” attivano gran parte del
sistema, ricordando come allo stesso tempo
questi due gruppi di attori non siano così
numerosi in realtà come l’Istituto
Buonarroti-Pozzo;
l’esterno della circonferenza è densamente
popolata di attori fondamentali e sui quali è
necessario, e possibile, far leva per migliorare
l’attuale situazione; si noti ad esempio nel gruppo
di attori dei docenti la posizione del profilo degli
“scettici”;
la mappatura rispecchia in parte la percezione
che poco si conosce dei profili degli enti ospitanti;
i loro profili infatti sono ancora indicati in modo
poco esaustivo;
DRLab |Design Research Lab 122
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
il genitore è una figura chiave, eppure il più vicino
alla centro della circonferenza è una figura
preoccupata e ansiosa che allo stesso tempo
viene percepita come una presenza non sempre
positiva per la formazione dello studente e per gli
equilibri del sistema;
poco conosce la collettività dell’ASL e questo è
testimoniato da come viene percepita la posizione
del soggetto, seppur generico, identificato come
“opinione pubblica”.
DRLab |Design Research Lab 123
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Stakeholder Map dello stato attuale degli attori ASL rispetto al
contesto di riferimento del progetto Service Design per l’ASL.
DRLab |Design Research Lab 124
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.5 |Problemi, cause ed effetti
I problemi individuati durante l’intera esperienza
progettuale rappresentano, per questa tipologia di
approccio e di formato, un risultato ed una risorsa
spendibile per sviluppi futuri sia in termini progettuali che
di ricerca.
I problemi individuati sono il risultato di azioni specifiche
(vedi capitoli precedenti sulla metodologia) sviluppate
durante tutto il processo Design Studio, quali:
prima individuazione e analisi preliminare delle
problematiche con Responsabili di Progetto e
parte del Team di Co-Design durante i
pre-meetings di progetto;
prima definizione del problema di riferimento
tramite l’Accordo di Progetto;
individuazione delle problematiche principali per
lo sviluppo del materiale necessario al card
sorting utilizzato durante la fase di esplorazione
(Design Ethnography);
rifinitura delle problematiche e individuazione del
sistema logico di causa-effetto tramite l’utilizzo
dello strumento Problem Tree.
Ognuna di queste azioni ha prodotto output specifici che
confluiscono secondo la logica di causa-effetto nello
strumento Problem Tree (immagine successiva).
DRLab |Design Research Lab 125
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Problem Tree con evidenziata la porzione di interesse strategico per
il progetto Service Design per l’ASL.
Lo strumento Problem Tree, così completato, consente di
mettere in luce:
quali sono le problematiche maggiormente
sostenibili in termini di intervento;
quali problematiche hanno bisogno di essere
analizzate in modo più approfondito;
DRLab |Design Research Lab 126
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
su quali cause è possibile intervenire e su quali
l’intervento risulterebbe insostenibile;
la posizione in base alla logica cause effetto del
problema individuato nell’Accordo di Progetto;
le scelte strategiche per definire in quale area di
problemi è possibile o si ha intenzione di
intervenire.
Un’ulteriore sintesi è rappresentata anche dalle figure
mostrate di seguito che fornisce una mappatura delle
problematiche e delle opportunità in base al gruppo di
profili di attori.
Mappa riassuntiva dei problemi e delle opportunità. Profili: genitori,
studenti e docenti.
DRLab |Design Research Lab 127
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Mappa riassuntiva dei problemi e delle opportunità. Profili: ente
ospitante ed esperti.
DRLab |Design Research Lab 128
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.6 |Reframe
Lo strumento Problem Tree è quello che più si addice a
mettere in luce il risultato che emerge prendendo come
punto di riferimento il problema individuato nell’Accordo
di Progetto. Infatti, il problema delle attività di ASL al di
fuori del curriculum scolastico è risultato essere un effetto
di altre problematiche sulle quali un intervento risolutivo
sarebbe indubbiamente più efficace. Questo problema
risulta essere dunque l’effetto diretto di una carenza di un
nuovo assetto organizzativo interno alla scuola che, a sua
volta, è l’effetto diretto di altre due cause:
la didattica tradizionale non riesce a fronteggiare
questa richiesta di cambiamento;
l’ASL è un’attività didattica molto recente, nuova,
molti degli attori non hanno ancora maturato
un’esperienza efficace e alcune prassi nelle
scuole sono ancora in fase di ottimizzazione.
Mentre la seconda causa rappresenta un nodo sul quale
è probabilmente più complesso agire, in quanto l’ASL è
effettivamente stata introdotta in questi termini da poco
tempo, agire su azioni di riforma, seppur contenute, dei
modelli didattici, così come sull’organizzazione e la
pianificazione della didattica a favore di un cambiamento
dell’organizzazione della scuola, potrebbe risultare di
maggiore impatto. Queste considerazioni hanno portato i
DRLab |Design Research Lab 129
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
team di progetto a dover considerare quello che secondo
l’approccio adottato con questo processo viene chiamato
reframe; ossia un re-inquadramento del problema e di
conseguenza dell’ipotesi e degli obiettivi del progetto.
Porzione del Problem Tree che mette in evidenza le basi del
momento di reframe.
DRLab |Design Research Lab 130
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Per il Design Studio questo specifico momento
rappresenta un risultato considerevole in quanto, in
pochissimo tempo e con scarse risorse, ottimizzando sia
tempo che risorse, è stato possibile individuare elementi
significativi e condivisi di intervento a favore di un
significativo impatto nella innovazione praticabile del
sistema ASL.
Grafico riassuntiva del momento di reframe.
DRLab |Design Research Lab 131
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.7 |Concept e principi progettuali
La fase di ideazione, concretizzata principalmente
durante il terzo workshop, ha prodotto tre concept
individuati dai tre gruppi di lavoro. Si tratta di risultati che
emergono dallo strumento Ideation Board, utilizzato dai
partecipanti allo workshop e che ha consentito di
stimolare, individuare e visualizzare idee sviluppabili sulla
base dei profili degli attori e delle opportunità emerse
nelle fasi precedenti.
I tre concept sono così intitolati :
20
concept 1 - “Mano nella mano: formazione
integrata scuola/azienda per migliorare la cultura
progettuale”;
concept 2 - “Rafforzare i ponti: formazione
specifica per una più competente leadership”;
concept 3 - “Il Gulliver della didattica: principi
base per una nuova esperienza di lezioni
rovesciate .
21
21 Si intende lezioni realizzate con l’approccio dell’insegnamento
capovolto.
20 I titoli dei concept presentati in questo paragrafo sono il frutto di una
sintesi effettuata dal Team DRLab dopo l’analisi dei dati emersi prima,
durante e dopo il terzo workshop. I titoli dei tre concept inseriti in
originale nelle Ideation Board dal team di Co-Design sono visibili
nell’allegato relativo alle Ideation Board.
DRLab |Design Research Lab 132
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Schema riassuntivo dei tre concept emersi.
Ogni concept è descrivibile tramite diversi strumenti:
Ideation Board;
Concept Board;
Concept Cover;
Design Scenario;
SWOT Analisys.
