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Abstract

Magazine article on tree species selection for cities using models as decision-support tools, published by "Il Giardiniere" n° 022 (in Italian).
contribuendo alla
diminuzione della
temperatura e alla
riduzione dell’eetto
“isola di calore”. Ciò determina, indirettamente,
un notevole risparmio energetico dovuto al minor
utilizzo del condizionatore evitando, così, ulteriore
emissione di CO₂ in atmosfera.
SCEGLIERE SPECIE LONGEVE
E DALLA CRESCITA RAPIDA
Inoltre, le piante attraverso le proprie radici
riducono il ruscellamento delle acque superciali
Gli alberi e le foreste urbane
contribuiscono alla lotta
ai cambiamenti climatici
grazie alle loro proprietà
siologiche ed ecologiche.
Le piante sono in grado di assorbire
l’anidride carbonica (CO2), uno dei più
importanti gas responsabili dell’eetto
serra, e ssare il carbonio nei propri
tessuti. Inoltre, in città gli alberi
entrano in contatto con altre sostanze
inquinanti e dannose per l’ambiente,
come l’ozono (O3), il biossido di azoto
(NO2), il monossido di carbonio (CO),
l’anidride solforosa (SO2) e il particolato
(PM10 e PM2.5).
L’azione delle piante sull’abbattimento di
alte concentrazioni di inquinanti atmosferici
può avvenire secondo due grandi tipologie di
azione: l’assorbimento attraverso gli stomi e la
deposizione secca sulle foglie (approfondimento
nel box “Come agiscono le piante sugli
inquinanti atmosferici”).
Un altro importante ruolo che svolgono
le foreste urbane è la mitigazione
degli eetti prodotti dal cambiamento
climatico. Uno tra questi è l’aumento
della temperatura, che risulta più
evidente soprattutto in estate e può diventare
pericoloso per la salute umana. Gli alberi, infatti,
inuenzano il microclima delle aree abitate
attraverso l’evapotraspirazione e l’ombreggiamento,
TEMPO DI
LETTURA:
8 minuti
L’utilizzo di strumenti decisionali come i modelli permette di selezionare quali specie
in un determinato contesto urbano possono meglio svolgere una spiccata azione per
l’ambiente e la salute dei cittadini. Qui presentiamo il più utilizzato al mondo, i-Tree Eco
di Rocco Pace, in collaborazione con la rivista Arbor*
*Arbor è la rivista
della Società Italiana
di Arboricoltura
www.isaitalia.org
GESTIONE | pratiche
52 N°022
Come scegliere
gli alberi in città
dovuto all’alta percentuale di supercie in
cemento presente in città. In
un periodo storico in cui il
clima è sempre più incerto
a causa del cambiamento
climatico, dove all’aumento
dell’aridità estiva si
associano periodi di
piogge intense ma
brevi, il ruolo svolto
dagli alberi diventa
molto importante per
la riduzione del rischio
idrogeologico. In città
convivono insieme agli
alberi autoctoni molte
specie con un’origine
molto lontana rendendo
questo ambiente unico
e molto biodiverso. La scelta delle specie è stata
sempre basata su parametri estetici, culturali o
sul materiale vivaistico disponibile in loco, non
tenendo in considerazione non solo quali beneci
queste possono apportare, ma mettendo a volte
a rischio anche la loro sopravvivenza piantando
specie al di fuori del loro range climatico.
Primo parametro fondamentale da tenere in
considerazione è il clima in cui crescerà la pianta;
è necessario soddisfare i requisiti ecologici che
caratterizzano ciascuna specie. In secondo luogo,
è importante analizzare i servizi ambientali che
possono svolgere gli alberi. Per massimizzare
l’assorbimento della CO2 bisogna prediligere
specie che coniugano rapida crescita e longevità,
in quanto le specie a rapido accrescimento
inizialmente ssano maggiori quantità di anidride
carbonica ma è anche importante valutare specie
resistenti a stress che in ambiente urbano sono più
accentuati di aree naturali.
SEMPREVERDI DALLA
GRANDE DENSITÀ FOGLIARE
Altro importante fattore da valutare sono i
problemi relativi all’inquinamento della città. In
aree sottoposte a livelli di particolato molto alti,
i quali si registrano soprattutto in inverno, prima
di tutto occorre scegliere specie sempreverdi e in
secondo luogo che presentino una grande densità
fogliare in modo da favorire la deposizione secca
sulle foglie.
Altra situazione è invece il problema legato
all’ozono. Le piante emettono durante la oritura,
per la comunicazione, la difesa da parassiti o in
caso di stress, composti organici volatili (VOC),
come gli isoprenoidi e i monoterpeni, che hanno
un ruolo nella formazione dello smog fotochimico
nella troposfera portando alla formazione di O3 e
altri inquinanti secondari. È quindi opportuno
scegliere per l’ambiente urbano specie arboree che
siano basse emettitrici di VOC.
Per diminuire la velocità del vento evitando così
un eccessivo rareddamento durante la stagione
invernale, possono essere usate piante sempreverdi
o conifere, mentre per mitigare i raggi UV
particolarmente forti in estate è consigliabile
utilizzare piante con una chioma ampia e densa.
Per quanto riguarda la traspirazione delle piante,
IL RUOLO DELLE FORESTE URBANE
L’importanza delle foreste urbane risiede non solo nella loro capacità
di offrire servizi e beneci per la città in termini economici e ambientali,
ma anche a livello sociale. Le foreste urbane rivestono un importante
ruolo sociale, in quanto rappresentano lo spazio sico all’interno del
quale si concentrano le attività ricreative, ludiche
e sportive della città. La presenza degli alberi in queste aree migliora
il benessere dei bambini, che entrano in contatto con la natura
e ricevono nuovi stimoli utili alla loro crescita, e degli adulti che trovano
un luogo in cui poter estraniarsi dallo stress cittadino e fare sport
beneciando di una migliore qualità dell’aria.
