ArticlePDF Available
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
SPECIALE ANTI-AGE
STUDIO E SPERIMENTAZIONE
61
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
Olio di
canapa
in cosmetici
antiage
Dopo la nascita
di vari prodot-
ti ibridi quali
nutraceutico,
nutricosmeti-
co, cosmeceu-
tico ecco che
ora si fa strada quello del co-
smetotessile
Un’accezione di questo termine si riferisce
all’impiego in cosmetica di attivi e materia-
li tradizionalmente legati alla produzione
tessile. Così per esempio si impiegano nel-
la preparazione di varie formulazioni, de-
stinate al trattamento della pelle e dei ca-
pelli, le proteine della seta, della lana, del
cashmere oppure oli quali quello di coto-
ne, di lino, ecc. La possibilità di utilizza-
re materiali derivanti da una stessa coltu-
ra o allevamento in più settori permette
di razionalizzare il loro uso a favore del-
la riduzione di sprechi e della sostenibilità
e quindi legare il concetto di benessere a
quello della responsabilità. Il primo setto-
re ad accostarsi a questo concetto è stato
quello della moda che con la slow fashion
ha incoraggiato l’uso di fibre naturali lan-
ciando il concetto di moda etica, una mo-
da che consentiva la «rilocalizzazione» di
molte aziende, che avevano visto diminu-
ire il loro lavoro con l’avvento delle fibre
sintetiche, riattivando filiere tessili ormai
perdute e anche il coinvolgimento di paesi
LUANA PERIOLI, CINZIA PAGANO
Dip. di Scienze Farmaceutiche,
Università degli Studi di Perugia
emergenti. È ancora più interessante acco-
stare a questi concetti anche la produzioni
di prodotti cosmetici. Tra le piante in grado
di fornire materia prima di ottima qualità,
sia al settore tessile che a quello cosmeti-
co, è molto interessante la canapa.
Produzione dell’olio
La canapa è una pianta dal fusto alto e sot-
tile, con la parte sommitale ricoperta di fo-
glie, e può superare anche i 4 metri d’al-
tezza, la parte fibrosa del fusto si chiama
«tiglio» e la parte legnosa «canapolo»., può
essere coltivata per due scopi principali,
sia per la fibra tessile che per la raccolta
dei semi. Nel pri mo caso il raccolto dovreb-
be essere fatto subito dopo la fioritura e si
possono ottenere fibre tessili (20%), stop-
pa (10%) e legno o canapolo (70%). Le fibre
60
KOS_2014_006_INT@060-064.indd 60 29/07/14 11:40
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
61
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
tessili molto resistenti venivano utilizzate
fin da ll’antichità per la produzione di cor-
dami e vele nautiche e poi per indumenti
e arredi per la casa (2). Se invece si colti-
va la canapa per ottenere principalmente il
seme, la raccolta può essere un po’ più tar-
diva. Il seme di canapa contiene molti in-
gredienti attivi e risulta molto interessan-
te sia per applicazioni dermatologiche che
per il suo valore nutrizionale. Presenta la
composizione di seguito riportata:
U proteine pari al 20-25%, l’elevato con-
tenuto di edestina, insieme con l’altra pro-
teina globulare, l’albumina, fa si che tali
proteine contengano tutti e nove gli am-
minoacidi essenziali in una combinazione
proteica unica in tutto il mondo vegetale;
U frazione grassa del 34-35% costituita
per il 70-75%, da una miscela di acidi grassi
polinsaturi quali lacido linoleico, lacido li-
nolenico e il γ-linolenico (fig.2) con un rap-
porto ottimale dei due acidi grassi essen-
ziali ω-3 e ω- 6 (1:3);
U tenore dei carboidrati con elevato valore
energetico (516 Kcal per 100 g);
U elevata percentuale di sali minerali, tra
cui ferro, fosforo, calcio, potassio e magne-
sio;
U elevato contenuto di vitamine quali A,
E, PP, C, e del gruppo B (3,4) (fig.3).
Dalla spremitura a freddo dei semi di Can-
nabis sativa si ottiene un olio, ricco di tutti
i componenti elencati, che può essere uti-
lizzato sia in campo alimentare/nutraceu-
tico che dermocosmetico.
