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QUADERNI ACP 2/2022 64 OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
Siamo ciò
che respiriamo
Qualità dell’aria
e salute dei bambini
Fabio Capello
UO Pediatria Territoriale, Dipartimento Cure Primarie,
AUSL Bologna
Le sfide in termini di salute globa le poste da lla prima metà del
ventunesimo secolo hanno imposto un cambiamento di pro-
spettive di ciò che erano inizialmente stati definiti gli Obietti-
vi di sviluppo del millennio (Millennium Development Goals
o MDGs) e successivamente rivisitati come Obiettivi di svi-
luppo sostenibile (Sustainable Development Goals o SGDs)
[]. Il terzo obiettivo in particolare [], che definisce i
termini in cui salute e benessere possano essere dei beni ac-
cessibile a tutti, pone un particolare accento sulle condizioni
che riguardano l’infanzia.
La “costruzione” di un bambino
Accanto alla riduzione della morbidità e mortalità sotto i cin-
que anni di vita e il diritto all’accesso alle cure, viene eviden-
ziata la necessità che i bambini crescano in un ambiente con-
sono, privo di elementi nocivi che possano i mpattare sulla cre-
scita e sullo sviluppo psicofisico.
In quest’ottica, e superando il concetto di salute basata sulla
sola assenza di malattia, diventa necessario individuare quali
sono i fattori che possono alterare il sano sviluppo di un orga-
nismo in crescita. I bambini quindi non possono che essere la
somma di tutti i fattori che contribuiscono al processo che li
porta a diventare individui adulti.
Ogni mattone che va a costruire l’organismo completo ha un
suo peso specifico e influenza, come in un castello di carte,
tutta l’armonia dell’insieme. Tra gli altri, il miglioramento
delle condizioni igienico-sanitarie, l’introduzione della cam-
pagne vaccinali, l’accesso universale alle cure, il miglioramen-
to della qualità dell’alimentazione, l’introduzione dell’educa-
zione all’attività motoria e fisica e l’accesso ad ambienti cul-
turalmente stimolanti sono elementi che hanno contribuito
negli ultimi decenni a migliorare in termini generali la qualità
della vita e della salute dei bambini [], così come le attività
di educazione sanitaria in contesti scolastici e non [].
Il mosaico tuttavia non si può comporre se non si tiene in con-
siderazione l’elemento ambiente, e in particolare la qualità
dell’aria che i bambini respirano.
La respirazione è uno dei processi che hanno reso possibile la
vita sul pia neta Terra. I gas e gli elementi ch imici che compon-
gono l’aria, così come le particelle che viaggiano in sospensio-
ne in essa, sono essi stessi mattoni che quotidianamente con-
sentono all’individuo – e al bambino in particolare – di vivere
e svilupparsi.
Se gli alimenti si trasformano in proteine, strutture cellulari e
tessuti, l’aria respirata diventa il carburante che consente alla
macchina di funzionare. Contestualmente, qualunque impu-
rità in grado di far inceppare il processo presente nell’aria può
determinare gravi conseguenze sulla salute e sullo sviluppo
del bambino.
Cresco come respiro: qualità dell’aria, salute e malattia
In un recentissimo articolo [], Gonzales e Whalen (Texas
Children’s Hospital, Baylor College of Medicine, Houston,
TX) analizzano lo stato dell’arte in termini di salute e quali-
tà dell’aria, sottolineando alcuni dei problemi principali che
possono colpire bambini esposti a inquinamento ambientale.
Il problema è di ma ssimo interesse dal momento che le fonti di
inquina mento che possono impattare su lla qualità dell’aria sia
all’esterno che all’interno degli edifici sono molteplici [
] e le peculiarità degli aspetti fisiologici, comportamentali
e sociali dei bambini rendono questa categoria estremamente
esposta ag li agenti inquinanti aerei [], molto più della contro-
parte adulta della popolazione.
