PreprintPDF Available

UN SABATO NEL BLU -"IL MIO MARE" INCONTRA LE SCUOLE

Authors:
Preprints and early-stage research may not have been peer reviewed yet.

Abstract and Figures

Il giorno 5.2.2022 la sezione locale di A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d'Italia) ha aperto le porte della Casa del Combattente di Latina agli studenti della città coinvolgendoli nell'iniziativa che ha visto protagonista il mare per l'intera durata della settimana. Tra i relatori il giovane Ferruccio Arcieli, subacqueo apneista e istruttore federale del Circolo pontino "Apnea Latina" e la biologa marina e istruttrice subacquea pontina, Martina Gaglioti, che proprio in queste acque ha mosso i suoi primi colpi di pinne all'età di soli 9 anni prima di approdare nei più prestigiosi enti di ricerca, organi istituzionali e pubbliche amministrazioni impegnate nella tutela e la salvaguardia dell'ambiente marino. Lo scopo primario dell'incontro di Sabato è stato quello di sensibilizzare i ragazzi e i loro docenti sui temi più attuali della ricerca in ambito marino e sui principali pericoli che minacciano i nostri mari. Qui le impressioni a caldo di studenti e docenti in merito a quanto realizzato insieme nella giornata di Sabato.
Content may be subject to copyright.
UN SABATO NEL BLU - “IL MIO MARE” INCONTRA LE SCUOLE
Il Gruppo A.N.M.I. (Associazione Nazionale Marinai d’Italia) di Latina, organizzatore della rassegna IL MIO
MARE svoltasi dal 30 gennaio al 6 febbraio 2022 presso lo storico edificio denominato Casa del Combattente,
ha accolto gli Studenti di due classi (3E e 4D) del Liceo Artistico “Michelangelo Buonarroti” coinvolgendoli
nell’iniziativa il cui protagonista è stato, appunto, il mare.
Sabato 5 febbraio gli Studenti, accompagnati dai Docenti (Professori Enzo Bonacci, Antonella Petrocchi, Dario
Di Berardino e Claudio Albanesi) sono stati ricevuti dall’Ammiraglio Massimo Porcelli, Vice Presidente
dell’ANMI Latina, che ha preliminarmente illustrato le caratteristiche e la storia dell’edificio, sede di alcune
Associazioni Combattentistiche e d’Arma, per poi introdurre al tema dell’incontro lasciando quindi la parola
ai due giovani Relatori coinvolti nell’incontro: il subacqueo apneista Ferruccio Arcieli, Vice Presidente del
Circolo pontino “Apnea Latina” e istruttore federale e la Dott.ssa Martina Gaglioti, biologa marina e istruttrice
subacquea pontina che proprio in queste acque ha mosso i suoi primi colpi di pinne all’età di soli 9 anni prima
di approdare nei più prestigiosi enti di ricerca, organi istituzionali e pubbliche amministrazioni impegnate
nella tutela e la salvaguardia dell’ambiente marino.
Lo scopo primario dell’incontro di Sabato è stato quello di sensibilizzare i ragazzi e i loro docenti sui temi più
attuali della ricerca in ambito marino e sui principali pericoli che minacciano i nostri mari.
Ferruccio dal suo punto di vista ha raccontato di incontri ravvicinati con “reti fantasma” che rappresentano
tranelli insidiosi sia per i pesci che per i subacquei stessi che si accingono a recuperarle e di giornate di pulizia
dei fondali che in compagnia del suo papà Sandro Arcieli e dei volontari pontini svolge regolarmente in acque
pontine. Le sue immagini hanno mostrato una carrellata di ritrovamenti improbabili (lavatrici, frigoriferi e
plastiche di ogni genere) e di piccoli pesci, “ignare vittime” del ghost fishing conseguente alla perdita di
attrezzi da pesca che se non recuperati continuano a pescare per lungo tempo.
Con una presentazione dal titolo “Come si studia il mare?” Martina ha tentato di riassumere alcuni dei suoi
principali contributi scientifici, realizzati esplorando diverse zone chiave del Mediterraneo, dando una
dimensione più scientifica agli argomenti trattati nel corso della kermesse pontina. Spaziando dal tema
attualissimo dell’Ocean Literacy (ovvero lo sforzo che a livello intergovernativo si sta promuovendo affinché
giornate come queste entrino a far parte del quotidiano degli studenti stessi indipendentemente dalle
specifiche aree disciplinari di loro interesse), alle tematiche correlate al cambiamento climatico mostrando
foto esplicative di una trasformazione ormai irreversibile, alla subacquea scientifica e ricreativa spiegando
come una passione e un hobby con impegno e dedizione possano trasformarsi in una vera e propria
professione al servizio della scienza.
Martina ha mostrato anche alcuni piccoli campioni rinvenuti in acque pontine e dei semplici strumenti del
mestiere utili per attuare alcuni protocolli di monitoraggio in acqua o in spiaggia. La biologa ha fatto
riferimento anche ad alcuni dei programmi di citizen science che ormai da diversi anni vedono coinvolti
semplici cittadini nella raccolta di dati utili per la scienza tenendo a precisare che lo sforzo resta valido
ammesso che questi vengano opportunamente acquisiti con metodo e rigore scientifico. Inevitabile, da brava
cartografa, il riferimento alla necessità di una mappatura di dettaglio degli habitat prioritari e
particolarmente apprezzato il rapido excursus sulla “regina verde” del mare: la signora Posidonia oceanica.