Primo parametro fondamentale da tenere in considerazione è il clima
in cui crescerà la pianta. In secondo luogo, è importante analizzare
i servizi ambientali che possono svolgere gli alberi
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N°022
Come scegliere
gli alberi in città
COME FUNZIONA I-TREE ECO
Il software open i-Tree Eco, come accennato, consente di stimare
il carbonio sequestrato dalle piante, gli inquinanti rimossi dall’aria,
i composti organici (VOC) emessi dalle piante, i beneci idrologici
e gli effetti sul consumo energetico degli edici. In sostanza,
il modello, dopo aver calcolato i parametri strutturali degli alberi
o delle foreste, correla parametri quali l’area fogliare, la conduttanza
stomatica, la crescita in diametro, la specie, ai servizi o disservizi
che questi possono portare. L’accuratezza della stima dipende
dalla qualità del dato misurato (preparazione ed esperienza
dell’operatore, percentuale di chioma morta o danneggiata, ecc.),
da quanto i dati metereologici e di inquinamento rappresentano
l’area esaminata (vicinanza della stazione) e dalla sensibilità
delle equazioni usate nel modello (equazioni allometriche, calcolo
dell’area fogliare, tassi di emissione dei VOC, ecc.). Le informazioni
che derivano dall’uso del modello sono molteplici, quali la stima
dei parametri strutturali degli alberi o della foresta, la stima dei
costi-beneci in termini ambientali ed economici, e soprattutto
permette di selezionare quali specie in un determinato contesto
urbano possono meglio svolgere una spiccata azione per
l’ambiente, per la salute dei cittadini e la loro qualità della vita.
invece, deve essere valutata l’ecienza metabolica
degli alberi per quantità di acqua presente nel suolo
(water-use eciency), che a causa della siccità estiva
può venire a mancare.
Inne, dato il grande utilizzo in ambiente urbano
di alberi all’interno di parchi e aree verdi, i quali
vengono utilizzati dai cittadini per attività sportive
e ricreative, sarebbe auspicabile scegliere specie che
siano a basso potere allergenico.
USO DEI MODELLI PER STIMARE
I SERVIZI ECOSISTEMICI
Per tenere in considerazione tutti questi beneci
ambientali che gli alberi e le foreste urbane
svolgono nelle nostre città, vengono usati dei
modelli che in relazione ai parametri meteorologici,
alle concentrazioni di inquinanti nell’aria e alle
dimensioni degli alberi e la specie, permettono di
stimare i servizi ecosistemici che questi svolgono.
Il modello più conosciuto e utilizzato a livello
globale è i-Tree Eco, sviluppato dall’USDA (United
States Department of Agriculture) Forest Service.
Si tratta di un software open in cui scegliendo
la stazione metereologica più vicina alla città
selezionata e inserendo il proprio inventario degli
alberi, permette di stimare il carbonio sequestrato
dalle piante, gli inquinanti rimossi dall’aria, i
composti organici (VOC) emessi dalle piante, i
beneci idrologici (ruscellamento evitato, pioggia
intercettata e traspirazione), gli eetti sul consumo
energetico degli edici, sia in termini ambientali
che economici (approfondimento nel box “Come
funziona i-Tree Eco”).
La conoscenza dei servizi che possono svolgere gli
alberi e le foreste urbane in campo ambientale,
economico e sociale è il punto di partenza per
i cittadini al ne di promuovere e sostenere la
qualità degli spazi verdi all’interno della città.
L’educazione ambientale e la conoscenza delle
tematiche legate alle foreste urbane devono
essere promosse nei Comuni, nelle scuole e nella
società anché si sviluppino azioni concrete, sia
nelle scelte politiche e gestionali che nella pratica
quotidiana attraverso iniziative volontarie.
Un’azione concreta potrebbe essere il recupero
ambientale di molte aree degradate presenti
sia all’interno delle città che nelle grandi aree
periurbane, le quali spesso orono grosse
possibilità di accumulare carbonio attraverso
programmi di forestazione. L’utilizzo di strumenti
decisionali come i modelli permetterebbe di
valorizzare queste aree degradate da un punto di
vista estetico, sociale, ed economico, donando alla
citta nuovi ed ecienti “polmoni verdi”.
COME AGISCONO LE PIANTE SUGLI INQUINANTI ATMOSFERICI
Come detto, l’azione delle piante sull’abbattimento di alte concentrazioni
di inquinanti atmosferici avviene in due modalità: l’assorbimento attraverso
gli stomi e la deposizione secca sulle foglie. La prima si riferisce al tipo
di interazione che le piante hanno con l’anidride carbonica, la quale
viene utilizzata per la formazione degli zuccheri e quindi per la sua
crescita, e con gli altri gas serra, che le piante assorbono indirettamente
durante l’apertura degli stomi. La seconda modalità, invece, fa riferimento
all’azione che le piante svolgono nel ridurre la quantità di particolato
prodotto nelle aree urbane. Il particolato viene classicato come
PM10 e PM2.5 in base al diametro delle particelle. Tali particelle sono
particolarmente pericolose per la salute umana in quanto possono
facilmente essere inalate incidendo sull’attività respiratoria. Gli alberi
e le foreste urbane, dunque, tramite i ussi turbolenti creati attorno alle
foglie e i processi di deposizione secca, svolgono un’azione concreta
nell’abbattimento della concentrazione del particolato atmosferico.
L’uso dei modelli permetterebbe
di valorizzare le aree degradate
da un punto di vista estetico, sociale
ed economico, donando alla citta
nuovi ed efcienti “polmoni verdi
GESTIONE | pratiche
54 N°022
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