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25 anni di ornitologia al Parco di Monza (Monza):
una revisione critica per la stesura di linee guida
gestionali
MATTEO BARATTIERI1, MASSIMO BRIGO1, FRANCESCO ORNAGHI1, PIERO BONVICINI1, ITALO MAGATTI1
1CROS (Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta) Varenna (LC) Matteo Barattieri via Dante, 7 20900 Monza 3494308028
matteo.barattieri1@libero.it
Specie
1992
-93
2004
Oggi
Note
1
Quaglia
Coturnix
coturnix
Assente
M
M
2
Fagiano
comune
Phasianus
colchicus
N
N
N
3
Cigno
reale
Cygnus
olor
S
S
S
4
Anatra
mandarina
Aix
galericulata
Assente
N
N
5
Germano
reale
Anas
platyrynchos
N
N
N
6
Alzavola
Assente
Assente
A
Osservazione
recente
:
ottobre
2012.
7
Smergo
minore
Mergus
serrator
Assente
Assente
A
Osservazione
recente
:
marzo
2011.
8
Cicogna
bianca
Ciconia
ciconia
Assente
Assente
A
Osservazione
recente
:
aprile
2012.
9
Mignattaio
Plegadis falcinellus
Assente
-
A
Osservazione
recente
:
aprile
2013.
10
Nitticora
Nycticorax
nycticorax
E,
M
E,
M
M
11
Airone
cenerino
Ardea
cinerea
Assente
S
S
Dal
1995.
12
Airone bianco
maggiore
Ardea
alba
Assente
-
A
13
Garzetta
Egretta
garzetta
Assente
A
A
Dopo
il 1993
osservata
in
qualche occasione.
14
Cormorano
Phalacrocorax
carbo
Assente
W
W
Dall’inizio
degli
anni
2000
.
15
Falco
pecchiaiolo
Pernis
apivorus
Assente
PA
PA
16
Sparviere
Accipiter
nisus
Assente
N
N
17
Astore
Accipiter
gentilis
Assente
Assente
A
Osservazione
recente
:
novembre
2010.
18
Poiana
Buteo
buteo
W
W,
M
W,
M
19
Gheppio
Falco
tinnunculus
W
N
N
20
Lodolaio
Falco
subbuteo
Assente
-
N
21
Porciglione
Rallus
aquaticus
W
-
Assente
22
Gallinella
d’acqua
Gallinula
chloropus
N
N
N
23
Pavoncella
Vanellus
vanellus
Assente
-
A
Esiste una
osservazione
:
prima
metà
anni 2000 .
24
Beccaccia
Scolopax
rusticola
M,W
-
M,
W?
25
Gabbiano
Comune
Chroicocephalus
ridibundus
Assente
-
W,
M
Comparso dalla
seconda
metà anni ’90
.
26
Colombaccio
Columba palumbus
N
N
N
27
Tortora
selvatica
Streptopelia
turtur
Assente
M?
M?
28
Tortora
dal collare
Streptopelia
decaocto
Assente
N?
N?
Pochissime
coppie,
se
c’è
ancora (??)
29
Cuculo
Cuculus
canorus
N
N
N
30
Allocco
Strix
aluco
N
N
N
31
Civetta
Athene
noctua
N
N
N
Il
lavoro del 2008
ha
permesso
di
definire
un
consistente numero
32
Gufo
comune
Asio
otus
Assente
Assente
W
??
Esiste
un dato
di
nidificazione
1995
.
Dati
di svernamento
:
1998
, 2006.
33
Rondone
comune
Apus
apus
PA
PA
PA
34
Martin
pescatore
Alcedo
atthis
S
S
S,
N?
Ha
nidificato
nella
seconda
metà anni ’90
.
35
Upupa
Upupa
epops
Assente
M
M
36
Torcicollo
Jynx
torquilla
N
N
N
37
Picchio
rosso minore
Dendrocopos
minor
N
N
N
38
Picchio
rosso
maggiore
Dendrocopos major
N
N
N
39
Picchio
verde
Picus
viridis
N
N
N
40
Averla
piccola
Lanius
collurio
Assente
N??
M
Nel
2004 osservata
una
coppia
in
periodo
riproduttivo
.
41
Rigogolo
Oriolus
oriolus
N
N
N
42
Gazza
Pica
pica
Assente
Assente
Assente
Esiste
un dato
di
svernamento
: 1998.
43
Taccola
Coloeus
monedula
Assente
N
N
Compare nella
seconda
metà anni ’90
.
