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Abstract and Figures

Lo scopo del seguente lavoro è quello di presentare un nuovo strumento volto a va-lutare le convinzioni di efficacia personale all'interno del mondo del tennis, appro-fondendo aspetti generali di questo sport e colpi specifici di gioco (dritto, rovescio, colpi al volo, servizio e risposta). La ricerca è stata effettuata con 890 tennisti, 745 di sesso maschile e 145 di sesso femminile, con un intervallo d'età compreso tra gli 8 e i 72 anni e un'età media di 30.33 anni, provenienti da tutte le parti d'Italia. Si è deciso di effettuare un’analisi statistica per verificare l’attendibilità dello stru-mento e per valutare la dimensionalità fattoriale di ogni singola scala proposta. Per quel che riguarda la parte su le convinzioni generali sul tennis, l’analisi fattoriale esploratoria ci ha permesso di individuare empiricamente 5 distinti fattori, all’interno dei quali abbiamo deciso di inserire i 5 migliori item. Abbiamo, infatti, definito l’area: Gestione del giudizio, Gestione dell’allenamento, Lettura dell’avversario, Concentrazione e Adattamento. Successivamente anche le scale di ogni colpo specifico sono state analizzate, con-fermandone l’unicità fattoriale, all’interno delle quali sono stati selezionati 10 di-stinti item, che potessero esplorare al meglio il costrutto indagato.
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DI PSICOLOGIA DELLO SPORT
Giornale Italiano di PSICOLOGIA DELLO SPORT - Numero 24 - 2015
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RICERCHE
Sergio Costa*, Stefano Livi** e Diego Polani***
* Psicologo dello sport, Roma
** Dipartimento di Psicologia dei Processi di Sviluppo e di Socializzazione, Università di Roma “La Sapienza”
*** Società Professionale Operatori in Psicologia dello Sport e delle Attività Motorie
Riassunto
Lo scopo di questo studio è presentare un nuovo
questionario volto a valutare le convinzioni di effica-
cia personale nel tennis, approfondendo aspetti ge-
nerali di questo sport e colpi specifici di gioco (dritto,
rovescio, colpi al volo, servizio e risposta). La ricerca
ha coinvolto 890 tennisti, 745 maschi e 145 femmine,
di età compresa tra gli 8 e i 72 anni (età media: 30,33
anni), provenienti da diverse parti d’Italia. È stata
effettuata un’analisi statistica per verificare l’attendi-
bilità dello strumento e valutare la dimensionalità di
ogni singola scala proposta. Per quel che riguarda
le convinzioni generali sul tennis, l’analisi fattoriale
esplorativa ha individuato cinque distinti fattori (ge-
stione del giudizio, gestione dell’allenamento, lettura
dell’avversario, concentrazione e adattamento). Suc-
cessivamente anche le scale di ogni colpo specifico
sono state analizzate, confermandone l’unidimen-
sionalità fattoriale, all’interno delle quali sono stati
selezionati 10 distinti item, che potessero esplorare
al meglio il costrutto indagato.
Parole chiave
Autoefcacia; tennis; questionario; psicologia dello sport.
Summary
The purpose of this study is to present a new que-
stionnaire to assess the self-efficacy in tennis, dee-
pening the general aspects of the sport and specific
game shots (forehand, backhand, shots on the fly,
service and response). The research involved 890 pla-
yers, 745 male and 145 female, aged between 8 and
72 years (mean age: 30.33 years), from different parts
of Italy. Statistical analysis was performed to verify the
reliability of the instrument and evaluate the dimen-
sionality of each proposed scale. As for the general
beliefs about tennis, the exploratory factor analysis identified five distinct factors (judgment management, training mana-
gement, read on the opponent, concentration and adaptation). Even after the scales of each specific shot was analyzed,
confirming the factorial one-dimensionality, inside of which were selected 10 separate items, they could explore the most
of investigated construct.
Keywords
Self-efcacy; tennis; questionnaire; sport psychology.
Una scala per la misura delle convinzioni
di efficacia personale nel tennis
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RICERCHE
INTRODUZIONE
Numerose ricerche hanno evidenziato che le
convinzioni di efcacia personale risultano essere elementi
decisivi del successo in una varietà di contesti di vita e di
sfere del funzionamento umano, inuenzando fortemente le
decisioni sui tipi di attività da intraprendere e sulla natura
degli ambienti da frequentare (Bandura, 2000; Feltz, Short
e Sullivan, 2007).
