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Rilevazione sui consumi finali di prodotti energetici delle imprese

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COEN 2011
3
Presentazione
Nell’energia, più che in altri settori, l’interpretazione delle informazioni può essere diversa in funzione della
cultura e della sensibilità di ciascuno: gli aspetti soggettivi possono determinare una diversità di opinione
anche laddove l’informazione fosse tutta disponibile, certa e veritiera.
In realtà i rilevanti interessi economici in gioco fanno sì che nell’energia non sia infrequente, soprattutto a
livello internazionale ma anche a livello locale, un uso strategico o politico delle informazioni, che vuol dire
alterare, omettere o selezionare le informazioni stesse in funzione di un determinato obiettivo.
Poiché le decisioni sono sempre l’esito delle informazioni disponibili, nell’energia è quindi di particolare
importanza che le Istituzioni pubbliche preposte forniscano informazioni il più possibile affidabili e
complete. Né tale ruolo può essere delegato (come purtroppo è sovente accaduto nel passato) a soggetti
che, pur rientrando nella sfera pubblica, hanno obiettivi economici nel settore: il conflitto di interessi
quantomeno lede l’autorevolezza delle fonti.
Le rilevazioni statistiche sull’energia rivestono da sempre un ruolo essenziale nel supporto al processo deci-
sionale politico su questioni cruciali che riguardano la sicurezza e l’economicità degli approvvigionamenti, la
competitività del sistema industriale e la qualità dei servizi forniti alle famiglie e alle imprese; tuttavia, in
seguito all’emergere e consolidarsi della questione climatica, tali rilevazioni hanno assunto un ruolo deter-
minante anche in relazione alla definizione degli interventi di mitigazione, tema che ha guadagnato posi-
zioni centrali nell’agenda internazionale, in modo particolare europea. D’altra parte è evidente che il pro-
cesso di decarbonizzazione, auspicato da tutte le principali organizzazioni internazionali, deve poggiarsi su
una base certa di informazioni che può derivare solo da una approfondita conoscenza dei consumi energe-
tici sia nel settore domestico che in quello dell’industria e dei servizi.
Si rende quindi necessario uno sforzo congiunto della Pubblica Amministrazione e degli organismi di ricerca
teso alla creazione di una rete di rilevazione statistica efficiente ed in grado di fornire in modo affidabile e
sistematico un articolato set di dati di consumi energetici che sia funzionale alle decisioni da assumere; in
particolare, rispetto agli obiettivi di riduzione delle emissioni climalteranti è essenziale disporre di un
quadro sufficientemente dettagliato degli usi dei combustibili fossili ed è per questo motivo che
l’attenzione del Rapporto si sofferma in modo particolare su tali consumi.
Al di là del valore tecnico del lavoro è necessario sottolineare la straordinaria utilità del Rapporto non solo
per l’Amministrazione centrale ma anche per le Regioni e gli enti locali, che sono soggetti attivi sia
nell’attuazione ma anche nella definizione delle politiche utili a conseguire gli obiettivi sul clima e l’energia.
Va poi evidenziato, perché non è scontato, l’ottimo risultato, di cui il Rapporto è la concreta testimonianza,
della collaborazione istituzionale: l’esperienza di cui si riportano qui i risultati è maturata nel quadro di una
convenzione che ENEA ha stipulato con il Ministero dello Sviluppo Economico, e che ha visto la piena e
fattiva collaborazione con l’Istituto Nazionale di Statistica che è stato l’esecutore dell’indagine.
Questa collaborazione tra Governo ed Enti di ricerca è certamente un primo, significativo passo verso una
differente e più organica produzione statistica sulla materia dei consumi energetici.
Una ultima considerazione va fatta rispetto alle risposte ricevute. È bene ricordare che l’indagine è stata
svolta tramite un questionario proposto via web. In questi casi gli statistici e i sociologi ci dicono che un
tasso di risposte pari al 20% degli interpellati può essere considerato un successo. Nel caso del Rapporto
questa percentuale è arrivata al 37% a riprova che la sensibilità sulle questioni energetiche e ambientali è
ormai un patrimonio diffuso nel Paese.
COEN 2011
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Questo lavoro, in conclusione, rende un servizio a chi lo ha promosso, parliamo quindi di utilità per il
sistema Paese, a chi lo ha scritto, parliamo di aumento delle conoscenze sul tema dell’energia, e
soprattutto a chi lo leggerà, poiché aumenterà la cultura energetico ambientale del Paese, che è il
necessario presupposto per assumere decisioni realmente condivise.
