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1
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle
isole adriatiche. 1. Nota sui micromolluschi marini
conchiferi rinvenuti sulla costa settentrionale dell’isola di
Lastovo [Lagosta](Croazia, Mar Adriatico Sud-Orientale)
Luigi Romani*, Alessandro Raveggi#, Maria Scaperrotta° & Stefano Bartolini°
Alleryana 36 (1) p. 1-22 genn-giugno 2018 giugno 2018
Riassunto
La malacofauna del Mar Adriatico orientale, sebbene
studiata da lungo tempo, è ancora relativamente poco
conosciuta. In questo lavoro, presentiamo i risultati
dell’esame di sedimenti prelevati nel piano circalitorale
della parte settentrionale dell’isola di Lastovo (Croazia).
In totale sono stati rinvenuti nicchi appartenenti a 407
specie, molte delle quali mai censite per il settore orien-
tale adriatico o per le acque croate, tra cui: Parachiton afri-
canus (Nierstrasz, 1906), Sinezona semicostata Burnay &
Rolán, 1990, Dikoleps umbilicostriata (Gaglini, 1987), Vitre-
olina cionella (Monterosato, 1878), Alvania subareolata
Monterosato, 1869, Alvania tenera (Philippi, 1844), Alva-
nia weinkauf jacobusi Oliverio, Amati & Nofroni, 1986,
Atys macandrewi Smith E. A., 1872 e Tellimya semirubra
(Gaglini, 1992). Degno di nota è anche il ritrovamento di
gusci appartenenti a specie solitamente rinvenibili a
maggiori profondità.
Parole chiave
Mollusca, isola di Lastovo (Lagosta), Mare Adriatico,
Mar Mediterraneo, nuove segnalazioni.
Abstract
Contribution to the knowledge of the marine Malacofauna of
Adriatic Islands. 1. Note on the shelled marine micromol-
luscs found around the northern coast of Lastovo Island
(Croatia, South-Eastern Adriatic Sea). The outcomes of
the examination of shelled micromolluscs found in sed-
iments of the circalittoral zone from N Lastovo Island
(Croatia) are here given. 407 species was found, many
*Via delle ville, 79, 55013 Lammari, Lucca, Italy,
luigiromani78@gmail.com
, corresponding author
#Via Benedetto Varchi 67, 50132, Firenze, Italy,
sandro.renze@libero.it
°Via Ermete Zacconi, 16, 50137, Firenze, Italy,
stefmaria.bartolini@alice.it
of which constitute are new records for the E Adriatic
Sea and Croatia, among them: Parachiton africanus
(Nierstrasz, 1906), Sinezona semicostata Burnay & Rolán,
1990, Dikoleps umbilicostriata (Gaglini, 1987), Vitreolina
cionella (Monterosato, 1878), Alvania subareolata Monte-
rosato, 1869, Alvania tenera (Philippi, 1844), Alvania
weinkauf jacobusi Oliverio, Amati & Nofroni, 1986,
Atys macandrewi Smith E. A., 1872 and Tellimya semiru-
bra (Gaglini, 1992). It is noteworthy that some species
found in our material generally show a deeper vertical
distribution.
Key Words
Mollusca, Lastovo island, Adriatic Sea, Mediterranean
Sea, new records.
Introduzione
La malacofauna del Mar Adriatico orientale, ed in parti-
colare della costa croata, è stata oggetto di studio dalla
metà del diciannovesimo secolo, sia in aree speciche
(Danilo & Sandri, 1855, 1856; Brusina, 1865, 1866, 1907;
Klećak, 1873; Stossich, 1866, 1880; Coen & Vatova, 1932)
sia all’interno di cataloghi riguardanti l’intero Mar
Adriatico (Stalio, 1874; Vatova, 1928; Coen, 1933; 1937;
Leloup & Volz, 1938
). Più recentemente è stata trattata
in testi divulgativi (Milišić, 2007; Simic, 2014) o in contri-
buti su faune locali o su specici gruppi tassonomici
(Chateld, 1964;
Stjepčević
, 1967; Weber, 1977;
Stjepčević
J. & Parenzan, 1980;
Hrs-Brenko & Legac, 1991, 1996;
Passamonti et al., 1993; Šimunovic, 1995; Marguš, 1998;
Hrs-Brenko et al., 1998; Legac & Hrs-Brenko, 1999; Le-
gac, 2012; Zavodnik &
Kovačić,
2000; Dell’Angelo & Za-
vodnik, 2004; Huneker et al., 2006; Siletic, 2006; Za-
2
vodnik et al., 2006; Crocetta, 2011; Legac & Jaklin, 2012;
Petović et al., 2017).
Malgrado i numerosi contribuiti sin qui pubblicati, la co-
noscenza dei molluschi della costa croata sembra essere
ancora piuttosto lacunosa. È perciò utile riportare i dati
malacologici derivati dall’esame di sedimenti prelevati
nel piano circalitorale dell’isola di Lastovo (Croazia).
Sebbene questa indagine sia limitata ad alcuni siti nella
parte settentrionale dell’isola, indaghi solo l’habitat cir-
calitorale ed abbia come obiettivo nicchi di molluschi
dalle dimensioni ridotte, crediamo che essa possa contri-
buire alla conoscenza della biodiversità marina in questo
settore del Mar Mediterraneo.
Materiali e Metodi
L’area in esame è rappresentata dalla parte settentriona-
le dell’isola di Lastovo (Lagosta) e dalle isolette satelliti.
In questa zona, la costa, alquanto frastagliata, è caratte-
rizzata da fondali prevalentemente rocciosi che scendo-
no rapidamente a notevoli profondità e terminano su
piani sabbiosi. L’ambiente indagato, appartenente al pia-
no circalitorale, è tipicamente “coralligeno”, costituito
prevalentemente da organismi costruttori: alghe calca-
ree incrostanti a cui sono associati Poriferi, Cnidari, Poli-
cheti tubicoli, Briozoi e Brachiopodi. Il materiale preso in
esame è costituito prevalentemente da detrito organoge-
no, sabbia e frazione ne, ed è stato raccolto all’interno
di anfratti rocciosi, cavità o alla base di scogliere. Il pre-
lievo è stato eseguito tramite immersioni ARA e per
mezzo di una paletta a cucchiaio ed un sacchetto semiri-
gido con un anello all’imboccatura. Sono stati effettuati
in tutto 14 prelievi, consistenti ciascuno di alcuni chilo-
grammi di detrito (generalmente tra 2 e 5 kg), nel perio-
do che va dal 27/06/2014 al 17/07/2014, a profondità
oscillanti tra i 34 ed i 55 m (Fig. 1).
Il sedimento raccolto è stato sottoposto ad una vagliatu-
ra iniziale per mezzo di setacci con maglie di 0,5 mm al
ne di eliminare il fango e la frazione ne. Successiva-
mente si è proceduto ad essiccamento ed ulteriore va-
gliatura. Il sedimento è stato esaminato tramite stereo-
microscopio ed i gusci rinvenuti misurati con oculare
micrometrico. Le misure dei nicchi riportate nelle dida-
scalie si riferiscono alla dimensione maggiore. Le identi-
cazioni sono state effettuate con l’aiuto della letteratura
malacologica europea corrente, opportunamente citata.
La sistematica e la nomenclatura utilizzata segue
WoRMS (2018) con alcune eccezioni segnalate. Il mate-
riale è conservato nelle collezioni private degli autori.
Risultati
Nella tabella 1 è riportata l’elenco sistematico delle spe-
cie rinvenute. Le specie evidenziate in grassetto sono
commentate nel testo e/o illustrate.
Discussione
Leptochiton bedullii (Dell’Angelo & Palazzi, 1986)
6 placche. Finora segnalato per l’Istria e l’isola di
Mljet
[Meleda] (Dell’Angelo & Smriglio, 1999; Dell’Angelo &
Zavodnik, 2004).
Parachiton africanus (Nierstrasz, 1906)
9 placche. Specie piuttosto rara (Dell’Angelo & Smriglio,
1999). Prima segnalazione per le acque croate.
Callistochiton pachylasmae (Monterosato, 1878)
5 placche. Una placca anteriore, proveniente dagli stessi
sedimenti esaminati nella presente nota, è stata recente-
mente segnalata da Amati & Oliverio (2016).
Hanleya hanleyi (Bean in Thorpe, 1844)
2 placche. Prima segnalazione per le acque croate.
Emarginula tenera Locard, 1892
Oltre 120 conchiglie. Specie assai comune nei sedimenti
esaminati.
Diodora gibberula (Lamarck, 1822) (Fig. 2A, B)
Fig. 1. Mappa delle stazioni di prelievo.
