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RIASSUNTO La composizione delle prede all'interno della dieta può riflettere il variare delle condizioni ambientali o la competizione tra specie. In questo studio vengono analizzate due popolazioni diverse di Hemidactylus turcicus,in sintopia con Tarentola mauritanica, tramite analisi dei resti fecali. Araneae (24%) e Formicidae (28%) risultano essere i taxa di prede più rappresentativi. In particolare, la pre-dazione su quest'ultima famiglia viene effettuata soprattutto su regine alate. Particolarmente assenti invece Lepidoptera e Diptera, probabilmente per un mancato uso delle fonti di luce artificiale. Parole chiave: predazione, sintopia, Formicidae, resti fecali SUMMARY New data on the diet of Mediterranean House Gecko Hemidactylus turcicus (Reptilia Gekonidae). Prey composition of generalist predators can be used to obtain information on sudden changes due to environmental conditions and possible competition. In this study two different populations of Hemidactylus turcicus are analysed by faecal analysis, in syntopic condition with Taren-tola mauritanica. Araneae (24%) and Formicidae (28%) are the most representative taxa of prey. Predation on the last family was carried out above all on winged queens. Lepidoptera and Diptera resulted particularly absent, probably due to a lack of use of artificial light sources.
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Naturalista sicil., S. IV, XLII (2), 2018, pp. 311-317
SALVATORE BONDÌ & ALESSANDRO BARAGONA
NUOVI DATI SULLA DIETA DI HEMIDACTYLUS TURCICUS
(Reptilia Gekonidae)
RIASSUNTO
La composizione delle prede all’interno della dieta può riflettere il variare delle condizioni
ambientali o la competizione tra specie. In questo studio vengono analizzate due popolazioni diverse
di Hemidactylus turcicus,in sintopia con Tarentola mauritanica, tramite analisi dei resti fecali. Araneae
(24%) e Formicidae (28%) risultano essere i taxa di prede più rappresentativi. In particolare, la pre-
dazione su quest’ultima famiglia viene effettuata soprattutto su regine alate. Particolarmente assenti
invece Lepidoptera e Diptera, probabilmente per un mancato uso delle fonti di luce artificiale.
Parole chiave:predazione, sintopia, Formicidae, resti fecali
SUMMARY
New data on the diet of Mediterranean House Gecko Hemidactylus turcicus (Reptilia
Gekonidae). Prey composition of generalist predators can be used to obtain information on sudden
changes due to environmental conditions and possible competition. In this study two different pop-
ulations of Hemidactylus turcicus are analysed by faecal analysis, in syntopic condition with Taren-
tola mauritanica. Araneae (24%) and Formicidae (28%) are the most representative taxa of prey.
Predation on the last family was carried out above all on winged queens. Lepidoptera and Diptera
resulted particularly absent, probably due to a lack of use of artificial light sources.
Keywords:predation, syntopy, Formicidae, faecal remains
INTRODUZIONE
La plasticità trofica di un predatore, con una dieta dallo spettro ampio,
può influire positivamente sulla persistenza delle sue popolazioni al variare
delle condizioni ambientali (KREBS et al., 1999). I modelli ecologici infatti
dimostrano che, per specie generaliste, una popolazione di predatori può
variare il proprio comportamento e rivolgersi a tipologie completamente
diverse di prede, se quelle tradizionali non sono più disponibili (MINER et al.,
2005). È il caso del Geco verrucoso Hemidactylus turcicus (Linnaeus, 1758),
Gekonidae con una distribuzione principalmente mediterranea e mediorien-
tale, che frequenta indistintamente habitat naturali, sub-urbani ed urbani
(ARNOLD & OVENDEN, 2002). Questa specie ha subito processi di distribu-
zione passiva, spesso a scala ampia, come avvenuto nella parte meridionale
degli Stati Uniti d’America all’inizio del XX secolo (BARBOUR, 1936), nel Mes-
sico e alcune isole dei Caraibi (NELSON & CAREY, 1993). La sua caratteristica
di predatore non specializzato gli ha permesso di essere molto plastico nell’a-
limentazione e quindi particolarmente adattabile a situazioni potenzialmente
non ideali. Nei territori in cui questa specie è alloctona, la mancanza di altri
potenziali competitori ha permesso lo sviluppo di una strategia di caccia d’at-
tesa, rimanendo immobile vicino alle luci artificiali e attaccando le prede che
passano nelle vicinanze (STABLER et al., 2012), cosa che accade anche nelle
popolazioni delle zone di origine che non presentano sintopia con altri pre-
datori ecologicamente equivalenti (IBRAHIM, 2007). In studi del genere, una
forte componente della dieta è infatti rappresentata da insetti volanti (Pso-
cotteri, Ditteri, Lepidotteri), attratti dall’illuminazione umana (ROSE & BAR-
BOUR, 1968; SAENZ, 1996). Allo stesso tempo, popolazioni sintopiche coesi-
stenti con Tarentola mauritanica mostrano un cambio repentino della dieta
(CAPULA & LUISELLI, 1994) dovuto probabilmente ad uno spostamento di
nicchia utilizzato per diminuire i livelli di competizione (LISI I et al., 2012).
