Introduzione alla teoria delle musiche audiotattili
Abstract
The publication of this volume corresponds to a double series of requirements. First of all, to make explicit in an organic and synthetic form the Theory of Audiotactile Music, a musicological theoretical model aimed at defining in a taxonomic perspective the set of conceptual systems, practices, texts, experiences, objects and musical behaviors that gave rise during the Twentieth Century to the traditions of jazz, rock, pop or world music. But the epistemological scope of the Theory of Audiotactile Music is not limited only to these repertoires: its instruments of investigation reformulate, in a new light, aesthetic and anthropological perspectives of both the tradition of Western art music and the music of traditional cultures. In order to underline this more general founding trait, the applicative studies that follow the first theoretical part of the volume are addressed to the 18th century Italian creative practice of “partimento”; to the musical improvisation in classical music in the 18th and 19th centuries; to the discovery and creative elaboration of samba rhythms by Darius Milhaud in the second decade of the 20th century; to the contemporary art music; to the discussion of concepts and elements of jazz music theory, according to the new categories based on the audiotactile principle.
... Il secolo scorso ha portato con sé, invece, un enorme cambiamento dal punto di vista dell'antropologia culturale ("shift cognitivo") e del fare musicale, costituito dal medium tecnologico di registrazione e riproduzione video-fonografica. E' superfluo ricordare che, proprio avvalendosi di questo straordinario mezzo, insieme alla radiofonia, si è sviluppata una nuova fenomenologia creativa ed espressiva: la "popular music", come comunemente è stata chiamata nel corso del tempo, o, più correttamente, individuata attraverso l'innovativa categoria concettuale etnomusicologica delle "musiche audiotattili" (Caporaletti 2005(Caporaletti , 2014(Caporaletti , 2019 4 . In questa particolare fenomenologia (oggi studiata nei Conservatori di musica e in diverse Università internazionali 5 ), il mezzo della scrittura è residuale; allorché presente, esso non ha valore "prescrittivo", e non possiede statuto di "irrevocabilità" come invece nella musica "classica". ...
La questione quantitativa del diritto d'autore per le "utilizzazioni" del repertorio tutelato è, da sempre, oggetto di discussioni, di contrattazioni tra le parti, e di critiche mosse alla Società Italiana degli Autori ed Editori (S.I.A.E.). La narrazione giunta fino a noi, tratta l'argomento esclusivamente dalla posizione dell'avente diritto, di chi autorizza l'uso di un bene immateriale analogo alla proprietà privata.
In questo breve contributo si vuole indagare più profondamente sulle diverse fenomenologie di "utilizzo" delle opere dell'ingegno avvalendosi della "Teoria della Formatività Audiotattile" .
Grazie agli esiti di questo innovativo modello teorico è possibile risolvere aporie sulla ratio dei compensi per diritto d'autore in presenza di performance di musica dal vivo, con particolare riguardo a quelle inerenti le fenomenologie creative dotate di un alto tasso di manipolazione estemporanea dei modelli figurali di opere.
E' stato quindi individuato un gradiente del Principio Audiotattile variabile in base alle principali diverse pratiche e culture musicali.
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