ArticlePDF Available

Aggiornamento sulla distribuzione di Orchis ×colemanii nel Lazio (Italia centrale)

Authors:

Abstract and Figures

si aggiorna la distribuzione nel Lazio (Italia centrale) di Orchis ×colemanii nothosubsp. colemanii (Orchis mascula subsp. mascula × Orchis pauciflora). I dati sono il risultato di ricerche bibliografiche e osservazioni personali. Nel Lazio questo ibrido è stato segnalato come “raro”, ma dai dati presentati risulta diffuso e localmente abbondante, pertanto può essere considerato “poco comune”.
Content may be subject to copyright.
ORCHIDEE SPONTANEE D’EUROPA – EUROPEAN NATIVE ORCHIDS 311
Aggiornamento sulla distribuzione di Orchis ×colemanii nel
Lazio (Italia centrale)
Sergio Buono & Massimiliano Rempicci1
Argomento: si aggiorna la distribuzione nel Lazio (Italia centrale) di Orchis ×colemanii nothosubsp.
colemanii (Orchis mascula subsp. mascula × Orchis pauciora). I dati sono il risultato di ricerche bibliogra-
che e osservazioni personali. Nel Lazio questo ibrido è stato segnalato come “raro, ma dai dati presentati
risulta diuso e localmente abbondante, pertanto può essere considerato “poco comune”.
Parole chiave: Orchis ×colemanii (O. mascula × O. pauciora); Lazio, Italia centrale.
INTRODUZIONE
In un recente lavoro sulla ora vascolare del Lazio (Anzalone et al. 2010: 202), li-
brido naturale Orchis ×colemanii (O. mascula × O. pauciora), è riportato nei prati a
pascolo compresi tra 400 e 1500 m s.l.m. di quota, con citazione di pochi siti cono-
sciuti: monti Simbruini (Campo Sta-Filettino, Jenne), monte Scalambra e monti
Lepini (monte Semprevisa). In base alla sua frequenza nel territorio, questo ibrido è
riportato nel Lazio come “raro”. Con lobiettivo di aggiornare la sua distribuzione re-
gionale, riportiamo alcuni dati che sono il risultato di ricerche bibliograche e di nostre
osservazioni sul campo. La nomenclatura segue Bartolucci et al. (2018): per quanto
riguarda Orchis mascula (L.) L. 1755 (ibi, 191), essendo le 3 sottospecie segnalate in
Italia ichnusae, olbiensis e speciosa inquadrate in categoria “T” (Taxonomically doubtful:
ibi, 181), consideriamo il taxon esclusivamente come Orchis mascula subsp. mascula, di
conseguenza la denominazione esatta per esteso dellibrido sarebbe Orchis ×colemanii
Cortesi nothosubsp. colemanii [Orchis mascula (L.) L. subsp. mascula × Orchis paucio-
ra Ten. (subsp. pauciora)]. Da notare che a volte esso non viene più considerato ibrido,
ma specie di origine ibridogena: così per esempio gli autori laziali, citati più sotto, che
la riportano come Orchis colemanii (De Pisi et al. 2005: 20; Petriglia 2020: 114).
DATI DISTRIBUTIVI
Dati bibliograci: esaminando la bibliograa disponibile, Orchis ×colemanii notho-
GIROS Orch. Spont. Eur. 63 (2020:2): 311-315
_____________________
1 Sezione GIROS “Etruria meridionale”: Sergio Buono: sergood@libero.it; Massimiliano Rempicci:
rempiccigomme@virgilio.it
312 Sergio Buono & Massimiliano Rempicci
Fig. 1. Orchis ×colemanii, Fiamignano (RI), 19.5.2013 (foto S. Buono).
Aggiornamento sulla distribuzione di Orchis ×colemanii nel Lazio (Italia centrale)
313
subsp. colemanii nel Lazio era stata segnalata in diverse località della provincia di Rieti,
dai monti Sabini (monte Tancia, Corazzi 1998: 163; monte Ode, Luca et al. 2012:
760), ai Carseolani (monte Navegna, Bartolucci 2006: 26), in gran numero al Ter-
minillo, suo locus classicus (Cortesi 1907: 540-541; Rasetti 1980: 619), no a di-
verse località dei monti Lucretili, dove è pure diusa e localmente abbondante (Rossi
et al. 1982: 61, De Angelis & Lanzara 1987: 150-151, Luca et al. 2012: 760). Inol-
tre è presente in provincia di Frosinone sui monti Ernici (Prato di Campoli, Luca et al.