L’esposizione a una scarsa qualità dell’aria è stata associata a
diversi possibili eetti negativi sulla salute tra cui i più stu-
diati sono gli apparati cardiovascolare e polmonare, il sistema
nervoso, il sistema neurologico e il sistema endocrino.
Un crescente numero di evidenze scientifiche mostra una stret-
ta correlazione tra sviluppo d i tumori e inquina mento atmosfe-
rico e tra sviluppo di processi infiammatori e stress ossidativo.
In aggiunta lo stesso sviluppo fetale può essere fortemente
compromesso dal tipo di sostanze inalate durante la gravi-
danza, con risultati che possono portare anche all’aborto in
selezionante circostanze.
Un’ulteriore criticità riguarde-
rebbe l’eetto che alcune so-
stanze presenti nell’aria avreb-
bero sulla lunghezza dei telo-
meri, e nella duplicazione del
DNA: alcuni studi [] mo-
strerebbero un accorciamen-
to dei telomeri già in bambini
in età scolare esposti cronica-
mente a inquinamento dell’a-
ria. A esso si assocerebbero
cambiamenti epigenetici ca-
paci di influenzare la funzio-
ne mitocondriale e in genera-
le il processo di sviluppo del
feto e successivamente del
bambino.
In generale ogni tessuto in
crescita, e in particolare il si-
stema nervoso centrale, pos-
sono essere colpiti dagli ef-
fetti degli agenti inquinanti
contenuti nell’aria, aumen-Figura 1. Obiettivi per lo sviluppo sostenibile come indicati dalla road map pubblicata dalle Nazioni Unite [].
QUADERNI ACP 2/2022 65 OSSERVATORIO INTERNAZIONALE
tando il rischio di alterazioni
dell’accrescimento in senso
lato, dello sviluppo di malat-
tie croniche, di deficit cogni-
tivi e alterazioni dell’appren-
dimento [] e, in visione
prospettica, della qualità e
dell’aspettativa di vita.
Accanto a questi elementi di
grande preoccupazione, e il
cui studio è reso dicolto-
so dal fatto che gli eetti di
un’esposizione cronica o sub-
cronica a una scarsa qualità
dell’aria possono manifestar-
si anche con decenni di di-
stanza, si aancano gli eetti
legati all’esposizione acuta ad
agenti inquinanti.
Quelli più noti riguardano le
malattie polmonari e in parti-
colare le esacerbazioni dell’a-
sma, in soggetti già aetti
dalla patologia, o l’aumentato
rischio di infezioni polmona-
ri anche gravi.
Le caratteristiche peculiari del bambino fanno sì che indivi-
dui che vivono in ambienti costantemente inquinati possano
essere esposti agli agenti inquinanti atmosferici nel corso di
qualunque attività relativa alla loro vita quotidiana: all’ester-
no, durante la pratica di attività all’aperto o durante gli spo-
stamenti (inquinamento outdoor), e all’interno degli edifici
(casa, scuola, attività extrascolastiche) a causa del cosiddetto
inquinamento indoor.
A questo proposito, rimane di fondamentale importanza ricor-
dare come una delle prime fonti di inquinamento indoor rima-
ne il fumo di sigaretta, sia da esposizione diretta (fumo passivo
o di seconda mano) che indiretta (esposizione di terza mano)
[], legato al fatto che gli inquinanti liberati dal fumo posso-
no depositarsi su superfici e tessuti e da essi essere rilasciati co-
stantemente e anche a distanza di ore nel microambiente.
È pertanto necessario nel prossimo futuro che siano presi in
esame tutti gli aspetti relativi al miglioramento della qualità
dell’aria negli ambienti esterni e interni frequentati da bambi-
ni, e che siano presi i dovuti provvedimenti. Accanto a questo
andrebbe sempre associata una corretta educazione sanitaria,
che può partire anche dall’ambulatorio del pediatra di fami-
glia e che possa consentire a bambini e famiglie di vivere in
un ambiente più salutare e di aspirare a una migliore qualità
della vita.
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