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The State of Social Justice in the Arab World: The Arab Uprisings of 2011 and Beyond.

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... Since then approximately 200,000 young Tunisians have been left unemployed. This demographic is important, as Arab Barometer reports that protesters and younger Tunisians show lower levels of trust in the government and, relatedly, extremist groups targeting the state and its institutions could seek to recruit youths disenchanted with their political system and economic situation (Robbins and Amaney 2016;Yerkes and Muasher 2017). ...
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This article investigates the link between the deterioration of state-society relations and the increase in state-sponsored violence in the MENA region in the aftermath of the Arab Uprisings. It does so to address the question of whether state-led security responses are directly related to the perceived proliferation of violent extremism networks. Relying on the comparative analysis of Libya, Egypt and Tunisia, the article argues that together with the escalation of security responses, worsening socio-economic conditions and the recurrent imposition of Emergency Laws indeed lead to the proliferation of violent extremism networks.
Thesis
Con il presente lavoro intendo indagare la politica europea in ambito economico-commerciale nei confronti di Algeria e Tunisia nella cornice più ampia del Vicinato meridionale. Nello specifico, l’obiettivo è quello di analizzare il rapporto tra le due sponde del Mediterraneo, confrontando le istanze provenienti dal basso nei due Paesi citati, sfociate nelle Rivoluzioni del 2011 e nelle ondate di protesta successive, con la risposta europea attraverso le revisioni della Politica Europea di Vicinato. La domanda di ricerca alla base del lavoro è se e in che misura la risposta europea vada nei fatti incontro alle richieste popolari algerine e tunisine e se il 2011 abbia rappresentato effettivamente uno spartiacque anche nella politica di sostegno europea. A tale proposito, si analizzerà se il principio incrementale del more for more venga effettivamente seguito nella politica europea verso il Vicinato, ossia se vi sia una relazione positiva tra il sostegno europeo – principalmente economico – e le riforme in senso democratico nei Paesi in questione, problematizzando la correlazione tra cooperazione economico-finanziaria e commerciale con i progressi in ambito “democratico”. L’ambito su cui verrà valutata la politica dell’Unione Europea è quello commerciale sia per la centralità che esso assume all’interno della politica estera europea, sia per la forte correlazione tra le politiche commerciali e la dimensione socioeconomica. Per quanto riguarda la Tunisia è stato scelto l’Accord de Libre Echange Complet et Approfondi (ALECA), mentre per quanto concerne l’Algeria si è deciso di approfondire la dimensione commerciale del più ampio Accordo di Associazione del 2005. La tesi sostenuta in questo lavoro è che, di fronte a istanze di natura prevalentemente socioeconomica per una riduzione delle disuguaglianze in Algeria e Tunisia che potremmo inquadrare come richieste di “democrazia sociale”, il modello proposto dall’Unione Europea in entrambi i Paesi continua a basarsi su un approccio neoliberista che favorisce e incontra gli interessi di piccole élite ai danni della stragrande maggioranza della popolazione.
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