2012: 760), al monte Cairo (Stean 2018), ai monti Lepini (m. Cacume, Forlenza &
Corsetti 1990: 112); sui monti Aurunci tra le provincie di Latina e Frosinone (Rossi
et al. 1990: 315, Luca et al. 2012: 760); e inne in provincia di Roma, sui monti Prene-
stini (Guarrera & Lattanzi 1990: 68) e Simbruini, al monte Autore (De Pisi et al.
2005: 20) e presso il Santuario di Vallepietra (Petriglia 2020: 461).
Osservazioni personali: una popolazione di una trentina di esemplari è stata scoperta
il 12.5.2002 nel territorio di Viticuso (Mainarde laziali, Frosinone) da S. Buono ed E.
Gransinigh; altre nove piante sono state osservate il 19.5.2013 in territorio di Fiamigna-
no (monti Reatini, Rieti) da S. Buono e M. Rempicci (Fig. 1).
OSSERVAZIONI
Sintetizzando i dati suddetti circa la diusione di Orchis ×colemanii nel territorio lazia-
le, rispetto alle località citate in Anzalone et al. (2010), si riportano dodici località
già note in letteratura (Navegna, Tancia, Ode, Prato di Campoli, Terminillo, Lucretili,
Cacume, Aurunci, Prenestini e Autore), più due nuove sulla base di nostre osservazioni
personali (Mainarde e Fiamignano). Si tratta quindi di un ibrido naturale diuso so-
prattutto nei settori orientali e meridionali del Lazio, dove in molti casi è localmente
presente anche con popolamenti numerosi, talvolta in simpatria con le specie parentali:
anche volendo considerarlo ancora un ibrido e non una specie di origine ibridogena, è
dicile non pensare a processi di speciazione in atto (Luca et al. 2010, 2012).
Dal punto di vista della loro protezione, gli ambienti di crescita degli ibridi, proprio
in quanto sede di processi evolutivi (Cozzolino et al. 2006), sono da conservare at-
tentamente, anche e forse soprattutto nel caso di una presenza diusa dellibrido (o spe-
cie di origine ibridogena in formazione). È il caso appunto del nuovo areale distributivo
regionale che abbiamo delineato per Orchis ×colemanii, che potrebbe essere classicato
come taxon non più “raro”, ma “poco comune”.
RINGRAZIAMENTI
Gli autori desiderano ringraziare i Sig.ri Bruno Petriglia e Vitaliano Gulli per laiuto nel reperimento di
alcune fonti bibliograche.
314 Sergio Buono & Massimiliano Rempicci
BIBLIOGRAFIA
Anzalone B., Iberite M. & Lattanzi E., 2010: La Flora vascolare del Lazio. – Inform. Bot. Ital. 42
(1): 187-317.
Bartolucci F., 2006: Contributo alla conoscenza della ora dei Monti Carseolani (settore laziale):
Monte Navegna (Lazio, Rieti). – Inform. Bot. Ital. 38 (1): 3-35.
Bartolucci F., Peruzzi L., Galasso G., Albano A., Alessandrini A., Ardenghi N.M.G.,
Astuti G., Bacchetta G., Ballelli S., Banfi E., Barberis G., Bernardo L., Bouvet D., Bo-
vio M., Cecchi L., Di Pietro R., Domina G., Fascetti S., Fenu G., Festi F., Foggi B., Gallo
L., Gottschlich G., Gubellini L., Iamonico D., Iberite M., Jiménez-Mejías P., Lattanzi
E., Marchetti D., Martinetto E., Masin R.R., Medagli P., Passalacqua N.G., Pecce-
nini S., Pennesi R., Pierini B., Poldini L., Prosser F., Raimondo F.M., Roma-Marzio F.,
Rosati L., Santangelo A., Scoppola A., Scortegagna S., Selvaggi A., Selvi F., Soldano
A., Stinca A., Wagensommer R.P., Wilhalm T. & Conti F., 2018: An updated checklist of the
vascular ora native to Italy. – Plant Biosystems 152 (2): 179-303.
Corazzi G., 1998: La ora del Monte Tancia (Monti Sabini, Lazio nord-orientale). – Webbia 53 (1):
121-170.
Cortesi F., 1907: Orchidacee nuove o critiche. – Ann. Bot. (Roma), 1 (4): 539-545.
Cozzolino S., Nardella A.M., Impagliazzo S., Widmer A. & Lexer C., 2006: Hybridization
and conservation of Mediterranean orchids: should we protect the orchid hybrids or the orchid
hybrid zones? – Biol. Conserv. 129 (1): 14-23.