Il senso di autoefficacia corrisponde alle convinzioni
circa le proprie capacità di organizzare ed eseguire le
sequenze di azioni necessarie per produrre determinati
risultati in domini specici (Bandura, 1997). Detto in
parole povere, riguarda le convinzioni che un individuo
ha di compiere determinate azioni in speciche situazioni,
inuenzando fortemente le decisioni e l’impegno sui tipi di
attività da intraprendere.
Ciò signica che gli individui che più di altri
riusciranno a trarre consapevolezza dall’esperienza, che
sapranno regolarsi, dirigersi, motivarsi, e scegliere tra
percorsi di azione alternativi, che riusciranno ad interpretare,
anticipare e generare eventi e situazioni, ed allo stesso
tempo a controllare i propri processi di pensiero e i propri
stati emotivi, potranno realizzare scenari futuri desiderati e
prevenire il vericarsi di quelli indesiderati.
È evidente, quindi, quanto in ambito sportivo il
senso di efcacia personale risulti determinante sia in
fase di allenamento, dove promuove la costruzione ed
il perfezionamento della prestazione di alto livello, sia in
fase di gara, in quanto ottimizza la scelta delle strategie,
l’erogazione degli sforzi e l’esecuzione delle diverse attività
(Militello e Steca, 2008).
Vari sono i meccanismi attraverso i quali le
convinzioni di autoefcacia inuenzano positivamente
l’autoregolazione ed il successo dell’atleta. Elevate
convinzioni favoriscono la scelta di obiettivi stimolanti e
sostengono l’impegno e lo sforzo anche quando i fallimenti
minacciano pericolosamente le aspettative di riuscita
(Bandura, 1997; Feltz, Short e Sullivan, 2007). Gli atleti più
sicuri della propria autoefcacia mostrano una maggiore
capacità di concentrazione, soprattutto attraverso il controllo
di pensieri intrusivi ed una gestione adeguata dei fattori di
stress, tendono ad accettare maggiormente i rischi della
competizione, mostrandosi pronti anche a fronteggiare gli
inevitabili momenti di crisi (Feltz, Short e Sullivan, 2007).
Elevate convinzioni di autoefcacia, inoltre, favoriscono la
tolleranza alla fatica ed il controllo del dolore, così come un
più rapido recupero dagli infortuni (Militello e Steca, 2008).
Due sono le caratteristiche principali delle convinzioni
di efcacia: la prima è l’elevata specificità, poiché riferita ad
ambiti, abilità ed attività altamente speciche (ad esempio,
ci si può sentire molto capaci come giocatori di tennis ed
allo stesso tempo molto poco capaci come giocatori di
calcio); la seconda è la possibilità di cambiamento, poiché
tali convinzioni non sono stabili e immutabili, ma possono
cambiare ed essere sviluppate con opportune metodologie
e tecniche di potenziamento.
Da questo punto di vista, il poter disporre di strumenti
specici per la valutazione di ciò che gli atleti ritengono di
saper fare, costituisce un notevole vantaggio nell’ottica
della preparazione sportiva, in quanto in grado di fornire
informazioni utili per realizzare una pratica di allenamento
fondata sull’individuazione di “aree forti” e di “aree deboli”,
che promuova esperienze di reale padronanza, attraverso
la pianicazione di obiettivi specici e personali, e che
sostenga l’aspirazione a raggiungere risultati ottimali e
sempre più ambiziosi.
Inoltre, la valutazione stessa delle convinzioni di
efcacia personale tra atleta e staff innesca un processo
di riessione sulle proprie capacità in grado di stimolare
il giocatore a prendere consapevolezza, ad elaborare o a
rivedere i giudizi relativi ad aspetti centrali della pratica del
proprio sport, che possono non essere oggetto di riessione
e valutazione abituale e costante.
Proprio per questo motivo lo scopo di questo
contributo è quello di approfondire il concetto di efcacia
personale nel tennis, presentando un questionario che
possa essere di facile ed immediata applicazione anche
per tutti quegli atleti privi di un maestro. Questo strumento
è stato creato avvalendosi della collaborazione di atleti
ed allenatori esperti, basandosi sui precedenti studi sulle
convinzioni di efcacia personale e collettiva di Steca e
collaboratori (Steca, Militello e Gamba, 2010; Steca e La
Malfa, 2005; Militello e Steca, 2008), rendendola rispetto
a questi contributi meno generale ed inserendo alcune
sottodimensioni relative ai colpi specici del tennis (Foto 1).