44
Corvo
comune
Corvus
frugilegus
W
-
Assente
Non
più presente.
45
Cornacchia
nera
Corvus
corone
Assente
N?
N?
Arrivata
nella
seconda
metà
anni ’90
.
Ibridazioni
con
la
grigia
.
46
Cornacchia
grigia
Corvus
cornix
N
N
N
47
Cincia
bigia
Poecile
palustris
N
N
N
48
Cincia
mora
Periparus
ater
N?
N
N
49
Cincia
dal ciuffo
Lophophanes
cristatus
Assente
-
??
Esistono
osservazioni
.
Erratica?
Invasioni?
50
Cinciallegra
Parus
major
N
N
N
51
Cinciarella
Cyanistes
caeruleus
N
N
N
52
Allodola
Alauda
arvensis
N?
Assente
Assente
53
Rondine
Hirundo
rustica
N
N
N
54
Balestruccio
Delichon
urbicum
PA
PA
PA
55
Usignolo
di fiume
Cettia
cetti
Assente
Assente
Assente
Esiste
un dato
di
svernamento
: 1998
56
Codibugnolo
Aegithalos
caudatus
N
N
N
57
Luì
grosso
Phylloscopus
trochilus
Non
presente
-
M
58
Luì
piccolo
Phylloscopus
collybita
N
N
N
59
Luì
verde
Phylloscopus
sibilatrix
E
Assente
M?
60
Canapino
comune
Hippolais
polyglotta
Assente
Assente
M?
N?
Esistono
dati recenti
di
presenza
nel
periodo
di
nidificazione
:
maggio
2009,
maggio
2010
.
61
Capinera
Sylvia
atricapilla
W
parziale,
N
N
N
62
Beccafico
Sylvia
borin
M?
Assente
??
63
Bigia
grossa
Sylvia
hortensis
M
Assente
??
64
Sterpazzola
Sylvia
communis
N?
Assente
Assente
65
Fiorrancino
Regulus ignicapilla
W
N
W,
N
66
Regolo
Regulus
regulus
W
-
W
67
Scricciolo
Troglodytes
troglodytes
N
N
N
68
Picchio
muratore
Sitta
europaea
N
N
N
69
Rampichino
comune
Certhia
brachydactyla
N
N
N
70
Storno
Sturnus
vulgaris
N
N
N
71
Merlo
Turdus
merula
N
N
N
72
Cesena
Turdus
pilaris
Assente
-
M,
W
73
Tordo
sassello
Turdus
iliacus
Assente
-
M,
W
74
Tordo
bottaccio
Turdus
philomelos
S?
M,
W
Nel
2004 un
esemplare
in
canto nel
periodo
riproduttivo
. Tra ’88
e
’
92 un
esemplare
presente
in canto
in
periodo
riproduttivo.
75
Tordela
Turdus
viscivorus
W
-
M,
W
76
Pettirosso
Erithacus rubecula
N,
W
N,
W
N,
W
77
Usignolo
Luscinia
megarhynchos
N
N
N?
Dal
2000 era
sparito,
nel
2004 rilevato,
nel
2007
un paio
di
cantori,
nel 2013
un
cantore
.
78
Codirosso
spazzacamino
Phoenicurus
ochruros
Assente
N
N
79
Codirosso
Phoenicurus
phoenicurus
N
N
N
80
Pigliamosche
Muscicapa
striata
N
N
N
81
Balia
nera
Ficedula hypoleuca
M
M
M
82
Passero
d’Italia
Passer domesticus
italiae
N
N
N
83
Passero
Mattugio
Passer
montanus
N
N
N
84
Sordone
Prunella
collaris
W
-
Assente
85
Passera
scopaiola
Prunella modularis
W
-
W,
M
86
Cutrettola
Motacilla
flava
M
-
?
87
Ballerina
gialla
Motacilla
cinerea
N
N
N
88
Ballerina
bianca
Motacilla
alba
N
N
N
89
Pispola
Anthus pratensis
M
-
?
90
Fringuello
Fringilla
coelebs
N
N
N
91
Peppola
Fringilla
montifringilla
Assente
-
M,
W
92
Verzellino
Serinus
serinus
N
N
N
93
Verdone
Carduelis
chloris
N
N
N
94
Lucherino
Carduelis
spinus
W
-
W
95
Cardellino
Carduelis carduelis
N
N
N
96
Ciuffolotto
di Komi
Pyrrhula pyrrhula
ssp
non descritta
Assente
Assente
A
Una
osservazione
:
marzo
2006.