Infatti, un breve accenno è stato fatto anche in riferimento alla biologia di questa importantissima specie
vegetale (che non è un’alga!) e alle sue essenziali funzioni ecologiche, il tutto corredato da una dettagliata
documentazione fotografica del fenomeno di erosione in atto anche lungo le dune del nostro litorale e
considerabile come effetto indiretto di una gestione poco lungimirante degli habitat sommersi operata a
livello locale da “frequentatori del mare”, a vario titolo, negli ultimi anni.
Ma cosa ne pensano davvero gli studenti e i loro professori di questa iniziativa?
Ce ne parla il Prof. Enzo Bonacci che, con la consueta e gioviale disponibilità che lo contraddistinguono, ha
accompagnato i suoi ragazzi in questa avventura formativa ed ha raccolto le impressioni a caldo al termine
della mattinata trascorsa insieme.
Prof. Bonacci: Da ex marinaio di leva, ho apprezzato sia l’etica sia l’estetica dell’incontro, per il quale
ringrazio l’ANMI e, in particolare, l’Ammiraglio Massimo Porcelli. Ho chiesto agli alunni cosa li avesse colpiti
di più di questa uscita didattica ed alcuni di loro mi hanno risposto.
Arianna (3°E): Sono rimasta molto colpita dei filmati che ci hanno fatto vedere, in particolar modo quello
della manifestazione in cui hanno salvato dei pesci intrappolati da una rete da pesca e i sub sono riusciti a
salvarli. Oltre a questo, hanno cercato di raccogliere più rifiuti possibili dalla spiaggia e hanno partecipato
anche le persone nelle vicinanze, dando una mano "alla squadra". Sono rimasta colpita da come le persone
fossero incuriosite dal lavoro che stavano svolgendo e volessero dare una mano a pulire l'ambiente; mi
piacerebbe partecipare a una di queste manifestazioni dando il mio contributo. Altra cosa di cui sono rimasta
meravigliata è quando la biologa marina, Martina Gaglioti, ci ha parlato dei diversi cambiamenti che hanno
subito tutti i coralli e le piante marine dall'innalzamento della temperatura. E da qui partono una serie di
conseguenze per quanto riguarda, per esempio, l'alimentazione del pesce che, oltre a mangiare queste piante
ormai inquinate, mangia anche micro-plastiche le quali, dunque, colpiscono la nostra alimentazione. Ho
trovato questa uscita molto interessante e ho appreso anche cose nuove, l'ho trovata molto utile.
Aurora (3°E): Della Casa del Combattente mi hanno colpito in primis tutte le persone che ci lavorano e gli
esperti molto gentili e informati di tutto al riguardo. Un altro punto che mi ha colpito è stato il momento in
cui il sub ci ha fatto vedere delle immagini terrificanti dei rifiuti e della plastica nel mare, che hanno
sconcertato un po’ tutti. Gli argomenti trattati hanno coinvolto tutti noi facendoci riflettere sul rispetto da
dimostrare nei confronti del mare e di rispettarlo facendo ognuno il suo anche nel piccolo.
Diego (3°E): Mi ha colpito il discorso riguardo l'inquinamento; ho provato un senso di agonia nel vedere quei
poveri animali rimanere protagonisti di quella vicenda. A rovinare soprattutto la fauna marina non è solo lo
scarico di oli rilasciati dalla nave, ma anche la plastica. L'inquinamento ultimamente è una vicenda di cui si
sente parlare tutti i giorni e il mio parere è che lo sarà per sempre. La stupidità umana dominerà sempre la
Terra. Molte specie di coralli stanno perdendo la vita a causa del riscaldamento delle acque dovuto al
riscaldamento globale. Orgoglio a chi dà la vita per favorire di nuovo una vita, liberando le plastiche dai mari
e liberando gli animali dalle reti. Contestualmente è stata una bellissima esperienza, mi è piaciuto anche il
modo in cui si esprimevano i relatori e con quanta piacevolezza descrivevano le loro esperienze. Mi piacerebbe
rivisitare in futuro la casa del Combattente e almeno una volta nella mia vita fare immersione!
Iuliana Alexandra (3°E): Sono rimasta colpita dall'impegno dei subacquei ad aiutare la vita marina, nella
raccolta dei rifiuti inquinanti che c'erano in spiaggia ma anche nel mare.
Luciana Paudina (3°E): Mi ha colpito maggiormente la storia che c’è dietro al lavoro e le passioni delle persone
che lavorano in questa struttura. Ho apprezzato molto il fatto che abbiano raccontato delle varie immersioni
fatte e condiviso con noi le emozioni provate. Il loro è veramente un bel lavoro e specialmente importante per
l’ambiente, perché oggi giorno (e non solo) l’ambiente dove viviamo non viene rispettato. Specialmente se si
parla del mare, un luogo dove si accumula la maggiore sporcizia che porta poi all’inquinamento e alla morte
di molti animali. Infatti il loro lavoro consiste, appunto, nel cercare di rimediare ai gesti di maleducazione che
compie la gente e sinceramente sono molto grata di questo. Detto ciò, è stata veramente un’uscita didattica
molto interessante ed istruttiva, sono felice di aver potuto partecipare.
Matteo (3°E): La parte che ho trovato più interessante da vedere e ascoltare è come sono riusciti a ripulire,
anche se non definitivamente, sia le spiagge sia i fondali della nostra costa e a salvare molti esseri viventi.
ResearchGate has not been able to resolve any citations for this publication.
ResearchGate has not been able to resolve any references for this publication.