3
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
POLYPLACOPHORA
Lepidopleurus cajetanus (Poli, 1791)
Leptochiton bedullii (Dell’Angelo & Palazzi, 1986)
Leptochiton cimicoides (Monterosato, 1879)
Parachiton africanus Nierstrasz, 1906
Hanleya hanleyi (Bean in Thorpe, 1844)
Lepidochitona caprearum (Scacchi, 1836)
Lepidochitona monterosatoi Kaas & Van Belle, 1981
Ischnochiton rissoi (Payraudeau, 1826)
Callochiton septemvalvis (Montagu, 1803)
Callistochiton pachylasmae (Monterosato, 1878)
Chiton corallinus (Risso, 1826)
Chiton olivaceus Spengler, 1797
Acanthochitona crinita (Pennant, 1777)
Acanthochitona fascicularis (Linnaeus, 1767)
GASTROPODA
Tectura virginea (O. F. Müller, 1776)
Emarginula adriatica Costa O.G., 1829
Emarginula huzardii Payraudeau, 1826
Emarginula octaviana Coen, 1939
Emarginula rosea Bell T., 1824
Emarginula sicula Gray, 1825
Emarginula tenera Locard, 1892
Diodora gibberula (Lamarck, 1822)
Scissurella costata D’Orbigny, 1824
Sinezona cingulata (Costa O.G., 1861)
Sinezona semicostata Burnay & Rolán, 1990
Anatoma cfr. tenuisculpta (Seguenza G., 1877)
Haliotis tuberculata Linnaeus, 1758
Lepetella cfr. espinosae Dantart & Luque, 1994
Jujubinus exasperatus (Pennant, 1777)
Jujubinus striatus (Linnaeus, 1758)
Clanculus corallinus (Gmelin, 1791)
Clanculus cruciatus (Linnaeus, 1758)
Clanculus jussieui (Payraudeau, 1826)
Gibbula ardens (Salis Marschlins, 1793)
Gibbula fanulum (Gmelin, 1791)
Gibbula guttadauri (Philippi, 1836)
Gibbula turbinoides (Deshayes, 1835)
Calliostoma conulus (Linnaeus, 1758)
Calliostoma laugieri (Payraudeau, 1826)
Calliostoma cfr. laugieri (Payraudeau, 1826)
Calliostoma zizyphinum (Linnaeus, 1758)
Danilia costellata (O.G. Costa, 1861)
Bolma rugosa (Linnaeus, 1767)
Homalopoma sanguineum (Linnaeus, 1758)
Tricolia pullus (Linnaeus, 1758)
Tricolia tenuis (Michaud, 1829)
Dikoleps marianae Rubio, Dantart & Luque, 1998
Dikoleps umbilicostriata (Gaglini, 1987)
Skenea catenoides (Monterosato, 1877)
Skeneoides exilissima (Philippi, 1844)
Skeneoides jeffreysii (Monterosato, 1872)
Smaragdia viridis (Linnaeus, 1758)
Bittium lacteum (Philippi, 1836)
Bittium latreillii (Payraudeau, 1826)
Bittium reticulatum (da Costa, 1778)
Bittium submamillatum (De Rayneval & Ponzi, 1854)
Cerithium vulgatum Bruguiere, 1792
Cerithium renovatum Monterosato, 1884
Fossarus ambiguus (Linnaeus, 1758)
Petalopoma elisabettae Schiaparelli, 2002
Turritella turbona Monterosato, 1887
Triphoridae sp.
Metaxia metaxa (Delle Chiaie, 1828)
Obesula marisnostri Bouchet, 1985
Marshallora adversa (Montagu, 1803)
Monophorus erythrosoma (Bouchet & Guillemot, 1978)
Monophorus perversus (Linnaeus, 1758)
Monophorus thiriotae Bouchet, 1985
Cheirodonta pallescens (Jeffreys, 1867)
Similiphora cfr. similior (Bouchet & Guillemot, 1978)
Similiphora cfr. triclotae Bouchet, 1996
Cerithiopsis atalaya Watson, 1885
Cerithiopsis cfr. annae Cecalupo & Buzzurro, 2005
Cerithiopsis cfr. buzzurroi (Cecalupo & Robba, 2010)
Cerithiopsis cfr. denticulata (Cecalupo & Robba, 2010)
Cerithiopsis diadema Monterosato, 1874
Cerithiopsis fayalensis Watson, 1880
Cerithiopsis jeffreysi Watson, 1885
Cerithiopsis minima (Brusina, 1865)
Cerithiopsis cfr. minima (Brusina, 1865)
Cerithiopsis nana Jeffreys, 1867
Cerithiopsis pulchresculpta Cachia, Mifsud & Sammut, 2004
Cerithiopsis scalaris Locard, 1891
Cerithiopsis tubercularis (Montagu, 1803) complex
Krachia cylindrata (Jeffreys, 1885)
Krachia tiara Monterosato, 1874
Dizoniopsis concatenata (Conti, 1864)
Dizoniopsis coppolae (Aradas, 1870)
Opalia hellenica (Forbes, 1844)
Epitonium algerianum (Weinkauff, 1866)
Epitonium clathrus (Linnaeus, 1758
Epitonium muricatum (Risso, 1826)
Epitonium pulchellum (Bivona Antonio, 1832)
Eulima bilineata Alder, 1848
Melanella petitiana (Brusina, 1869)
Melanella cfr. polita (Linnaeus, 1758)
Parvioris ibizenca (Nordsiek, 1968)
Vitreolina cionella (Monterosato, 1878)
Vitreolina curva (Monterosato, 1874)
Vitreolina perminima (Jeffreys, 1883)
Vitreolina cfr. philippi (de Rayneval & Ponzi, 1854)
Sticteulima jeffreysiana (Brusina, 1869)
Ersilia mediterranea (Monterosato, 1869)
Melaraphe neritoides (Linnaeus, 1758)
Eatonina fulgida (Adams J., 1797)
Eatonina ochroleuca (Brusina, 1869)
Eatonina pumila (Monterosato, 1884)
4
Rissoa lia (Monterosato, 1884)
Rissoa rodhensis Verduin, 1985
Rissoa scurra (Monterosato, 1917)
Rissoa variabilis (Von Muhelfeldt, 1824)
Rissoa violacea Desmarest, 1814
Alvania aspera (Philippi, 1844)
Alvania beanii (Hanley in Thorpe, 1844)
Alvania cancellata (Da Costa, 1778)
Alvania carinata (Da Costa, 1778)
Alvania cimicoides (Forbes, 1844
Alvania geryonia (Nardo, 1847)
Alvania hallgassi Amati & Oliverio, 1985
Alvania hispidula (Monterosato, 1884)
Alvania lineata Risso, 1826
Alvania mamillata Risso, 1826
Alvania pagodula (Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus, 1884)
Alvania punctura (Montagu, 1803)
Alvania scabra (Philippi, 1844)
Alvania cfr. settepassii Amati & Nofroni, 1985
Alvania subareolata Monterosato, 1869
Alvania subcrenulata (Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus,
1884)
Alvania tenera (Philippi, 1844)
Alvania weinkauf jacobusi Oliverio, Amati & Nofroni, 1986
Alvania zetlandica (Montagu, 1815)
Crisilla sp.
Crisilla semistriata (Montagu, 1808)
Manzonia crassa (Kanmacher, 1798)
Obtusella intersecta (Wood S.W., 1857)
Pusillina incospicua (Alder, 1844)
Pusillina munda (Monterosato, 1884)
Pusillina philippi (Aradas & Maggiore, 1844)
Pusillina radiata (Philippi, 1836)
Rissoina bruguieri (Payraudeau, 1826)
Barleeia unifasciata (Montagu, 1803)
Caecum armoricum De Folin, 1869
Caecum auriculatum De Folin, 1868
Caecum aff. clarkii (Carpenter, 1858)
Caecum subannulatum De Folin, 1870
Caecum trachea (Montagu, 1803)
Hyala vitrea (Montagu, 1803)
Tornus subcarinatus (Montagu, 1803)
Petaloconchus glomeratus (Linnaeus, 1758)
Vermetus granulatus (Gravenhorst, 1831)
Vermetus triquetrus Bivona-Bernardi, 1832
Aporrhais pespelecani (Linnaeus, 1758)
Megalomphalus azoneus (Brusina, 1865)
Crepidula moulinsi Michaud, 1829
Crepidula unguiformis Lamarck, 1822
Calyptraea chinensis (Linnaeus, 1758)
Capulus ungaricus (Linnaeus, 1758)
Lamellaria perspicua (Linnaeus, 1758)
Trivia mediterranea (Risso, 1826)
Luria lurida (Linnaeus, 1758)
Erosaria spurca (Linnaeus, 1758)
Notocochlis dillwynii (Payraudeau, 1826)
Euspira guillemini (Payraudeau, 1826)
Euspira pulchella (Risso, 1826)
Firoloida desmarestia Lesueur, 1817
Carinaria lamarckii de Blainville, 1817
Atlanta selvagensis de Vera & Seapy, 2006
Atlanta brunnea Gray, 1850
Protatlanta souleyeti (Smith E.A., 1888)
Oxygyrus inatus Benson, 1835
Ocenebra edwardsii (Payraudeau, 1826)
Muricopsis cristata (Brocchi, 1814)
Ocinebrina sp.
Typhinellus labiatus (De Cristoforis & Jan, 1832)
Coralliophila meyendorfi (Calcara, 1845)
Volvarina mitrella (Risso, 1826)
Granulina marginata (Bivona, 1832)
Granulina mediterranea Landau, La Perna & Marquet, 2006
Gibberula miliaria (Linnaeus, 1758)
Gibberula philippi (Monterosato, 1878)
Gibberula sp.
Episcomitra cornicula (Linnaeus, 1758)
Pusia ebenus (Lamark, 1811)
Pusia savignyi (Payraudeau, 1826)
Pusia tricolor (Gmelin, 1791)
Pisania striata (Gmelin, 1791)
Aplus sp.
