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Michela Balocchi, “Cosa si intende con l’espressione "bambini dal sesso in-
certo?”, in Paoli B., Ghisoni A., Cikada M. (a cura di), Guida Arcobaleno, Golem
Edizioni, Torino, Maggio 2018, pp. 226-228.
Cosa si intende con l’espressione "bambini dal sesso incerto"?
L’espressione ‘bambini dal sesso incerto’, routinariamente usata dalla stampa Italia-
na nei casi di notizie su neonatɜ o bambinɜ con atipicità genitale , denota tutta l’in
1-
capacità e l’imbarazzo delle società fondate su un forte binarismo di sesso/genere a
comprendere, ancor prima che accogliere, quei neonati che abbiano caratteristiche
sessuali che differiscono dalla media.
I bambini e le bambine con atipicità nelle caratteristiche sessuali primarie (anatomi-
che, gonadiche o cromosomiche) non hanno un ‘sesso incerto’, hanno il loro proprio
sesso biologico che per gli adulti può risultare non chiaramente ascrivibile alle cate-
gorie del femminile e del maschile, ovvero alla dicotomia di sesso/genere dominante.
E’ comprensibile che la mancanza di conoscenza relativa alle possibili differenze nel-
lo sviluppo sessuale (dsd) comporti inizialmente grande sconcerto, preoccupazione
2
e sofferenza nei genitori, ma con un’adeguata formazione, che dovrebbe essere ri-
volta a tutta la popolazione, si potrebbero evitare quelle pratiche mediche di chirurgia
cosmetica irreversibile volte a modificare l’aspetto estetico dei genitali atipici, prati-
che e trattamenti dettati da pressioni socio-culturali e non da reali motivi di salute.
Tali pratiche mediche invasive si sono affermate e diffuse nella seconda metà del
Novecento, a partire dagli Stati Uniti, sotto l'influenza delle sperimentazioni dello psi-
cosessuologo John Money e della sua équipe alla Johns Hopkins University. Money
teorizzava la neutralità psicosessuale dell'infante e riteneva che il suo "sano" svilup-
po dipendesse primariamente dall'aspetto dei genitali e da una chiara educazione al
genere assegnato entro il secondo anno di età. La nascita di unə bambinə con geni-
tali atipici veniva e viene tuttora considerata come una emergenza psico-sociale.
Così, anche a fronte di organi sani e di uno stato di salute che non richiederebbe al-
Balocchi M. - Braida N., Il “caso” di Gela: le variazioni intersex tra sensazionalismo mediatico e in
1-
terventismo medico, 6 Febbraio, 2014, in http://www.intersexioni.it/il-caso-di-gela-le-variazioni-inter-
sessuali-tra-sensazionalismo-dei-media-e-interventismo-medico/
Sul dibattito terminologico ved. E' meglio usare il termine intersessuale, intersessuato o intersex?, in
2
questa Guida.
cun tipo di trattamento medico urgente e non consensuale, la gestione dominante
nei casi di intersessualità prevede interventi di chirurgia estetica e trattamenti farma-
cologici volti a rendere le caratteristiche sessuali normativamente più femminili o più
maschili.
L’attuale apparente paradosso cui assistiamo è che maggiori sono le conoscenze
biomediche e scientifiche sulla diversità e complessità delle caratteristiche di sesso,
maggiori sono le pratiche attuate per l'eliminazione e la cancellazione di queste di-
versità (Fausto Sterling 1993, 2000). Come scriveva Connell più di dieci anni fa: ‘la
nostra rappresentazione del genere è spesso dicotomica, ma la realtà non lo
è’ (Connell 2006), o anche, con i latini: natura non facit saltus.
Dal 2013 in poi numerosi organismi internazionali , compresa la stessa Organizza
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zione Mondiale della Sanità (2016), si sono espressi in modo molto chiaro contro
queste pratiche mediche definite violazione dei diritti umani fondamentali e tortura.
Il problema però rimane, come scrive Leslie Jaye (2016), attivista intersex: ‘’non esi-
stono leggi che riconoscano la legittimità dell’intersessualità nella società: esistiamo
nell’ambito medico e simultaneamente veniamo negati nella società’’.
Soltanto Malta (GIGESC Act, 2015) ha legiferato per rendere illegali tali pratiche me-
diche. L’auspicio è che altri Stati seguano questo esempio e che i trattamenti medici
irreversibili, non necessari per stringenti motivi di salute, non consensuali e dannosi,
non siano più presentati ai genitori o tutori come l’unica possibilità da intraprendere,
e le persone vengano invece accolte per come sono e venga data loro la possibilità
di scegliere, quando potranno farlo, se modificare o meno le loro caratteristiche ses-
suali primarie e secondarie, rispettando così la loro integrità fisica e il loro diritto al-
l’autodeterminazione.
Breve bibliografia
- Connell R. (2006), Questioni di Genere, il Mulino, Bologna.
- Fausto Sterling A. (2000), Sexing the Body, Basic Books, New York.
- Fausto Sterling A. (1993), The Five Sexes: Why Male and Female Are Not
Enough? The Sciences, 20-24.
Quali il CRPD - Committee on the Rights of Persons with Disabilities nel 2016, le Nazioni Unite con
3
il Rapporto Speciale contro la Tortura del 2015, la FRA - Foreign Affairs Council dell’Unione Europea -
2013 , l’Assemblea Parlamentare del Consiglio d’Europa 2013.
- Jaye L. (2016), Voglio un linguaggio che dica la verità, in www.intersexioni.it, v.o. in
http://intersexday.org/en/language-truth-jaye/
- Kessler S. J. (1996), La costruzione medica del genere: il caso dei bambini inter-
sessuali, in Piccone S. - Saraceno C. (a cura di), Genere. La costruzione sociale del
femminile e del maschile, il Mulino, Bologna.