97
Frosone
Coccothraustes
coccothraustes
W
-
W
98
Oca
egiziana
Alopochen
aegyptiaca
Non
presente
Non
presente
Non
presente
Esiste
un dato:
marzo
2007
.
99
Anatra
muta
Cairina
moschata
Presente
Presente
Presente
100
Anatra
sposa
Aix
sponsa
-
Presente
Presente
101
Oca
cignoide
Anser
cygnoides
Non
presente
Non
presente
Presente
Piccione
torraiolo
Columba livia
“domestica”
Presente
Presente
Presente
Specie esotiche, aufughe e altro
Lo scenario
Con i suoi circa 730 ettari di superficie, il Parco di Monza (Monza, MB) èil parco urbano cintato più esteso d’Europa; inserito nel Parco Regionale Valle del Lambro, costituisce una delle più significative porzioni di
verde in un territorio tra i più cementificati d’Europa.Il paesaggio attuale si compone di un mosaico di aree a prato e forestali, cui si aggiungono ville e cascine storiche, collegate da una rete di viali, e gli impianti di golf
e autodromo. Le superfici boschive costituiscono la frazione più importante (circa 270 ettari): si tratta di boschi mesofili a latifoglie. Accanto ad aree forestali con maggiore grado di naturalità –porzioni a farnia e carpino
bianco, e fasce igrofile lungo il fiume Lambro –sono presenti settori a dominanza di robinia e di quercia rossa.
25 anni di indagini
Negli ultimi 25 anni, l’avifauna del Parco è stata tra le componenti naturalistiche più studiate. Indagini esaustive –ciclo ornitico annuale (1992-’93, Cuconati e Erba, 1995), svernanti (Belardi et al., 1998), nidificanti
(2004, Favaron et al., 2004a; 2004b), censimenti IWC (Barattieri, dal 2002)–sono integrate da un lavoro di campo svolto in continuum.
Il presente lavoro vuole analizzare l’evoluzione della comunità ornitica e definire la fenologia delle specie, e individuare alcune ipotesi progettuali e linee guida gestionali.
Il corpus di dati preso in considerazione comprende 101 specie di cui 4 esotiche e/o aufughe (Tabella 1).
L’evoluzione della comunità ornitica
Un’analisi dei dati raccolti negli anni mostra alcune tendenze significative. L’avifauna del Parco ha assunto carattere sempre più decisamente forestale. Specie come picchio rosso maggiore, picchio verde, rampichino
– quest’ultimo addirittura non inserito in una lista compilata nel 1985-86 (Bonvicini, com pers.) –hanno subito un deciso incremento; allo stesso modo, sono ben rappresentati taxa indicatori di qualità e maturità
forestale, quali la cincia bigia e il picchio muratore (il secondo con alte densità). La sensibile diminuzione del torcicollo (da 20 coppie censite nel 1992-’93 a meno di 10 negli ultimi anni) è in linea con un andamento
generale, legato a problematiche che interessano i territori di svernamento. Le comparse di airone cenerino e cormorano, che hanno caratterizzato gli ultimi 20 anni, sono da ascrivere ad una generale espansione del loro
areale. La scomparsa di taxa legati a situazioni ecotonali o ad ambienti prativi (allodola, usignolo) sono da collegarsi ad interventi sulle aree verdi –cancellazione di siepi e di ambiti marginali –eal disturbo antropico
(particolarmente intenso su diverse estensioni a prato). Sparito dopo il 2000, l’usignolo ha fatto registrare recenti ricomparse: un paio di cantori nel 2007 e 2013 (osservazioni degli scriventi); la riproduzione della specie
non è stata però ancora accertata.
Tra i nidificanti di nuova comparsa sono da annoverare lo sparviere (1-2 coppie) e il lodolaio; le due specie sono peraltro in espansione e tendono sempre più ad utilizzare settori urbani o prossimi all’urbano. Per
quanto riguarda il secondo, non èda escludersi che la maggior presenza di rilevatori negli ultimi lustri abbia permesso di contattare una specie non di rado trascurata da censimenti primaverili. Sempre tra i rapaci, il
gheppio si è inserito tra i nidificanti; l’abbondanza di micromammiferi è molto probabilmente un fattore favorevole, così come avviene per l’allocco, la cui densità assume valori da primato a livello continentale –47
territori, con una densità pari a 5,9 territori/km2(Sacchi, 2007) –.La cincia mora si è aggiunta alle specie forestali: l’areale riproduttivo del passeriforme interessa da circa un decennio il Monzese. Tra i corvidi, il corvo
comune risulta da tempo assente, seguendo una contrazione dei quartieri di svernamento; la taccola nidifica da circa un decennio nel Parco. Un significativo ingresso tra i nidificanti è costituito dall’anatra mandarina.