Tullio Fanelli
COEN 2011
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Rilevazione sui consumi finali di prodotti energetici delle imprese (COEN) 2011
Progettazione, conduzione, risultati e prospettive future
Sommario
Questo rapporto descrive la caratterizzazione, le analisi e i risultati della “Rilevazione sui consumi dei
prodotti energetici delle imprese” (COEN). La rilevazione è stata promossa e sostenuta dalla Direzione
Generale per la Sicurezza degli Approvvigionamenti e le Infrastrutture (DGSAIE) del Ministero dello Sviluppo
Economico (MISE) nell’ambito della Convenzione per il “Supporto tecnico alla realizzazione di attività di
analisi e statistiche nel settore dell’energia”
3
in essere con l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie,
l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA).
La rilevazione COEN (codice nel Programma Statistico Nazionale IST-02511) è stata pianificata e progettata
dall’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) in collaborazione con ENEA in seno ad un accordo stipulato nel
maggio del 2011, tra l’ENEA e l’Istat, finalizzato all’adempimento delle istanze previste dal Regolamento CE
n.1099/2008, modificato successivamente dal Regolamento n. 844/2010 (Regolamento nel seguito). Tale
Regolamento definisce un quadro comune per la produzione di statistiche dell’energia comparabili nella
Comunità Europea evidenziando la necessità di accrescere le possibilità di monitoraggio del consumo
energetico finale (sia delle famiglie che delle imprese).
La rilevazione COEN è stata realizzata e condotta dall’Istat nel 2012, con riferimento ai consumi 2011 e può
essere considerata sperimentale in un’ottica che vede il MISE, l’ENEA e l’Istat impegnati in cooperazione a
produrre con continuità statistiche sui consumi energetici. Nel presente rapporto verranno trattati, quindi,
gli aspetti connessi alla progettazione, alla conduzione e agli esiti della rilevazione, con riferimenti alle
prospettive future aperte da questa prima esperienza.
Abstract
Regulation (EC) n. 1099/2008, successively amended by the Commission Regulation (EU) n. 844/2010
(Regulation in the following), establishes a common framework for the production, transmission, evaluation
and dissemination of comparable energy statistics in the Union. While energy statistics have traditionally
been focused on both energy supply and fossil energies, the Regulation promotes, for the coming years, an
increasing knowledge and monitoring of final energy consumption and renewable energy. To the aim of the
Regulation, enterprises final energy consumption refers to the total energy consumption in industry,
transport and commercial and public services.
The Italian National Statistical Institute (Istat) and the Italian National Agency for New Technologies, Energy
and Sustainable Economic Development (ENEA) - supported by the Ministry of economic development
(MISE) planned and designed a statistical survey addressed to final energy users in order to integrate data
sources on energy products and their aggregates defined by the Regulation.
This work aims at describing the main characteristics and the results of the first survey on Enterprises Final
Consumption of Energy Products (COEN). The COEN survey was conducted by Istat in 2012 with reference
year 2011 and it can be considered as a sort of “pilot” survey from both the contents and the
technical/methodological point of view.
3
Terminata il 30 giugno 2014.
COEN 2011
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INDICE
Lista delle figure .......................................................................................................................... 8
Lista delle Tabelle ...................................................................................................................... 10
Abbreviazioni e definizioni ............................................................................................................. 11
1. Introduzione ................................................................................................................................. 13
1.1 Presupposti e contenuti della rilevazione statistica dei consumi energetici delle imprese italiane ....................... 13
1.2 Ringraziamenti .................................................................................................................. 14
2. I consumi finali di energia ............................................................................................................. 15
2.1. Gli obiettivi conoscitivi della rilevazione COEN da Regolamento ............................................................ 15
2.2. Fonti informative ausiliarie e alternative ..................................................................................... 19
2.3. Il campo di osservazione, l’unità statistica e l’unità di rilevazione .......................................................... 21
3. La rilevazione ............................................................................................................................... 23
3.1. Il disegno campionario ......................................................................................................... 23
3.2. Rilevazione on-line ............................................................................................................. 24
3.3. Descrizione questionario utilizzato ............................................................................................ 26
3.4. Help desk ....................................................................................................................... 28
3.5. Caratteristiche delle imprese che hanno richiesto assistenza ............................................................... 30
3.6. Albero di classificazione delle richieste in relazione alle quattro macro-aree tematiche .................................. 30
3.7. Controllo e correzione ......................................................................................................... 34
Energia elettrica, Gas, Gasolio ed Energia termica ................................................................................... 34
