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Sulle tracce del cambiamento: Millennials e Baby Boomers a confronto

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... Una difficoltà che segna marcatamente la nostra storia culturale e che la crisi economica globale e la pandemia Covid-19 ripropongono. Qui, il rafforzarsi di un "welfare familistico" a carico delle donne (Sampugnaro, 2017) intrecciato a un familismo «morale» (Tramma, 2020, p. 169;Brambilla, 2020), che torna a celebrare (e normare) la centralità della famiglia e del materno, rinnovano implicitamente l'inconciliabilità della maternità con attività professionali (Aassve et. al., 2020). ...
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Negli ultimi due decenni, la Marvel Cinematic Universe ha portato sugli schermi la trasposizione delle trame e di alcuni personaggi dei fumetti Marvel, ideati a partire dagli anni Sessanta; ha prodotto diciotto film, spin off, video giochi, gadgets e merchandising ispirati ai film, ottenendo un successo internazionale fra giovani e giova-nissimi. In alcuni casi, il passaggio dal fumetto al cinema ha comportato modifiche e censure riguardo alle carat-teristiche dei personaggi, al loro ruolo, alle loro avventure. Il contributo introduce alcuni personaggi femminili presenti in questi film, a partire dalla consapevolezza che essi possono svolgere una funzione culturale ed educa-tiva profonda, proponendo modelli identitari, di relazioni, di ruoli, in particolare rivolti ad adolescenti. L'analisi pedagogica proposta si focalizza sulle differenze o similitudini rispetto ai modelli presenti nel fumetto e riflette sugli aspetti connessi alla rappresentazione del corpo, sulle relazioni con gli altri personaggi, sul ruolo rivestito all'interno dell'intreccio narrativo. From 2000 to 2020, Marvel Cinematic Universe has brought on screens the transposition of the plots and some characters of the Marvel comics, conceived from the Sixties, producing eighteen official films, some spin-offs, video games, gadgets and merchandising inspired by the movies and achieving international success among 1 Il presente contributo è frutto della collaborazione e della comune rielaborazione fra le autrici: tuttavia, Lisa Brambilla è re-sponsabile del sottoparagrafo 4.4 e delle Conclusioni; Marialisa Rizzo è responsabile dei paragrafi 1, 2 e 3; Gabriella Seveso del paragrafo 4 (ad esclusione del sottoparagrafo 4.4).
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During the twentieth century, theoretical and empirical studies aimed to analyse changes in individual participation and in social and political dynamics. A great emphasis was attributed to the process of individualization. Young people were described as a generation with a limited political involvement, especially considering traditional forms of political participation, but more and more likely to search an "individualized" way towards the participation. Furlong and Cartmel bring back the youth identity to the thesis about the reflexive rebuilding of identity, according to which the individualization is a process due to some structural characteristics of post-industrial society. Employing data from European Values Study researches, we test if and how structural variables and contextual dynamics affect political involvement and its changes, with particular attention on youth involvement. Actually, participation takes the form of a multifaceted reality and youth individual profiles are heterogeneous. The process of individualization has, in this sense, different effects and various consequences on participation's profiles. According to these considerations, this analysis shows the incidence of structural, contextual and cognitive dimensions on individual choices to participate, focusing on longitudinal plan and cohorts. A second step compares the causal importance of structural and cognitive dimension on different typologies of involvement.
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Young people in the new century find themselves having to define their existential choices within a social landscape that is strongly characterized by the acceleration of change. Contemporary time seems to erase temporal continuity and the notion of the life-plan as developed in the modern era. The article analyses how this process impacts on the biographical constructs of young people and how the changing experience of time affects the transition to adulthood and the spread of new values. The hypothesis is that the positive relation among life-plan, biographical time, and identity encounters difficulties when the future is shortened. Planning capacity is compromised and life-projects depend more on subjective factors than on completion of the canonical life-stages marked out by institutional times-frames. As a result young peoples “navigate by sight”, dealing with uncertainty, rather than following pre-established routes. The restructuration of the relationship between identity and social time do not consist only in absolutization of the present reflects in a positive redefinition of the relationship with the future. The “new youth” possesses sufficient capacities to be able to govern the dynamics of the high-speed society in which they find themselves living.