Impieghi dell’olio di canapa
La presenza di tutti gli elementi descrit-
ti permette l’impiego dell’olio di canapa in
diversi settori e nell’antichità è stato am-
piamente sfruttato per le sue proprietà
medicinali a riguardo delle quali esistono
numerose testimonianze. Il greco Erodo-
to (484- 425 a.C.) cita la canapa nella de-
scrizione dei riti funerari, nell’Antica Ro-
ma Dioscoride, il medico d i Nerone, riporta
la canapa in diversi scritti (512 d.C.) come
stimolante dell’appetito, sonnifero, tran-
quillante, afrodisiaco e euforizzante. Inol-
tre i semi venivano impiegati per control-
lare stati di nausea e vomito, anoressia e
cachessia, spasticità, condizioni dolorose
(in particolare dolore neurogeno), per i di-
sordini del movi mento, asma e glaucoma,
contro al lergie, infiammazioni, infezioni,
epilessia, depressione, disordini bipolari,
ansia, dipendenza, sindrome d’astinenza
ed è in fase di ricerca il suo uso contro ma-
lattie autoim muni, febbre, disord ini della
pressione arteriosa (1).
Soffermando l’attenzione sulle possibili ap-
plicazioni dell’olio di canapa in campo co-
smetico, si può affermare che è sicuramen-
te un prodotto da utilizzare per esplicare
contemporanea mente diverse azioni grazie
alla combinazione di tutte le componenti
presenti nel seme di canapa che possono
agire in modo sinergico su diversi fronti. In-
CANNABIS SATIVA
La canapa (
Cannabis sativa
, fig.1) è una
pianta originaria delle regioni a nord e a sud
dell’Himalaya, coltivata almeno sin dal terzo
millennio a.C., molto diffusa prevalentemen-
te in Europa e in Asia. Cresce soprattutto
nei climi temperati adattandosi a vari tipi di
terreno, che deve essere comunque ricco di
sostanze organiche. La canapa è una specie
annuale che riesce ad adattarsi ai più sva-
riati ambienti, anche se i migliori risultati
produttivi si ottengono in zone umide e con
temperature di 20-25°C durante tutto il ciclo
e nei terreni argillosi e fertili (1).
60
Fig.1- Cannabis sativa.
H3C
O
Acido Linoleico
Acido Linoleico
Acido γ-Linoleico
OH
OH
OH
O
O
H3C
H3C
H3CH3C
NH2
CH3
CH3
CH3
CH3CH3CH3
CH3
H3CO
HO
CH3
CH3
CH3CH3CH3
CH3
OH
OH
OH
OH
OH
OH
HO
HO
H
HO
HO
N
N
N
N
NH
N
NN+
S
O
O
O
O
O
OH
Vitamina A Vitamina E
Vitamina PP Vitamina C
Vitamina B1 Vitamina B2
Figura 2
Figura 3
KOS_2014_006_INT@060-064.indd 61 29/07/14 15:52
62
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
SPECIALE ANTI-AGE
STUDIO E SPERIMENTAZIONE
fatti, la presenza di sali minerali concorre
al mantenimento di una pelle sana, elasti-
ca. Le vitamine B1 e B2 svolgono un’azio-
ne eudermica (fi g.4), la vitamina PP (fi g. 5)
che svolge un’azione ristrutturante e idra-
tante della pelle in quanto stimola la sin-
tesi dei lipidi (ceramidi, colesterolo, este-
ri di colesterolo e acidi grassi) dello strato
corneo che costituiscono un cemento che
limita la dispersione d’acqua.
N
NNN
N
N
S
OH
OH
OH
OH
NH2
Tiamina
difosfotransferasi
Vit B2 + ATP FAD + pirofosfato inorganico
FAD: coenzima che partecipa ai meccanismi
energetici coinvolti nella nutrizione della pelle
TPP: necessario per il corretto funzionamento
di numerosi enzimi della pelle
Tiamina
MgATP2-
MgAMP
Meccanismo d’azione della Vitamina B1 Meccanismo d’azione della Vitamina B2
N+
N
N
S
O
O
O
P
O
OH
O
NH2
NH2
N+
P
O
OH
OH O P
OH
O
NN
N
N
O P
OH
OHHO
O
O
O
NH2NH2
C
O
C
O
HHH
+ H+
forma ossidata NAD+forma ridotta NADH
+ 2 e-
+
N
Ribose
2P
Adenosine
La niacina entra a far parte di importanti coenzimi coinvolti
nei meccanismi energetici cellulari
••
N
Ribose
2P
Adenosine
Nicotinamide
NAD+ + H+ +2 e-NADH
La presenza degli acidi grassi ω-3 e ω- 6 (v i-
tamine del gruppo F) esplica un’azione an-
tirughe partecipando alla sintesi del colla-
gene (5) oltre che a mantenere la pelle più
idratata in quanto trat tengono acqua (fi g.6).