L’obiettivo di questo studio è quello di approfondire la dieta di Hemidactylus
turcicus in ambiente sub-urbano mediterraneo, in condizioni di sintopia con
Tarentola mauritanica, analizzando l’ecologia delle specie preda per trarre
conclusioni sulle strategie di caccia e le nicchie trofiche utilizzate da questa
specie così versatile.
MATERIALI E METODI
Sono state prese in esame due popolazioni differenti, entrambe in pro-
vincia di Palermo ed in ambiente sub-urbano: giardini privati con caseggia-
ti ed alberature sparse. La prima (pop1) è sita in C.da Acquagrande, comu-
ne di Caccamo (Palermo), 452 m slm, mentre la seconda (pop2) è ubicata
nella zona periferica di Sciara (Palermo), 198 m slm. L’analisi della dieta è
stata effettuata tramite le feci, metodo che fornisce accurate informazioni
sulla dieta della famiglia Gekonidae (HÒDAR & PLEGUEZUELOS, 1999;
312 S. BONDÌ & A. BARAGONA
HÒDAR et al., 2006). I campionamenti sono avvenuti a cadenza mensile
durante il 2015, attraverso ricerca attiva in fabbricati interni e circoscritti
(piccoli vani in muratura, sottoscala, ecc...), utilizzando solo porzioni dell’a-
rea dove da osservazioni preliminari nei due anni precedenti non è stata
attestata la presenza di Tarentola mauritanica o Podarcis siculus, specie sin-
topiche nell’area di studio. I campioni di feci secche (Fig. 1) sono stati sol-
vatati in acqua ed osservati singolarmente tramite stereo-microscopio
Optika, con ingrandimento 10x e 20x. Dopo la solvatazione gli elementi
chitinosi riconoscibili sono stati separati dal substrato del materiale digeri-
to e quindi identificati.
313Nuovi dati sulla dieta di Hemidactylus turcicus
Fig. 1 — Feci di Hemidactylus turcicus.
Per ogni elemento fecale è stata registrata soltanto la presenza dell’ordi-
ne di appartenenza delle prede e non il numero di prede effettivo. I resti di
preda sono stati identificati, ordinati, misurati e determinati al miglior livello
tassonomico possibile. Quando possibile, è stato attribuito un livello di spe-
cie, soprattutto nel caso di resti diagnostici come teste, protorace, mandibo-
le, cerci o esoscheletri completi. Il database è stato trattato senza stagionalità,
a causa delle dimensioni ridotte del campione. Il test del chi-quadro è stato
eseguito utilizzando STATISTICA 10.0 (STATSOFT Inc.).
RISULTATI
Considerando l’intero insieme di campioni di feci (164), la dieta è total-
mente rappresentata da Arthropoda (Tab. 1). Gli insetti corrispondono a più
della metà delle prede (60,82% di feci contenenti resti di Hexapoda) e una
notevole quantità di loro sono formiche (27,84%) che rappresentano la più
alta percentuale numerica nella dieta, a livello di famiglia (Formicidae) e di
ordine (Hymenoptera). Poco rappresentati altri ordini di insetti. Seguono gli
Arachnida (circa il 27%, il 25,77% costituito dall’ordine dei ragni Araneae).