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La famiglia italiana è una banca: il prestito per la prima casa viene quasi sempre dai genitori: senza formalità, senza interessi; spesso, senza obbligo di rimborso del capitale. Prestiti successivi (per vacanze, automobile, acquisti importanti) non sono insoliti. Questo crea dipendenza psicologica? Dipende dalla personalità dei debitori e dalla saggezza dei creditori; ma è un'alternativa all'indebitamento precoce all'americana. La famiglia italiana è un'assicurazione, senza polizze da sot-toscrivere, premi da pagare e clausole da leggere: in caso di ne-cessità, genitori e parenti intervengono. Quasi tutti fanno poche domande; qualcuno, in compenso, ne fa moltissime. Non c'è via d'uscita, bisogna rispondere. Esiste un'unica regola: non è con-sentito cambiare assicuratore. La famiglia italiana è un ufficio di collocamento: un connazio-nale su tre dice di aver trovato un'occupazione grazie a famiglia-ri o parenti. Metà degli ingegneri, il 40 per cento dei dentisti e il 25 per cento dei notai hanno ereditato il mestiere dei genitori. Non sembra il massimo, per la concorrenza e la mobilità sociale. Ma almeno crea tradizioni familiari, e consente di risparmiare su targhe d'ottone e carta intestata. La famiglia italiana è un mercato dove nulla si vende, molto si regala e tutto si baratta. La nipote si presta come autista, gli zii le offrono una ricarica del cellulare. Il figlio sistema il citofono, ma non paga per mettere l'auto nel garage dei genitori. Il vicino porta a spasso il cane della figlia, e il padre di lei, che fa l'in-fermiere, andrà a trovarlo quando c'è bisogno di un'iniezione. Scambi di prodotti e mano d'opera, orticultura, piccoli revival 1 Sebbene il testo sia il frutto della collaborazione tra gli autori, Ghigi è autrice dei primi sei para-grafi e Impicciatore degli ultimi quattro paragrafi.
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Recensione: Capitale sociale e individualismo, R. D. Putnam
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La costruzione della società globale comporta una serie di destrutturazioni e ristrutturazioni delle entità sociali, culturali e politiche esistenti. Di fronte ai processi di ristrutturazione globale, a livello nazional-locale possono facilmente prevalere le tentazioni di chiusura. La ricerca delle proprie radici culturali e della propria identità, infatti, è uno dei modi con cui viene affrontato questo problema. In particolare, nell'attuale dibattito sulla società europea i processi di globalizzazione sono stati additati quali vettori di mutamento verso un nuovo pluralismo culturale che induce a teorizzare nuovi paradigmi valoriali emergenti e, parallelamente a cercare di mettere alcuni punti fermi sull'identità culturale locale. A queste risultanze contribuiscono significativamente le numerose ricerche transnazionali - cross-national e longitudinali - condotte allo scopo di investigare empiricamente i fondamentali orientamenti di valore nei paesi europei e di monitorarne i cambiamenti, specie negli epifenomeni che sempre più frequentemente vedono le nuove generazioni come protagoniste. In un'Europa che anche attraverso i successivi processi di allargamento vive le dinamiche di mutamento indotte dalla globalizzazione, gli studiosi dei "cittadini europei di domani" riconoscono che, malgrado una comune eredità culturale e il suo innegabile imprinting , si è ancora ben lontani da un'omogeneità nei modelli di valore. Negli ultimi anni ciò avviene soprattutto per una fase di re-embedding localistico di chiusura rispetto all'incertezza della globalizzazione. All'interno della famiglia, alla ricerca del lavoro, nel gruppo di pari, nei confronti dell'impegno politico e sociale si affiancano riemergenti bisogni di sicurezza e stabilità con i valori ormai consolidati nel Terzo Millennio di libertà e auto espressione, quei valori self expressive che per la "teoria dello sviluppo umano" conducono alla democrazia. Attraverso i risultati di un'indagine conoscitiva sugli orientamenti valutativi e la partecipazione socio- politica di un collettivo di studenti della Sapienza Università di Roma sarà effettuata una comparazione con analoghe ricerche condotte in altri paesi europei rispetto ai temi che definiscono i tratti principali dell'identità giovanile nella società contemporanea. Dai valori della fiducia, della democrazia e delle pari opportunità, al senso di appartenenza e di partecipazione sociale e politica, al progetto di vita individuale e collettiva sarà possibile cogliere tipologie di orientamenti valoriali e di identità culturali da comparare con dati di ricerche sui giovani europei. 2