Un importante ruolo è giocato dalle vita-
mine A ed E che esplicano un effetto an-
tiossidante e quindi di protezione delle cel-
lule dal l’invecchiamento (effetto anti-age).
La vitamina A, a l ivello dello strato corneo,
interviene nei meccanismi di trascrizione
del DNA, stimolando l’espressione di alcuni
enzimi specifi ci, alcuni dei quali hanno la
funzione d i migliorare lo spessore cutaneo
promuovendo la proliferazione e differen-
ziazione dei cheratinociti e aumentando la
produzione dei glucosamminoglicani, mo-
lecole in grado di legare l’acqua miglioran-
do l’idratazione cutanea. Tutto concorre a
diminuire la profondità delle rughe.
Inoltre, nello strato sottostante del derma,
interviene promuovendo la sintesi del col-
lagene rafforzando la struttura d i sostegno
della pelle che risulta quindi più tonica ed
elastica.
La vitamina E possiede una forte azione
antiossidante interferendo in tutti quei pro-
cessi che stanno alla base dello stress ossi-
dativo, responsabile dei danni alle cellule.
Inoltre ha anche una buona capacità di as-
sorbire le radiazioni UVA esplicando quin-
di un effetto protettivo della pelle dai dan-
ni da fotoinvecchiamento.
Studi di effi cacia
Gli effetti benefi ci dell’olio di canapa sono
stati recentemente dimostrati da diversi
studi in vitro, riportati in letteratura. Uno
di questi per esempio, ha dimostrato la ca-
pacità antiossidante e di chelante di ioni
metallo dell’olio di canapa (6). Semi di ca-
napa sono stati sottoposti, dopo idrolisi en-
zimatica e ultrafi ltrazione, al test di radi-
cal scavenging activity e han no mostrato
un’attività confrontabile a quella del germe
di grano. Per quanto riguarda la capacità di
chelare metalli, è stata osservata un’ottima
attività nei confronti di metalli, come il fer-
ro, che catalizzano reazioni di formazione
di anioni superossido, idroperossidazione
e decomposizione lipidica e formazione di
radicali liberi che sono responsabili di gra-
vi danni tissutali (6).
Li et al. (7) hanno dimostrato l’effetto an-
tiage osservando le modifi che a carico del-
la pelle invecchiata di topi in seguito all’ap-
plicazione dell’olio di canapa. In particolare
hanno osservato come variava lo spessore
Figura 4
Figura 5
KOS_2014_006_INT@060-064.indd 62 29/07/14 11:40
62
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
del derma e dell’epidermide di una speci ca zona dopo iniezio-
ne ipodermica di tre diverse dosi di olio (12.0,6.0,3.0 mL•kg-1), d i
cui quelle effi caci sono risultate essere la più alta e l’intermedia.
E’ stato inoltre osservato come variava il contenuto di acqua del-
la zona oggetto dello studio. I risultati ottenuti hanno dimostra-
to che l’olio di canapa è in grado di migliorare le caratteristiche
della pelle invecchiata. In particolare sono stati osservati un in-
cremento del contenuto di acqua della pelle, un incremento dello
spessore del derma e del numero di follicoli. Inoltre si è riscontra-
to un considerevole miglioramento dell’elasticità della pelle per
incremento delle fi bre di collagene ed elastiche (7).
Un altro studio, sempre condotto su topi invecchiati, trattati an-
che in questo caso con tre diverse dosi di olio (2.5,5, e 10 mL•kg-
1•d-1) e monitorati per 30 giorni ha evidenziato un signi cativo
incremento delle proteine di collagene (8).
A seguito dell’interesse sucitato, grazie a questa provata ef cacia,
sono state proposte anche formulazioni tecnologicamente avan-
zate e l’olio di canapa si trova in formulazioni cosmetiche di diver-
so tipo sottoforma di nanoparticelle solide lipidiche (SLN) inse-
rite in creme, sia da giorno che da notte, e sieri. Questi carriers
lipidici migliorano la biodisponibilità dell’olio sulla pelle esaltan-
done le proprietà e quindi l’effi cacia (9) e, non ultimo, anche la
stabilità e l’usability.