L’Ideation Board è lo strumento utilizzato a supporto
della fase di ideazione (terzo workshop) e oltre a
consentire la visualizzazione dell’idea, rappresenta anche
DRLab |Design Research Lab 133
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
lo strumento generatore e contenitore dell’idea
sviluppata in sede collaborativa.
Ideation Board durante le attività pratiche del terzo workshop.
Il Concept Board descrive l’intera struttura dell’idea
individuata dai gruppi di lavoro, evidenziando elementi
fondamentali dei concept emersi con il supporto
dell’Ideation Board . Una sintesi ulteriore delle idee è
22
rappresentata tramite Concept Cover,Design Scenario e
analisi SWOT di ogni idea.
Concept 1 | Mano nella mano. Questa idea è stata
sviluppata tenendo presente problematiche, necessità e
22 Le tre Ideation Board realizzate dal team di Co-Design e
Responsabili di Progetto con il supporto del team DRLab durante il
terzo workshop, sono allegate a questo documento.
DRLab |Design Research Lab 134
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
caratteristiche del profilo di attori dei docenti “indecisi”. In
particolare si propone a sostegno dell’opportunità di
creare nuove frontiere per la formazione, per questo
profilo di attori, allo scopo di incrementare la loro cultura
progettuale. Quanto ideato è un piano di simulazione di
azioni progettuali nell’ambito dell’ASL al fianco di referenti
esperti e motivati, sia in contesti scolastici tradizionali, sia
a stretto contatto con enti ospitanti.
Concept Cover del concept 1.
DRLab |Design Research Lab 135
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Collaborazione, allenamento continuo, stimolo alla
progettualità, e acquisizione di competenze specifiche
sono i principi che emergono da questa idea descrivibile,
come mostrato dal design scenario, secondo le seguenti
azioni principali:
1. i docenti “indecisi” e i referenti ASL, si recano in
visita presso l’ente ospitante allo scopo di
incrementare la conoscenza del contesto
applicativo dell’ASL;
2. i referenti esperti in ASL insieme ai rappresentanti
dell’ente ospitante, e con la partecipazione dei
docenti “indecisi”, avviano tavoli “progettuali” allo
scopo di ideare e testare nuovi progetti di ASL;
3. il gruppo valuta la fattibilità dei progetti simulando
le fasi applicative di quanto individuato;
4. i risultati vengono condivisi con altri gruppi che
partecipano al piano di simulazione, allo scopo di
ricevere feedback.
DRLab |Design Research Lab 136
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design Scenario del concept 1.
Secondo una prima valutazione tramite analisi SWOT, i
punti di forza dell’idea sono:
riduzione dei fattori di rischio nell’avvio di nuovi
progetti;
acquisizione e/o incremento delle competenze
relazionali dei docenti indecisi;
incentivare nuove abitudini progettuali grazie ad
azioni pratiche simulate.
DRLab |Design Research Lab 137
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Analisi SWOT del concept 1.
I punti di debolezza:
difficoltà nel reperire in modo costante le risorse
per la simulazione;
difficoltà a scalare la prassi su più gruppi di
docenti indecisi.
Le opportunità che apre questo concept:
individuare nuovi progetti di Alternanza;
colmare lacune sulla cultura progettuale in ASL;
incrementare la fiducia in se stessi dei docenti
indecisi e/o fronteggiare la paura di sbagliare.
DRLab |Design Research Lab 138
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Le possibili minacce sono rappresentate da:
il tempo e le energie spese dai diversi attori;
una eccessiva richiesta di risorse per una buona
performance della simulazione.
Concept 2 | Rafforzare i ponti. Questa idea ha avuto
come punto di riferimento i docenti “operosi”, altrimenti
definiti come “propulsori”. Questo concept fronteggia la
necessità di questa tipologia di docenti di dover
assumere un nuovo ruolo nel contesto in cui operano per
l’ASL.
Concept Cover del concept 2.
DRLab |Design Research Lab 139
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allo stesso tempo, a favore di un incremento del livello di
leadership, l’idea supporta il potenziamento delle
conoscenze di questo gruppo di attori con esperienze
dirette e di livello avanzato in contesti diversi da quelli
scolastici, molto più a contatto, se non direttamente
all’interno di possibili enti ospitanti, sia su territorio
nazionale che internazionale.
Si tratta quindi della pianificazione di un modello
formativo mirato alla maturazione e/o all’aumento del
livello di leadership di un gruppo ben definito di docenti
che , oltre ad agire con la finalità di aumentare
competenze specifiche per specifiche applicazioni, hanno
l’obiettivo di condividere le esperienze maturate con altri
gruppi di docenti.
Confronto, conoscenza, potenziamento, e “nuova
leadership” sono quindi le parole chiave che racchiudono
i principi fondamentali di questo concept.
DRLab |Design Research Lab 140
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design Scenario del concept 2.
Dal Design Scenario emergono le seguenti azioni
principali:
1. Si avvia una “agenzia territoriale” composta dai
principali attori ASL, al fine di analizzare l’istituto
ed identificare le problematiche più importanti;
2. Individuata la problematica, viene pianificata la
formazione mirata a referenti e leaders di indirizzo
su possibili soluzioni;
3. Il corso di formazione specifico è veloce ed
essenziale, soprattutto mira a mettere i candidati
DRLab |Design Research Lab 141
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
in contatto anche con culture scolastiche diverse
(anche all’Estero);
4. I referenti “formati” e aggiornati, migrano le loro
nuove competenze a supporto e miglioramento
dei progetti di Alternanza.
Una prima valutazione tramite analisi SWOT di questo
concept emergono i seguenti punti di forza:
aumento di competenze relazionali;
aumento della “executive confidence”;
aumento della sicurezza decisionale;
contaminazione culturale.
Analisi SWOT del concept 2.
DRLab |Design Research Lab 142
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Mentre i punti di debolezza sono:
Reperimento costante delle risorse;
Difficoltà di scalabilità su altri gruppi di docenti
“operosi”.
Le opportunità rappresentate dal concept:
responsabilizzazione del gruppo di docenti
“operosi” e legittimazione della loro leadership;
allargare il network di confronto, in termini di
conoscenze, informazioni e fonti.
Le minacce sono invece rappresentate da:
tempo ed energia richiesta ai rispettivi attori;
la carenza di disponibilità da parte delle figure
decisionali.
Concept 3 | Il Gulliver della didattica. Il concept, che
richiama il modello didattico dell’insegnamento
capovolto, esplora la possibilità di mettere in opera un
modello di apprendimento basato su esplorazioni libere e
di natura pratica. Si rivolge a studenti nel gruppo di attori
definito come “ignarivi”, e si affida dunque alla
necessità/opportunità di progettare nuovi modelli didattici
a supporto di innovative esperienze didattiche di ASL.
DRLab |Design Research Lab 143
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Concept Cover del concept 3.
La progettazione del concept rende possibile:
individuare nuovi stimoli allo studio tramite
elementi “trigger” creativi;
incrementare la possibilità di individuare e
analizzare, con appropriatezza rispetto alle reali
opportunità, i propri interessi e passioni;
individuare feedback a sostegno degli interessi
attuali e futuri.
