Il lavoro di tesi, dopo una breve introduzione all'archeologia aerea e alla sua storia, presentata un caso studio, il sito protostorico di Frattesina di Fratta Polesine (RO), in cui si è “riletto”, da un nuovo punto di vista, un sito di grande importanza, studiato da più di 40 anni. Con il Remote Sensing si è voluto analizzare il paesaggio archeologico e le relazioni intercorrenti tra le varie
... [Show full abstract] aree di interesse, che difficilmente emergono attraverso le tradizionali ricerche sul campo, quando ci si trova di fronte alla complessità che può presentare un sito il cui solo abitato sembra occupare oltre 20 ettari. L'insieme delle tracce individuate ha portato alla luce alcuni aspetti interessanti riguardanti lo sviluppo areale dell'abitato e del territorio circostante, offrendo nuovi spunti ed orizzonti di studio, per affinare la conoscenza di questo importante sito protostorico e, più in generale, sull’evoluzione del popolamento dell’area alla fine dell’età del Bronzo. Tra i dati raccolti è risultata particolarmente interessante la presenza di un fossato che attraversa il sito lungo l’asse principale (per 1 km circa) e di ulteriori fossati perpendicolari ad esso, che hanno aperto diversi scenari interpretativi sulla funzione degli stessi e sull’organizzazione pianificata dello spazio interno dell’abitato. Ulteriori tracce che sembravano riflettere la presenza dei sottostanti tumuli, caratterizzano la zona della necropoli meridionale; un’eventuale conferma sul campo (avvenuta in seguito), atta a comprovare la consistenza di parte delle tracce individuate, porterebbe ad una più precisa valutazione sull'estensione e sulla distribuzione areale della necropoli stessa. Non meno importante è risultato il disegno agrario di epoca romana individuato in sovrapposizione alle tracce protostoriche e il suo differente orientamento se confrontato con la vicina centuriazione di Rovigo-Grignano Polesine e quella di Adria. Nell'ottica del ground truthing, i dati ricavati da questo studio richiederebbero un puntuale riscontro sul campo, che porterebbe ad un utile e necessario approfondimento della conoscenza del sito, oltre che fungere da mezzo di “calibratura” e affinamento degli strumenti utilizzati per gli studi teleosservativi in archeologia. A tal fine sono stati proposti una serie di interventi mirati, veloci, poco invasivi e a basso costo. Il remote sensing, infatti, può essere utilizzato, come in questo caso, per approfondire la conoscenza di siti già noti e studiati, ma può anche essere utile per la progettazione di interventi sul campo, per l'individuazione di nuove aree archeologiche o come ulteriore strumento di valutazione preventiva del rischio archeologico in aree destinate alla lottizzazione o a grandi opere pubbliche.