Produzione
di tinture per capelli
esclusivamente per conto terzi
via Lombardia, 16 - 20010 Arlino (Milano) - Italy
tel.: +39 02 903 79 190/1 - fax: +39 02 903 77 669
www.silviomora.it - info@silviomora.it
private label only
Tinture in crema
Colorazione in gel
503899_B6V_13_01.indd 1 09/05/13 10.32
induzione della trascrizione dei geni
codificanti per le proteine di collagene
Sintesi proteica Procollagene
Tropocollagene
Fibrilla
Fibrilla
ω-3 e ω-6
Fibra
640
Figura 6
KOS_2014_006_INT@060-064.indd 63 29/07/14 11:40
64
KOSMETICA NUMERO SEI - SETTEMBRE DUEMILA14
STUDIO E SPERIMENTAZIONE
SPECIALE ANTI-AGE
essere agevolmente ottenuta mediante
l’impiego di argille anioniche «lipofi lizza-
te» cioè organicamente modi cate (10,11).
Queste si ottengono a partire da argille
anioniche lamellari, le idrotalciti (HTlc),
che possiedono una struttura lamellare
con la possibilità di intercalare molecole
anioniche di diversa natura. Nel caso delle
argille «lipofi lizzat vengono intercalate
nella regione interstrato catene alchiliche
lineari come oleato, stearato ecc.(10, 11).
La presenza di questa componente lipo-
la rende affi ne la matrice inorganica
all’olio che quindi acquista consistenza
e permette di ottenere un lipogel molto
semplice, costituito solo dall’olio di ca-
napa e dall’argilla. Da sottolineare che
queste argille sono sintetizzate su mo-
dello di argille naturali, presenti in na-
tura ma molto rare, con metodi assolu-
tamente green, che non prevedono l’uso
solventi organici; sono pure sia microbio-
logicamente che chimicamente (12). Il
lipogel ottenuto, a seconda della consi-
stenza, può essere direttamente utilizza-
to in trattamenti antiage, sia per uso do-
mestico che professionale (centri estetici
o SPA), come siero contorno occhi, olio da
massaggio, maschera o impacco.
Diversamente può essere utilizzato come
fase olio di emulsioni da utilizzare come
creme (o cremagel) con attività antiage e
funzione idratante, detergente, struccan-
te ecc. L’olio di canapa dunque è un na-
turale antiage la cui attività è anche sup-
portata dai numerosi altri attivi presenti
con funzione rimineralizzante, ristruttu-
rante, antirughe, idratante ed eudermica.
freschezza e gradevolezza e sono più pra-
tici da usare. È certamente possibile ren-
dere più «gradevole» e facile da usare un
olio trasformandolo in un lipogel che fa-
cilita il prelievo del prodotto dal conte-
nitore, evita l’effetto «unto» e favorisce
l’uso di questo prodotto anche al matti-
no (base per il trucco).
La geli cazione dell’olio di canapa può
Aspetti formulativi
L’aspetto formulativo dell’olio di canapa
è piuttosto importante in quanto l’appli-
cazione dell’olio come tale infatti spesso
non trova il consenso del consumatore,
viste la sua untuosità e la sua bassa con-
sistenza, e quindi molto spesso si prefe-
riscono formulazioni come creme e geli
che offrono una maggiore sensazione di
CH3
H3CO
HO
ROH ROH
RCHO
all-trans RA
9-cis RA
RE
Cytoplasm
Nucleus
Vitamina A
(retinolo)
CH3CH3CH3CH3CH3
CH3
+
+
CH3
H3CO
*O
CH3
CH3CH3CH3CH3
CH3
R* radicale
libero
vitamina C
vitamina E
radicale della vitamina E
RXRE
RXR RXR
RARE
RAR RXR
COACTIVATOR COREPRESSOR
Trascrizione
di proteine
codificanti
per enzimi
specifici
BIBLIOGRAFIA
1. I.A. Ross, Medicinal plants of the world, volume 3: Chemical constituents,
traditional and modern medicinal uses. Vol. 3. Springer, 2007.
2. H.S Sankari, Ind Crop Prod 11 (1) (2000) 73-84.
3. B.D. Oomah et al., Food Chemistry 76 (1) (2002) 33-43.
4. J.C. Callaway, Euphytica 140 (2004) 65-72.
5. D. Kurt et al., Proc. Soc. Exp. Biol. Med. 223 (1) (2000) 88-95.
6. A.T. Girgih et al., J Am Oil Chem Soc 88 (2011) 381-389.
7. H. Li et al., China J Exp Trad Med Formulae 9 (2012) 063.
8. C. Pei, et al., Central South Pharmacy 3 (2010) 003.
9. R.H. Müller et al., Adv. Drug Deliv. Rev. 59 (2007) 522-530.
10. L. Perioli et al., Kosmetica, 7 (2011) 50-55.
11. L. Perioli et al., Kosmetica, 1 (2012) 40-45.
12. L. Perioli et al., Kosmetica, 9 (2012) 36-39.
Figura 7
© RIPRODUZIONE RISERVATA
KOS_2014_006_INT@060-064.indd 64 29/07/14 11:40
ResearchGate has not been able to resolve any citations for this publication.