Analisi
Una fotografia attuale della comunità ornitica mostra 89 specie dalla fenologia sufficientemente definita (in neretto sulla tabella 1): il conteggio esclude anche quelle specie che sono sicuramente scomparse negli
ultimi anni o per le quali si può parlare di situazioni accidentali nel passato (bigia grossa, sordone…). 43 specie hanno status di nidificante certo o probabile (Tabella 2). Tra i taxa nidificanti, 25 sono legati agli ambiti
forestali: il bosco non costituisce solo l’ambiente più rappresentato ma è anche il meno sottoposto al disturbo dei visitatori.
Tra i restanti componenti della comunità ornitica, buona parte è legata alla presenza di edifici e altri manufatti, o ad ambienti d’acqua, questi ultimi sufficientemente rappresentati. Come segnalato in altra parte, le
consistenti popolazioni di cincia bigia e picchio muratore –il secondo con oltre 50 coppie (Cuconati e Erba, 1995) –sono indici di maturità dei boschi. Tra le componenti di maggior interesse possiamo citare il picchio
rosso minore: il Parco di Monza costituisce una stazione storica in Lombardia per il picide, oggetto di una ricerca condotta nel 2000 (3-4 coppie); un’indagine partita nel febbraio 2013, e tuttora in corso con l’obbiettivo
di coprire il Parco Regionale Valle del Lambro, sta confermando il numero di coppie e l’ubicazione dei territori. La popolazione di allocco –47 territori (Sacchi, 2007)–è per densità una delle maggiori in Europa.
Interessante è la consistente popolazione di anatra mandarina (specie nidificante): il contingente svernante è variato negli anni da 15-20 fino a quasi oltre 40 individui (Barattieri, censimenti IWC); si possono stimare
dalle 2 alle 4 coppie nidificanti: si tratta di una delle popolazioni di maggior rilievo in Italia.
La quasi totale assenza di condizioni ecotonali, di siepi e di ambienti con caratteri prossimi a quelli delle aree agricole rende molto problematico l’insediamento di molte specie. Discutibili interventi gestionali degli
ultimi 20 anni e un poco controllato e contenuto disturbo antropico sono all’origine di queste situazioni: ne sono sufficienti spie il citato crollo dell’usignolo ela scomparsa dell’allodola. Negli ultimi anni, gli scriventi
hanno registrato la presenza sporadica di quaglia e averla piccola: ciò lascia intendere l’esistenza di condizioni parzialmente idonee, ma non pienamente adatte ad un loro pieno insediamento (cfr. anche Favaron et al.,
2004a; 2004b).
Alcune linee guida
L’attività di campo svolta in continuum potrà risultare foriera di utili risultati con il duplice scopo da
un lato di definire carattere ed evoluzione della comunità ornitica e dall’altro di fornire indicazioni ed
indirizzi rivolti ad enti gestori e tecnici preposti alla progettazione di interventi.
Il proseguimento del lavoro sul picchio rosso minore –la seconda e conclusiva stagione è prevista per
il 2014 –potrà individuare eventuali criticità , soprattutto in vista di prossimi lavori nei boschi. La
comunità ornitica forestale appare ben consolidata; interessanti e utili correlazioni potrebbero emergere
dall’analisi dei dati relativi alla vegetazione boschiva: in particolare si fa riferimento ai censimenti di
alberi con cavità di dimensioni significative (Buizza, com pers.; Cereda, com. pers.). Le indagini in
questi ambiti potrebbero interfacciarsi in modo proficuo con le ricerche avviate sui chirotteri (Pession e
Barattieri, attività in corso).
L’attenzione dei rilevatori si è spesso concentrata sui nidificanti e, pro parte, sugli svernanti.
Osservazioni più puntuali nel periodo della migrazione potrebbero definire meglio il ruolo del Parco per
categorie quali i passeriformi di passo e fornire indicazioni gestionali. In questo filone, l’avvio di
campagne di inanellamento su vasta scala risulta alquanto problematico per via del disturbo antropico.