Complessivamente sono stati identificati 8 ordini (Araneae e Pseudoscorpio-
nida; Dermaptera, Coleoptera, Hymenoptera, Neuroptera, Raphidioptera e
Hemiptera). Sono state inoltre identificate 14 specie, che rappresentano 5
diversi ordini (Tab. 2). Per quanto riguarda le formiche, la quasi totalità è rap-
presentata da teste e ali di regina (Fig. 2) che potrebbero rappresentare una
risorsa trofica molto abbondante, anche se concentrata nel breve periodo di
sciamatura stagionale. Il rapporto tra le prede delle due popolazioni non dif-
ferisce in maniera significativa (χ2,9 = 12,257; p= 0,199).
DISCUSSIONE
L’analisi della dieta mostra una marcata assenza di insetti volatori attrat-
ti dalle luci artificiali, come Lepidoptera o Diptera. La composizione delle
prede indica una dieta basata principalmente su artropodi terrestri: l’elevata
314 S. BONDÌ & A. BARAGONA
Tab. 1
Conteggio di resti fecali per ordine, di due popolazioni di Hemidactylus turcicus.
I resti trovati sono espressi in forma numerica (feci contenenti l’Ordine X)
e in Indice di frequenza percentuale (PFI)
pop1 pop2 pop tot PFI1 (%) PFI2 (%) PFI tot (%)
Dermaptera 17 17 34 17.53 26.15 20.99
Coleoptera 10 7 17 10.31 10.77 10.49
Hymenoptera indet. 02 2 0.00 3.08 1.23
Hymenoptera Formicidae 27 19 46 27.84 29.23 28.40
Raphidioptera 20 2 2.06 0.00 1.23
Hemiptera 20 2 2.06 0.00 1.23
Neuroptera 10 1 1.03 0.00 0.62
Arachnida Araneae 25 14 39 25.77 21.54 24.07
Arachnida Pseudoscorpionida 60 6 6.19 0.00 3.70
Indet. 7613 7.22 9.23 8.02
315Nuovi dati sulla dieta di Hemidactylus turcicus
Tab. 2
Ordini, famiglie e specie identificate da analisi di resti fecali di Hemidactylus turcicus
CLASS ORDER / SPECIES
ARACHNIDA
Araneae
Dysdera sp.
Pseudoscorpionida
INSECTA
Dermaptera
Euborellia annulipes
Guanchia pubescens
Coleoptera
Phleotribus scarabaeoides
Sitona sp.
Smicronyx (Chalybodontus) cyaneus
Carabidae indet.
Hymenoptera Formicidae
Aphaenogaster sp.Camponotus aethiops
Camponotus nylanderi
Crematogaster scutellaris
Lasius sp.Myrmica sp.Pheidole pallidula
Tapinoma sp.
Raphidioptera
Xanthostigma corsicum (larvae)
Neuroptera
Hemiptera
Fig. 2 — Resti (teste) di regine di diverse specie di Formicidae: a) da sinistra verso destra Cremato-
gaster scutellaris, Lasius sp. Aphaenogaster sp.; b) Pheidole pallidula; c) Camponotus nylanderi.
presenza di insetti camminatori, piuttosto che volatori, può essere spiegata
dalla completa assenza, all’interno dell’area di studio, di H. turcicus sulle
pareti illuminate artificialmente, nonchè da un’alta frequentazione degli habi-
tat di caccia vicini al suolo o alla vegetazione, come dimostrato già in studi
analoghi dove la specie vive in sintopia con alti gechi (LISI I et al., 2012).
Inspiegabilmente assenti gli Isopoda.
L’alta percentuale di Formicidae e Araneae (53,61% di prede, se som-
mati) è comune anche a precedenti lavori sull’analisi fecale nelle popolazioni
sintopiche di H. turcicus con Tarentola mauritanica (CAPULA & LUISELLI,
1994), ma questi ultimi autori citano anche una presenza consistente di Lepi-
dotteri (18,1% ) nella dieta dell’emidattilo, che manca nella nostra analisi.