Altri prodotti ............................................................................................................................ 37
3.1. Procedura di stima ............................................................................................................. 37
Caratteristiche generali ................................................................................................................ 37
Calcolo dei pesi campionari ............................................................................................................ 38
Software utilizzato ..................................................................................................................... 40
4. Esiti della rilevazione 2011 ............................................................................................................ 41
4.1. Energia elettrica ................................................................................................................ 51
4.2. Energia termica ................................................................................................................. 56
4.3. Gas (metano) ................................................................................................................... 58
4.4. Gasolio e Prodotti petroliferi .................................................................................................. 59
4.5. Carbone e altri prodotti di origine fossile e Prodotti energetici rinnovabili ................................................ 60
5. Bibliografia ................................................................................................................................... 66
6. Appendici ..................................................................................................................................... 67
6.1. Lista prodotti energetici, Regolamento CE 1099/2008 ........................................................ 67
6.2. Il questionario di rilevazione on-line ................................................................................ 74
COEN 2011
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Lista delle figure
Figura 3.1: Numerosità delle basi dati .............................................................................................................................. 28
Figura 3.2: Andamento dei flussi delle imprese registrate e delle richieste di supporto ................................................. 29
Figura 3.3: Numero medio giornaliero di richieste via e-mail .......................................................................................... 30
Figura 3.4: Albero di classificazione delle tipologia delle richieste in relazione alla attività economica, alla dimensione e
alla modalità di compilazione ........................................................................................................................................... 33
Figura 3.5: Gruppi di unità per consumo di Energia elettrica: quantità e spesa in scala logaritmica. Settore Industria
(unità senza informazione ausiliaria proveniente dall’indagine PRODCOM 2010) .......................................................... 35
Figura 4.1: Differenze percentuali tra i dati dei consumi totali di energia rilevati da COEN e il dato Eurostat 2011 per
settori. Anno 2011 (valori %) ............................................................................................................................................ 45
Figura 4.2: Differenze percentuali tra i dati dei consumi totali di energia rilevati da COEN e il dato Eurostat 2011, per
dettaglio settore industriale. Anno 2011 (valori %) .......................................................................................................... 45
Figura 4.3: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Energia elettrica .................................................................................................................................. 46
Figura 4.4: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Energia Termica ................................................................................................................................... 46
Figura 4.5: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Gas ....................................................................................................................................................... 47
Figura 4.6: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Prodotti petroliferi .............................................................................................................................. 47
Figura 4.7: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Combustibili solidi ............................................................................................................................... 48
Figura 4.8: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Fonti rinnovabili ................................................................................................................................... 48
Figura 4.9: Consumi per addetto: mappa delle regioni per 4 livelli di intensità di consumo per addetto ....................... 50
Figura 4.10: Differenza dei dati di consumo in GWh tra COEN 2011 e Terna 2011 (valori percentuali) .......................... 53
Figura 4.11: Differenza dei dati di consumo in GWh tra COEN 2011 e Terna 2011 per attività economica .................... 55
Figura 4.12: Differenza dei dati di consumo tra COEN 2011 e Terna 2011 per attività economica (valori percentuali) . 55
Figura 4.13: Differenza dei dati di consumo in GWh tra COEN 2011 e Terna 2011 (valori percentuali) .......................... 57
Figura 4.14: Differenza dei dati di consumo in GWh tra COEN 2011 ed Eurostat 2011 (valori percentuali di scarto) ..... 57
Figura 4.15: Differenza dei dati di consumo in GWh tra COEN 2011 ed Eurostat 2011 (valori percentuali di scarto
ponderati per lo share di branca sul totale consumi industria) ........................................................................................ 58
Figura 4.16: Differenza dei dati di consumo per il settore industriale tra COEN 2011 Eurostat 2011