METODO
Partecipanti
Hanno partecipato alla ricerca N = 890 tennisti, di cui
n= 745 maschi e n= 145 femmine, di età compresa tra gli 8
e i 72 anni (età media: 30,33 anni), provenienti da diverse
parti d’Italia. Per quel che riguarda il livello di abilità, 425 non
sono classicati, 329 appartengono alla quarta categoria,
50 fanno parte alla terza categoria, 16 appartengono alla
seconda categoria e 70 con classica assente. Interessante,
inne, è il dato relativo al tipo di gioco espresso dai tennisti:
118 giocatori deniscono il loro gioco “difensivista”, 344 lo
deniscono “attacco da fondocampo”, 414 lo valutano “a
tutto campo” e soltanto 14 descrivono il loro gioco come
“serve and volley”. Per ulteriori informazioni sul campione
fare riferimento alla Tabella 1.
Strumenti e procedura
Al ne di generare un pool di item sono state create
una serie di affermazioni avvalendosi della consulenza e
della collaborazione di atleti ed allenatori esperti. La scala,
Foto 1
- Tennis e
psicologia dello sport.
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inoltre, è stata costruita seguendo le linee-guida fornite da
Bandura (2001) e basandosi sugli studi di Steca e colleghi
(Steca, Militello e Gamba, 2010; Steca e La Malfa, 2005;
Militello e Steca, 2008) sul basket, calcio e tennis.
Al ne di valutare le caratteristiche psicometriche,
inizialmente la scala costruita per la valutazione delle
convinzioni di efcacia personale nel tennis è stata
distribuita in oltre venti circoli romani, introdotta da una
breve presentazione del progetto di ricerca: sono state
fornite ai giocatori indicazioni generali sugli scopi perseguiti
e sulla riservatezza delle informazioni raccolte, elaborate in
forma aggregata ed utilizzate unicamente ai ni di ricerca,
nel pieno rispetto della legge vigente sulla privacy.
Successivamente, per poter ampliare il campione, si
è deciso di creare una versione elettronica del questionario,
e di pubblicare il test all’interno di siti web e di forum sul
tennis, fornendo un breve quanto esplicativo, un articolo sul
costrutto indagato e dando informazioni sugli obiettivi della
ricerca.
Nello specico il questionario è suddiviso in due
sezioni. La parte A verte sulle convinzioni generali ed è
composta da 53 item, che misurano le seguenti dimensioni
(che approfondiremo nel dettaglio nella sezione relativa ai
risultati, visti i cambiamenti dovuti all’analisi fattoriale):
- autoregolazione; per esempio: “Quanto sei capace
di analizzare, dopo ogni gara, la tua prestazione in
modo da coglierne gli aspetti più critici?”;
- gestione delle emozioni; per esempio: “Quanto sei
capace di ristabilire rapidamente il tuo equilibrio
emotivo dopo aver commesso un errore in partita?”;
- gestione dell’allenamento; per esempio: “Quanto
sei capace di apprendere guardando giocare i
professionisti?”;
- gestione della prestazione; per esempio: “Quanto sei
capace di riprendere immediatamente il gioco col
massimo impegno, dopo aver commesso un errore
in partita?”;
- concentrazione; per esempio: “Quanto sei capace di
rimanere concentrato quando affronti un avversario
che appartiene ad una differente categoria?”;
- adattamento; per esempio, “Quanto sei capace di
non abbassare il ritmo di gioco, anche quando ti senti
affaticato?”.
- La parte B, invece, indaga attraverso quattro distinte
scale aspetti tecnici del tennis, approfondendo in
modo dettagliato i seguenti colpi:
- 29 item sul dritto; per esempio: “Quanto sei capace
di fare un vincente dalla linea di fondo dopo un lungo
scambio?”;
- 29 item sul rovescio; per esempio: “Quanto sei capace
di giocare un vincente incrociato?”;
- 21 item sul colpi al volo; per esempio: “Quanto sei
capace di effettuare un buon smash da quasi tutte le
parti del campo?”;
- 21 item su servizio e risposta; per esempio: “Quanto
sei capace di variare la tua battuta in base alla
posizione dell’avversario?”.
- Per ogni item i tennisti riportavano la loro capacità
percepita su una scala a 5 passi, da 1= “per nulla
capace” a 5 = “del tutto capace”.