Chauvetia afnis (Monterosato, 1889)
Chauvetia lineolata (Tiberi, 1868)
Chauvetia turritellata (Deshayes, 1835)
Chauvetia ventrosa Nordsieck, 1976
Enginella leucozona (Philippi, 1844)
Euthria cornea (Linnaeus, 1758)
Cumia reticulata (Blainville, 1829)
Tritia cuvierii (Payraudeau, 1826)
Tritia incrassata (Strøm, 1768)
Columbella rustica (Linnaeus, 1758)
Mitrella gervillii (Payraudeau, 1826)
Mitrella coccinea (Philippi, 1836)
Mitrella minor (Scacchi, 1836)
Mitrella scripta (Linnaeus, 1758)
Tarantinaea lignaria (Linnaeus, 1758)
Fusinus buzzurroi
Prkić
& Russo, 2008
Crassopleura maravignae (Bivona Ant. in Bivona And., 1838)
Conus ventricosus Gmelin, 1791
Drilliola loprestiana (Calcara, 1841)
Comarmondia gracilis (Montagu, 1803)
Clathromangelia granum (Philippi, 1844)
Mitromorpha cfr. karpathoensis (Nordsieck, 1969)
Mitromorpha cfr. columbellaria (Scacchi, 1836)
Mangelia coarctata (Forbes, 1840)
Mangelia cfr. unifasciata (Deshayes, 1835)
Mangelia costulata Risso, 1826
Mangelia stosiciana Brusina, 1869
Mangelia taeniata (Deshayes, 1835)
Mangelia vauquelini (Payraudeau, 1826)
5
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Bela menkhorsti Van Aartsen, 1988
Raphitoma aequalis (Jeffreys, 1867)
Raphitoma atropurpurea (Locard & Caziot, 1900)
Raphitoma bicolor (Risso, 1826)
Raphitoma aff. bicolor (Risso, 1826)
Raphitoma concinna (Scacchi, 1836)
Raphitoma cfr. brunneofasciata Pusateri & Giannuzzi-Savelli, 2013
Raphitoma echinata (Brocchi, 1814)
Raphitoma ephesina Pusateri, Giannuzzi-Savelli &
Stahlschmidt, 2017
Raphitoma cfr. laviae (Philippi, 1844)
Raphitoma leufroyi (Michaud, 1828)
Raphitoma locardi Pusateri & Giannuzzi Savelli, 2013
Raphitoma linearis (Montagu, 1803)
Raphitoma lineolata (Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus, 1883)
Raphitoma smriglioi Pusateri & Giannuzzi-Savelli, 2013
Teretia teres (Reeve, 1844)
Haedropleura septangularis (Montagu, 1803)
Mathilda gemmulata Semper, 1865
Rissoella diaphana (Alder, 1848)
Rissoella inata (Monterosato, 1880)
Rissoella opalina (Jeffreys, 1848)
Omalogyra atomus (Philippi, 1841)
Omalogyra simplex (Costa O.G., 1861)
Ammonicera scheriana (Monterosato, 1869)
Ammonicera cfr. andresi Oliver & Rolán, 2015
Ammonicera cfr. arrondoi Oliver & Rolán, 2015
Ammonicera cfr. nodulosa Oliver & Rolán, 2015
Tomura depressa (Granata-Grillo, 1877)
Tjaernoeia exquisita (Jeffreys, 1883)
Cima cylindrica (Jeffreys, 1856)
Cima minima (Jeffreys, 1858)
Cima cfr. minima (Jeffreys, 1858)
Anisocycla nitidissima (Montagu, 1803)
Anisocycla pointeli (De Folin, 1869)
Odostomia carrozzai Van Aartsen, 1987
Odostomia lukisii Jeffreys, 1859
Odostomia scalaris MacGillivray, 1843
Odostomia striolata Forbes & Hanley, 1850
Odostomia turrita Hanley, 1844
Odostomia unidentata (Montagu, 1803)
Megastomia conoidea (Brocchi, 1814)
Megastomia conspicua (Alder, 1850)
Liostomia afzelii Warén, 1991
Folinella excavata (Philippi, 1836)
Folinella ghisottii Van Aartsen, 1984
Kongsrudia stefanisi (Jeffreys, 1869)
Spiralinella incerta (Milaschewitch, 1916)
Parthenina clathrata (Jeffreys, 1848)
Parthenina emaciata (Brusina, 1866)
Parthenina indistincta (Montagu, 1808)
Parthenina interstincta (Adams J., 1797)
Parthenina juliae (De Folin, 1872)
Parthenina suturalis (Philippi, 1844)
Odostomella bicincta (Tiberi, 1868)
Odostomella doliolum (Philippi, 1844)
Ondina dilucida (Monterosato, 1884)
Ondina vitrea (Brusina, 1866)
Ondina warreni (Thompson, 1845)
Euparthenia humboldti (Risso, 1826)
Eulimella acicula (Philippi, 1836)
Eulimella bogii Van Aartsen, 1994
Eulimella neoattenuata Gaglini, 1992
Eulimella ventricosa (Forbes, 1844)
Turbonilla gradata Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus, 1883
Turbonilla lactea (Linnaeus, 1758)
Turbonilla pumila Seguenza G., 1876
Turbonilla pusilla (Philippi, 1844)
Pyrgiscus jeffreysii (Jeffreys, 1848)
Pyrgiscus rufus (Philippi, 1836)
Clathrella clathrata (Philippi, 1844)
Ringicula conformis Monterosato, 1877
Retusa mammillata (Philippi, 1836)
Retusa truncatula (Bruguiere, 1792)
Retusa umbilicata (Montagu, 1803)
Williamia gussonii (Costa O.G., 1829)
Haminoea sp.
Atys jeffreysi (Weinkauff, 1866)
Atys macandrewi Smith E.A., 1872
Weinkaufa turgidula (Forbes, 1844)
Philine angulata Jeffreys, 1867
Philine catena (Montagu, 1803)
Philine intricata Monterosato, 1875
Philine punctata (Adams J., 1800)
Volvulella acuminata (Bruguiere, 1792)
Cavolinia inexa (Lesueur, 1813)
Clio pyramidata Linné, 1767
Styliola subula (Quoy & Gaimard, 1827)
Limacina trochiformis (D’Orbigny, 1836)
Limacina bulimoides (D’Orbigny, 1836)
Heliconoides inatus (D’Orbigny, 1834)
Lobiger serradifalci (Calcara, 1840)
Tylodina perversa (Gmelin, 1791)
Berthellina sp. 1
Berthellina sp. 2
Aplysia sp.
Petalifera petalifera (Rang, 1828)
Auriculinella bidentata (Montagu, 1808)
BIVALVIA
Nucula nitidosa Winckworth, 1930
Austronucula perminima (Monterosato, 1875)
Arca tetragona Poli, 1795
Barbatia barbata (Linnaeus, 1758)
Acar clathrata (Defrance, 1816)
Striarca lactea (Linnaeus, 1758)
Glycymeris bimaculata (Poli, 1795)
Crenella arenaria Monterosato, 1875
Crenella pellucida (Jeffreys, 1859)
Musculus subpictus (Cantraine, 1835)
6
Musculus costulatus (Risso, 1826)
Rhomboidella prideauxi (Leach, 1815)
Lithophaga lithophaga (Linnaeus, 1758)
Dacrydium hyalinum (Monterosato, 1875)
Modiolus barbatus (Linnaeus, 1758)
Modiolula phaseolina (Philippi, 1844)
Cyclopecten brundisiensis Smriglio & Mariottini, 1990
Palliolum incomparabile (Risso, 1826)
Manupecten pesfelis (Linnaeus, 1758)
Talochlamys multistriata (Poli, 1795)
Mimachlamys varia (Linnaeus, 1758)
Flexopecten hyalinus (Poli, 1795)
Spondylus gaederopus (Linnaeus, 1758)
Heteranomia squamula (Linnaeus, 1758)
Monia patelliformis (Linnaeus, 1761
Lima lima (Linnaeus, 1758)
Limaria hians (Gmelin, 1791)
Limaria tuberculata (Olivi, 1792)
Limatula gwyni (Sykes, 1903)
Limatula subauriculata (Montagu, 1808)
Neopycnodonte cochlear (Poli, 1795)
Ctena decussata (Costa O.G., 1829)
Loripinus fragilis (Philippi, 1836)
Lucinella divaricata (Linnaeus, 1758)
Myrtea spinifera (Montagu, 1803)
Thyasira biplicata (Philippi, 1836)
Thyasira succisa (Jeffreys, 1876)
Diplodonta rotundata (Montagu, 1803)
Diplodonta trigona (Scacchi, 1835)
Chama gryphoides (Linnaeus, 1758)
Pseudochama gryphina (Lamarck, 1819)
Galeomma turtoni Turton, 1825
Bornia geoffroyi (Payraudeau, 1826)
Bornia sebetia (Costa O. G., 1830)
Kellia suborbicularis (Montagu, 1803)
Lasaea adansoni (Gmelin, 1791
Scacchia cfr. oblonga (Philippi, 1836)
Epilepton clarkiae (Clark W., 1852)
Montacuta substriata (Montagu, 1808)
Kelliopsis jozinae Van Aartsen & Carrozza, 1998
Tellimya ferruginosa (Montagu, 1808)
Tellimya semirubra (Gaglini, 1992)
Kurtiella bidentata (Montagu, 1803)
Hemilepton nitidum (Turton, 1822)
Glans trapezia (Linnaeus, 1767)
Centrocardita aculeata (Poli, 1795)
Astarte sulcata (Da Costa, 1778)
Goodallia triangularis (Montagu, 1803)
Parvicardium carrozzai van Aartsen & Goud, 2001
Parvicardium minimum (Philippi, 1836)
Parvicardium scabrum (Philippi, 1844)
Parvicardium scriptum (Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus, 1892)
Papillicardium papillosum (Poli, 1791)
Laevicardium crassum (Gmelin, 1791)
Asbjornsenia pygmaea (Lovén, 1846)
Moerella donacina (Linnaues, 1758)
Arcopella balaustina (Linnaeus, 1758)
Gari costulata (Turton, 1822)
Gari depressa (Pennant, 1777)
Abra longicallus (Scacchi, 1835)
Coralliophaga lithophagella (Lamarck, 1819)
Venus verrucosa Linnaeus, 1758
Globivenus effossa (Philippi, 1836)
Gouldia minima (Montagu, 1803)
Callista cfr. chione Linnaeus, 1758
Pitar mediterranea (Aradas & Benoit, 1872)
Pitar rudis (Poli, 1795)
Polititapes sp.
