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Il rischio di ospedalizzazione da Sars-Cov-2 e la relativa
mortalità nei pazienti con malattia di Parkinson e Parkinsonismi
è cambiato nel tempo? Uno studio di coorte nell’Ausl di
Bologna a 15 mesi dall’inizio della pandemia da Covid-19
C. Zenesini1, L. Vignatelli1, L. Belotti1, F. Baccari1, E. Baldin1, R. D’Alessandro1, F. Nonino1a nome del gruppo ParkLink-Bologna
INTRODUZIONE
Il rischio di ospedalizzazione da Sars-Cov-2 sembra più elevato in popolazioni vulnerabili (ad esempio in soggetti con patologie
croniche), tuttavia non è chiaro se questi rischi siano rimasti costanti nelle varie fasi dell’epidemia.
La malattia di Parkinson e i parkinsonismi sono due condizioni di vulnerabilità estrema, e nell’AUSL di Bologna è stata costruita una
coorte di pazienti, population-based, nell’ambito dello studio ParkLink Bologna.
OBBIETTIVO
Valutare il rischio di ospedalizzazione da Sars-Cov-2 e relativa mortalità in una coorte di pazienti con Malattia di Parkinson (MP) e
Parkinsonismi (Pks), confrontata con una popolazione di controllo (Ctr) nell’AUSL di Bologna, in due differenti periodi epidemici.
Flow-chart: soggetti inclusi nello studio con esiti in entrambi i periodi epidemici
CONCLUSIONI
Il rischio di ospedalizzazione per COVID-19 nelle persone con Pks sembra essere stato maggiore rispetto alla MP e ai Ctr ma
solo nel primo periodo epidemico, probabilmente a causa di una differente gestione delle aree ad alto rischio d’infezione.
Drammatica e costante nel tempo la mortalità post ricovero nei Pks, probabilmente a causa di un livello di vulnerabilità più elevato.
1: IRCCS –Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna
METODI
•Disegno dello studio = studio di coorte storica
•Popolazione e fonte dei dati = partecipanti dello
studio ParkLink Bologna, con diagnosi clinica di
MP/Pks prevalenti all’01/03/2020, appaiati (1:10) per
età, sesso, distretto e comorbidità con la popolazione
residente nell’AUSL di Bologna.
•Esiti = ospedalizzazione con diagnosi “COVID-19”
(fonte Schede Dimissione Ospedaliera) e, tra gli
ospedalizzati, la mortalità a 30 giorni.
•Periodi di follow-up = il primo periodo va
dall’01/03/2020 al 31/05/2020, il secondo
dall’01/10/2020 al 31/05/2021.
•Analisi statistica = risultati presentati con curve di
Kaplan-Meier e Hazard Ratio (HR) aggiustati con
intervalli di confidenza (IC) al 95%.
RISULTATI
Inclusi nello studio 10.172 soggetti con un’età media di 75.8 anni (58% maschi): 758 MP, 192 Pks, 9.222 Ctr. Nel primo periodo
osservate 66 ospedalizzazioni (4 MP, 6 Pks, 56 Ctr) con HR aggiustato rispetto ai Ctr: 0,9 (IC=0,3-2,5) per i MP e 3,9 (IC=1,7-9,2) per i
Pks. Nel secondo periodo osservate 258 ospedalizzazioni (21 MP, 6 Pks, 231 Ctr) con HR aggiustato rispetto ai Ctr: 1.1 (IC=0,8-1,8)
per i MP e 1,1 (IC=0,5-2,6) per i Pks. La mortalità a 30 giorni dal ricovero è risultata più elevata (p=0,03) fra i Pks (58%) rispetto ai MP
(20%) e Ctr (26%), senza evidenti differenze fra i due periodi (flow-chart).