Numerose sono le specie identificate che frequentano ambienti bui, tranquil-
li e relativamente umidi: pseudoscorpioni, il ragno Dysdera sp., le due specie
di dermatteri. La presenza di diverse specie di Coleoptera, Hemiptera e dei
Raphidioptera (trovati allo stato larvale) è probabilmente da attribuire ad
individui svernanti o comunque in periodo di latenza, dato che d’inverno non
è difficile trovare queste specie all’interno di fabbricati umani, dove cercano
rifugio per le temperature esterne più rigide.
Interessante è l’abbondanza di formiche, dove tutti i resti sono rappre-
sentanti da teste ed ali di regine in sfarfallamento. L’assenza di operaie è pro-
babilmente dovuta alla poca appetibilità di questa classe sociale, con parti
chitinose abbondanti rispetto alle sostanze nutritive corporee, nonché alle
percentuali di acido formico più alte rispetto alle classi riproduttive. L’assen-
za di maschi alati è insolita, ma può indicarci come la predazione non avven-
ga principalmente nei pressi delle sciamature, ma piuttosto su regine già
fecondate ed in cerca di posti idonei per fondare nuove colonie. Si tratta di
un comportamento inusuale e mai registrato prima, che forse merita qualche
considerazione supplementare e un approccio diverso nella ricerca, data l’e-
siguità temporale ed il limitato numero di campioni.
La plasticità trofica è una strategia ecologica fondamentale per ridurre la
competizione e risulta comune tra i predatori vertebrati, essendo stata accer-
tata più volte in particolar modo nella classe Aves. Essa è spesso legata a un
cambiamento temporaneo o stagionale (BONDÌ et al., 2014) dell’uso dell’ha-
bitat, ma raramente è stata affiancata a studi sulla competizione tra specie
ecologicamente equivalenti. L’analisi della dieta può essere migliorata
mediante determinazione genetica dei resti di prede negli escrementi, o tra-
mite analisi di contenuti stomacali, identificando anche prede del corpo
molle, irriconoscibili dall’analisi delle feci. Crediamo però fermamente che
questo metodo possa essere pericoloso per animali così piccoli e delicati,
come nel caso di questa specie.
Ringraziamenti — Ringraziamo Enrico Schifani per l’aiuto nell’identificazione dei resti di For-
micidae.
BIBLIOGRAFIA
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Indirizzo degli Autori S. BONDÌ, A. BARAGONA; e-mail: salvo.bondi@neomedia.it; alessan-
dro.baragona@gmail.com
317Nuovi dati sulla dieta di Hemidactylus turcicus
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Article
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A stomach content analysis was conducted on Hemidactylus turcicus, the Mediterranean gecko, from 19 April 1990 to 15 October 1990, on the campus of Stephen F. Austin State University, Nacogdoches, Texas. Geckos (N = 167) were placed into four size groups based on snout-vent-length (≤ 29 mm, 30-39 mm, 40-49 mm, and ≥ 50 mm) and three microhabitat groups based on perch height (those occupying perch sites < 1.52 m, ≥ 1.52 m to ≤ 3.05 m, and > 3.05 m). Stomach contents were analyzed and sex, size, and microhabitat groups were compared using Schoener's percent overlap index. Volumetrically, the most important prey items taken were Orthoptera, Lepidoptera, and Isopoda. Geckos of different size groups showed some differences in diet. The greatest difference occurred between the smallest and largest size groups. A significant positive correlation was found between gecko size and prey size (r = 0.24, P = 0.0008). Differences in the diets of geckos inhabiting different microhabitats were very evident. Geckos occupying high perch sites ate more flying prey while geckos at lower perch sites ate more ground-dwelling prey.
Article
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The winter diet of Saker Falcon Falco cherrug in the Mediterranean basin is unknown. Thanks to satellite tracking of two individuals from Hungary to Sicily, during winters 2012-13 and 2013-14 we identified the roost and collected 40 pellets. Pellet analysis allowed identification of 124 prey belonging to 29 taxa. Saker Falcons during winter shift their alimentation to insects and birds, with re-spect to mammals in the breeding season, plundering from small beetles to rabbits. Insects, especially Orthoptera and Coleoptera, were the most frequent prey in both years, totalling the 66.9% of remains. Among vertebrates the Saker Falcons preyed upon birds (21.77%), mammals (5.65%) and reptiles (4.84%). The Rock Dove plus Feral Pigeons are the key-species of winter diet, representing the 45.78% of biomass ingested in the two years. Agricultural intensification and land abandonment is rapidly changing steppe-like habitats of Mediter-ranean, and negatively affecting most potential prey of Saker Falcons. Conservation of this globally threatened species should consider al-so anthropogenic pressures outside the breeding range, and implement agri-environment schemes in the more suitable wintering grounds.