Article
Full-text available
Characteristics of oil extracted from hempseeds subjected to microwave treatments were evaluated. Microwave treatment improved oil yield, increased carotenoid and other pigment contents and decreased p-anisidine value without significant changes in other properties. Hempseed oil showed absorbance in the UV-B and UV-C ranges with potential for use as a broad spectrum UV protectant. [beta]-Tocopherol concentrations increased, while the major tocopherol, [gamma]-tocopherol, and fatty acid composition of the oil were unaffected by microwave treatment of hempseed. Hempseed oil showed high kinetic stability during heating and cooling, as characterized by differential scanning calorimetry (DSC). Microwave treatment shifted the melting range of oils to lower temperatures and increased oxidation temperatures, suggesting increased protective effect upon heating.
Book
Continuing the high standards set by the widely acclaimed first and second volumes of Medicinal Plants of the World: Chemical Constituents, Traditional and Modern Medicinal Uses, Ivan A. Ross now comprehensively documents in Volume 3 the medicinal value of 16 major plant species widely used around the world in medical formulations. The plants for this volume are Camellia sinenis, Cannabis sativa, Cocos nucifera, Coffea arabica, Daucus carota, Ferula assafoetida, Hordeum vulgare, Larrea tridentata, Nicotiana tabacum, Olea europaea, Oryza sativa, Plantago ovata, Saccharum officinarum, Serenoa repens, Sesamum indicum, and Zingiber officinale. The author's exhaustive summary of available scientific data for each plant provides detailed information on how the plant is used in different countries, describing its traditional therapeutic applications and what is known from its use in clinical trials. Additional material presented includes a botanical description with a color photo of each plant for identification, the common names used for the plant throughout the world, and a listing of the plant's known chemical constituents. A comprehensive bibliography cites the literature available from a wide range of disciplines. Medicinal Plants of the World: Chemical Constituents, Traditional and Modern Medicinal Uses, Volume 3, offers a unique collection of vital scientific information for pharmacologists, herbal medicine practitioners, drug developers, phytochemists, medicinal chemists, phytologists, toxicologists, and researchers who want to explore the many uses of plant materials for medicinal and related purposes. Its wealth of significant information will reveal little-known facts about these plants and open new horizons of application for the many novel drugs and drug candidates found in them.
Article
The seed of Cannabis sativa L. has been an important source of nutrition for thousands of years in Old World cultures. Non-drug varieties of Cannabis, commonly referred to as hemp, have not been studied extensively for their nutritional potential in recent years, nor has hempseed been utilized to any great extent by the industrial processes and food markets that have developed during the 20th century. Technically a nut, hempseed typically contains over 30% oil and about 25% protein, with considerable amounts of dietary fiber, vitamins and minerals. Hempseed oil is over 80% in polyunsaturated fatty acids (PUFAs), and is an exceptionally rich source of the two essential fatty acids (EFAs) linoleic acid (18:2 omega-6) and alpha-linolenic acid (18:3 omega-3). The omega-6 to omega-3 ratio (n6/n3) in hempseed oil is normally between 2:1 and 3:1, which is considered to be optimal for human health. In addition, the biological metabolites of the two EFAs, gamma-linolenic acid (18:3 omega-6; GLA) and stearidonic acid (18:4 omega-3; SDA), are also present in hempseed oil. The two main proteins in hempseed are edestin and albumin. Both of these high-quality storage proteins are easily digested and contain nutritionally significant amounts of all essential amino acids. In addition, hempseed has exceptionally high levels of the amino acid arginine. Hempseed has been used to treat various disorders for thousands of years in traditional oriental medicine. Recent clinical trials have identified hempseed oil as a functional food, and animal feeding studies demonstrate the long-standing utility of hempseed as an important food resource.
  • H Sankari
H.S Sankari, Ind Crop Prod 11 (1) (2000) 73-84.
  • R H Müller
R.H. Müller et al., Adv. Drug Deliv. Rev. 59 (2007) 522-530.
  • H Li
H. Li et al., China J Exp Trad Med Formulae 9 (2012) 063.
  • D Kurt
D. Kurt et al., Proc. Soc. Exp. Biol. Med. 223 (1) (2000) 88-95.
  • L Perioli
L. Perioli et al., Kosmetica, 1 (2012) 40-45.
  • C Pei
C. Pei, et al., Central South Pharmacy 3 (2010) 003.