Tentativi svolti nel passato (Porro, com. pers.) furono in breve tempo abortiti. Del resto, la vicinanza di
stazioni di cattura –una gestita dallo stesso Parco Valle del Lambro –può rendere difficoltoso
concentrare sforzi anche sul Parco di Monza.
La popolazione di anatra mandarina, una delle più consistenti in Italia, merita significativa attenzione,
anche con l’obbiettivo di definire le interazioni ecologiche tra la specie e il territorio.
Le conoscenze sull’avifauna e sui caratteri naturalistici ed ambientali di questa parte del territorio
lombardo da parte degli scriventi permettono di stendere alcune proposte ed indicazioni di carattere
gestionale per gli enti preposti alla manutenzione e riqualificazione del Parco di Monza. Il Piano di
Assestamento Forestale scaduto nel 2012 (Cereda, 1998) tiene conto del valore naturalistico dei boschi
del Parco e contiene prescrizioni utili alla biodiversità faunistica, in primis la tutela degli alberi più
vetusti e il mantenimento in loco dei tronchi marcescenti. Un capitolo a sé è rappresentato dall’impianto
per il golf: boschi di questa parte di Parco hanno subito negli ultimi anni pesanti manomissioni. In molte
porzioni è stato letteralmente cancellato il sottobosco; per il banale scopo di recuperare palline mal
indirizzate, sono state eliminati importanti elementi di biodiversità. Il ripristino di condizioni più vicine
alla normalità è assolutamente prioritario per garantire un riequilibrio dell’ecosistema anche a questa
zona del Parco.
Le aree prative e con caratteri prossimi a settori agricoli coprono una fetta non trascurabile di Parco. Si
tratta, però, dei settori più compromessi dal disturbo antropico. Alcune misure favorevoli alla biodiversità
potrebbero essere costituite dall’individuazione di settori sui quali distribuire nel tempo gli sfalci in
maniera da favorire l’insediamento di specie quali allodola o quaglia. Il tutto parallelamente ad un
controllo e ad un’attenuazione della pressione antropica: a titolo sperimentale potranno essere circoscritte
superfici di prato, rendendole vietate all’accesso dei visitatori.
La mancanza ormai cronica di ritagli ecotonali potrà essere colmata con la creazione di fasce arbustive
edi siepi, sciaguratamente cancellate negli ultimi lustri da tante zone del Parco. Esistono aree vocate a
questi tipi di interventi. In questo filone si può inserire la creazione di piccoli ambiti lasciati incolti.
Nel complesso, le potenzialità di questa grande area verde possono ulteriormente e in modo più pieno
essere espresse. L’importanza eil valore di una superficie libera dal cemento in un territorio a forte
urbanizzazione chiama gli amministratori pubblici e i tecnici del paesaggio ad una più attenta tutela delle
sue tante peculiarità e ricchezze naturalistiche ed ambientali. L’inserimento in un contesto più ampio
quale il Parco Valle del Lambro dovrebbe costituire solido fondamento per una gestione più responsabile
e consapevole. Gli scriventi sono da sempre a disposizione per fornire indicazioni e suggerimenti.
Tabella 1 –Analisi dell’evoluzione della comunità ornitica
1992-’93: ciclo annuale (Cuconati e Erba, 1995)2004: indagine sui nidificanti (Favaron et al., 2004a; 2004b)
M migratore
N nidificante
S stanziale
A accidentale
E estivante
PA presente in
alimentazione
Il trattino –indica che
sulla specie, nel periodo
considerato, non si
hanno dati per vari
motivi (si tratta di un
accidentale, è comparsa
dopo, i rilievi sono stati
fatti solo in un periodo
ristretto….)
In grassetto le specie
con fenologia
sufficientemente
definita
Specie
Specie
1
Fagiano
23
Rondine
2
Anatra
mandarina
24
Codibugnolo
3
Germano
reale
25
Luì
piccolo
4
Sparviere
26
Capinera
5
Gheppio
27
Fiorrancino
6
Lodolaio
28
Scricciolo
7
Gallinella
d’acqua
29
Picchio
muratore
8
Colombaccio
30
Rampichino
comune
9
Cuculo
31
Storno
10
Civetta
32
Merlo
11
Allocco
33
Pettirosso
12
Torcicollo
34
Codirosso
spazzacamino
13
Picchio
rosso min
35
Codirosso
14
Picchio
rosso mag
36
Pigliamosche
15
Picchio
verde
37
Passero
d’Italia
16
Rigogolo
38
Passero
Mattugio
17
Taccola
39
Ballerina
gialla
18
Cornacchia
grigia
40
Ballerina
bianca
19
Cincia
bigia
41
Fringuello
20
Cincia
mora
42
Verzellino
21
Cinciallegra
43
Verdone
22
Cinciarella
44
Cardellino
Bibliografia
Barattieri, M., Favaron, M. e Ficetola, G.F. (2006) “Il Parco di Monza: Vertebrati nel Parco”.In: Colombo, A. (Ed), “Il Parco, la Villa”. Novaluna, Monza,
pp. 77-82.
