Immaginare il futuro è una delle funzioni, forse la principale, della politica. La democratizzazione del futuro è una priorità per le nostre società. Come sarà la città di Torino nel 2030? Quali trend demografici, tecnologici, ambientali e occupazionali stanno disegnando il perimetro dei suoi assetti? Quali le sfide, gli scenari e le missioni collettive per il territorio torinese? Attraverso queste e altre domande, un gruppo di ricercatrici e ricercatori del Politecnico e dell’Università di Torino ha individuato 6 sfide, 12 missioni e 48 azioni volte a affrontare i problemi sociali, economici, ambientali e territoriali dell’area vasta metropolitana. Si è così messo a tema il supporto all’innovazione alla base della riconversione del sistema produttivo in chiave ecologica e digitale; la necessità di una visione metromontana, basata su policentrismo e interdipendenza tra territori; una concezione nuova dei luoghi e delle infrastrutture sociali, culturali e tecnologiche, come prerequisito di una piena cittadinanza sociale; un'economia dei beni e degli spazi comuni come contesto per l’azione collettiva; la de-carbonizzazione e il paradigma della città circolare alla luce degli effetti del cambiamento climatico e, infine, il ripensamento della produzione culturale e creativa dell’area metropolitana come settore strategico. Il lavoro è frutto di uno sforzo lavoro collettivo e interdisciplinare, affiancato dal contributo metodologico dei future studies. Incontri pubblici, tavoli di lavoro con esperti interni ed esterni al territorio torinese hanno messo a fuoco scenari, problemi e opportunità la cui soluzione richiede una classe dirigente coesa e capace di mettere a valore la diversità e i saperi diffusi che caratterizzano il tessuto economico, civile e culturale del territorio.
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