Clausinella fasciata (Da Costa, 1778)
Timoclea ovata (Pennant, 1777)
Irus irus (Linnaeus, 1758)
Lajonkairia lajonkairii (Payraudeau, 1826)
Corbula gibba (Olivi, 1792)
Sphenia binghami Turton, 1822
Rocellaria dubia (Pennant, 1777)
Hiatella arctica (Linné, 1767)
Xylophaga dorsalis (Turton, 1819)
Thracia distorta (Montagu, 1803)
Thracia phaseolina (Lamarck, 1818)
Bryopa aperta (Sowerby G.B.I, 1823)
Poromya granulata (Nyst & Westendorp, 1839)
Cardiomya costellata (Deshayes, 1835)
SCAPHOPODA
Antalis vulgaris (Da Costa, 1778)
Dischides politus (Wood S., 1842)
Tabella 1. Elenco sistematico delle specie di molluschi conchiferi rinvenuti (Isola Lastovo, Croazia).
Alcune decine di conchiglie in vari stadi di sviluppo. Tra
i numerosi nicchi allo stadio “rimuliforme” (1.2-1.8 mm)
è osservabile un’ampia variabilità nella posizione del
foramen e nell’estensione del callo che lo circonda inter-
namente. Quando questo è particolarmente espanso po-
steriormente può simulare un setto. Tali esemplari mo-
strano forti somiglianze con Puncturella picciridda Palaz-
zi & Villari, 2001 (Fig. 2C) per questo carattere, scultura
esterna e prolo generale. Queste forme sono state rin-
venute in numerose località assieme ad esemplari “tipi-
ci” di D. gibberula a vari stadi di sviluppo, comprese al-
cune della Sicilia nord-orientale nell’areale di P. piccirid-
da (Fig. 2B) (Palazzi & Villari, 2001; Vazzana, 2010). So-
spettiamo quindi che questa specie non sia altro che una
forma giovanile di Diodora Gray, 1821, ed in questo con-
cordiamo con l’opinione di Geiger espressa in Albano et
al. (2017). Nel materiale esaminato, la selenizona è più o
meno evidente per trasparenza quando la conchiglia è
7
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
osservata in posizione ventrale, ma questo carattere non
è risultato diagnostico. Ulteriori indagini su esemplari
topotipici saranno necessari per convalidare questa ipo-
tesi.
Sinezona semicostata Burnay & Rolán, 1990
6 conchiglie. Segnalata solo recentemente per il Mar Me-
diterraneo e precisamente per le acque circumsiciliane e
l’isola di Corfù (
Micali & Geiger, 2015;
Micali, 2016; Ro-
mani et al., 2017
). Facilmente confondibile con giovani
di
Scissurella costata D’Orbigny, 1824, può essere distinta
da questa per una serie di caratteri riportati in Romani et
al. (2017
), ai quali va aggiunto l’andamento della spi-
ra. Mentre in S. costata, la spira è regolarmente discen-
dente in S. semicostata questa si mantiene generalmen-
te parallela e in alcuni casi tende a risalire rispetto alla
porzione precedente, tanto che la zona apicale del
nicchio appare come infossata.
Prima segnalazione per le acque croate e per il Mar
Adriatico.
Anatoma cfr. tenuisculpta (Seguenza G., 1877) (Fig. 2D)
Circa 150 conchiglie. Specie trattata da Romani et al.
(2017).
Negri
&
Corselli (
2016) illustrano e commentano
una forma molto simile attribuendola ad Anatoma aspera
(Philippi, 1844), ma questa specie
possiede spira più
elevata e
scultura sulla spalla meno tta (Geiger, 2012).
Illustriamo per confronto un esemplare di A. aspera rac-
colto presso l’isola di Krk [Veglia] a profondità analoghe
(Fig. 2E). Anatoma crispata (Fleming, 1828) illustrata da
De Min & Vio (1997) sembra corrispondere a questa for-
ma.
Jujubinus striatus (Linnaeus, 1758) (Fig. 2F, G)
Diverse decine di conchiglie. Specie altamente polimor-
ca, probabilmente si tratta di un complesso di specie
(Romani et al., 2017).
Calliostoma cfr. laugieri (Payraudeau, 1826) (Fig. 3A)
3 conchiglie. Spira abbastanza elevata, assenza di scultu-
ra apprezzabile, eccetto nel primo giro e mezzo di teleo-
conca, colore rosso mattone uniforme. Assieme ad alcuni
esemplari giovani di quello che viene correntemente in-
teso come C. laugieri “tipico”, abbiamo rinvenuto questa
forma che richiama Calliostoma gualterianum (Philippi,
1848) (Ghisotti & Melone, 1971). Considerando che la si-
stematica del genere Calliostoma Swainson, 1840 nel Ma-
re Mediterraneo è tutt’altro che chiarito, preferiamo non
attribuire con certezza i nostri esemplari a questo taxon.
Dikoleps marianae Rubio, Dantart & Luque, 1998.
6 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Figura 2. A, B. Diodora gibberula, A. 1,9 mm, Lastovo; B. 1,8 mm, Scilla, Sicilia. C. Puncturella picciridda, 1,6 mm, Taormina, Sicilia
(esemplare topotipico). D. Anatoma cfr. tenuisculpta, 2,7 mm, Lastovo. E. Anatoma aspera, 2,8 mm, Krk (Croazia). F, G. Jujubinus
striatus, Lastovo; F. 5,5 mm; G. 6,2 mm.
8
Dikoleps umbilicostriata (Gaglini, 1987)
4 conchiglie. Spira poco elevata, presenza di solchi con-
centrici che occupano circa metà della base. Conosciuta
per la Spagna meridionale e la Sicilia
(Rubio et al., 2004;
Vazzana, 2010; Gofas et al., 2011
). Gli esemplari illustrati
come
Dikoleps nitens (Philippi, 1844) da Portalatina (2008)
sembrano corrispondere a questa specie, piuttosto che a
Dikoleps templadoi Rubio, Dantart & Luque, 2004 che pos-
siede spira più alta, prolo più globulare e scultura spira-
le relegata allo stretto ombelico
(Rubio et al., 2004).
Prima segnalazione per le acque croate e per il mare
Adriatico.
Skenea catenoides (Monterosato, 1877)
Oltre 80 conchiglie. Prima segnalazione per le acque cro-
ate.
Skeneoides exilissima (Philippi, 1844) e
Skeneoides jeffreysii (Monterosato, 1872) (Fig. 3B)
150 e 6 conchiglie, rispettivamente. Mentre la prima spe-
cie risulta molto comune, S. jeffreysi è stata rinvenuta in
pochissimi esemplari. Le due specie, sebbene separabili
su basi morfologiche nel materiale esaminato (
Warén
,
1992), rimangono controverse. Poiché S. exilissima esibi-
sce una notevole variabilità nella scultura con forme che
molto si avvicinano a S. jeffreysi (Scaperrotta et al., 2014),
crediamo che sia opportuno riesaminare queste due spe-
cie con metodi non puramente conchigliari al ne di ve-
ricarne la reale posizione sistematica.
Petalopoma elisabettae Schiaparelli, 2002
12 conchiglie. Già segnalata per la vicina Korčula [Cur-
zola] (
Chiarelli & Micali, 2003).
Triphoridae sp. (Fig. 3C)
1 conchiglia. Esemplare mostruoso mancante dei giri
apicali e con scultura altamente modicata, molto simile
a quello rinvenuto a Corfù (Romani et al., 2017).
Obesula marisnostri Bouchet, 1985
4 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Marshallora adversa (Montagu, 1803) (Fig. 3F-H)
20 conchiglie. Abbiamo attribuito a questa specie i nicchi
provvisti di protoconca bicarinata, il quarto cordone spi-
rale ed i due basali lisci e per l’assenza di cordoni in so-
vrannumero dietro il peristoma. Gli esemplari esaminati
si possono separare sostanzialmente in due mor. Il pri-
mo presenta prolo assai slanciato, generalmente di
maggiori dimensioni, con noduli del cordone adapicale
biancastri o comunque più chiari del resto della conchi-
glia (Fig. 3F). Questa forma, ben nota in letteratura, si
rinviene in numerose località mediterranee. Al secondo
sono riconducibili individui con nicchi generalmente di
minore dimensione, prolo maggiormente conico e colo-
re marrone uniforme (Fig. 3G) simili a quello rafgurato
in Gofas et al. (2011). Alcuni esemplari con colorazione
meno intensa richiamano Cheirodonta pallescens (Jeffreys,
1867) (Fig. 3H); tuttavia questa specie possiede cordoni
soprannumerari e colorazione più pallida. Concordiamo
quindi con Bouchet (1985), che, sottolineando il polimor-
smo per dimensioni, prolo e cromatismo della conchi-
glia di queste popolazioni, sospetta che ci si possa trova-
re di fronte ad un complesso di specie.