DRLab |Design Research Lab 144
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Esplorazione, scoperta, apprendimento, trigger creativi e
pratici, sono le parole chiave che caratterizzano i principi
di questo concept.
Tramite il design scenario è possibile descrivere l’idea
come segue:
1. la “Didattica Gulliver” si svolge in una aula
apposita, e i momenti in cui si svolgono le attività
“esplorative” sono segnalati al resto dell’istituto;
2. “l’Aula Gulliver” è attrezzata con tecnologie e
sistemi che gli studenti potranno toccare con
mano decidendo da quale componente partire;
Design Scenario del concept 3.
DRLab |Design Research Lab 145
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
3. scelti i singoli componenti, gli studenti potranno
richiedere di approfondire la loro scelta e
inventare così nuovi scenari per la didattica;
4. si restituiscono i risultati finali della formulazione
di nuovi scenari e la classe vota la soluzione che
preferisce studiare.
I punti di forza del concept secondo un’analisi SWOT
preliminare:
aumentare il coinvolgimento nella didattica;
stimolare in modo costante la curiosità;
scoprire e rafforzare le passioni degli studenti.
Analisi SWOT del concept 3.
DRLab |Design Research Lab 146
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I punti di debolezza:
disponibilità costante delle risorse richieste per la
tipologia di didattica;
difficoltà a scalare il metodo in altri indirizzi.
Il concept evidenzia anche le seguenti opportunità:
individuare feedback fondamentali per individuare
i propri interessi e passioni;
sperimentare e affinare metodi per individuare e
fare emergere nuovi stimoli sia tra gli studenti che
tra i docenti.
Le minacce sono:
errata composizione dei gruppi di studenti ;
auto-convinzione e pregiudìzio (sia dal punto di
vista dello studente che del docente).
Il concept che ha destato maggiore interesse tra i
partecipanti allo workshop è risultato il concept 3, dato
espresso dalle preferenze dei partecipanti al terzo
workshop.
DRLab |Design Research Lab 147
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
4.8 |Risultati del formato
I risultati più significativi del formato Design Studio sono
leggibili da diverse prospettive. Rispetto agli obiettivi
specifici del progetto Service Design per l’ASL, L’intera
esperienza progettuale e quindi le attività e gli output
specifici, hanno consentito di:
introdurre le conoscenze e le attitudini principali
del Service Design in un istituto tecnico del
sistema educativo trentino;
influenzare la cultura progettuale di alcuni attori
principali impegnati in attività organizzative per
l’ASL;
incrementare il confronto tra i diversi attori
dell’ASL;
esplorare una tematica complessa come ASL in
tempi brevi e in un contesto fortemente
multi-stakeholder;
identificare attori, problemi, opportunità e principi
per sviluppare ulteriori e specifiche esperienze
progettuali in modo autonomo e collaborativo.
Per quanto riguarda invece la valutazione ex-post di
natura teorica del processo, si nota una prevalenza del
carattere esplorativo del formato Design Studio. In altri
termini, questo processo è risultato particolarmente
efficace a mettere in discussione, aprire in assetto critico
DRLab |Design Research Lab 148
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
e decifrare in modo maggiormente esaustivo, alcuni dei
termini fondamentali nella descrizione delle intenzioni
progettuali; ossia, problemi, ipotesi, obiettivi e risultati
attesi. Sulla base di questa prima esperienza applicativa,
il formato si è dimostrato efficace alla creazione dei
presupposti essenziali per fasi di pre-valutazione e
valutazione dei termini dell’idea progettuale. In altre
parole, definire un buon problema e una buona idea è il
passo fondamentale per lo sviluppo di ogni buon
progetto. Tuttavia, queste prassi sono spesso lasciate al
caso o all’intuito di pochi. Da qui, emerge la
conseguenza di come sia ritenuto spesso più semplice
ed efficace definire i termini di un’idea progettuale in
assetto top-down. Progettare in solitudine equivale a non
progettare. Allo stesso tempo, condividere e valutare
un’idea progettuale è dispendioso in termini di tempo e
risorse, è difficoltoso in termini di processo e di strumenti,
è rischioso in termini di affidabilità ed empatia con il
contesto. Perciò, secondo queste premesse, il formato
Design Studio si dimostra, allo stato attuale, come un
ottimo strumento metodologico per creare condizioni
vantaggiose al fine di condividere, valutare ed impostare
idee progettuali prima ancora che l’idea di come
svilupparla sia ampiamente maturata. Secondo questo
quadro, il Design Studio, come processo, potrebbe
risultare efficace in sistemi dove l’ordine abituale degli
elementi è controllato dalla complessità delle relazioni e
delle interazioni tra attori che allo stesso tempo non
DRLab |Design Research Lab 149
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
condividono e non collaborano all’interno dello stesso
sistema.
DRLab |Design Research Lab 150
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
5|Conclusioni
5.1 |Limiti, considerazioni e osservazioni
I maggiori limiti espressi da questa esperienza
progettuale riguardano la mancanza di una completa
rappresentatività di tutti i possibili attori del sistema ASL.
Infatti, come evidenziato nel capitolo sull’approccio
metodologico, così come nella descrizione degli
workshop, le maggiori attività di progettazione
collaborativa hanno risentito in particolare della scarsa
presenza di studenti, genitori ed enti ospitanti.
Allo stesso tempo, la maggior parte delle interviste
semi-strutturate sono state portate a termine con
studenti, coprendo un campione soddisfacente per avere
dati di prima mano e poter in seguito raffinare indagini più
in profondità e anche su base quantitativa.
In definitiva, mentre gran parte delle interviste
semi-strutturate sono state completate con una
maggioranza di studenti, la maggior parte delle attività
pratiche è stata svolta in collaborazione con i docenti;
perciò attualmente, il campione che risente di una netta e
minore rappresentanza in questa esperienza progettuale
sono i genitori e gli attori provenienti dagli enti ospitanti.
Entrambi questi profili seppur esterni al contesto
scolastico, sono attori che non possono essere esclusi
dal sistema ASL, né in sede esplorativa né, tantomeno, in
DRLab |Design Research Lab 151
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
sede progettuale. Da qui, la forte necessità, in attività
future, incoraggiate da approcci collaborativi e
human-centred uniti a strumenti e processi della
disciplina del service design, di coinvolgere in modo
corposo e costante gli enti ospitanti così come i genitori,
il quali, seppure non immediatamente visibile,
rappresentano una parte fondamentale di influenza
sull’opinione pubblica. Quest’ultima necessita di un livello
maggiore di informazione sull’ASL. Un’opinione pubblica
consapevole ha maggiore possibilità di sviluppare un
pensiero collettivo critico, e ci si aspetta,
critico-costruttivo, nei confronti della complessità del
sistema educativo, nonché di specifiche attività didattiche
come l’ASL.
DRLab |Design Research Lab 152
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
5.2 |Risvolti pratici e sviluppi futuri
Tenendo presente ciò che emerge dagli strumenti
Stakeholder Map e User Research Board, risulta
tecnicamente evidente quanto sia necessario riuscire a
coinvolgere in modo più efficace tutti quegli attori che
attualmente sono percepiti lontani dal fulcro progettuale,
decisionale e organizzativo dell’ASL; se non fosse perché
questa azione consentirebbe di aumentare il numero di
risorse che si adoperano a favore dell’ASL.