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This article investigates the relationships between particular social trust, general social trust, and political trust and tests a variety of political, social-psychological, and social capital theories of them. This sort of research has not been carried out before because until the World Values Survey of 2005–07 there has been, to our knowledge, no comparative survey that includes measures of particular and other forms of trust. The new data challenge a common assumption that particular social trust is either harmful or of little importance in modern democracies and shows that it has strong, positive associations with other forms of trust. However, the relationships are not symmetrical and particular social trust seems to be a necessary but not sufficient cause of general social trust, and both forms of social trust appear to be necessary, but not sufficient conditions for political trust. Strong evidence of mutual associations between different forms of trust at both the individual micro level and the contextual macro level supports theories of rainmaker effects, the importance of political institutions, and the significance of social trust for political trust. In more ways than one, social trust, not least of a particular type, seems to have an important bearing on social and political stability.
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Chi sono oggi gli adulti? Quali indicatori sociali permettono la valutazione e il riconoscimento di tale status? Come può sopravvivere un ideale di maturità in un contesto postmoderno segnato dalla precarietà, l'individualismo e la promozione di stili di vita infantili? A queste domande si è cercato di dare risposta attraverso una ricerca empirica sul tema dell'età adulta nella stampa italiana contemporanea. L'indagine muove dalla proposizione di un tema che solo di recente ha guadagnato un proprio, più adeguato spazio autonomo all'interno del dibattito relativo al corso della vita. Tale interesse, ampiamente presente nel dibattito statunitense, non ha ancora acquisito un rilievo analogo nella comunità scientifica europea e italiana. La ricerca qui presentata ha, dunque, un duplice scopo. Da un lato vuole cogliere i meccanismi di costruzione dell'adultità contemporanea nell'opinione pubblica italiana ed analizzare quella crescente cultura dell'infantilizzazione che sembra essere diventata uno dei più recenti tratti distintivi della postmodernità, rendendo inattuali e inefficaci i paradigmi classici di adultità e maturazione. Dall'altro, mettere a disposizione una metodologia ed una specifica tecnica di rilevazione attraverso la quale cogliere i mutamenti, ancora in corso, della rappresentazione sociale dell'età adulta, la cui problematicità in Italia sembra essere colta più come occasione di dibattito della stampa che come tema di indagini empiriche.
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Recent research has suggested that financial transfers from parents to their adult children in the family are less likely to take place but more intense—i.e. for larger amounts—in the Southern European countries than in the Nordic ones, with the Continental European countries falling in-between the two. What remains to be examined is the variation among regimes in the social mechanisms regulating these transfers. Using data from the first wave of the Survey of Health, Ageing and Retirement in Europe (SHARE), this article shows that financial transfers have different aims and meanings across the regimes. In Southern Europe, parents support their children mainly through co-residence, and little economic support passes the walls of the house. In the Nordic countries, in contrast, parent–child co-residence is non-normative. Children leave their parents’ home early and then receive direct and explicit help from them. The Continental countries fall in-between.
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As compared to the past, today political behavior is less influenced by religion, social class, or geographical area. This opens up to the neccessity to find new explanations. The results of a large-scale survey based on face-to-face interviews are presneted in the volume. For the first time, political scientists, sociologists, and social psychologist have worked together to understand the psychological bases of the left-right ideological continuum. Are left-wing voters really different from right-wing voters? Is such difference rooted in a pre-political psychological dimension? what are the relations with emotions, identifications, prejudice, attitudes towards leaders, self efficacy? An in-depth analysis of the Italian political mind.
