Nel 1928 l'abate Navas, studiando i tricotteri del Museo di Storia Naturale di Genova, pubblicò i primi dati riferiti alla Liguria menzionando 6 specie. Bisogna tuttavia aspettare oltre mezzo secolo per avere studi più dettagliati su questa Regione, l'occasione fu il XXIV Congresso di Biogeografia del 1982 nel quale Cianficconi e Moretti esposero i risultati di una ricerca che portò a 60 le
... [Show full abstract] specie accertate nella Regione. Già nelle conclusioni del lavoro gli autori evidenziavano la compresenza di taxa alpini ed appenninici che nella regione trovavano il proprio limite distributivo. La pubblicazione della terza lista dei tricotteri italiani nel 2001 riporta per la Liguria 96 specie, circa un quarto della fauna italiana. Da allora numerose indagini specifiche, realizzate da Malicky e dal nostro museo, hanno consentito di giungere ad un livello di conoscenza adeguato anche se non esaustivo di questo ordine di Insetti. Numerose sono le specie steno-endemiche note di questa regione, spesso rinvenibili anche nei dipartimenti confinanti della vicina Francia. In questi anni sono state descritte 5 nuove specie, tutte delle Alpi Liguri: Synagapetus liguricus, Consorophylax corvo, Crunoecia fortunae, Bereamya gudrunae e Stactobia alpina, tutte rinvenute in poche stazioni caratterizzate da ambienti sorgentizi o igropetrici. L'area di indagine costituisce un evidente limite distributivo per le specie alpine, tra queste: Tinodes luscinia, Allogamus mendax, Metanoea flavipennis; numerose sono anche le specie appenniniche che