(valori in migliaia di tonnellate) ........................................................................................................................................ 61
Figura 4.17: Differenza dei dati di consumo di alcuni combustibili petroliferi nei macrosettori tra COEN 2011 e
Terna 2011 (valori in PJ) ................................................................................................................................................... 62
Figura 4.18: Differenza dei dati di consumo di alcuni FER per macrosettori tra COEN 2011 e Terna 2011 (valori in TJ) . 65
Figura 6.1: Schermata di accesso alla compilazione del Questionario COEN ................................................................... 74
Figura 6.2: Schermata di inserimento delle credenziali .................................................................................................... 74
COEN 2011
9
Figura 6.3: Modulo di registrazione al primo accesso ...................................................................................................... 75
Figura 6.4: Sezione Istruzioni e Documenti di aiuto ......................................................................................................... 75
Figura 6.5: Schermata di accesso alla compilazione del Questionario COEN ................................................................... 76
Figura 6.6: Lista Unità locali (UL) e relativi questionari per le imprese plurilocalizzate che optano per la compilazione di
un questionario per ciascuna UL ...................................................................................................................................... 76
Figura 6.7: Sezioni 1 (Energia elettrica e termica), 2 (Gas) ............................................................................................... 77
Figura 6.8: Sezione 3 (Prodotti petroliferi) ....................................................................................................................... 77
Figura 6.9: Sezione 3 (Prodotti petroliferi): Chimici e petrolchimici ................................................................................. 78
Figura 6.10: Sezione 3 (Prodotti petroliferi): Trasporti aerei ............................................................................................ 78
Figura 6.11: Sezione 4 (Combustibili fossili) ..................................................................................................................... 79
Figura 6.12: Sezione 5 (Rinnovabili) .................................................................................................................................. 79
Figura 6.13: Sezione 6 (Impianti di autoproduzione a fonti rinnovabili) .......................................................................... 80
Figura 6.14: Sezione 6 (Impianti di cogenerazione a fonti non rinnovabili o miste) ........................................................ 80
Figura 6.15: Sezione 6 (Impianti di autoproduzione di energia elettrica a fonti non rinnovabili o miste) ....................... 81
Figura 6.16: Sezione 6 (Impianti di autoproduzione di energia termica a fonti non rinnovabili o miste) ........................ 81
Figura 6.17: Sezione 7 (Attività di ricerca e sviluppo) ....................................................................................................... 82
Figura 6.18: Sezione 8 (Investimenti in efficienza energetica) ......................................................................................... 82
Figura 6.19: Sezione 9 (Informazioni conclusive) ............................................................................................................. 83
Figura 6.20: Schermate degli errori e dell’invio definitivo del questionario (esempio di possibili errori) ....................... 83
COEN 2011
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Lista delle Tabelle
Tabella 2.1 Definizione dei domini richiesti dal Regolamento in termini di codici ATECO..................... 15
Tabella 2.2 Elenco dei prodotti della categoria: Energia elettrica e termica ...................................... 17
Tabella 2.3 Elenco dei prodotti della categoria: Gas ...................................................................... 17
Tabella 2.4 Elenco dei prodotti della categoria: Petrolio e prodotti petroliferi ................................... 18
Tabella 2.5 Elenco dei prodotti della categoria: Combustibili fossili solidi e gas manifatturati ............. 18
Tabella 2.6 Elenco dei prodotti della categoria: Energie rinnovabili ed Energia da rifiuti ..................... 19
Tabella 2.7 Numerosità degli aggregati per i quali sono richiesti i consumi energetici ........................ 21
Tabella 3.1 Distribuzione delle unità del campione per settore di attività economica e classe di addetto
................................................................................................................................................ 25
Tabella 3.2 Flusso mensile delle richieste e delle imprese registrate ............................................... 29
Tabella 3.3 Distribuzione di richiesta per macro-area tematica ....................................................... 31
Tabella 3.4 Osservazioni raccolte relative al consumo di Energia elettrica, per informazione disponibile
e settore di attività economica ...................................................................................................... 35
Tabella 3.5 Pattern di errore di unità di misura: rispondenti alle indagini COEN e PRODCOM 2010 ...... 36
Tabella 4.1 Numero di rispondenti e tassi di risposta per macrosettore ATECO e classi di addetti ....... 41
Tabella 4.2 Tabella di conversione delle unità di misura ................................................................ 42
Tabella 4.3 Consumi in TJ per attività economica e per tipologia di prodotto .................................... 44
Tabella 4.4 Differenze tra le quote di branca sul totale dei consumi energetici per settore e per fonte in
Italia ......................................................................................................................................... 49
Tabella 4.5 Consumi in TJ per regione e per macrosettore di attività economica e per addetto 50