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Current democratic theory and recent international policy initiatives reveal an intense interest in the relationship between social capital and democracy. This interest is the most recent variant of a long theoretical tradition positing that a vigorous associational life is beneficial for the creation and maintenance of democracy. Despite the popularity of this view, little quantitative empirical evidence exists to support the relationship. Here, the relationship between social capital and democracy is tested using data from a large, quantitative, cross-national study. Two additional tests are introduced. First, the plausible reciprocal effect-from democracy to social capital-is included in models. Second, the potentially negative impact of some associations on democracy is considered. Using data from the World Values Survey and the Union of International Associations in a cross-lagged panel design, results show that social capital affects democracy and that democracy affects social capital. Additional tests demonstrate that associations that are connected to the larger community have a positive effect on democracy, while isolated associations have a negative effect. Theory relating social capital to democracy is drawn from the literature on civil society, political culture, and social movements.
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Previous research on nonvoting has usually conceptualized alienation in a limited manner by equating it with either nonefficacy or cynicism. This assumption has resulted in the rejection of any hypothesized linkage between alienation and the decline in voter turnout since 1964. This paper relies on the dimensionality research on alienation in order to improve the operationalization of this concept. A cumulative index of alienation is created after analyzing the various interactive effects of the attitudes of powerlessness, cynicism, and meaninglessness. This index is included in an overall model of the voting decision which is estimated by probit analysis. These probit coefficients are then used to partition turnout decline since 1964. The results suggest that increasing levels of alienation are a prime reason for the decline in voter turnout of the last two decades.
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This study analyses the relevance and the meaning given by Italians to the political labels ‘left’ and ‘right’ between 1975 and 2006. Based on responses to the open-ended question ‘What do you mean by “left/right” in politics?’, the study compares five alternative hypotheses on the meaning of the left-right axis and show that, despite the alleged end of ideologies, the relevance of the axis has increased over time. A core of abstract meanings persists throughout the thirty-year period considered. As the importance of abstract meanings has increased over time, reference to more concrete contents (such as ‘parties’ and ‘leaders’) has decreased. The findings thus support the hypothesis that the left-right axis has the functional characteristics of social representations.
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In the wake of the cataclysmic changes that have transformed the Soviet Union and Eastern European countries since 1989, what can it mean to be politically radical today? In this conceptually powerful work, the author applies his well-known and influential body of ideas about modernity to the present state and future of radical politics.
Donne nuove. L'universo femminile nel terzo millennio
  • Baldaro Verde
  • J Nappi
  • R Di
Baldaro Verde J. e Nappi R., a cura di (2002). Donne nuove. L'universo femminile nel terzo millennio. Milano: FrancoAngeli.
Il lavoro nell'epoca della fine del lavoro
  • U Beck
Beck U. (2000). Il lavoro nell'epoca della fine del lavoro. Torino: Einaudi.
Alcune considerazioni sull'uso forense dell'età biologica. Testo disponibile al sito
  • L Benso
  • S Milani
Benso L. e Milani S. (2013). Alcune considerazioni sull'uso forense dell'età biologica. Testo disponibile al sito: http://www.minoriefamiglia.it/download/uso-%20forense-età%20 biologica-BENSO-%20MILANI.pdf.
Settori e Professioni con disparità di genere per l'anno 2015: alcune riflessioni alla luce del Decreto interministeriale 22 dicembre 2014. Pubblicato il 29 gennaio
  • E Busiol
Busiol E. (2015). Settori e Professioni con disparità di genere per l'anno 2015: alcune riflessioni alla luce del Decreto interministeriale 22 dicembre 2014. Pubblicato il 29 gennaio. Testo disponibile al sito: http://www.bollettinoadapt.it/wp-content/u-ploads/ 2015/01/2015 4_busiol.pdf.
Investing in Children's Services Improving Outcomes. Italy's country profile
Ciampa A., editor (2016). Investing in Children's Services Improving Outcomes. Italy's country profile. Welfare e Ergonomia. Milano: FrancoAngeli, 1/2016.