Monophorus thiriotae Bouchet, 1985
5 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Cheirodonta pallescens (Jeffreys, 1867)
3 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Similiphora cfr. similior (Bouchet & Guillemot, 1978)
(Fig. 3D, E)
8 conchiglie. Sebbene il cromatismo del nicchio e la scul-
tura siano compatibili con S. similior, preferiamo non at-
tribuire i nostri esemplari a questa specie dato che una
determinazione sicura è possibile solamente esaminan-
do animale e radula.
Similiphora cfr. triclotae Bouchet, 1996 (Fig. 3I, J)
4 conchiglie. Vedi osservazioni relative a Similiphora cfr.
similior. Qualora la nostra identicazione dubitativa fos-
se confermata in futuro, questa costituirebbe la prima
segnalazione per le acque croate.
Cerithiopsis cfr. annae Cecalupo & Buzzurro, 2005
(Fig. 4A, B)
3 conchiglie. Il nostro materiale ben si adatta alla descri-
zione originale di questa specie (Cecalupo & Buzzurro,
2005). Esemplari di C. micalii (Cecalupo & Villari, 1997)
con maggior numero di spire sono più cilindrici e pre-
sentano un prolo simile, ma la scultura della protocon-
ca e i due cordoni basali lo differenziano da questa spe-
cie (Cecalupo & Villari, 1997). Cerithiopsis minima (Brusi-
na, 1865) possiede protoconca liscia e biancastra, ma la
teleoconca ha prolo pupoide e due cordoni basali. Al-
cune forme attribuite a C. scalaris Locard, 1891, con pro-
lo più cilindrico e giri apicali bianchi, possiedono una
protoconca scolpita e più conica (Oliver et al., 2012; Sca-
perrotta et al., 2014). In questi, inoltre, la scultura della
protoconca risulta assai variabile e in alcuni esemplari è
apparentemente mancante (Fig. 4C). Sembra perciò op-
portuno che questa specie sia riesaminata all’interno di
una rivalutazione globale del complesso di C. scalaris.
Cerithiopsis annae è diffusa lungo le coste nordafricane e
nel settore occidentale del Mar Mediterraneo (Oliver,
2007; Cecalupo et al., 2008;
Agamennone & Micali,
2009;
Oliver et al., 2012, 2015).
9
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Figura 3. A. Calliostoma cfr. laugieri, 8,5 mm, Lastovo. B. Skeneoides jeffreysii, 1,7 mm Lastovo. C. Triphoridae sp., 4.1 mm, Lastovo.
D, E. Similiphora cfr. similior, Lastovo; D. 9,5 mm; E. 6,5 mm. F-H. Marshallora adversa, Lastovo; F. 9 mm; G. 5 mm; H. 4,5 mm. I, J.
Similiphora cfr. triclotae, Lastovo; I. 5,9 mm; J. 9,6 mm.
10
La presente segnalazione, se confermata, ne amplierebbe
l’areale al Mare Adriatico.
Cerithiopsis cfr. minima (Brusina, 1865) (Fig. 4D)
6 conchiglie. Nicchio di dimensioni ridotte (altezza mas-
sima di 2.4 mm), prolo pupoide che si restringe alla ba-
se, apice composto da circa 4.5 giri completamente lisci.
Sulla base sono presenti un paio di cordoncini lisci, la
regione columellare è arcuata ed il canale sifonale è mol-
to corto. Colore della teleoconca bruno scuro, della pro-
toconca bruno chiaro. Questa forma è molto simile a C.
minima (Brusina, 1865), ma si distingue da questa per la
protoconca marrone e più cilindrica, allo stesso modo è
supercialmente simile a C. nana Jeffreys, 1867, che però
possiede una protoconca conica e con la tipica micro-
scultura del gruppo “Nanopsis” (Cecalupo & Robba,
2010; Prkić & Mariottini, 2010; Modica et al., 2013). Oli-
ver et al. (2015) segnalano per le Isole Chafarinas (Mar
Mediterraneo Occidentale), sotto il nome di C. cfr. mini-
ma e Cerithiopsis sp. 3, alcune forme afni a C. minima che
potrebbero indicare la presenza di un complesso di spe-
cie criptiche.
Cerithiopsis tubercularis (Montagu, 1803) complex
Alcune decine di conchiglie. L’identità e la nomenclatu-
ra di C. tubercularis, sebbene recentemente riconsiderate,
rimangano assai controverse (Cecalupo & Robba, 2010,
2011; Prkić et al., 2012). Appare ormai evidente che C.
tubercularis, come correntemente inteso, sia un comples-
so di specie criptiche caratterizzate da conchiglie con
teleoconca allungata (da pupoide a subcilindrica), evi-
dente scultura assiale e spirale la cui intersezione deter-
mina tubercoli arrotondati, protoconca multispirale, co-
nica e liscia o con debolissima scultura a livello della
sutura. Recentemente per l’areale dalmata sono state
evidenziate due specie sostanzialmente indistinguibili a
livello conchigliare ma separabili per veste cromatica
dell’animale e parametri molecolari (Cecalupo & Robba,
2010; Prkić & Mariottini, 2010; Modica et al., 2013). Poi-
ché il loro areale è attiguo alla zona che abbiamo preso in
esame, molto probabilmente queste sono presenti nel
nostro materiale, ma avendo a disposizione unicamente
conchiglie, non è possibile una determinazione a livello
specico.
Dizoniopsis concatenata (Conti, 1864)
7 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Epitonium algerianum (Weinkauff, 1866)
1 conchiglia. Questa specie è molto simile ad
E. tiberii
(de Boury, 1890) ma è separabile da questo per le ca-
ratteristiche della protoconca
(Bouchet & Warén, 1986;
Scaperrotta et al., 2010).
Prima segnalazione per le acque croate.
Melanella cfr. polita (Linnaeus, 1758) (Fig. 4E)
2 conchiglie.
Vitreolina cionella (Monterosato, 1878)
1 conchiglia. Prima segnalazione per le acque croate e
per il Mare Adriatico. Questa specie è stata rinvenuta in
diverse località mediterranee, seppure in quantità ridot-
tissime (Cachia et al., 2001; Tringali, 2001 ed ivi; Gofas et
al., 2011; Cossignani & Ardovini, 2011; Scaperrotta et al.,
2015; Micali, 2016; Romani et al., 2017). Cogliamo l’occa-
sione per segnalare il ritrovamento della specie anche
per Pantelleria (Canale di Sicilia), Tarifa (Spagna meri-
dionale atlantica) e Capo Greco (Cipro), prima segnala-
zione per l’isola (Öztürk et al., 2004).
Vitreolina perminima (Jeffreys, 1883)
6 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate e
per il mare Adriatico.
Ersilia mediterranea (Monterosato, 1869)
4 conchiglie.
Questa specie è già nota per le acque
istriane (Babbi & Rinaldi, 1981; Vio & De Min, 1999)
ma apparentemente non è stata mai segnalata per le
coste meridionali della Croazia.
In Romani et al. (2017)
gli esemplari rinvenuti a Corfù sono stati erroneamente
indicati come la prima segnalazione per le acque greche,
che invece è preceduta da
Hoenselaar & Hoenselaar
(1989).
Eatonina ochroleuca (Brusina, 1869)
Centinaia di conchiglie. Specie comunissima con pattern
cromatico variabile: molti esemplari presentano macule
bianche molto estese, altri sono completamente bianchi.
Rissoa rodhensis Verduin, 1985 (Fig. 5A-B)
Circa 30 conchiglie. Gli esemplari rinvenuti si caratteriz-
zano per conchiglie relativamente sottili e prive di costo-
le assiali ma notevolmente variabili nelle dimensioni.
L’apice di tipo “grande” ne permette la distinzione da R.
auriscalpium (Linnaeus, 1758). Alcune conchiglie partico-
larmente allungate e biancastre sono avvicinabili a
R.
angustior (Monterosato, 1917) come attualmente inte-
sa
(Verduin, 1985)
, ma la validità di tale taxon è al-
quanto incerta e perciò esso non è stato preso in con-
siderazione nell’elaborazione della check-list - vedi
analoghe considerazioni su materiale di provenienza
ionica in
Trono (2006) e Trono & Macrì (2013).
Prima segnalazione per le acque croate.
A scopo comparativo sono stati esaminati campioni del
“complesso Rissoa auriscalpium” di varie provenienze.