Tabella 4.6 Consumi di energia elettrica in GWh per attività economica e dettaglio di autoproduzione. 51
Tabella 4.7 Confronto dei consumi di energia elettrica stimati da COEN con i dati Terna 2011 in GWh
per macrosettore di attività economica e totale .............................................................................. 53
Tabella 4.8 Raccordo tra ATECO Terna e COEN sui consumi di energia elettrica delle branche del settore
industriale, Italia 2011 - dati in GWh ............................................................................................. 54
Tabella 4.9 Consumi di energia termica (calore) in TJ per attività economica e dettaglio di
autoproduzione .......................................................................................................................... 56
Tabella 4.10 Consumi di Gas metano in TJ per attività economica e destinazione d’uso ..................... 58
Tabella 4.11 Consumi di Gasolio da autotrazione, da riscaldamento e totale in migliaia di tonnellate
(1000t) per attività economica ..................................................................................................... 59
Tabella 4.12 Consumi di Prodotti petroliferi in migliaia di tonnellate (1000t) per macrosettore di attività
economica ................................................................................................................................. 60
Tabella 4.13 Consumi di Prodotti petroliferi in TJ per macrosettore di attività economica ................... 60
Tabella 4.14 Consumi di Carbone e altri prodotti fossili in TJ per macrosettore di attività economica ... 63
Tabella 4.15 Consumi di Carbone e altri prodotti fossili in migliaia di tonnellate (1000t) per
macrosettore di attività economica................................................................................................ 63
Tabella 4.16 Confronto consumi di Carbone e altri prodotti fossili per macrosettori di attività economica
tra COEN 2011 e Eurostat (valori in TJ) ......................................................................................... 63
Tabella 4.17 Consumi di Prodotti energetici rinnovabili in TJ per macrosettore di attività economica ... 64
Tabella 6.1 Sezione 2, Gas naturale, lista prodotti ........................................................................ 67
Tabella 6.2 Sezione 3,Petrolio e prodotti petroliferi, lista prodotti ................................................... 67
Tabella 6.3 Sezione 4, Combustibili fossili solidi e gas manifatturati, lista prodotti ............................ 70
Tabella 6.4 Sezione 5, Energie rinnovabili ed Energia da rifiuti, lista prodotti ................................... 71
COEN 2011
11
Abbreviazioni e definizioni
AIE/IEA Agenzia Internazionale dell’Energia di Parigi
APAT Agenzia Per l’Ambiente e il Territorio, ora ISPRA
COEN Rilevazione sui consumi dei prodotti energetici delle imprese
DGSAIE Direzione Generale per la Sicurezza degli Approvvigionamenti e le Infrastrutture
ENEA Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo Sviluppo Economico Sostenibile
ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, ex APAT
Istat Istituto Nazionale di Statistica
MISE Ministero dello Sviluppo Economico
Relativamente ai separatori numerici, nel seguente rapporto è stata adottata la convenzione anglosassone:
con il punto si indicano valori decimali, con la virgola valori in migliaia.
COEN 2011
13
1. Introduzione
1.1 Presupposti e contenuti della rilevazione statistica dei consumi energetici delle imprese
italiane
Il Regolamento CE 1099/2008, modificato successivamente dal Regolamento n. 844/2010 (nel seguito
Regolamento), nel definire un quadro comune per la produzione di statistiche sull’energia comparabili
all’interno della Comunità Europea, evidenzia la necessità di accrescere nei prossimi anni la conoscenza e le
possibilità di monitoraggio del consumo energetico finale sia delle famiglie che delle imprese, integrando le
tradizionali statistiche sull’energia incentrate sull’approvvigionamento energetico e sulle energie fossili.
Tra la Direzione Generale per la Sicurezza degli Approvvigionamenti e le Infrastrutture (DGSAIE) del
Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) e l’Agenzia Nazionale per le Nuove Tecnologie, l’Energia e lo
Sviluppo Economico Sostenibile (ENEA) è stata stipulata una Convenzione per il “Supporto tecnico alla
DGSAIE per la realizzazione di attività di analisi e statistiche nel settore dell’energia” che prevede che i
relativi programmi operativi vengano realizzati dall’ENEA direttamente o tramite terzi.
In data 31 maggio 2011 l’ENEA e l’Istituto Nazionale di Statistica (Istat) hanno stipulato un Accordo
riguardante la progettazione e la realizzazione di una rilevazione sui consumi di prodotti energetici da parte
delle imprese al fine di adempiere alle relative istanze previste dal Regolamento. L’attività oggetto di tale
Accordo è stata inserita nel PSN 2011-2013 dell’Istat, con Denominazione “Rilevazione sui consumi dei
prodotti energetici delle imprese” (cod. IST-02511).
L’oggetto dell’Accordo Istat-ENEA è quello di produrre e pubblicare statistiche aggiornate sul consumo di
energia e di diversi prodotti energetici utilizzati da parte delle imprese italiane del terziario e dell’industria.
La finalità è quella di soddisfare il Regolamento europeo in materia e, al tempo stesso, completare il quadro
informativo nazionale sulle statistiche dell’energia. Lo strumento previsto per il conseguimento di tali
finalità è una rilevazione statistica di tipo campionario.
Al fine di raggiungere tali obiettivi, Istat ha istituito un apposito Gruppo di lavoro per la progettazione e la
realizzazione della Rilevazione sui consumi dei prodotti energetici delle imprese” con l’obiettivo di:
- definire i contenuti dell’indagine in funzione dell’implementazione dei regolamenti europei
sull’energia;
- definire il campo di osservazione, le variabili di interesse, il disegno campionario;
- definire il questionario di rilevazione e le modalità di raccolta dei dati;
- definire le procedure di trattamento e validazione dei dati;
- definire e produrre le stime finali.