In buona sostanza, è necessario, anche sulla base di
quanto emerso dallo strumento Ideation Board,
sviluppare progetti a favore del sistema che invade l’ASL
particolarmente rivolti a docenti e studenti “scettici”
poiché, allo stato attuale, risultano essere le risorse più
efficaci sulle quali investire. Riuscire a coinvolgere quel
profilo di attori vuol dire riuscire a bilanciare gli sforzi dei
docenti “operosi”, lasciando, presumibilmente, maggiore
spazio a possibilità di innovazione.
Inoltre, l’impatto del progetto Service Design per ASL
necessiterebbe di una importante implementazione in
piattaforma di lavoro condivisa tra i diversi attori del
sistema ASL che, traendo vantaggi di natura progettuale
dalla disciplina del Service Design come punto di
riferimento, soddisferebbe l’obiettivo di migliorare la
conoscenza e la qualità delle interazioni tra i diversi attori
che attualmente invece tendono ad operare in modo
DRLab |Design Research Lab 153
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
asincrono e scoordinato. Da qui emerge evidente, la
necessità di innestare nel sistema ASL, meglio se a
favore dell’intero sistema educativo, un tavolo strategico
ed operativo basato sull’approccio descritto in questo
Design Book ma che itera in modo costante sui diversi
aspetti che di volta in volta emergono. L’esplorazione, la
sintesi, l’ideazione, la prototipazione, non l’individuazione
di principi e strumenti da implementare, dovrebbero
essere le attività, le fasi e gli elementi su cui lavorare in
modo costante e continuativo a favore di un
considerevole miglioramento di gran parte del sistema
educativo a partire dal sistema scolastico superiore e a
vantaggio, prima di ogni altro fattore, della crescita, della
formazione e della maturazione di donne e uomini.
Un’azione critica e progettuale costante in loco è ciò al
quale il contesto scolastico dovrebbe puntare per
migliorare in modo efficace le diverse problematiche che
si verificano quotidianamente, così come le criticità di
sistema.
DRLab |Design Research Lab 154
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Bibliografia
Assolombarda (2017). Ricognizione, analisi e valutazione della
modalità di gestione dell’Alternanza Scuola-Lavoro nelle
scuole. Ricerca n. 3/2017. A cura dell’Area Sistema Formativo e
Capitale Umano.
Buchanan, R. (2007). Strategies of design research: Productive
science and rhetorical inquiry. In M. Erlhoff, S. Grand, W. Jonas,
R. Michel, B. Schneider (Eds.), Design Research Now (pp.
55-66). Basilea, Svizzera: Birkhäuser.
Dervojeda, K., Verzijl, D., Nagtegaal, F., Lengton, M., Rouwmaat,
E., Monfardini, E., & Frideres, L. (2014). Design for Innovation:
Service design as a means to advance business model.
Business Innovation Observatory, European Commission.
Giacomin, J. (2014). What Is Human Centred Design?. The
Design Journal, 17(4), 606-623.
Norman, D. A., Verganti, R. (2014). “Incremental and radical
innovation: Design research vs. technology and meaning
change”, Design Issues , 30(1), 78-96.
Service Design Network, SDN Team (n.d.). Meet Birgit Mager,
President of the Service Design Network.
https://www.service-design-network.org/community-knowledge
/meet-birgit-mager-president-of-the-service-design-network
DRLab |Design Research Lab 155
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Stickdorn, M., Hormess, M. E., Lawrence, A., Schneider, J.,
(2018). This Is Service Design Doing: Applying Service Design
Thinking in the Real World. Sebastopol, California (USA):
O’Reilly Media, Inc.
Motter, C. (2017). La valutazione formativa e sommativa nei
percorsi di Alternanza Scuola Lavoro nella Provincia Autonoma
di Trento. Rovereto, Italia: Editore Provincia autonoma di Trento
- IPRASE.
DRLab |Design Research Lab 156
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegati
DRLab |Design Research Lab 157
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 158
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 1-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Locandina Design Workshop
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 159
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 160
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 2-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Locandina Design Seminar
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 161
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 162
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 3 -
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Pre-meeting di progetto
31.01.2018
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 163
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
/Pre-meeting
31 Gennaio 2018
Partecipanti
Laura Andreatta | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Daniele Busciantella Ricci | Research Fellow DRLab
Emiliano Carbone | Research Fellow DRLab
Daniela Gruber | Docente Buonarroti-Pozzo Dip. Lettere
Chiara Motter | Ricercatrice IPRASE
Giuseppe Peranzoni | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Fisica
Francesca Riccobon | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Piera Seiser | Docente Buonarroti-Pozzo Dip. Fisica
Giuseppe Torrisi | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Michela Ventin | Coordinatore DRLab
Titolo progetto
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro.
Dove
Design Research Lab, Dipartimento di Lettere e Filosofia,
Università di Trento; Via Tomaso Gar, 14, Trento.
DRLab |Design Research Lab 164
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Quando
Mercoledì 31 gennaio 2018
Attività
Introduzione ai lavori
Presentazione dello “Accordo di Progetto”
Presentazione dei ruoli all’interno del progetto
Fase iniziale di compilazione dello “Accordo di
Progetto”
Tools
Accordo di Progetto
Abstract
Il meeting condotto presso il Design Research Lab dagli
stessi membri del Centro di Ricerca e in presenza dei
“Responsabili di Progetto”, è stato condotto sulla base del
documento denominato “Accordo di Progetto”. Lo scopo
è stato quello di introdurre gli elementi fondamentali del
formato progettuale denominato Design Studio seguendo
i contenuti dello accordo. La discussione sulle tematiche
e sugli obiettivi principali hanno condotto i presenti alla
definizione di alcune macro-problematiche fondamentali.
Inoltre sono state affrontate tematiche di carattere
generale come il ruolo del design all’interno dei sistemi
istituzionali. Il meeting ha consentito infine
l’inquadramento delle figure necessarie per la definizione
DRLab |Design Research Lab 165
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
dello Accordo di Progetto in base alle diverse necessità
espresse dai presenti.
I responsabili di progetto con il team DRLab durante il primo
pre-meeting.
DRLab |Design Research Lab 166
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 4 -
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Pre-meeting di progetto -
06.02.2018
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 167
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
/Pre-meeting
06 Febbraio 2018
Partecipanti
Laura Andreatta | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Daniele Busciantella Ricci | Research Fellow DRLab
Emiliano Carbone | Research Fellow DRLab
Daniela Gruber | Docente Buonarroti-Pozzo Dip. Lettere
Giuseppe Peranzoni | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Fisica
Francesca Riccobon | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Giuseppe Torrisi | Docente Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Michela Ventin | Coordinatore DRLab
Titolo progetto
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro.
Dove
Design Research Lab, Dipartimento di Lettere e Filosofia,
Università di Trento; Via Tomaso Gar, 14, Trento.