Nei campioni di Aya Napa (Cipro), Corfù (Grecia) e La-
stovo (Croazia) è stata rinvenuta solo la forma “ad apice
grande”, mentre in quelli circumsiciliani, tirrenici e ligu-
ri, questa è stata rinvenuta saltuariamente e sempre ac-
compagnata dalla più numerosa forma “ad apice picco-
lo”. In particolare la forma “ad apice grande” è stata
11
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Figura 4. A, B. Cerithiopsis cfr. annae, 4,5 mm, Lastovo. C. Cerithiopsis scalaris, 6,4-7 mm Castiglioncello (Livorno). D. Cerithiopsis cfr.
minima, 2,2 mm, Lastovo. E. Melanella cfr. polita, 3,7 mm, Lastovo.
rinvenuta a Scilla, Isola di Ustica, Capo Palinuro, Isola di
Giannutri, Golfo di Baratti e Imperia. Una discreta varia-
bilità morfologica della teleoconca, in termini di dimen-
sioni, prolo, veste cromatica e forza della scultura è os-
servabile in tale materiale. Le popolazioni tirreniche con
apice “grande” sono generalmente attribuite a Rissoa
italiensis Verduin, 1985 che si caratterizza, oltre per la ti-
pologia di protoconca, per la teleoconca più robusta e
tarchiata e coste più evidenti (Verduin, 1985;
Russo &
Patti, 2005
). Tuttavia, eccetto gli esemplari provenienti
Figura 5. A, B. Rissoa rodhensis, Lastovo; A. 5,8 mm; B. 2,9 mm. C-F. Rissoa rodhensis. C. 7,8 mm, Palinuro (Salerno); D. 6,2 mm,
Golfo di Baratti (Livorno); E. 5,8 mm, Golfo di Baratti (Livorno); F. 7,5 mm, Imperia.
12
Figura 6. A-E. Alvania lineata, Lastovo; A. 4 mm; B. 3,3 mm; C. 3,3 mm; D. 3,4 mm; E. 2,7 mm. F-H. Alvania cfr. settepassii, Lastovo;
F. 3,8 mm; G. 3,5 mm; H. 3,3 mm. I, J. Alvania cfr. settepassii, Formiche di Grosseto (Grosseto); I. 4,2 mm; J. 3,9 mm. K. Alvania cfr.
settepassii, 4,4 mm, Calafuria (Livorno). L. Alvania cfr. settepassii, 3,8 mm, Castelsardo (Sardegna settentrionale).
da Procida, gli altri corrispondono piuttosto a vari morfa
di R. auriscalpium-rodhensis (Fig. C-F). Questo lascia sup-
porre che R. rodhensis sia presente anche nel Mar Tirreno
e Mar Ligure. La distinzione tra queste due “specie ge-
melle”, come per altro di numerose coppie di specie di
prosobranchi mediterranei (Oliverio, 1995), si basa sulla
“teoria dell’apice conchigliare” che afferma che diverse
morfologie della protoconca indichino diverse strategie
di sviluppo (planktotroca vs non-planktotroca) (
Thor-
son, 1950;
Shuto, 1974; Jablonsky & Lutz, 1980). Bouchet
(1989), esaminando la pecilogonia nei gastropodi, affer-
ma che essa è marginale e che sostanzialmente il tipo di
13
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
sviluppo larvale è un carattere specie-specico. Tale
principio è stato contestato da
Warén (1996) in riferi-
mento alla coppia
R. membranacea
-labiosa e dati geneti-
ci preliminari sembrano non rilevare differenze gene-
tiche apprezzabili tra le forme
del “complesso Rissoa
auriscalpium”
(
Oliverio, 1994 e ivi). Future indagini mo-
lecolari saranno necessarie per chiarire le relazioni tra
questi due taxa.
Alvania aspera (Philippi, 1834)
Oltre 150 conchiglie. Pattern cromatico molto variabile.
Alvania beanii (Hanley in Thorpe, 1844)
ed Alvania hispidula (Monterosato, 1884)
Complessivamente oltre 150 conchiglie. Vedi Romani et
al. (2017).
Alvania hallgassi Amati & Oliverio, 1985
Alcune centinaia di conchiglie. Morfologia del nicchio
piuttosto costante e corrispondente a quella della forma
tipica. A differenza del materiale proveniente da Corfù,
non sono stati osservati individui che si avvicinano ad A.
dalmatica Buzzurro &
Prkić
, 2007. Questa specie peraltro
non è stata da noi rinvenuta, sebbene l’isola di Lastovo
ne sia il locus typicus (Amati & Oliverio, 1985; Buzzurro
&
Prkić
, 2007; Romani, 2015; Romani et al., 2017).
Alvania lineata Risso, 1826 (Fig. 6A-E)
Oltre 100 conchiglie. Pochi esemplari appartengono alla
forma tipica, mentre gli altri presentano una grande va-
riabilità morfologica e cromatica. È possibile che ci si tro-
vi di fronte a un complesso di specie (Romani et al.,
2017), vedi discussione di A. cfr. settepassii.
Alvania mamillata Risso, 1826 (Fig. 7A-C)
Oltre 50 conchiglie. La protoconca, di tipo paucispirale, è
piuttosto variabile in termini di dimensioni (diametro
massimo tra 320 m e 450 m), numero di giri (1.2-1.7) e
dimensione/inclinazione del nucleo. La separazione
dalla specie “gemella” A. cimex (Linnaeus, 1758) è risul-
tata difcoltosa negli esemplari con nucleo di minori di-
mensioni (Fig. 7A). La distinzione specica con quest’ul-
tima è stata recentemente messa in discussione da Oliver
et al. (2015) e necessita di ulteriori indagini. Vedi discus-
sione su R. rodhensis.
Alvania cfr. settepassii Amati & Nofroni, 1985
(Fig. 6F-I)
Oltre 400 conchiglie. Scultura spirale costituita da cor-
doncini evidenti tra le coste assiali che spesso le sormon-
tano leggermente. Colore uniformemente roseo-giallino,
alcuni esemplari completamente bianchi. Una macchia
rosea di estensione variabile è presente dietro il peristo-
ma di alcuni individui con colorazione più intensa. Que-
sta forma presenta una certa variabilità nel colore/scul-
tura ma differisce dall’A. settepassii topotipica: conchiglie
dalle Secche di Tor Paterno (>40 conchiglie esaminate)
Figura 7. A-C. Alvania mamillata, Lastovo; A-A’. 4,5 mm; B-B’. 3,5 mm; C. 4,3 mm.
14
possiedono un numero di coste assiali leggermente mi-
nore e scultura spirale attenuata, a malapena visibile tra
queste (Amati & Nofroni, 1985). A scopo comparativo
abbiamo esaminato numerose conchiglie assegnabili ad
A. settepassii provenienti da diverse località del Mar Me-
diterraneo centrale; queste, ad eccezione di un campione
dall’isola de La Galite (Tunisia) (14 conchiglie), differi-
scono in qualche modo dalla forma tipica. In particolare:
esemplari dall’Isola di Giannutri (>100 conchiglie) sono
per la maggior parte “tipici” (Scaperrotta et al., 2010),
sebbene un numero ridotto possieda una scultura spira-
le più accentuata, con corde spirali che sormontano in
modo evidente le coste rendendole “nodulose”, tanto da
richiamare
A. elisae Margelli, 2001. Una forma molto
simile è stata chiamata “Alvania elisae x
Alvania sette-
passii” (Cossignani & Ardovini, 2011). Esemplari dalle
Formiche di Grosseto (>70 conchiglie) (Fig. 6I, J) presen-
tano scultura spirale più forte. A parte alcuni esemplari
“tipici”, tali esemplari si avvicinano a certe forme mono-
crome di A. lineata Risso, 1826. Esemplari da Calafuria
(Livorno) (18 conchiglie) (Fig. 6K) presentano scultura
spirale più accentuata e sono da confrontare con
A. elisae
e
A. lineata. Esemplari dall’Isola Palmarola (Latina) (>90
conchiglie), Isola d’Elba (>60 conchiglie) e Punta Cam-
panella (Napoli) (>60 conchiglie) presentano scultura
spirale più o meno forte, ma sempre evidente e presente
sulle coste e sono pochi gli esemplari “tipici”. Esemplari
da Castelsardo (Sassari) (>50 conchiglie) presentano
scultura spirale più forte (Fig. 6L).
Un abbondante campione di Alvania (>400 conchiglie)
raccolto nell’isola di Krk [Veglia], i cui esemplari, attual-
mente in studio (Bruno Amati, com. pers.), sono stati at-
tribuiti ad A. garrafensis Peñas & Rolán 2008 (Campani,
2012), che presenta delle indubbie somiglianze con il
materiale di Lastovo. Queste conchiglie possiedono me-
diamente coste assiali più sottili e tte, scultura spirale
relativamente forte, ultimo giro più espanso e giri apica-
li acuti, ma anche qui la variabilità è rilevante. Alcuni
nicchi sono uguali al materiale di Lastovo, altri mostra-
no afnità con A. settepassii, A. lineata ed Alvania schwart-
ziana Brusina, 1866. Anche Alvania sp. dalle Isole Tremiti
e dall’Isola di
Korčula
[Curzola
] (
Chiarelli & Micali,
2003; Micali et al., 2005) mostra forti somiglianze con A.
settepassii s.l. ed il nostro materiale. Queste specie, carat-
terizzate da scultura assiale della teleoconca general-
mente prevalente e da protoconca paucispirale con nu-
merosi cordoncini tti e irregolari, formano un gruppo
molto complesso in cui una netta separazione su base
conchigliare non è sempre possibile, da cui esemplari di
incerta attribuzione (ad esempio
Alvania cfr. elisae in
Scuderi & Terlizzi, 2012).
Alvania subareolata Monterosato, 1869
3 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate e
per il mare Adriatico.