Analisi dei dati
Con i dati raccolti abbiamo effettuato un’analisi
statistica con il software SPSS per vericare l’attendibilità
dello strumento e per valutare la struttura fattoriale e le
caratteristiche di ogni singola scala proposta.
RISULTATI
Per quel che riguarda la validità strutturale, l’analisi
fattoriale esplorativa ci ha permesso di individuare
empiricamente quali e quanti fattori rendessero conto delle
similarità che accomunano gli item proposti, eliminando
quelli che ottenevano saturazioni secondarie troppo alte.
Per quel che riguarda le convinzioni generali sul
tennis (parte A), l’analisi fattoriale esplorativa con rotazione
oblimin ha consentito l’identicazione di cinque distinti
fattori, rispetto ai sei ipotizzati inizialmente. Per questo
motivo sono stati selezionati all’interno dei cinque fattori
emersi, i cinque item che presentavano saturazioni primarie
alte e saturazioni secondarie basse sugli altri fattori.
Una seconda analisi fattoriale esplorativa con
rotazione oblimin ha mostrato l’emergenza dei cinque
fattori. Lo scree test ha confermato la presenza dei cinque
fattori (Figura 1).
La matrice dei modelli indica chiaramente come i
fattori abbiano saturazioni primarie buone nella propria
componente (Tabella 2).
Caratteristiche Medie
Anni di pratica del tennis 11,08
Numero di giorni a settimana dedicati agli allenamenti 2,91
Numero di ore totali a settimana dedicati agli allenamenti 5,03
Tabella 1
- Caratteristiche del campione.
Figura 1
- Scree test sui 25 item della Scala di
autoefcacia nel tennis – parte generale.
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Osservando in particolar modo le sei aree che
avevamo individuato prima dell’analisi fattoriale, quasi tutte
sono state confermate, tuttavia con alcune modiche. In
base agli item con le saturano migliori su ciascun fattore
abbiamo identicato le seguenti componenti:
- gestione del giudizio, che riguarda le convinzioni dei
giocatori di saper regolare e controllare efcacemente
le proprie emozioni, non sentendo pressioni esterne
ed evitando che queste incidano negativamente su la
prestazione; per esempio: “Quanto sei capace di fare
in modo che critiche e insuccessi costituiscano sempre
un’occasione di crescita e non di scoraggiamento?”;
- gestione dell’allenamento, relativa alle convinzioni dei
giocatori di saper conciliare e integrare tra loro gli impegni
sportivi e i propri interessi personali, mantenendo stili di
vita sani e regolari, attraverso la messa a punto di obiettivi
adeguati e la dedizione costante al loro raggiungimento;
per esempio: “Quanto sei capace di dedicarti in modo
costante e con continuità all’allenamento?”;
- lettura dell’avversario, che riguarda le convinzioni che
i giocatori hanno nel capire e comprendere il proprio
avversario adattandosi alle differenti situazioni gioco,
utile per una migliore prestazione; per esempio,
“Quanto sei capace di variare il tuo gioco rispetto
all’avversario?”;
- concentrazione, che riguarda le percezioni dei
giocatori di saper mantenere elevati livelli di attenzione
e concentrazione nelle diverse fasi della partita,
soprattutto in situazioni di difcoltà; per esempio:
“Quanto sei capace di mantenere un’elevata
concentrazione durante tutta la partita, anche quando
è alta la probabilità di scontta?”;
- adattamento, che si riferisce alle convinzioni dei
giocatori di sapersi adattare alle diverse condizioni e
difcoltà di gioco, di saper gestire le proprie energie e le
differenti situazioni della partita; per esempio: “Quanto
sei capace di adattarti alle varie superci dei campi da
gioco?”.
Le scale di ogni colpo specico sono state analizzate
singolarmente (parte B) e selezionate attraverso l’analisi
fattoriale esplorativa che ha portato sempre all’identicazione
di strutture chiaramente monodimensionali. All’interno
di ogni scala sono stati selezionati 10 distinti item che
potessero esplorare al meglio ciascun colpo indagato:
- dritto: per esempio: “Quanto sei capace di fare un
vincente dalla linea di fondo dopo un lungo scambio?”;
- rovescio; ad esempio: “Quanto sei capace di giocare un
vincente incrociato?”;
- colpi al volo; per esempio: “Quanto sei capace di
effettuare un buono smash da quasi tutte le parti del
campo?”;
- servizio e risposta; per esempio: “Quanto sei capace
di variare la tua battuta in base alla posizione
dell’avversario?”.