Quando
Mercoledì 06 febbraio 2018
DRLab |Design Research Lab 168
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Attività
Presentazione del processo progettuale del
formato Design Studio
Descrizione del contesto, sintesi delle
problematiche, identificazione della ipotesi
Seconda fase di compilazione dello “Accordo di
Progetto”
Individuazione preliminare degli obiettivi principali
Tools
Accordo di Progetto
Problems Diagram
Abstract
Il secondo pre-meeting è stato condotto presso il Design
Research Lab dagli stessi membri del Centro di Ricerca e
in collaborazione con i “Responsabili di Progetto”. Il
lavoro ha seguito quanto emerso dal primo incontro del
31 gennaio (primo pre-meeting). E’ stato presentato il
processo progettuale, tanto nella sua sequenza
temporale, quanto concettuale sulla base di tools, dei tre
mesi di collaborazione e che caratterizza il formato del
DRLab denominato Design Studio. A seguire, il gruppo di
lavoro ha preso in analisi le problematiche del progetto,
già emerse durante il primo incontro, e ha condotto un
lavoro di organizzazione dei problemi tramite il tool
‘Problems Diagram’. Scopo principale è stato quello di
rintracciare la natura del contesto, le problematiche, le
DRLab |Design Research Lab 169
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
ipotesi e gli obiettivi generali del progetto, seguendo,
come per il primo meeting il documento “Accordo di
Progetto”. Il secondo pre-meeting ha consentito quindi un
ulteriore inquadramento delle figure necessarie per la
definizione dell’Accordo di Progetto anche sulla base
delle problematiche, delle ipotesi e degli obiettivi emersi.
I responsabili di progetto con il team DRLab durante il secondo
pre-meeting.
DRLab |Design Research Lab 170
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 171
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 172
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 5 -
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Design Studio
1° Workshop 19.02.2018
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 173
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Everything is designed.
Few Things are designed well.
Brian Reed
DRLab |Design Research Lab 174
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
| Design Studio
Report attività 1° Workshop
19 febbraio 2018
Autori:
Daniele Busciantella Ricci
Michela Ventin
Emiliano Carbone
DRLab |Design Research Lab 175
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
/1° Workshop - Kick-off
19 Febbraio 2018
Partecipanti
Sandra Bortoluzzi |Personale ATA
Daniele Busciantella Ricci |Research Fellow DRLab
Emiliano Carbone |Research Fellow DRLab
Dolores Chinetti | Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Chimica
Marco Frenez |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Scienze
Giovanni Mattevi |Studente Buonarroti-Pozzo
Lucia Marchi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip. Chimica
Ivan Micheli |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Meccanica
Giuseppe Peranzoni |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Fisica
Francesca Riccobon |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Filippo Rossi |Studente Buonarroti-Pozzo
Angela Russo |Personale ATA
Filippo Tomasi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Biologia
DRLab |Design Research Lab 176
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Giuseppe Torrisi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Michela Ventin |Coordinatore DRLab
Iesa Ventura |Genitore
Laura Zoller |Dirigente ITT Buonarroti-Pozzo
Titolo progetto
Design Studio-Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro.
Dove
ITT Buonarroti-Pozzo; Via Brigata Acqui, 15 Trento.
Quando
Lunedì 19 febbraio 2018
Attività
Introduzione ai lavori (Service Design, Design
Process)
Presentazione del processo relativo al formato
Design Studio
Introduzione agli strumenti (Insight Matrix,
Personas,User Journey Map,Stakeholders Map)
Attività pratica: learning by doing con Insight
Matrix ePersonas
Introduzione all’osservazione diretta (ricerca
etnografica)
DRLab |Design Research Lab 177
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Tools
Insight Matrix
Personas
User Journey Map
Stakeholders Map
Design Book
Abstract
Il Kick-off del progetto Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro ha rappresentato il primo appuntamento,
definito nell’Accordo di Progetto, tra il Team di Co-Design,
il Team DRLab e i Responsabili di Progetto.
Rappresenta la terza esperienza nell’ambito
dell’Alternanza Scuola-Lavoro e segue:
due giornate di Design Workshop organizzate in
collaborazione con IPRASE del Trentino che ha
visto la partecipazione di 20 docenti selezionati
provenienti da diversi istituti della Provincia
impegnati a vario titolo e secondo diversi gradi di
complessità nelle azioni di Alternanza
Scuola-Lavoro;
una giornata di Design Seminar in collaborazione
con l’Istituto Tecnico Tecnologico
Buonarroti-Pozzo.
La giornata ha aperto la prima fase di “scoperta”
attraverso:
DRLab |Design Research Lab 178
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
attività di ricerca desk efield;
avvio delle attività di co-design.
I cui obiettivi sono stati:
introdurre il progetto e il processo “Design
Studio”;
introdurre aspetti specifici relativi alla
metodologia;
coinvolgere il Team di Co-Design rispetto al
problema, l’ipotesi e gli obiettivi individuati in
sede di pre-meetings con i Responsabili di
progetto.
La giornata è stata organizzata come segue:
breve introduzione al Service Design e Design
Process;
presentazione del processo relativo al formato
Design Studio;
introduzione agli strumenti (Insight Matrix,
Personas,User Journey Map,Stakeholders Map);
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Insight Matrix ePersonas;
restituzione e debriefing;
Introduzione all’osservazione diretta (ricerca
etnografica);
DRLab |Design Research Lab 179
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
lancio del “Design Book.
L’avvio delle attività pratiche ha visto i partecipanti
impegnati nella strutturazione concettuale dei contenuti
gestiti tramite il tool “Insight Matrix. Quanto emerso è
stato il frutto di una breve sessione di brainstorming
gestita a gruppi secondo tre elementi ‘trigger’ indicati di
seguito:
1. il problema individuato nell’accordo i progetto;
2. l’ipotesi identificata nell’accordo di progetto;
3. le opportunità delineate secondo ciò che risulta
necessario a sostenere e/o verificare l’ipotesi,
nonché l’identificazione di alternative all’ipotesi
stessa.
I concetti emersi durante la sessione di brainstorming
sono risultati di notevole interesse soprattutto in vista di:
una rifinitura degli stessi tra la fase di ‘scoperta’ e
quella di ‘sintesi’;
una prima definizione del gruppo denominato
‘Team di Co-Design’.
Lo workshop ha alquanto risentito dell’assenza di un
numero sufficienti di studenti, genitori e rappresentanti
delle aziende (e/o enti ospitanti), mantenendo così stabile
la riflessione ASL come di esclusiva/escludente
DRLab |Design Research Lab 180
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
competenza di docenti/studenti. Sicuramente, non ha
favorito l’abbandono dello workshop di 3 partecipanti su
14 in tempi diversi.
La seconda fase ha impegnato i partecipanti in
un’approfondita discussione e sperimentazione sui
diversi attori ASL tramite l’utilizzo pratico dello strumento
Personas.
Sono stati analizzati (pretotipazione) 12 profili Personas:
studenti,
genitori,
docenti,
aziende,
ambito amministrativo (personale ATA e dirigenti).