Alvania subcrenulata (Bucquoy,
Dautzenberg & Dollfus, 1884)
23 conchiglie. Conchiglie bianche, con spira piuttosto
elevata e base ristretta, che ricordano A. amatii Oliverio,
1986, ma con protoconca tipica di questa specie (Scaper-
rotta et al., 2012; Amati, 2014). Coen (1937) cita A. subcre-
nulata da materiale del museo di Zara che potrebbe esse-
re di origine croata, ma tale segnalazione necessita con-
ferma.
Prima segnalazione per le acque croate.
Alvania tenera (Philippi, 1844)
2 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Alvania weinkauf jacobusi Oliverio,
Amati & Nofroni, 1986
3 conchiglie. Segnalata per l’Istria ma non rafgurata
(
Vio & De Min, 1999);
questo ritrovamento conferma la
presenza della specie in acque croate
. Questo taxon, ben
separabile dalla sottospecie nominale, richiede proba-
bilmente rango specico (
Bruno Amati, comm. pers.).
Crisilla sp.
(Fig. 8C)
5 conchiglie. Conchiglia piccola (raggiunge 1.5 mm), con
giri convessi. Supercie apparentemente liscia, sull’ulti-
mo giro può essere presente un accenno di cordone spi-
rale a livello della sutura. Colore di fondo trasparente-
giallognolo con più serie di macchiette rossastre (4
sull’ultimo giro). Protoconca paucispirale di 1.3-1.5 giri,
diametro massimo di 320-350 µm, supercie liscia ornata
di cordoncini spirali poco rilevati e distanziati tra loro.
Questa forma
richiama C. ramosorum Oliver, Templado
& Kersting, 2012 per la quasi totale assenza di scultu-
ra della teleoconca
(Fig. 8D)
(
Oliver et al., 2012). D’altra
parte, C. beniamina (Monterosato, 1884)
, come general-
mente intesa, mostra una notevole variabilità in pro-
lo, dimensioni, colorazione e scultura
(Buzzurro &
Greppi, 1997; Scaperrotta et al., 2011) (Fig. 8E-H),
e ne-
cessita di una profonda revisione che chiarisca se ci tro-
viamo di fronte ad una specie polimorfa od a un com-
plesso di specie. Appare quindi difcile una sicura attri-
buzione degli esemplari esaminati.
Prima segnalazione per le acque croate.
Pusillina munda (Monterosato, 1884) (Fig. 8B)
5 conchiglie. Specie “gemella” di P. radiata (Philippi,
1836) (Fig. 8A), ma con protoconca paucispirale. Segna-
lata per l’Istria ma non rafgurata (
Vio & De Min, 1999),
questo ritrovamento conferma la presenza della specie
in acque croate
.
Caecum auriculatum De Folin, 1868
25 conchiglie, di cui una appartenente alla forma
decur-
tatum Monterosato, 1884 1884 (
Ruggieri, 1994;
Pizzini
et al., 1995).
Caecum aff. clarkii Carpenter, 1859
15
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
5 conchiglie. L’attribuzione delle popolazioni mediterra-
nee alla specie di Carpenter è piuttosto controversa (van
Aartsen & Fehr-De Wal, 1975; Nofroni et al., 1997; Bou-
chet, 2010). Gli esemplari rinvenuti non possiedono
un’evidente scultura longitudinale, che si manifesta sal-
tuariamente nella forma mediterranea.
Caecum semitra-
chea Monterosato, 1884 ha come località tipo la costa
croata (isola di Ulib) e potrebbe corrispondere a que-
sta forma.
Atlanta selvagensis de Vera & Seapy, 2006
6 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Muricopsis cristata (Brocchi, 1814) (Fig. 9A)
Una trentina di conchiglie, tra giovanili e subadulte. La
maggior parte riferibili alla forma bicolor Monterosato,
1878, mentre alcuni esemplari sembrano corrispondere a
M. cristata forma inermis (Philippi, 1836) (Fig. 9A), vedi
Romani et al. (2017).
Ocinebrina sp. (Fig. 9B)
15 conchiglie, tra giovanili e subadulte. Barco et al.,
(2018) hanno dimostrato su basi molecolari che O. acicu-
lata (Lamark, 1822) è un complesso di specie criptiche;
purtroppo, in tale lavoro non sono stati analizzati esem-
plari di provenienza adriatica, provvisoriamente asse-
gnati a O. cf. corallina (Scacchi, 1836). In attesa di ulterio-
ri indagini che chiariscano lo status delle popolazioni
adriatiche, non è da escludere che il nostro materiale sia
riferibile ad O. aegeensis Aissaoui, Barco & Oliverio, 2017.
La specie, segnalata per Corfù come O. aciculata (La-
mark, 1822) (Romani et al., 2017), presenta le stesse pro-
blematiche. Poiché O. aciculata ha una distribuzione me-
diterranea limitata al Mare di Alboran, sembra più cor-
retto riportarla come Ocinebrina sp.
Granulina mediterranea Landau,
La Perna & Marquet 2006 (Fig. 9K)
1 conchiglia. Prima segnalazione per le acque croate e
per il mare Adriatico.
Gibberula sp.
Una ventina di conchiglie. Vedi Romani et al. (2017).
Aplus sp.
Una dozzina di conchiglie, tra giovanili e subadulte.
Figura 8. A. Pusillina radiata, 3,1 mm, Lastovo. B. Pusillina munda, 2,8 mm, Lastovo. C.
Crisilla sp.
, 1,5 mm, Lastovo. D.
Crisilla ramo-
sorum
, 1,5 mm, Punta de la Mona (mare di Alboran). E-H. Crisilla beniamina; E. 1.6 mm, Ustica (Sicilia); F. 1,6 mm, Filicudi (Sicilia); G.
1,8 mm, Filicudi (Sicilia); H. 1,9 mm, Cannizzaro (Sicilia).
16
Aissaoui et al. (2016) hanno dimostrato su basi molecola-
ri che Aplus dorbignyi (Payreaudeau, 1826) è un comples-
so di specie criptiche. Esemplari di provenienza adriati-
ca, che potrebbero essere conspecici con il nostro mate-
riale, non sono stati analizzati. Non è da escludere co-
munque che questo sia riferibile ad A. gaillardoti (Puton,
1856), specie a cui sono stati attribuiti gli esemplari di
provenienza ionica.
Chauvetia afnis (Monterosato, 1889)
9 conchiglie, a vari stadi di crescita. La controversa posi-
zione sistematica di questo taxon è stata riassunta in Ro-
mani et al. (2017). Nella stessa pubblicazione abbiamo
erroneamente attribuito l’illustrazione dei sintipi di Do-
novania afnis Monterosato, 1889 conservati presso il
Muséum national d’Histoire naturelle (Paris) a Gofas &
Oliver (2010) invece che a Oliver & Rolán (2009). Prima
segnalazione per le acque croate.
Chauvetia lineolata (Tiberi, 1868)
9 conchiglie, giovanili. Prima segnalazione per le acque
croate.
Mitromorpha cfr. karpathoensis (Nordsieck, 1969)
(Fig. 9C, D) e Mitromorpha cfr. columbellaria
(Scacchi, 1836) (Fig. 9E-G)
Oltre 40 conchiglie. L’identicazione delle specie medi-
terranee del genere
Mitromorpha Carpenter, 1865,
seb-
bene recentemente revisionate da Amati et al. (2015),
presenta difcoltà a causa del notevole polimorsmo di
alcune esse, ed in particolare di M. columbellaria. A titolo
di esempio illustriamo qui alcune forme che solo dubita-
tivamente assegniamo alle due specie.
Raphitoma aequalis (Jeffreys, 1867)
2 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Raphitoma ephesina Pusateri, Giannuzzi-Savelli &
Stahlschmidt, 2017 (Fig. 9J)
Seconda segnalazione per la Croazia dopo quella da Du-
gi Otok [Isola Lunga] (Pusateri et al., 2017).
Raphitoma spp. (Fig. 8A-E, J-L)
Vengono qui illustrati alcuni taxa riferibili al genere
Raphitoma Bellardi, 1847. Essendo le specie euro-medi-
terranee di questo genere attualmente in revisione (Pu-
sateri & Giannuzzi-Savelli, 2008; Pusateri et al., 2012,
2013, 2016, 2017), ci limitiamo a segnalare alcuni taxa che
verranno adeguatamente trattati in future pubblicazioni.
Raphitoma aff. bicolor (Risso, 1826)
5 conchiglie, tra giovanili e subadulte. Specie gemella di
R. bicolor con protoconca paucispirale.
Raphitoma locardi Pusateri & Giannuzzi Savelli,
2013 (Fig. 9H)
2 conchiglie, subadulte. Nomen novum pro Clathurella
cylindrica Locard & Caziot, 1899 non Pease, 1860 (Pusate-
ri et al., 2013). F
rancesco Pusateri det.
Raphitoma cfr. laviae (Philippi, 1844). (Fig. 9I)
3 conchiglie, tra giovanili e subadulte.
Francesco Pusa-
teri det.
Raphitoma smriglioi Pusateri & Giannuzzi-Savelli,
2013
5 conchiglie, tra giovanili e subadulte. Questo ritrova-
mento conferma la presenza della specie in acque croate,
dopo la generica segnalazione dalla Croazia presente
nella descrizione originale (Pusateri et al., 2013).