L’attendibilità di tutte le scale è stata esaminata
mediante il calcolo del coefciente alfa di Cronbach.
Nello specico, tutti gli item analizzati hanno mostrato
un’attendibilità accettabile o buona per la dimensione
relativa alle convinzioni generali ed ottima per i singoli colpi.
La matrice di correlazione tra le scale (Tabella 3) indica
come tutte le scale siano correlate signicativamente tra loro
(r-range = .21-.75) a suggerire la possibile esistenza di un
costrutto di autoefcacia generale come fattore latente del
tennis utilizzabile come scala di misura generale. Tuttavia,
come emerso dall’analisi fattoriale esplorativa, le dimensioni
sono anche chiaramente distinte e non sovrapposte e,
quindi, utilizzabili separatamente in modo da identicare gli
aspetti particolari sui quali lavorare con l’atleta.
DISCUSSIONE E CONCLUSIONI
Scopo di questo contributo è stato quello
di presentare una nuova scala creata per valutare
l’autoefcacia percepita nel tennis, costruita riferendosi a
diversi domini che spaziano dalla gestione dell’allenamento
a quella della prestazione. Le caratteristiche psicometriche
della scala, per quanto riguarda la dimensionalità (vericata
COMPONENTE
1 2 3 4 5
Lettura
Avversario
EPG31 , 788
EPG10 , 776
EPG48 , 766
EPG15 , 758
EPG50 , 537 -,316
Gestione
Allenamento
EPG13 , 826
EPG14 , 709
EPG5 , 636
EPG46 , 248 , 533
EPG17 , 518
Gestione
Giudizio
EPG52 , 703 , 202
EPG44 , 611
EPG11 , 597
EPG23 , 545
EPG40 , 452 -, 262
Adattamento EPG32 -, 782
EPG42 -, 744
EPG33 -, 610
EPG9 -, 605 -, 228
EPG26 , 271 -, 385
Concentrazione EPG2 -, 812
EPG27 -, 717
EPG6 -, 707
EPG3 -, 648
EPG53 -, 627
Metodo di estrazione: analisi dei componenti principali.
Metodo di rotazione: oblimin con normalizzazione Kaiser.
Tabella 2
- Matrice dei modelli.
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attraverso l’analisi fattoriale esplorativa) e l’attendibilità, si
sono dimostrate più che soddisfacenti.
Lo strumento ha ampie opportunità di impiego in
campo sportivo, sia nell’ambito della ricerca che in quello
del miglioramento della prestazione, dove può costituire
un importante mezzo attraverso il quale avviare percorsi
di allenamento personalizzati nelle consulenze individuali
con gli atleti e con i maestri.
Sebbene questa prima versione si sia dimostrata
apprezzabile, lo studio ha il limite di essere stato applicato
N Medie D.S. 1 2 3 4 5 6 7 8 9
1.Concentrazione 890 2.9854 .73354 .802
2. Gestione allenamento 890 3.4625 .70769 .336** .716
3. Lettura avversario 890 3.0501 .76301 .493** .260** .827
4. Giudizio 890 3.3928 .65250 .446** .280** .315** .623
5. Adattamento 890 3.1139 .65457 .493** .380** .439** .349** .732
6. Dritto 890 3.3639 .64602 .398** .251** .482** .210** .369** .856
7. Rovescio 890 3.0951 .76684 .419** .260** .483** .204** .354** .746** .901
8. Volo 890 2.9915 .72513 .405** .219** .497** .210** .375** .686** .643** .919
9. Servizio risposta 890 3.1085 .71199 .362** .230** .511** .204** .333** .703** .639** .635* .899
* p < .05 ** p < .01
Tabella 3
- Statistiche descrittive e matrice di correlazione delle scale sottoposte ad analisi
(in diagonale il coefcente di attendibilità Alpha di Cronbach).
Foto 2
- Versione online del questionario.
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su un campione vasto, non omogeneo e composto da atleti
con capacità medio-basse. Per confermare la validità dello
strumento creato, quindi, abbiamo deciso di effettuare una
seconda somministrazione del questionario. Quest’ultimo
lavoro ci permetterà non soltanto di confermare la bontà
dello strumento ma soprattutto di esplorare in che modo
le convinzioni di efcacia personale siano inuenzate da
differenti aspetti quali tratti di personalità, motivazioni al
successo ed altre abilità mentali, e allo stesso tempo di
vericarne la capacità predittiva rispetto alla performance.