Onde del tempo. Il senso della famiglia nell’alternanza delle generazioni
  • De Nicola
De Nicola P. (1998). La generazione intermedia: padri e madri. In: De Nicola P., a cura di. Onde del tempo. Il senso della famiglia nell'alternanza delle generazioni. Milano: Fran-coAngeli.
La generazione invisibile. Milano: Il Sole 24 ore
  • I Diamanti
Diamanti I., a cura di (1999). La generazione invisibile. Milano: Il Sole 24 ore.
Il fattore D. Perché il lavoro delle donne farà crescere l'Italia. Milano: Mondadori
  • M Ferrera
Ferrera M., (2008). Il fattore D. Perché il lavoro delle donne farà crescere l'Italia. Milano: Mondadori.
Il benessere equo e sostenibile in Italia
  • Istat
  • Bes
ISTAT BES (2014). Il benessere equo e sostenibile in Italia. Roma.
Le disuguaglianze di ricchezza tra generazioni
  • A Aassve
  • A Vitali
Aassve A. e Vitali A. (2013). Le disuguaglianze di ricchezza tra generazioni. In: Cambiamenti demografici, risparmio e solidarietà tra generazioni. Neodemos. Testo disponibile al sito: http://www.neodemos.it/doc_eventi/Incontro_Fornero.pdf.
Giovani del nuovo secolo. Quinto rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia
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Albano R. (2002). L'associazionismo e la partecipazione. In: Buzzi C., Cavalli A. e De Lillo A., a cura di. Giovani del nuovo secolo. Quinto rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia. Bologna: il Mulino.
I rischi della libertà. L’individuo nell’epoca della globalizzazione
  • U Beck
Beck U. (2000). I rischi della libertà. L'individuo nell'epoca della globalizzazione. Bologna: il Mulino.
L'era dell'E. Trieste: Asterios (tit. orig
  • U Beck
Beck U. (2001). L'era dell'E. Trieste: Asterios (tit. orig.: Die Erfindung des Politischen, 1993).
Giovani e democrazia in Europa
  • Bettin Lattes
  • G Di
Bettin Lattes G., a cura di (1999). Giovani e democrazia in Europa. Padova: CEDAM.
La distinzione. Cristica sociale del gusto. Bologna: il Mulino (tit. orig.: La distinction. Critique sociale du jugement
  • P Bourdieu
Bourdieu P. (2001). La distinzione. Cristica sociale del gusto. Bologna: il Mulino (tit. orig.: La distinction. Critique sociale du jugement. Paris: Les Éditions de Minuit, 1979).
Quarto rapporto IARD sulla condizione in Italia
  • C Buzzi
Buzzi C. (1997). Rischio, reversibilità, sfiducia negli altri. In: Buzzi C., Cavalli A. e De Lillo A., a cura di. Quarto rapporto IARD sulla condizione in Italia. Bologna: il Mulino.
Relazioni familiari ed adolescenza: sfide e risorse nella transizione all’età adulta
  • E Carrà
  • E Marta
  • Di
Carrà E. e Marta E., a cura di (1995). Relazioni familiari ed adolescenza: sfide e risorse nella transizione all'età adulta. Milano: FrancoAngeli.
Giovani anni ‘90: terzo rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia
  • A Cavalli
  • A De Lillo
Cavalli A. e De Lillo A. (1993). Giovani anni '90: terzo rapporto IARD sulla condizione giovanile in Italia. Bologna: il Mulino.
Il disincanto e la radicalità. In: Diamanti I., a cura di
  • L Ceccarini
Ceccarini L. (1999). Il disincanto e la radicalità. In: Diamanti I., a cura di. La generazione invisibile. Milano: Il Sole 24 ore.
Vita da millennials: Web, new media, start up e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa italiana alla prova
  • Censis
Censis (2015). Vita da millennials: Web, new media, start up e molto altro. Nuovi soggetti della ripresa italiana alla prova. Milano, 9 ottobre.