De Angelis G. & Lanzara P., 1987: Le orchidee spontanee dei Monti Lucretili. Regione Lazio, Co-
mitato Promotore Parco Naturale Regionale Monti Lucretili, Roma.
De Pisi E., Fusacchia P., Morelli L. & Bernardini A., 2005: Primi dati sulla presenza delle Or-
chidaceae nel Parco Naturale Regionale dei Monti Simbruini (Lazio). – GIROS Notizie 28: 17-23.
Forlenza G. & Corsetti L., 1990: Orchidee spontanee del Monte Cacume. Museo Storia Naturale
di Patrica, Comune di Patrica (FR).
Guarrera P. & Lattanzi E., 1990: La ora dei Monti Prenestini. – Ann. Bot. (Roma) 58 suppl. 7:
35-75.
Luca A., Bellusci F., Pellegrino G. & Musacchio A., 2010: Orchis ×colemanii: solo un ibrido o
un caso di speciazione in atto? In: Società Botanica Italiana, Gruppi per la Floristica e la Biosistema-
tica vegetale: “La biodiversità vegetale in Italia: aggiornamenti sui gruppi critici della ora vascolare,
comunicazioni”. Dipartimento di Biologia Ambientale, La Sapienza Università di Roma, 22-23 ot-
tobre 2010: 31-32
Luca A., Bellusci F., Menale B., Musacchio A. & Pellegrino G., 2012: Orchis ×colemanii hybr i-
dization: Molecular and morphological evidence, seed set success, and evolutionary importance. –
Flora 207: 753–761.
Petriglia B., 2020: Le orchidee del Lazio. Collana “le scienze” n. 34. Edizioni Belvedere, Latina.
Rasetti F., 1980: Nota sopra alcune Orchidaceae italiane. – Webbia 34 (2): 615-626.
Rossi W., Ippoliti S., Del Gallo M. & Ippoliti G., 1982: Orchidaceae della Sabina meridionale. –
Atti Acc. Naz. Lincei, Rend. Sci. Fis. Mat. Nat. S. 8, 73 (1-4): 43-63.
Rossi W., Minutillo F., Leone M. & Moraldo B., 1990: Orchidaceae nel Lazio Meridionale. In:
Ricerche ecologiche, oristiche e faunistiche sulla fascia costiera mediterranea italiana. II – Quad.
Acc. Naz. Lincei 264: 293-317.
Steffan M.M., 2018: Nuove segnalazioni di Ophrys promontorii nel Lazio meridionale. – GIROS Orch.
Spont. Eur. 61 (2): 422-428.
Aggiornamento sulla distribuzione di Orchis ×colemanii nel Lazio (Italia centrale)
315
GIROS Orch. Spont. Eur. 63 (2020:2): 311-315
Updating the occurrence of Orchis ×colemanii in Latium (Central
Italy)
Sergio Buono & Massimiliano Rempicci
Keywords: Orchis ×colemanii (O. mascula × O. pauciora); Latium (Central Italy).
In this paper, new data are given, concerning the occurrence of Orchis ×colemanii nothosubsp. colemanii
(O. mascula subsp. mascula × O. pauciora) in Latium (Central Italy), as a result of literature research
and direct eld observations. Compared to a fairly recent work about the Flora of Latium (Anzalone
et al. 2010), where it was rated as “rare”, additional twelve sites from literature and two new records are
here reported by the authors in Latium. Actually its occurrence is quite widespread and locally rich in the
East and South of the regional territory. erefore it should be rated as “not very common” in Latium. Its
growth environments should be carefully protected.
SINTESI
In questo articolo viene riportato un aggiornamento sulla distribuzione nel Lazio (Italia centrale) delli-
brido naturale Orchis ×colemanii nothosubsp. colemanii (O. mascula subsp. mascula × O. pauciora). I
dati sono stati ricavati da veriche bibliograche e da ricerche sul campo. Rispetto a un lavoro abbastanza
recente sulla ora laziale (Anzalone et al. 2010), dove è considerato “raro” nel Lazio, si elencano dodici
località già pubblicate in letteratura e due nuove, osservate dagli autori. Perciò questo ibrido, considerato
“raro” nel Lazio, va ritenuto piuttosto “poco comune”, essendo abbastanza diuso nei settori orientali e
meridionali del territorio regionale, e localmente anche con popolamenti numerosi. I suoi ambienti di
crescita dovrebbero essere attentamente sottoposti ad azioni di tutela conservativa.