Proprio per fornire uno strumento completo, unico e
innovativo nel suo genere, che dia la possibilità all’allenatore
e all’atleta di avere un quadro specico sulle abilità mentali,
è stata creata una batteria di test all’interno della quale
sono stati inseriti ulteriori strumenti, collegati al costrutto di
autoefcacia, pubblicando la versione* presentata qui online
su vari siti e forum sul tennis (Foto 2 - pagina precedente).
Il questionario è aperto a tutti coloro che sono
interessati al tennis (atleti, maestri e dirigenti), coi quali
proseguiremo il lavoro di esplorazione del costrutto di
autoefcacia.
Concludendo, quindi, crediamo che questo lavoro
possa essere considerato come un studio pilota e che di
conseguenza le convinzioni di efcacia personale, ma
anche collettiva, debbano tornare ad essere approfondite
anche all’interno di altre attività sportive, come fatto negli
anni passati, ad esempio nel basket e nel calcio, da Militello
e Steca (2008).
Se ho le convinzioni di essere in grado di
fare, acquisirò certamente la capacità di saper fare
effettivamente, anche quando tale capacità non è presente
sin dall’inizio.”
Mahatma Gandhi
BIBLIOGRAFIA
* La versione è accessibile e compilabile cliccando il seguente link: https://docs.google.com/a/ordinepsicologilazio.it/
forms/d/1SXxyigyQiTUPE-2M5cacb8saG_ieCDV7T1xijW4BG3s/viewform
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control. New York, NJ: Freeman.
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applicazioni. Trento: Erickson.
3. Bandura, A. (2001). Guida alla costruzione delle
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di), La valutazione dell’autoefficacia, costrutti e
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Ottawa: University of Ottawa.
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Psicologia dello Sport, 2, 4-12.
8. Steca, P., e La Malfa, V. (2005). Il ruolo
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Basket Efficacy Baliefs Scales. Firenze: Giunti
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Test of performance strategies: development
and preliminary validation of a comprehensive
measure of athletes psychological skills. Journal
of Sport Sciences, 17, 697-711.
... Per quel che riguarda la validità strutturale, l'analisi fattoriale esplorativa ci ha permesso di individuare empiricamente quali e quanti fattori rendessero conto delle similarità che accomunano gli item proposti, eliminando quelli che ottenevano saturazioni secondarie troppo alte o livelli di saturazione troppo bassi. Nello specifico, la soglia utilizzata per le saturazione è stata 0.350, come nel precedente studio (Costa et al., 2015). In caso di saturazione multiple abbiamo considerato un valore superiore a 0.350 e uno a 0,400. ...
... Inoltre, crediamo che le scale proposte da Steca e colleghi, ad esempio, sul basket e calcio (2010 e 2018), possano essere anch'esse ristudiate con un focus pratico e applicativo, come svolto nella nostra ricerca. Da questo punto di vista, il poter disporre di strumenti specifici per la valutazione di ciò che gli atleti ritengono di saper fare, costituisce un notevole vantaggio nell'ottica della preparazione sportiva, fornendo informazioni utili per impiantare una pratica di allenamento fondata sull'individuazione di "aree forti" e "aree deboli", e che sostenga l'aspirazione a raggiungere risultati ottimali e sempre più ambiziosi (Costa et al., 2015). ...
Article
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The aim of the article is to confirm the Scale on Efficacy in Tennis (SET) beliefs proposed by Costa, Livi and Polani in 2015, and then apply it with a group of tennis players before and after the matches, verifying any changes. Two studies were therefore carried out, the first involved 224 tennis players, 180 males and 44 females, aged between 10 and 62 (average age 28.59 years); the second involved 13 tennis players, 10 males and 3 females, aged between 13 and 21 (with an average age of 15.85 years). In the first study, the dimensionality of each scale was evaluated through exploratory factor analysis, which confirmed the five distinct factors (judgment management, training management, reading the opponent, concentration and adaptation). Furthermore, it emerged that two distinct factors (winning shots and dribble shots) were present in three of the four specific shots evaluated. The second study, however, highlighted the potential and usefulness of the new questionnaire for analyzing changes in self-efficacy beliefs due to winning or losing a competition. In conclusion, the tool can be used by the sports psychologist, in synergy with the coach and the trainer, to improve the athlete's performance and change on any weak points or work on the tennis player's strengths. You can find it at Costa, S., & Caddeo, G. (2024). Scala sulle convinzioni di Efficacia nel Tennis (SET) e il suo utilizzo pratico. Psicologia Dello Sport E dell’Esercizio, 1(1). Recuperato da https://www.ledijournals.com/ojs/index.php/pse/article/view/2631
... According to Bandura's recommendations [1,4,5], SE has been investigated referring to specific tasks, rather than ones that assess global expectations of performance. Specifically, sports focused SE concerns athletes' confidence in their ability to execute specific skills, techniques, or strategies required by their own sport [6][7][8][9]. ...