Al gruppo sono stati chiamati a partecipare esperti interni Istat e rappresentanti dei committenti ENEA e
MISE cui si sono aggiunti referenti dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA).
COEN 2011
14
1.2 Ringraziamenti
Si ringraziano per la loro attività di supporto e partecipazione alle attività della rilevazione:
Simona Perone (Istat),
Roberto Sanzo (Istat),
Antonio Laureti Palma (Istat),
Alessandra Tabusi (Istat),
Francesca Silvestri (Istat),
Orietta Luzi (Istat),
Mauro Masselli (Istat),
Giovanni Alfredo Barbieri (Istat),
Roberto Monducci (Istat),
Caterina Finale (Istat),
Paola Giacchè (Istat),
Giusy Vetrella (Istat),
Franco Garritano (Istat) autore del sito per la raccolta dati,
Paolo Liberatore (GSE),
Riccardo De Lauretis (ISPRA),
Antonio Caputo (ISPRA),
Andrea Lupi (Terna),
Claudio La Ianca (Terna),
Giovanni Perrella (MISE),
Alessandro Serra (MISE),
Umberto Ciorba (ENEA),
Maria Rosa Virdis (ENEA),
Carlo Manna (ENEA).
COEN 2011
15
2. I consumi finali di energia
2.1. Gli obiettivi conoscitivi della rilevazione COEN da Regolamento
Gli obiettivi conoscitivi dell’indagine derivano dall’esigenza di integrare il sistema di statistiche sull’energia
attualmente prodotte da (e per) la DGSAIE al fine di adempiere agli obblighi comunitari in materia stabiliti
dal Regolamento n. 844/2010. Come accennato in precedenza, il Regolamento nel definire un quadro
comune per la produzione di statistiche sull’energia comparabili all’interno della Comunità Europea,
evidenzia la necessità di accrescere nei prossimi anni la conoscenza e le possibilità di monitoraggio del
consumo energetico finale sia delle famiglie che delle imprese, integrando le tradizionali statistiche
sull’energia incentrate sull’approvvigionamento energetico e sulle energie fossili.
I consumi energetici oggetto di indagine sono stati identificati in quelli definiti al paragrafo 2.3 del
Regolamento suddetto. Per ciascuna tipologia di prodotto energetico, viene richiesto il consumo aggregato
delle imprese appartenenti a specifici raggruppamenti di codici della classificazione delle attività
economiche ATECO 2007 afferenti ai seguenti settori di Usi finali di energia:
- Industria - con l’esclusione del settore“ Energia inclusi approvvigionamento e trasformazione;
- Trasporti - per alcune categorie di prodotti non sono richiesti i consumi di alcune disaggregazioni del
settore;
- Altri settori - che si traduce esclusivamente nel settore dei Servizi pubblici e commerciali in quanto non
sono oggetto della rilevazione i settori: Residenziale (oggetto di una rilevazione parallela dell’Istat),
Agricoltura/Silvicoltura, Pesca e Attività non specificate altrove.
Tali settori, e le loro disaggregazioni richieste dal Regolamento, sono descritti in Tabella 2.1 e
rappresentano i domini di stima della rilevazione per ciascuna tipologia di prodotto. Una precisazione è
dovuta in quanto i 21 domini di stima previsti corrispondono a 19 raggruppamenti di codici ATECO 2007 a 2
cifre (divisioni), a 3 cifre (gruppi) o a 4 cifre (classi). Infatti, le imprese appartenenti alla divisione ATECO 51,
Trasporti aerei, contribuiscono ad entrambi i domini dei Trasporti aerei internazionali e dei Trasporti aerei
interni per quanto riguarda i combustibili per l’aviazione. Inoltre, il dominio Altro Settore Trasporti è
definito da voci specifiche di consumo di alcuni tipi di carburanti delle imprese appartenenti
particolarmente alle divisioni ATECO 50, Navigazione interna, e 51, Trasporti aerei.
Tabella 2.1 Definizione dei domini richiesti dal Regolamento in termini di codici ATECO
Codice Settore
Descrizione settore
Codice ATECO 2007
SETTORE DELL’INDUSTRIA (escluso settore Energia)J
Escluse divisioni 05, 06, 08.92, 07.21,
09.1, 19 e 35
1
Siderurgia
24.1, 24.2, 24.3, 24.51 e 24.52
2
Industrie chimica e petrolchimica
20 e 21
3
Industrie dei metalli non ferrosi
24.4, 24.53 e 24.54
4
Minerali non metalliferi - Industrie del vetro, della ceramica, del
cemento e di altri materiali da costruzione
23
5
Mezzi di trasporto - Industrie connesse ai mezzi di trasporto
29 e 30
6
Industria meccanica Prodotti in metallo, macchine ed apparecchi
diversi dai mezzi di trasporto
25, 26, 27 e 28
7
Industria estrattiva
07 (esclusa la classe 07.21), 08 (esclusa
la classe 08.92) e 09.9; sono escluse le
industrie produttrici di energia
8
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco:
10, 11 e 12 .