Omalogyra atomus (Philippi, 1841) e
Omalogyra simplex (Costa O. G., 1861)
4 e 14 conchiglie rispettivamente. Omalogyra atomus si
presenta nella varietà fasciata Monterosato, 1877 caratte-
rizzata dalla presenza di 5 sottili fasce brune ad anda-
mento spirale. Omalogyra simplex si presenta nella varietà
polyzona Bucquoy, Dautzenberg & Dollfus, 1884, con sot-
tili fasce rossicce ad andamento obliquo (Palazzi, 1988;
Gaglini, 1993). Indagini preliminari sulle coste spagnole
(Oliver et al., 2012) sembrano indicare che la diversità del
genere Omalogyra Jeffreys, 1859 nel Mar Mediterraeno
sia probabilmente maggiore di quanto nora pensato.
Ammonicera cfr. nodulosa Oliver & Rolán, 2015,
Ammonicera cfr. andresi Oliver & Rolán, 2015
e Ammonicera cfr. arrondoi Oliver & Rolán, 2015
5, 3 e 2 conchiglie rispettivamente. Attribuiamo gli esem-
plari esaminati alle specie recentemente descritte da Oli-
ver & Rolán (2015) per le acque iberiche con un margine
di incertezza, poiché per una sicura determinazione è
necessario l’utilizzo del microscopio elettronico a scan-
sione (SEM). In studio.
Tjaernoeia exquisita (Jeffreys, 1883)
1 conchiglia. Prima segnalazione per le acque croate.
Cima cfr. minima (Jeffreys, 1858)
Una decina di conchiglie. Vedi Romani et al. (2017).
Eulimella neoattenuata Gaglini, 1992
5 conchiglie. Prima segnalazione per le acque croate.
Retusa umbilicata (Montagu, 1803) (Fig. 10A)
Una ventina di conchiglie. Includiamo sotto questo no-
17
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Figura 9. A. Muricopsis cristata, 4,2 mm, Lastovo. B. Ocinebrina sp., 4,3 mm, Lastovo. C-D. Mitromorpha cfr. karpathoensis, Lastovo;
C. 6,7 mm; D. 7,3 mm. E-G. Mitromorpha cfr. columbellaria, Lastovo; E. 6,7 mm; F. 6,5 mm; G. 6,8 mm. H. Raphitoma locardi, 4,8
mm, Lastovo. I. Raphitoma cfr. laviae, 5,5 mm, Lastovo. J. Raphitoma ephesina, 3 mm, Lastovo. K. Granulina mediterranea, 2,2 mm,
Lastovo.
me forme con nicchio dalla scultura piuttosto variabile,
da quasi liscio ad ornato con una leggera scultura cancel-
lata, ma che generalmente possiedono sottili solchi spi-
rali. Attualmente R. strigella (Lovén, 1846) è considerato
sinonimo di questa specie, mentre R. crossei (Bucquoy,
Dautzenberg & Dollfus, 1886) e R. crebrisculpta (Monte-
rosato, 1884) valide, ma i reali rapporti tra queste specie
sono ancora da chiarire. In attesa di una revisione appro-
18
fondita di questo gruppo preferiamo utilizzare il nome
più antico (van Aartsen et al., 1984; Oliverio. & Tringali,
2001; Gofas et al., 2011; Crocetta et al., 2015).
Haminoea sp.
20 conchiglie, a vari stadi di crescita. Vedi Romani et al.
(2017).
Atys macandrewi Smith E.A., 1872
1 conchiglia. L’esemplare assomiglia supercialmente
ad
A. angustatus E. A. Smith, 1872 per la periferia della
spira leggermente espansa e il colore uniformemente
bianco, ma un attento esame della scultura ne ha per-
messo l’attribuzione ad A.
macandrewii
. Le specie me-
diterranee del genere Atys
Montfort, 1810
, sebbene re-
centemente oggetto di alcuni studi, necessitano di ul-
teriori indagini che ne chiariscano con maggior preci-
sione le relazioni logenetiche (
Micali et al., 2016;
Oskars et al., 2017)
.
Prima segnalazione per le acque croate e per il mare
Adriatico.
Aplysia
sp.
23 conchiglie, a vari stadi di crescita. Descrizione in Ro-
mani et al. (2017). I nicchi potrebbero appartenere ad A.
parvula Mörch, 1863; siamo confortati, oltre che da infor-
mazioni bibliograche anche dal confronto diretto con
materiale di questo taxon fornito da Danilo Scuderi. Pre-
feriamo tuttavia non attribuire il nostro materiale a que-
sto taxon poiché una corretta determinazione delle spe-
cie del genere Aplysia Linnaeus, 1767 richiede l’esame
delle parti molli (
Cattaneo, 1982; Ballesteros & Templa-
do, 1987;
Scuderi & Terlizzi, 2012).
Austronucula perminima (Monterosato, 1875)
4 conchiglie e oltre 20 valve. Già segnalata per la vicina
Korčula [Curzola] sotto il nome di
Nucula recondita Go-
fas & Salas, 1996
(
Chiarelli & Micali, 2003).
Crenella pellucida (Jeffreys, 1859)
5
conchiglie
e oltre 30 valve. Seconda segnalazione per
le acque croate dopo
Scaperrotta et al. (2009).
Cyclopecten brundisiensis Smriglio & Mariottini, 1990
Una trentina di valve. Già segnalata per la vicina Korčula
[Curzola] (
Chiarelli & Micali, 2003;
Cossignani & Ardo-
vini, 2011), è specie non rara nell’area in esame.
Parvicardium carrozzai van Aartsen & Goud, 2001
(Fig. 10B)
8 valve. Specie poco nota, nora riportata per poche
località (Malta, Arcipelago Toscano e Grecia), vedi
van Aartsen & Goud, 2000, 2001, ma già segnalata per la
vicina Korčula [Curzola] (
Chiarelli & Micali, 2003).
Scacchia cfr. oblonga
(Philippi, 1836)
8 valve e 2 conchiglie giovanili complete. Questa forma
possiede morfologia della cerniera e dimensioni della
protoconca analoghe a S. oblonga tipiche di provenien-
za tirrenica, ma, durante la crescita, le valve diventano
maggiormente inequilaterali.
Vedi Romani et al. (2017).
Bornia geoffroyi (Payraudeau, 1826)
3 valve. In una valva giovanile la supercie del nic-
chio presenta fossette circolari distanziate e regolar-
mente distribuite.
Tellimya semirubra (Gaglini, 1992) (Fig. 10C)
1 valva. Questa rara specie è stata segnalata solo per
poche località (Bogi & van Aartsen, 2006). L’esempla-
re rinvenuto si presenta privo del tipico deposito su-
perciale
color ruggine ma la forma della valva e la
morfologia della cerniera corrispondono perfettamente
a quelle della specie. Prima segnalazione per le acque
croate e per il mare Adriatico.
Figura 10. A. Retusa umbilicata, 2,7 mm, Lastovo. B. Parvicardium carrozzai, 4,2 mm, Lastovo. C. Tellimya semirubra, 1,9 mm, Lastovo.
19
Contributo alla conoscenza della malacofauna marina delle isole adriatiche
Conclusioni
La malacofauna indagata è tipica dell’ambiente coralli-
geno (Pérès, 1982) con alcune eccezioni costituite da spe-
cie pelagiche o di origine infralitorale. I molluschi sono
stati tutti rinvenuti non viventi poiché sono state indaga-
te esclusivamente tanatocenosi. L’analisi del materiale
ha rivelato la presenza di nicchi appartenenti a 407 spe-
cie: 14 Polyplacophora, 299 Gastropoda, 92 Bivalvia e 2
Scaphopoda. Le famiglie più rappresentate sono i Pyra-
midellidae (35 specie) ed i Rissoidae (33 specie). Diverse
specie sono segnalate per la prima volta per la costa cro-
ata o per il mar Adriatico. Degne di particolare nota so-
no: Parachiton africanus (Nierstrasz, 1906), Sinezona semi-
costata Burnay & Rolán, 1990, Dikoleps umbilicostriata
(Gaglini, 1987), Vitreolina cionella (Monterosato, 1878),
Alvania subareolata Monterosato, 1869, Alvania tenera
(Philippi, 1844), Alvania weinkauf jacobusi Oliverio,
Amati & Nofroni, 1986, Atys macandrewi Smith E.A., 1872
e Tellimya semirubra (Gaglini, 1992). Da notare che alcune
specie rinvenute nei nostri campioni sono di solito asso-
ciate a maggiori profondità, quali Anatoma cfr. tenui-
sculpta (Seguenza G., 1877), Lepetella cfr. espinosae Dan-
tart & Luque, 1994, Alvania cimicoides (Forbes, 1844),
Abra longicallus (Scacchi, 1835), Poromya granulata (Nyst
& Westendorp, 1839) e Cardiomya costellata (Deshayes,
1835). La presenza di specie di profondità è stata discus-
sa da Romani et al. (2017).
Ringraziamenti
Bruno Amati (Roma), Massimo Appolloni (Roma),
Cesare Bogi (Livorno), Enzo Campani (Livorno), France-
sco Chiriaco (Livorno), Fabio Crocetta (Napoli),
Attilio
Pagli (Lari), Francesco Pusateri (Palermo), Carlo Sbra-
na (Livorno), Danilo Scuderi (Catania), Franco Sira-
gusa (Livorno) e Lionello Tringali (Roma) per l’identi-
cazione di materiale, fonti bibliograche, scambio di
opinioni, suggerimenti e informazioni inedite. Un
ringraziamento particolare è rivolto a Jacov Prkic
(Spalato) che, condividendo con noi la sua profonda
conoscenza della malacofauna marina croata, ha per-
messo di migliorare la qualità del presente contributo.
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