Sono rimasti in stand-by gli strumenti previsti di User
Journey Map eStakeholders Map che sottolineano la
necessità di una performance meglio scandita nei tempi e
nelle modalità. I principali risultati emergono dunque dai
primi due strumenti e dall’individuazione delle prime
criticità del progetto in termini di:
adeguata individuazione e coinvolgimento del
Team di Co-Design;
carenza di figure specifiche all’interno del Team di
Co-Design;
DRLab |Design Research Lab 181
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
problematiche principali sulle quali concentrare le
risorse;
elementi per la definizione delle problematiche
prioritarie;
considerazioni specifiche sull’ipotesi di progetto;
prime indicazioni sulle opportunità relative il
problema e l’ipotesi;
considerazioni su ipotesi alternative.
Le criticità sopra sintetizzate, saranno utilizzate dal team
DRlab allo scopo di pianificare i termini delle attività
successive e direzionare le risorse nella giusta direzione
comunque nel rispetto dei tempi prestabiliti dall’accordo
di progetto e delle sensibilità e competenze dei
partecipanti.
I responsabili di progetto e il Team di Co-Design con il team DRLab
durante il primo workshop del formato Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 182
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 183
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I responsabili di progetto e il Team di Co-Design con il team DRLab
durante il primo workshop del formato Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 184
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 6 -
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Design Studio
2° Workshop 07.03.2018
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 185
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design is the conscious eort
to impose a meaningful order
Victor Papanek
DRLab |Design Research Lab 186
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
| Design Studio
Report attività 2° Workshop
07 marzo 2018
Autori:
Daniele Busciantella Ricci
Michela Ventin
Emiliano Carbone
DRLab |Design Research Lab 187
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
/2° Workshop
07 Marzo 2018
Partecipanti
Laura Andreatta |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Sandra Bortoluzzi |Personale ATA
Daniele Busciantella Ricci |Research Fellow DRLab
Emiliano Carbone |Research Fellow DRLab
Dolores Chinetti |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Chimica
Lucia Marchi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Chimica
Ivan Micheli |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Meccanica
Chiara Motter |IPRASE
Giuseppe Peranzoni |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Fisica
Francesca Riccobon |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Angela Russo |Personale ATA
Monica Sighel |Genitore
DRLab |Design Research Lab 188
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Filippo Tomasi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Biologia
Giuseppe Torrisi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Michela Ventin |Coordinatore DRLab
Laura Zoller |Dirigente ITT Buonarroti-Pozzo
Titolo progetto
Design Studio-Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro.
Dove
ITT Buonarroti-Pozzo; Via Brigata Acqui, 15 Trento.
Quando
Mercoledì 07 marzo 2018
Attività
Introduzione ai lavori (fase del Design Process)
Presentazione della fase di ricerca (Design
Ethnography e interviste semi-strutturate)
Introduzione agli strumenti (Stakeholders Map,
Problem Tree,System Map)
Attività pratica: learning by doing con
Stakeholders Map eProblem Tree
Tools
Stakeholders Map
Problem Tree
DRLab |Design Research Lab 189
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Abstract
Il secondo workshop del progetto Service Design per
l’Alternanza Scuola-Lavoro ha rappresentato un
momento cruciale del processo secondo il formato
Design Studio e, come definito nell’Accordo di Progetto,
vede anche in questo caso la partecipazione del Team di
Co-Design, il Team DRLab e i Responsabili di Progetto.
Rappresenta la quarta esperienza nell’ambito
dell’Alternanza Scuola-Lavoro e segue:
due giornate di Design Workshop organizzate in
collaborazione con IPRASE del Trentino che ha
visto la partecipazione di 20 docenti selezionati
provenienti da diversi istituti della Provincia
impegnati a vario titolo e secondo diversi gradi di
complessità nelle azioni di Alternanza
Scuola-Lavoro;
una giornata di Design Seminar in collaborazione
con l’Istituto Tecnico Tecnologico
Buonarroti-Pozzo;
una giornata di design workshop in occasione del
kick-off del medesimo progetto in collaborazione
e presso l’Istituto Tecnico Tecnologico
Buonarroti-Pozzo.
La giornata, che secondo il processo si colloca tra la fase
di ‘ricerca’ e quella di ‘sintesi’, ha visto la condivisione dei
DRLab |Design Research Lab 190
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
risultati iniziali della prima fase del processo secondo il
formato Design Studio.
Obiettivi della giornata:
introdurre la fase di ricerca su base etnografica e i
relativi risultati preliminari;
stimolare consapevolezza e senso critico dei
partecipanti nei confronti dei risultati emersi;
coinvolgere il Team di Co-Design e i Responsabili
di Progetto in azioni di co-design allo scopo di
ottenere feedback sui risultati emersi.
La giornata è stata organizzata come segue:
breve introduzione della fase rispetto al processo
del Design Studio;
presentazione della prima fase di ricerca e dei
relativi risultati preliminari;
introduzione agli strumenti (Stakeholders Map,
Problem Tree,System Map);
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Stakeholders Map eProblem Tree;
restituzione e debriefing.
In sintesi, la fase introduttiva ha consentito la
condivisione dei dati preliminari della fase di ricerca su
base etnografica gestita con metodologia Design
DRLab |Design Research Lab 191
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Ethnography. Sono stati per questo mostrati i primi
risultati di 27 interviste semi-strutturate con campione
eterogeneo tra studenti, docenti, genitori ed esperti
impegnati nell’ASL a diverso titolo anche fuori dalla
regione Trentino. Queste attività di ricerca sul campo che
hanno impegnato intensamente il Team DRLab per due
settimane, hanno prodotto circa 26 ore di registrazione
dati dalle quali emergono i seguenti risultati principali:
23
l’individuazione di gruppi di profili di
comportamento tra i diversi attori dell’ASL,
particolarmente utili per la strutturazione dei profili
Personas e per il loro posizionamento nello
strumento Stakeholders Map;
l’individuazione di un primo set ragionato di
problematiche di sistema raffinato tramite lo
strumento Problem Tree;
una prima visualizzazione delle relazioni e dei
flussi che si presentano tra i diversi attori ASL
tramite lo strumento System Map.
L’avvio delle attività pratiche ha visto i partecipanti
impegnati in una riflessione approfondita sul ruolo
espresso e sulla posizione dei diversi attori dell’ASL,
rispetto allo stato attuale del contesto in cui opera questa
23 Si tratta di risultati parziali e di sintesi della prima fase di
ricerca.
DRLab |Design Research Lab 192
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
parte della didattica. Tale attività è stata supportata
dall’utilizzo dello strumento Stakeholder Map. Ai
partecipanti, divisi in gruppi, è stato richiesto di verificare,
modificare ed esprimere feedback relativi a una versione
preliminare di Stakeholder Map fornita dal Team DRLab.
La restituzione delle mappe soggette a riflessione e
modifica per ogni gruppo ha condotto a diverse
considerazioni tra le quali:
i ruoli dei soggetti appartenenti alla sfera delle
istituzioni e dei familiari hanno subìto un
riposizionamento verso l’esterno rispetto alle
circonferenze della mappe ed hanno quindi
evidenziato una forte percezione condivisa dello
stato di allontanamento di queste figure rispetto al
mondo scolastico;
alcuni ruoli specifici (come ad es. i docenti
“ipercritici”) all’interno dei gruppi di profili di
comportamento individuati durante la fase di
ricerca, sono stati anche nel loro caso
riposizionati e talvolta aggiunti tra gli attori,
evidenziando quindi la necessità di dover
differenziare, secondo uno stato attuale, la
posizione di profili di studenti e docenti
diversamente partecipi nel sistema dell’ASL.