Gli autori dedicano questo lavoro alla memoria degli amici Paolo Grünanger e Giuliano Frangini.
... Dopo l'uscita di un recente lavoro sulla flora del Lazio , abbiamo deciso di intensificare le indagini sul campo nel territorio laziale, con l'intento di fornire un contributo alla conoscenza del patrimonio orchidologico regionale. I risultati delle ricerche sono stati pubblicati nella nostra Rivista e in questi lavori sono riportate nuove stazioni di entità rare (Buono et al. 2011(Buono et al. , 2014b(Buono et al. , 2014c, mentre in altri articoli forniamo dati utili all'aggiornamento sulla diffusione di altre orchidacee nel territorio regionale (Buono et al. 2013(Buono et al. , 2014a. Grazie anche alle indagini bibliografiche, abbiamo potuto aggiornare il quadro distributivo delle varie entità. ...
Article
Full-text available
Riassunto: gli autori segnalano nuovi ritrovamenti di ibridi rari di Ophrys nel Lazio: O. ×albertiana, O. ×bilineata, O. ×camusii, O. ×couloniana, O. ×monachorum e O. ×terrae-laboris. I dati sono il risultato di ricerche bibliografiche e di osservazioni sul campo. Le scoperte sono molto importanti, poiché questi ibridi sono molto rari e localizzati.
Article
Full-text available
The Author reports 15 taxa of Orchidaceae and two hybrids (Orchis ×colemanii and Neotinea ×dietrichiana) found in May 2018, during a first research stage around the top of Mount Cairo (1669 m a.s.l.). This is the main peak of a mountain massif in the province of Frosinone (South Latium), rather isolated from the main Apennine range. This habitat is classified as a Site of Community Interest (SCI) also for its wealth of orchids. The most interesting taxon found is Ophrys promontorii O. Danesch & E. Danesch, an endemic taxon of Central-South Italy, described in Apulia in 1971 and reported, in the following years, in other Adriatic regions (Molise, Abruzzo and Marche, the latter to be confirmed) and also in Thyrrenian regions (Latium and Campania). On Mount Cairo O. promontorii grows between 1400 and 1500 m a.s.l., therefore beyond the extreme altimetric limit actually known for this species, due to a particularly favorable microclimate. Finally, the Author reports two more sites of O. promontorii in the Province of Frosinone, the first close to Settefrati, inside the Abruzzo Latium and Molise National Park, the other in the external protection zone of the Park itself, in the territory of Cardito.
Article
Vengono illustrati i risultati di uno studio sulla flora del Monte Tancia (RI, Appennino centrale) effettuato dal 1996 al 1997. Le entità censite ammontano in totale a 941. Alcune sono interessanti perché nuove per la Regione (Medicago prostrata, Orobanche ebuli e O. picridis) o molto rare in essa (Jonopsidium savianum, Medicago monspeliaca, Onobrychis alba subsp. alba, Veronica prostrata subsp. prostrata e altre). Lo spettro biologico mostra la prevalenza delle emicriptofite (39,5%) rispetto alle terofite (34,2%), le prime pù abbondanti in radure umide, faggete, boschi misti, le altre più numerose in ambienti aridi. Ciò in accordo con le caratteristiche climatiche e pedologiche della stazione, appartenente al termotipo montano inferiore. Lo spettro corologico mostra gli alti livelli raggiunti dalle entità “Settentrionali” (25,6%), abbondanti nelle formazioni boschive ed in regressione negli ambienti aridi. Le sinantropiche sono poco diffuse ed il 71,9% di esse è rara o rarissima nell'area.
Article
Despite highly specialized pollination strategies, hybridization is a common phenomenon among Mediterranean deceptive orchids. Food-deceptive species sire a progeny of F1 unfertile plants, which work as a late post-zygotic barrier. Conversely, when pre-zygotic barriers of sexually deceptive (Ophrys) species are absent, the hybrids are fertile and an extensive introgression may occur. Here, we have performed molecular analysis and hand pollination treatments to characterize a hybrid zone of two food-deceptive species, O. mascula and O pauciflora. Hybrids (called O. × colemanii) have shown different amounts of parental nrDNA, strongly supporting that they are F2 and/or successive hybrid generations. Comparable high levels of reproductive success have been detected in natural conditions and in experimental crosses suggesting the absence of effective reproductive barriers either between hybrids, either between hybrids and parental species. In light of ecological and distributional features of O. × colemanii across its distribution range, we hypothesize that these populations have originated by secondary contact in the periglacial belt of Apennines. Moreover, the rare and localized O. pauciflora could benefit a genetic enrichment by hybridizing with a widespread related species. O. × colemanii is not a dead end population, but may have a role as potential reserve of adaptive variability and is an unusual stage along the speciation process.