Barattieri M. e Confalonieri A. (2009) “Fauna nel Parco –Istruzioni per l’uso”.In: Colombo, A. (Ed.), “Il Parco, la Villa.”Novaluna, Monza, pp. 68-74.
Barattieri M. e Confalonieri A. (2009) “La civetta nel Parco di Monza –Un ospite ben rappresentato”.In: Colombo, A. (Ed.), “Il Parco, la Villa.”Novaluna,
Monza, pp. 74-76.
Barattieri M. e Confalonieri A. (2010) “La civetta Athene noctua nel Parco di Monza (Monza, Lombardia): un ospite a sorpresa”, poster presentato al
Convegno “Ecologia e distribuzione degli strigiformi” Rocca di Borgonovo Val Tidone (PC, 2 ottobre 2010).
Belardi M., Sacchi R. e Galeotti P. (1998) “Avifauna svernante nel Parco di Monza (1997-1998). Bubo, 2: 16-18.
Brichetti, P. & Fracasso G., (2003-2010) “Ornitologia italiana” Vol 1-6. Aberto Perdisa Editore, Bologna.
Cereda, M. (1998) “Piano di Assestamento dei boschi del Parco di Monza”. Consorzio del Parco Regionale della Valle del Lambro (MB) (inedito).
C.R.O.S. (2012, 2011, 2010, 2009, 2008, 2007, 2006) “Annuario CROS”. Centro Ricerche Ornitologiche Scanagatta, Varenna.
Cuconati, M. e Erba A. (a cura di) “Gli uccelli del Parco di Monza”. Parco Regionale della Valle del Lambro, Triuggio (MB).
Favaron M., Ficetola G. F. e Barattieri M. (2004a) “Monitoraggio della fauna vertebrata terrestre del Parco di Monza (erpetofauna, avifauna nidificante)”.
Rapporto finale (inedito).
Favaron M., Barattieri M. e Boschetti S. (2004b) “L’avifauna nidificante nel Parco di Monza”. Poster presentato al Convegno “Ricerca ornitologica in Italia
Settentrionale: attori e strategie per la conservazione della biodiversità” (Museo Civico di Storia Naturale di Milano, 27 novembre 2004).
Lavelli A. (1987) “Censimenti in una comunità ornitica in un bosco del Parco di Monza MI”. Tesi di laurea: A. A. 1986-1987, Università degli Studi di
Milano, Facoltà di Scienze, Corso di Laurea in Scienze Biologiche.
Sacchi, R. (2007) “Canta… Eti dirò chi sei! I segreti della comunicazione vocale dell’allocco Strix aluco”in Atti del Convegno “Rapaci notturni: ricerca e
divulgazione!” 2 giugno 2007, Albegno di Treviolo (BG).
Vigoni L. e Gattini P. P. (1991) “Osservazioni effettuate alle mangiatoie installate nel Parco di Monza negli inverni 85-86, 86-87, 87-88”. Picus 3, 1991.
Foto: Edoardo Viganò
Tabella 2 –I nidificanti. La tabella riporta i nidificanti certi e probabili
Ringraziamenti
Gli autori ringraziano tutti gli appassionati ed esperti che negli anni hanno contribuito alla conoscenza dell’avifauna del Parco di Monza. Si citano tra gli altri (chiedendo scusa
per le immancabili dimenticanze): Mauro Belardi, Simona Boschetti, Cesare Rovelli, Alberto Confalonieri, Gianpaolo Corti, Marco Cuconati, Alberto Erba, Massimo Favaron,
Edoardo Melzi, Alberto Nava, Marzio Porro, Dario Porta, Roberto Sacchi, Edoardo Viganò. Un ringraziamento anche all’associazione ARCA di Villasanta, al Comitato per il
Parco di Monza “Antonio Cederna», alla fu Amministrazione Parco di Monza.