Lo workshop, come durante il kick-off del progetto, ha
alquanto risentito dell’assenza di un numero sufficiente di
DRLab |Design Research Lab 193
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
studenti, genitori e rappresentanti delle aziende (e/o enti
ospitanti), mantenendo così stabile la riflessione ASL
come di esclusiva/escludente competenza dei docenti.
Se da un lato i partecipanti presenti a entrambi gli
workshop hanno rafforzato motivazione e spirito
collaborativo, dall’altro la completa assenza di studenti e
aziende (e/o enti ospitanti) ha condizionato i risultati della
giornata ed ha ulteriormente evidenziato quanto sia
urgente un coinvolgimento immediato di questi attori.
Una seconda fase di attività è stata condotta con i
partecipanti ancora divisi negli stessi gruppi e con l’aiuto
e l’utilizzo dello strumento Problem Tree.
La collaborazione tra i diversi team si è concentrata
sull’individuazione di “cause” ed “effetti” di
problematiche di natura sistemica emerse durante la fase
di Design Ethnography. Lo strumento Problem Tree,
parzialmente completato con le problematiche
evidenziate nelle fasi precedenti, è stato fornito dal Team
DRLab con l’obiettivo per i partecipanti di:
modificare terminologia, dettagli e posizione,
rispetto alla logica causa-effetto, dei problemi
presenti all’interno dello strumento;
completare e aggiungere ulteriori problematiche
dove necessario;
stabilire priorità tra problemi.
DRLab |Design Research Lab 194
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I risultati specifici di queste due attività pratiche sono:
4 differenti Stakeholders Map, ognuna delle quali
ha rappresentato una sintesi delle riflessioni di
gruppo, il tutto sintetizzato in una ulteriore mappa
condivisa;
4 differenti Problem Tree che pongono
l’attenzione su aspetti come la diversa opinione
dei gruppi rispetto alle priorità tra i problemi e
quindi rispetto alla logica di causa-effetto.
Il secondo workshop ha prodotto dati di natura
progettuale come sopra sintetizzato che saranno utilizzati
e raffinati dal Team DRLab nel periodo successivo.
Inoltre, questo appuntamento ha condotto il gruppo di
partecipanti ad una maggiore consapevolezza della
complessità del sistema ASL. Sarà compito dei
Responsabili di Progetto, con il supporto del Team DRLab,
rinforzare le condizioni di collaborazione in questa fase
delicata del progetto.
DRLab |Design Research Lab 195
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design con il Team DRLab
durante il secondo workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 196
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design con il Team DRLab
durante il secondo workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 197
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
I Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design con il Team DRLab
durante il secondo workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 198
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 7-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Design Studio
3° Workshop 09.04.2018
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 199
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Design creates culture.
Culture shapes values.
Values determine the future.
Robert L. Peters
DRLab |Design Research Lab 200
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro
| Design Studio
Report attività 3° Workshop
09 aprile 2018
Autori:
Daniele Busciantella Ricci
Michela Ventin
Emiliano Carbone
DRLab |Design Research Lab 201
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
/3° Workshop
09 Aprile 2018
Partecipanti
Laura Andreatta |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Sandra Bortoluzzi |Personale ATA
Daniele Busciantella Ricci |Research Fellow DRLab
Emiliano Carbone |Research Fellow DRLab
Dolores Chinetti |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Chimica
Lucia Marchi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Chimica
Ivan Micheli |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Meccanica
Chiara Motter |IPRASE
Giuseppe Peranzoni |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Fisica
Francesca Riccobon |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
Monica Sighel |Genitore
Giuseppe Torrisi |Docente ITT Buonarroti-Pozzo Dip.
Informatica
DRLab |Design Research Lab 202
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Michela Ventin |Coordinatore DRLab
Laura Zoller |Dirigente ITT Buonarroti-Pozzo
Titolo progetto
Design Studio-Service Design per l’Alternanza
Scuola-Lavoro.
Dove
ITT Buonarroti-Pozzo; Via Brigata Acqui, Trento.
Quando
Lunedì 09 aprile 2018
Attività
Introduzione ai lavori
Presentazione dello stato del progetto (premessa,
metodologia e risultati intermedi)
Focus teorico: reframe e opportunità emerse
Attività pratica: learning by doing con strumento
Ideation Board
Tools
Ideation Board
Abstract
Il terzo workshop del progetto Service Design per
l’Alternanza Scuola-Lavoro, secondo il processo Design
Studio di DRLab, vede anche in questo caso la
DRLab |Design Research Lab 203
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
partecipazione del Team di Co-Design, dei Responsabili
di Progetto e del Team DRLab.
Rappresenta la quinta esperienza nell’ambito
dell’Alternanza Scuola-Lavoro e segue:
due giornate di Design Workshop organizzate in
collaborazione con IPRASE del Trentino che ha
visto la partecipazione di 20 docenti selezionati
provenienti da diversi istituti della Provincia
impegnati a vario titolo e secondo diversi gradi di
complessità nelle azioni di Alternanza
Scuola-Lavoro;
una giornata di Design Seminar in collaborazione
con l’Istituto Tecnico Tecnologico
Buonarroti-Pozzo;
una giornata di design workshop in occasione del
kick-off del medesimo progetto in collaborazione
e presso l’Istituto Tecnico Tecnologico
Buonarroti-Pozzo;
una giornata di design workshop in
collaborazione e presso l’Istituto Tecnico
Tecnologico Buonarroti-Pozzo (secondo
workshop).
La giornata, che secondo il processo Design Studio si
colloca tra la fase di ‘sintesi’ e quella di ‘ideazione’, ha
visto una condivisione dei risultati della prima fase del
processo finalizzata a creare le condizioni ottimali per
DRLab |Design Research Lab 204
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
realizzare una fase di ideazione basata su attività
pratiche.
Obiettivi della giornata:
introdurre la fase di ricerca su base etnografica e i
relativi risultati;
stimolare consapevolezza e senso critico dei
partecipanti nei confronti dei risultati emersi;
coinvolgere il Team di Co-Design e i Responsabili
di Progetto in azioni di co-design allo scopo di
ottenere feedback sui risultati emersi;
indagare le opportunità emerse tramite attività di
ideazione.
La giornata è stata organizzata come segue:
breve introduzione della fase rispetto al processo
del Design Studio;
presentazione dei risultati emersi;
introduzione agli strumenti (Ideation Board);
attività pratica in gruppi con approccio learning by
doing e tools Ideation Board (comprensivo di fase
di restituzione delle idee, feedback e votazione
delle idee).
