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Relazioni pedagogiche. Materiali di ricerca e formazione

Authors:
Carlo Orefice at Università degli Studi di Siena
Carlo Orefice
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Abstract

Il volume riprende Per una pedagogia “di confine” dell’autore, approfondendo una serie di relazioni pedagogiche, dal livello epistemologico del rapporto della pedagogia con altre discipline, al livello teorico dell’ apprendimento “lungo il corso della vita”, fino a quello metodologico delle relazioni ricercatore/educatore, docente/studente, learner in situazione individuale/cooperativa. Da questa angolatura l’autore privilegia il contributo antropologico-culturale all'integrazione degli interventi educativi, facendo proprie metodologie comunicative ed interattive per la qualificazione degli apprendimenti e delle competenze nei processi formativi. Il volume è un contributo per la formazione pedagogica di base degli studenti delle lauree socio-sanitarie e delle altre lauree che preparano educatori e formatori.
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All content in this area was uploaded by Carlo Orefice on Nov 02, 2018
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Carlo Orece, Relazioni pedagogiche. Materiali di ricerca e formazione ISBN 978-88-6655-441-7
(print) ISBN 978-88-6655-442-4 (online PDF) ISBN 978-88-6655-443-1 (online EPUB)
© 2013 Firenze University Press
Capitolo –
nome autore
– sezione
Indice
 9
 13
RELAZIONI PEDAGOGICHE
Materiali di ricerca e formazione
C 1
Ricerca ed esperienza in educazione 19
C 2
Ampliamento della ricerca e del campo dell’educazione 27
C 3
Apprendimento tra società e cultura 39
C 4
Relazione formativa 63
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a co alle relao  ercoro aero 77
 79
... By offering a series of information in a multimodal way, cinema is able to let different points of view coincide (or clash), thus allowing to reinforce a "criticalreflective" thought in the subjects involved through continuous negotiations. In my opinion this need -which aligns with filtering our own systems of beliefs, objectives and intentional states so that the world we live in appears as the result of constant chances of discoveryreconnects to what previously affirmed, hence embracing the idea that the so-called education "effectiveness" is not to be verified or measured in the learning process, but in the ability of the latter to promote practices of reinterpretation and reconstruction of what has been learned 11 . In other words, learning is a process and not a product, and the faculties of medicine should work more and more towards this direction. ...
Guidelines for an “Operative Constructivism” in the Learning Process Through Cinema. The Film Archive for Medical Education of the University of Florence
Article
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  • Jan 2014
The aim of this paper is to offer a reflection on the use of specific and innovative educational strategies involving students and professors of the Faculty of Medicine at the University of Florence (Italy). Starting from an analysis of a properly created database named Film Archive for Medical Education, the Author shows how Cinema has a formative dimension that simultaneously involves the students, the trainers and the contexts in which they have to operate, hence becoming an extraordinary teaching tool useful for the structuring and reflection on and of the thinking.
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Pedagogy, medical education and cinema: a possible encounter
Article
Full-text available
  • Sep 2020
The article analyzes the relationship between Pedagogy, medical education and film language, retracing the scientific and professional relationship that binds the Author with the Journal and its editors.
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Introduzione alla Statistica Computazionale con R
Book
Full-text available
  • May 2018
La velocità con cui si trasferiscono oggi le informazioni (sul web, ma non solo) richiede la predisposizione di strumenti di analisi sempre più adeguati nel trattare moli di dati, di algoritmi sempre più veloci che permettano ai cosiddetti decision maker di operare scelte basate su informazioni che il trascorrere del tempo può rendere obsolete molto velocemente. Nella realtà attuale, analizzare tali informazioni per poter simulare scenari decisionali complessi potrebbe rivelarsi di fondamentale importanza nell’assicurarsi un vantaggio nei confronti della concorrenza. Questo testo introduce alla vera arte della Computazione Statistica, ovvero illustra come le competenze di programmazione informatica nello sviluppo di algoritmi possano essere messe al servizio della Statistica per la simulazione e replicazione virtuale di realtà ed esperimenti più o meno complessi. E lo fa avvalendosi dell’ottimo ambiente di sviluppo R.
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