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Self-efficacy (SE) refers to an individual's belief in their own ability to successfully execute specific tasks and produce desired outcomes. The focused SE on specific sports tasks has been shown to impact athletic performance by interacting with other self-evaluation processes, like self-efficacy beliefs in emotion-related regulation and effective emotion regulation. This study aims at investigating the mediating effect of SE in regulating negative affect in the relationship between anger and taekwondo task-focused SE. Accordingly, the study aims to adapt and validate the Roundhouse Kick Self-Efficacy Scale (RKSES) in Italian, which assesses taekwondo task-focused SE in athletes. In study 1, 180 Italian taekwondo athletes (Mage = 27.6, SD = 12; 89.4 % black belts; 69 women) were sampled to validate the Italian version of the RKSES, which presented a good fit of the data (p = .031), internal consistency (α = .916), and concurrent validity (r = .561). Study 2 involved 357 Italian taekwondo athletes (Mage = 28.4, SD = 11.87; 87.4 % black belts; 147 women), and collected self-reports on regulating negative emotions SE, competitive anger and aggression, perceived physical ability, and taekwondo task-focused SE. Analysis of covariance revealed multiple differences between age-related categories in terms of competitive anger (p < .001) and aggressiveness (p = .041), and between gender groups in terms of competitive aggressiveness (p = .002), negative emotion regulation SE (p = .024), and perceived physical abilities (p < .001). Mediation analysis indicated that negative emotion regulation SE partially mediated the effects of competitive anger on task-focused SE (p < .001). Findings suggest a mediating role of negative emotion regulation SE in the relationship between competitive anger and task-focused SE, emphasizing the importance of taking an instrumental approach to emotion regulation, and advocates for the use of practical tools to assess task-focused SE.
... These aspects are present in tennis, too, where the selfefficacy degree to cope with the match tasks influences the emotions and their perception (Costa et al., 2015). For this reason, the matches arouse both in the audience and in the players an enormous emotional involvement; the young tennis players are often forced to deal with strong emotions that tend to affect their performance negatively. ...
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This article describes the development of the "Scale Perception Emotion Tennis" (SPET). This scale tries to contribute to the understanding and assessment of responses related to the inadequate management of emotions in tennis competition. It delineates how the SPET tool could represent a first step in the direction of increasing the awareness of the players and could be used by the coaches to compare their perception of the player's emotions with the one of their athletes.
... In other words, although our study seems to have found a reliable and valid scale structure, future studies are needed to overcome the limitations of the current study and to collect further evidence of validity. In particular, we think that future studies should: (1) collect data from larger sample and/or sample different for gender and sport; (2) test whether the five-factor score is replicable in other countries too; (3) assess whether item 10's factor loading reaches a sufficient level (i.e., at least 0.30; Fabrigar et al., 1999) and, if not, evaluate the possibility of removing it from the scale; and (4) collect additional kinds of validity evidence (e.g., Sorgente and Lanz, 2019), such as criterion validity evidence, for example verifying if the SRL scores are able to predict the level of self-efficacy in sport practice (Costa et al., 2015) or sport performance (Robazza et al., 2009). ...
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Self-regulation of learning (SRL) is a key psychological factor that supports young athletes aiming to reach the elite level by promoting their involvement in deliberate practice. We contributed to the validation of the Italian version of the Bartulovic et al. (2017) Self-Regulation of Learning – Self-Report Scale for Sport Practice by testing its factorial structure, reliability, and measurement invariance among elite and non-elite football players, involving 415 male professional, semi-professional, and amateur youth academy players (Mage = 16.2, SD = 1.51). The original six-factor structure (planning, reflection, effort, self-efficacy, self-monitoring, and evaluation) did not fit the data well and a five-factor solution (where self-monitoring and evaluation items load on the same factor, named “self-supervision”) was a better fit. This five-factor solution was measurement invariant across groups of elite and non-elite athletes. We found that elite athletes scored significantly higher than non-elite ones in each SRL subprocess. Implications for future validation studies and for the use of this tool are discussed.