La fase introduttiva ha consentito la condivisione
dell’analisi svolta nella fase di ricerca e sintesi sotto forma
di risultati intermedi del progetto. Sono stati per questo
DRLab |Design Research Lab 205
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
mostrati i risultati di 39 interviste semi-strutturate con
campione eterogeneo tra studenti, docenti, genitori,
alcuni enti ospitanti ed esperti impegnati nell’ASL a
diverso titolo anche fuori dalla regione Trentino. Queste
attività di ricerca sul campo (tramite Design Ethnography)
hanno impegnato intensamente il Team DRLab per circa
un mese ed hanno prodotto, oltre a 9 pretotipi, circa 30
ore di registrazioni (audio) e dati dai quali emergono, tra i
più rilevanti, i seguenti risultati principali:
24
l’individuazione di gruppi di profili di
comportamento e la costruzione della tavola di
visualizzazione denominata User Research Board;
Stakeholder Map eSystem Map;
mappatura dei problemi (anche rispetto ai tempi
dell’ASL) e delle opportunità;
reframe del problema individuato nella fase di
pre-progetto.
I risultati emersi dalle attività di Design Ethnography,
congiuntamente con i risultati emersi dalle due
esperienze di design workshop precedenti, nonché la
24 Si tratta di risultati qualitativi soggetti a sintesi che emergono
da attività di Design Ethnography e che per questo sono
finalizzati ad individuare insight significative e applicabili a
livello progettuale, nei limiti e nei tempi del progetto stesso.
Non sono quindi da intendersi come risultati paragonabili in
nessun modo ad analisi di natura antropologica o sociale.
DRLab |Design Research Lab 206
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
costruzione di pretotipi e altri elementi di sintesi del
progetto sviluppati da DRLab, rappresentano i risultati
delle analisi svolte durante le fasi discover edefine
rispetto al processo Design Studio. Questi risultati,
condivisi con i partecipanti durante il terzo workshop,
hanno costituito il background fondamentale dal quale
attingere per avviare la fase di ideazione in base alle
opportunità emerse.
Secondo queste premesse, l’avvio delle attività pratiche
ha visto i partecipanti impegnati nella realizzazione dello
strumento Ideation Board; tool di progetto
multi-strumento appositamente sviluppato dal team
DRLab che consente di gestire l’intera fase di ideazione.
Ai partecipanti, divisi in gruppi, è stato richiesto di
collaborare rispetto i punti espressi dallo strumento:
dichiarazione della opportunità da indagare
tramite la fase di ideazione;
individuazione del profilo Personas sulla base
della User Research Board;
formulazione della domanda creata con formula
How Might We…” (“Come possiamo…”) e relativo
sviluppo di una fase di Crazy Ideation;
sviluppo della bozza di concept tramite strumento
5W+H;
sviluppo del concept tramite Design Scenario;
DRLab |Design Research Lab 207
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
analisi preliminare del concept tramite analisi
SWOT.
La compilazione dello strumento Ideation Board è stata
seguita da tre momenti fondamentali rispetto alla fase di
ideazione:
esposizione delle idee individuate da ogni
gruppo;
condivisione di suggerimenti e feedback da
gruppo a gruppo;
votazione delle idee.
I risultati specifici dell’attività pratica sono 3 differenti
Ideation Board che riportano tre idee differenti;
rispettivamente:
la simulazione di attività progettuali nell’ambito
dell’ASL che si rivolge a profili di attori nel gruppo
dei docenti “indecisi” e che ha l’obiettivo di far
sviluppare una efficace e “personale”
metodologia di progettazione per attività di ASL;
la realizzazione di attività sperimentali finalizzate a
mettere in pratica un nuovo modello didattico che
integri automaticamente l’ASL e che si rivolge a
profili di attori nel gruppo degli studenti
“igna(ri)vi”;
DRLab |Design Research Lab 208
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
la strutturazione di attività di formazione mirata
per docenti che, all’interno di un team
selezionato, si occupano, o dovranno occuparsi di
ASL; formazione da realizzare in contesti lavorativi
esterni rispetto al contesto scolastico e della
formazione tradizionale (es. all’interno di aziende
ed enti ospitanti) al fine di approfondire “sul
campo” le necessarie competenze per strutturare
una più efficace progettazione per l’ASL; l’idea si
rivolge a profili di attori nel gruppo dei docenti
“operosi”.
Lo workshop, come durante le due esperienze
precedenti, ha alquanto risentito dell’assenza di un
numero sufficiente di studenti, genitori e rappresentanti
delle aziende (e/o enti ospitanti), mantenendo così stabile
la riflessione ASL come di esclusiva/escludente
competenza dei docenti. Senza tralasciare una rinnovata
e crescente motivazione dei partecipanti che hanno
seguito sin dall’inizio le attività collaborative del progetto,
come per le precedenti esperienze, la completa assenza
di studenti e aziende (e/o enti ospitanti) ha condizionato i
risultati della giornata ed ha ulteriormente evidenziato
quanto sia urgente un coinvolgimento immediato di
questi attori.
Inoltre, lo strumento Ideation Board, in fase di
sperimentazione e appositamente sviluppato per lo
workshop in oggetto, ha consentito in breve tempo e in
DRLab |Design Research Lab 209
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
contesti di elevata complessità, di sintetizzare in modo
efficace le idee emerse dalle opportunità individuate
nello sviluppo delle fasi precedenti. Questo risultato di
natura empirica, consente da un lato di considerare
l’efficacia dello strumento e la necessità di persistere a
livello di sperimentazione, dall’altro permette di
esaminare e analizzare in modo agevole quanto riportato
dai singoli gruppi. Questo aspetto risulta determinante
per la definizione dei risultati finali del progetto “Service
Design per l’ASL”.
DRLab |Design Research Lab 210
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Uno dei gruppi di lavoro del Team di Co-Design durante il secondo
workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 211
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Attività collaborative durante il terzo workshop del Design Studio
per ASL.
DRLab |Design Research Lab 212
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Attività durante il terzo workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 213
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Responsabili di Progetto e il Team di Co-Design con il Team DRLab
durante il secondo workshop del Design Studio per ASL.
DRLab |Design Research Lab 214
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 8-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Personas
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 215
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: studenti.
DRLab |Design Research Lab 216
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: enti ospitanti (aziende).
DRLab |Design Research Lab 217
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: genitori.
DRLab |Design Research Lab 218
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: docenti.
DRLab |Design Research Lab 219
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: docenti.
DRLab |Design Research Lab 220
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Personas: esperti (personale ATA).
DRLab |Design Research Lab 221
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 222
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 9-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Concept Board (draft)
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 223
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 224
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 225
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 226
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 10-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Matrice problemi/opportunità
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 227
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 228
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 229
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 230
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 231
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 232
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 11-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|System Map
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 233
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 234
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Allegato 12-
Service Design per
l’Alternanza
Scuola-Lavoro
|Ideation Board
Design Research Lab
Dipartimento di Lettere e Filosofia |Università di Trento
DRLab |Design Research Lab 235
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 236
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
DRLab |Design Research Lab 237
Service Design per l’Alternanza Scuola-Lavoro |Design Book
Contatti
Design Research Lab |Dipartimento di Lettere e Filosofia
Università di Trento
Via Tomaso Gar, 14
38122 Trento
info-drlab@unitn.it
tel +39 0461 281732 - 73
www.drlab.unitn.it
DRLab |Design Research Lab 238
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