Article
Natural hybridization between plant species often occurs in disturbed habitats and it is generally considered a threat for rare and endangered species. A different situation occurs in Mediterranean food deceptive orchids, where hybridization is a common phenomenon, as a natural consequence of their unspecific pollination system.Here, we present molecular and ecological evidence from a hybrid zone between Orchis mascula and O. pauciflora in order to address the consequences of hybridization on local orchid evolution and to assess conservation priorities for hybrids and hybrid zones in orchid conservation programs.We find that, although hybrids among the two target taxa are formed relatively frequently, hybrid zones often consist of F1 individuals, whereas backcrosses and later generation hybrids appear to be either rare or absent, presumably as a consequence of post-zygotic reproductive barriers acting in these food-deceptive orchids. Experimental evidence further indicates that hybrids are less fit than the parental species in attracting pollinators and that parental taxa exhibit higher or similar fitness in sympatry compared to allopatric populations. Since introgression is not frequent as indicated by molecular analyses, fitness and phenotypic trait differences observed among sympatric and allopatric populations of the parental taxa may be a consequence of pollinator-mediated selection.Our experimental data confirm that hybridization is a natural phenomenon in food-deceptive orchids and that it does not pose a threat to their survival. Furthermore, sympatric zones provide the stage for evolutionary processes in orchids, and this peculiarity should be taken into account when devising orchid conservation strategies.
La Flora vascolare del Lazio
  • B Anzalone
  • M Iberite
  • E Lattanzi
Anzalone B., Iberite M. & Lattanzi E., 2010: La Flora vascolare del Lazio. -Inform. Bot. Ital. 42 (1): 187-317.
  • F Bartolucci
  • L Peruzzi
  • G Galasso
  • A Albano
  • A Alessandrini
  • N M G Ardenghi
  • G Astuti
  • G Bacchetta
  • S Ballelli
  • E Banfi
  • G Barberis
  • L Bernardo
  • D Bouvet
  • M Bovio
  • L Cecchi
  • Di Pietro
  • R Domina
  • G Fascetti
  • S Fenu
  • G Festi
  • F Foggi
  • B Gallo
  • L Gottschlich
  • G Gubellini
  • L Iamonico
  • D Iberite
  • M Jiménez-Mejías
  • P Lattanzi
  • E Marchetti
  • D Martinetto
  • E Masin
  • R R Medagli
  • P Passalacqua
  • N G Peccenini
  • S Pennesi
  • R Pierini
  • B Poldini
  • L Prosser
  • F Raimondo
  • F M Roma-Marzio
  • F Rosati
  • L Santangelo
  • A Scoppola
  • A Scortegagna
  • S Selvaggi
  • A Selvi
  • F Soldano
  • A Stinca
  • A Wagensommer
  • R P Wilhalm
  • T Conti
Bartolucci F., Peruzzi L., Galasso G., Albano A., Alessandrini A., Ardenghi N.M.G., Astuti G., Bacchetta G., Ballelli S., Banfi E., Barberis G., Bernardo L., Bouvet D., Bovio M., Cecchi L., Di Pietro R., Domina G., Fascetti S., Fenu G., Festi F., Foggi B., Gallo L., Gottschlich G., Gubellini L., Iamonico D., Iberite M., Jiménez-Mejías P., Lattanzi E., Marchetti D., Martinetto E., Masin R.R., Medagli P., Passalacqua N.G., Peccenini S., Pennesi R., Pierini B., Poldini L., Prosser F., Raimondo F.M., Roma-Marzio F., Rosati L., Santangelo A., Scoppola A., Scortegagna S., Selvaggi A., Selvi F., Soldano A., Stinca A., Wagensommer R.P., Wilhalm T. & Conti F., 2018: An updated checklist of the vascular flora native to Italy. -Plant Biosystems 152 (2): 179-303.
Orchidacee nuove o critiche
  • F Cortesi
Cortesi F., 1907: Orchidacee nuove o critiche. -Ann. Bot. (Roma), 1 (4): 539-545.
Le orchidee spontanee dei Monti Lucretili
  • G De Angelis
  • P Lanzara
De Angelis G. & Lanzara P., 1987: Le orchidee spontanee dei Monti Lucretili. Regione Lazio, Comitato Promotore Parco Naturale Regionale Monti Lucretili, Roma.