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The article collects a summary of the experience of the authors at the event "Tennis Mental Point" (TMP), born from the collaboration between the Working Group on Sport Psychology of Regional Councils of the Psychologists of OdP Lazio and Liguria, the Regional Committee of the Italian Tennis Federation (FIT) and the Circolo Canottieri Roma. The TMP is a three days tennis federal tournament under 14, in rodeo formula, in which psychological initiatives were developed. The FIT mental trainers have carried out training and practical interventions with young tennis players, their parents and coaches. In particular, the areas of motivation, emotion, concentration and self-efficacy were deeply examined. Furthermore, to investigate the mental abilities of the athletes and to divide them according to their areas of improvement, the Sport Performance Psychological Inventory (IPPS48; Robazza, Bortoli e Gramaccioni, 2009) was administered before the activities. The final goal was to raise awareness and inform the tennis context of the importance of the mental component and its trainability. We believe that similar initiatives have to be undertaken in the future, hoping that this may represent the first of a concrete event series in the sports field with reference to sport psychology.
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Several studies report that the efficacy beliefs affect the choice of practicing and continue a particular sport, supporting the achievement of goals and the effort to reach them, even in front of failures, both for the athletes that for the team. The aim of this study is to present and evaluate psychometrically two new instruments developed to measure self and collective efficacy beliefs in soccer. One hundred and fourteen male soccer players participated in the study. They belong to 7 teams from different category: Promotion (N = 19), First Category (N = 45), Second Category (N = 50). The middle age of the athletes is 25.58 years (SD = 4.88), whereas the range is 18-44 years. Results demonstrated the good psychometric properties of the new scales, also highlighting a moderate correlation between them. The use of the two scales can be useful to analyze the change in efficacy beliefs through a personalized training to improve the performance and well-being of the athletes and the team.
Book
This book provides a reference for sport psychology lecturers, students, coaches and other professionals with an interest in the field. Self-belief, known as 'self-efficacy' by sports psychologists is widely believed to be an essential component of sporting success. This book examines the nature of efficacy as it applies to sporting behaviour in coaches, athletes and teams. It is the first reference book entirely devoted to the concept of self-efficacy in sport. It provides readers with a basic background of research on the topic, as well as current and future trends; offers research-tested guidelines and recommendations for using efficacy techniques with individual athletes and teams; and, includes a comprehensive annotated bibliography of references on the topic.
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We report the initial stages of validation of the 64-item Test of Performance Strategies, a self-report instrument designed to measure the psychological skills and strategies used by athletes in competition and during practice. Data were obtained from a sample of 472 athletes competing across a range of performance standards in a wide variety of sports. Exploratory factor analyses of their responses produced eight competition strategy subscales and eight practice strategy subscales, each consisting of four items. Internal consistencies of the subscales ranged from 0.66 to 0.81 (x = 0.75). Correlations among strategies were examined within and between performance contexts. Subgroups defined by age, sex and current standard of performance in sport differed significantly in their psychological skills and strategies.
Autoefficacia: teoria e applicazioni
  • A Bandura
Bandura, A. (2000). Autoefficacia: teoria e applicazioni. Trento: Erickson.
Guida alla costruzione delle scale di autoefficacia
  • A Bandura
Bandura, A. (2001). Guida alla costruzione delle scale di autoefficacia. In G. V. Caprara (a cura di), La valutazione dell'autoefficacia, costrutti e strumenti. Trento: Erickson.
Psicologia dello Sport
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Cei, A. (1998). Psicologia dello Sport. Bologna: il Mulino.
Nuove scale per la misura delle convinzioni di efficacia personale e collettiva nello sport
  • J Militello
  • P Steca
Militello, J., e Steca, P., (2008). Nuove scale per la misura delle convinzioni di efficacia personale e collettiva nello sport. Giornale Italiano di Psicologia dello Sport, 2, 4-12.
Il ruolo dell'autoefficacia percepita nel gioco del tennis
  • P Steca
  • La Malfa
Steca, P., e La Malfa, V. (2005). Il ruolo dell'autoefficacia percepita nel gioco del tennis. Movimento, 23, 14-22.
BEBS: Basket Efficacy Baliefs Scales
  • P Steca
  • J Militello
  • A Gamba
Steca, P., Militello, J., e Gamba, A. (2010). BEBS: Basket Efficacy Baliefs Scales. Firenze: Giunti O.S.