Date : 3 dicembre 2018 Il mondo delle persone disabili, nel nostro paese, è per molti aspetti invisibile e sconosciuto, scarsamente sostenuto da servizi specifici e oggetto di pregiudizi e di una visione ancora fortemente discriminatoria. A partire dal 1999, l'Istat ha costruito il sito Disabilità in cifre, per documentare le condizioni di vita delle persone con disabilità: un impegno per la loro inclusione e la loro partecipazione, a sostegno dei loro diritti. E' uno strumento di facile accesso, che mette a disposizione dei ricercatori, dei decisori, degli stakeholder, delle associazioni e dei cittadini un grande patrimonio informativo, in evoluzione, per corrispondere sempre più efficacemente al bisogno di conoscere in modo approfondito, tempestivo e affidabile la condizione delle persone con limitazioni. L'informazione statistica contribuisce a restituire un quadro ampio e complesso, nel quale gli aspetti medici si integrano con quelli della famiglia, dei servizi, del benessere quotidiano, dello studio, del lavoro, delle relazioni sociali, del tempo libero, della partecipazione ai media digitali, della qualità complessiva della vita. Dal concetto di disabilità al concetto di limitazione. Quante sono, in Italia, le persone con disabilità? Rispondere a una domanda in apparenza così semplice e diretta presuppone scegliere una definizione tra le molte che circolano. Quella medico-legale si riferisce alla disabilità come deficit di salute fisica, psichica o sensoriale, certificato da una commissione di esperti. In base a questa accezione, presso il Casellario dei beneficiari di pensioni erogate dall'Inps risultano circa 4 milioni e 360 mila persone in condizione di disabilità (Cfr. Tavola 1). Dal punto di vista dell'implementazione statistica della definizione di persona con disabilità, nell'ambito del sistema delle statistiche europee, l'Istat ha inserito in alcune indagini sociali un unico quesito, predisposto in collaborazione con Eurostat. Il quesito rileva le persone che, a causa di problemi di salute, lamentano limitazioni, gravi e non gravi, che durano da almeno 6 mesi nelle attività che svolgono abitualmente. In questa formulazione, il quesito si rifà al "Global Activity Limitation Index" e permette la comparabilità internazionale delle statistiche sulla disabilità. In base a questo strumento, con i dati dell'indagine Istat sugli "Aspetti della vita quotidiana" si stima che