9
Industria della carta e della stampa
17 e 18 è inclusa la produzione di
supporti registrati
10
Industria del legno e dei prodotti in legno (diversi dalla pasta-carta e
dalla carta)
16
COEN 2011
16
Codice Settore
Descrizione settore
Codice ATECO 2007
11
Costruzioni
41, 42 e 43
12
Industrie tessili e conciarie
13, 14 e 15
13
Attività non specificate altrove Industria
22, 31 e 32
SETTORE DEI TRASPORTI Energia impiegata in tutte le attività di
trasporto indipendentemente dal settore economico in cui si colloca
l'attività
49, 50 e 51
14
Trasporti ferroviari Tutti i consumi per il traffico ferroviario, compreso
quello delle ferrovie interne alle industrie.
49.1 e 49.2
15
Navigazione interna Quantitativi forniti alle navi di qualunque bandiera
non impegnate nella navigazione internazionale (cfr. Bunkeraggi
marittimi internazionali). La distinzione tra navigazione interna e
internazionale va effettuata sulla base del porto di partenza e del porto
di arrivo e non in funzione della bandiera o della nazionalità della nave
50
16
Trasporti stradali Quantitativi utilizzati dai veicoli stradali. Sono inclusi i
carburanti utilizzati dai veicoli agricoli sulle strade e i lubrificanti
impiegati per i veicoli stradali. Sono esclusi i prodotti energetici utilizzati
per i motori fissi (cfr. Altri settori), per i trattori non di uso sulle strade
(cfr. Agricoltura) e per i veicoli stradali militari (cfr. Altri settori - Attività
non specificate altrove), il bitume impiegato per pavimentazioni stradali
e l'energia utilizzata per motori nei cantieri di costruzione (cfr. il
sottosettore Costruzioni)
49.3 e 49.4
17
Trasporti mediante condotte Quantitativi utilizzati sotto forma di
energia per il supporto e per la gestione di condotte per il trasporto di
gas, liquidi, fanghi o altri prodotti. È inclusa l'energia utilizzata per le
stazioni di pompaggio e per la manutenzione della condotta. È esclusa
l'energia utilizzata per la distribuzione mediante condotte di gas
naturale o di gas manifatturati, di acqua calda o di vapore dal
distributore agli utilizzatori finali (da registrare nel settore dell'energia),
l'energia utilizzata per la distribuzione finale di acqua alle famiglie, agli
utenti industriali e commerciali e agli altri utenti (da includere nel
settore dei servizi pubblici/commerciali) e le perdite che occorrono
durante tale trasporto tra il distributore e gli utenti finali (da registrare
come perdite di distribuzione)
49.5
18
Trasporti aerei internazionali Quantitativi di carburanti per l'aviazione
forniti ai velivoli per trasporti aerei internazionali. La distinzione tra
trasporti interni e internazionali va effettuata sulla base dell'aeroporto
di partenza e di arrivo e non in funzione della nazionalità della
compagnia aerea
51 Sono esclusi i carburanti utilizzati
dalle compagnie aeree per i loro
veicoli stradali (da registrare nella
rubrica “Settore dei trasporti - Attività
non specificate altrove”) e i carburanti
per l'aviazione per usi militari (da
registrare nella rubrica “Altri settori –
Attività non specificate altrove”)
19
Trasporti aerei interni Quantitativi di carburanti per l'aviazione forniti ai
velivoli per trasporti aerei interni - commerciali, privati, agricoli ecc.