Article
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Urban ecosystems represent unique habitats that might be more or less suitable than natural systems for many species. The Mediterranean Gecko, Hemidactylus turcicus is a synanthropic species that has successfully colonized many urban and suburban areas outside its natural range. In the United States, H. turcicus has been found predominantly in southern states on exterior surfaces of buildings. We compared population density, demographics, and extent of dispersal of populations of H. turcicus at two anthropogenic sites in a temperate region of the United States. The University of Central Oklahoma (UCO) had higher building density and greater cover by anthropogenic surfaces and the Oklahoma City Zoo (ZOO) had lower building density and greater cover by vegetation. Mark and recapture sampling was conducted at UCO from 2006 to 2007 and during 2008 at ZOO. The sizes of the populations at the two sites were estimated using the Schnabel method and population densities were calculated using those estimates. Age class of captured animals, sex of adults, and gravid status of adult females were determined at both sites. We assumed that greater exterior wall surface area of individual buildings at UCO and greater land cover by anthropogenic surfaces might 1) reduce population density and 2) facilitate dispersal there relative to the ZOO. Population sizes and density in animals per ha of land and building cover and demographics were similar at the two sites. Population density per ha of building exterior wall area was higher at ZOO than at UCO. The higher density of animals on buildings, lower proportion of subadults in the population and lower maximum dispersal distance at ZOO suggest that successful diffusion dispersal might be limited at that site relative to UCO.
Article
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Phenotypic plasticity is widespread in nature, and often involves ecologically relevant behavioral, physiological, morphological and life-historical traits. As a result, plasticity alters numerous interactions between organisms and their abiotic and biotic environments. Although much work on plasticity has focused on its patterns of expression and evolution, researchers are increasingly interested in understanding how plasticity can affect ecological patterns and processes at various levels. Here, we highlight an expanding body of work that examines how plasticity can affect all levels of ecological organization through effects on demographic parameters, direct and indirect species interactions, such as competition, predation, and coexistence, and ultimately carbon and nutrient cycles.
Article
The Mediterranean gecko, Hemidactylus turcicus, is firmly established in the southern United States. Animals were active immediately after nightfall and there was a decrease in numbers of active individuals after midnight. Eighty-two percent of the geckos recaptured one time were within 6 m of the initial capture site. There was no correlation between distance moved by a gecko and time of recapture after marking. Juveniles regenerated their tails faster than males and males faster than females. The relative tail length (tail length/snout-vent length) increased ontogenetically. The sex ratio of adults was almost exactly 1:1. The reproductive season extended from April to August and females matured in the winter or spring of their second year. About two months were required to produce one clutch of two eggs; each female produced from two to three clutches per season. Eggs were laid in a cleared space and covered with debris. The average incubation period was 40 (37-45) days. Hatchlings had an average snout-vent length of 25.9 (25.0-27.7) mm and resisted starvation and dehydration for 30 to 33 days. In August, the testes were regressed but in December numerous primary spermatocytes were present and spermiogenesis was in progress. In January, one specimen contained a few sperm in the epididymides and the lumina within the testes were well developed. In July, spermatogenic activity was reduced but sperm remained packed in the epididymides. Light period may be the predominant environmental factor controlling reproduction in Hemidactylus turcicus in southern Louisiana.
Trophic niche overlap in sympatric Tarentola mauritanica and Hemidactylus turcicus: a preliminary study
CAPULA M. & LUISELLI L., 1994. Trophic niche overlap in sympatric Tarentola mauritanica and Hemidactylus turcicus: a preliminary study. Herpetol. J., 4: 24-25.
Ecology of the Mediterranean Gecko
IBRAHIM A.A., 2007. Ecology of the Mediterranean Gecko, Hemidactylus turcicus (Linnaeus, 1758) (Reptilia: Gekonidae), in North Sinai. Zool. Middle East, 41: 41-54.