Sono inclusi i carburanti utilizzati a scopi diversi dal volo, ad esempio per
il collaudo di motori. La distinzione tra trasporti interni e internazionali
va effettuata sulla base dell'aeroporto di partenza e di arrivo e non in
funzione della nazionalità della compagnia aerea
20
Attività non specificate altrove Quantitativi utilizzati per le attività di
trasporto non incluse altrove. Sono inclusi i carburanti utilizzati dalle
compagnie aeree per i loro veicoli stradali e i carburanti utilizzati nei
porti per gli scaricatori e vari tipi di gru. Il contenuto della presente
rubrica va specificato
ALTRI SETTORI
21
Servizi pubblici e commerciali Prodotti energetici consumati dalle
imprese commerciali e dai servizi amministrativi dei settori pubblici e
privati
33, 36, 37, 38, 39, 45, 46, 47, 52, 53,
55, 56, 58, 59, 60, 61, 62, 63, 64, 65,
66, 68, 69, 70, 71, 72, 73, 74, 75, 77,
78, 79, 80, 81, 82, 84, 85, 86, 87, 88,
90, 91, 92, 93, 94, 95, 96 e 99
COEN 2011
17
I contenuti informativi approfonditi attraverso la rilevazione COEN, riguardano le seguenti cinque categorie
di prodotti:
1. ENERGIA ELETTRICA E TERMICA;
2. GAS NATURALE;
3. PETROLIO E PRODOTTI PETROLIFERI - l’elenco dei prodotti energetici compresi in questa categoria è
specificato nel paragrafo 4.1. del Regolamento;
4. COMBUSTIBILI FOSSILI SOLIDI E GAS MANIFATTURATI - l’elenco dei prodotti energetici compresi in
questa categoria è specificato nel paragrafo 1.1. del Regolamento;
5. ENERGIE RINNOVABILI ED ENERGIA DAI RIFIUTI - l’elenco dei prodotti energetici compresi in questa
categoria è specificato nel paragrafo 5.1. del Regolamento.
La descrizione di ciascuna tipologia di prodotto per i quali devono essere stimati i consumi aggregati per
dominio è fornita dal Regolamento per ciascuna delle sopracitate categorie, nei paragrafi 1.2.3, 2.2.3, 3.2.3,
4.2.3 e 5.2.3 rispettivamente.
Tenendo conto anche delle indicazioni degli esperti non sono stati rilevati, pur essendo specificati nel
Regolamento, per insussistenza o ridondanza, i consumi delle seguenti tipologie di prodotto:
- Prodotti base di raffineria, Additivi/ossigenati, Biocarburanti e Altri idrocarburi nella categoria dei
prodotti Petrolio e prodotti petroliferi;
- Energia da maree, moto ondoso e correnti marine e Biocarburanti nella categoria delle Energie
rinnovabili ed energia dai rifiuti. Inoltre, le fonti di energia rinnovabile: Energia solare fotovoltaica
(pannelli per la produzione di Energia elettrica e pannelli per la produzione di Energia termica),
Energia idroelettrica, Energia eolica sono rilevati nella sezione dedicata agli impianti per la
produzione di Energia elettrica ed Energia termica nella misura dell’energia prodotta (per
autoconsumo o ceduta alla rete).
L’insieme delle tipologie di prodotto rilevate (da Tabella 2.1 a Tabella 2.6) è quindi costituito da 42 voci di
prodotto e 14 sottovoci di dettaglio cui si devono aggiungere le voci relative al consumo/cessione di energia
elettrica/termica autoprodotte e quelle relative agli impianti di autoproduzione (impianti eolici, impianti
idroelettrici, pannelli fotovoltaici, pannelli solari termici, impianti a biomassa, impianti a biogas, impianti ad
altri combustibili per la sola energia elettrica/termica o per la cogenerazione).
Tabella 2.2 Elenco dei prodotti della categoria: Energia elettrica e termica
Tabella 2.3 Elenco dei prodotti della categoria: Gas
COEN 2011
18
Tabella 2.4 Elenco dei prodotti della categoria: Petrolio e prodotti petroliferi
Tabella 2.5 Elenco dei prodotti della categoria: Combustibili fossili solidi e gas manifatturati
COEN 2011
19
Tabella 2.6 Elenco dei prodotti della categoria: Energie rinnovabili ed Energia da rifiuti
Nella sezione 1 relativa ai consumi di energia elettrica e termica sono specificati anche gli input degli
autoproduttori, ovvero delle imprese, di proprietà pubblica o privata, che producono energia elettrica e/o
termica destinata in tutto o in parte ai propri fabbisogni. Gli input degli autoproduttori di energia elettrica e
termica sono stati approfonditi in una sezione specifica del questionario al fine di identificare
separatamente l’autoproduzione derivante da impianti di produzione di sola energia elettrica, da impianti
di produzione di sola energia termica e da impianti di produzione combinata di energia elettrica e termica
(impianti di cogenerazione) e i relativi quantitativi di combustibili utilizzati.
Per i consumi di gas naturale il Regolamento richiede i consumi distinti sia per gli usi energetici sia (se del
caso) per gli “usi non energetici per tutti i diversi aggregati di imprese definiti sopra. Un’analoga
distinzione fra consumi finalizzati ad “usi energetici” e “non energetici” viene richiesta per le imprese
appartenenti al settore Chimico e petrolchimico per quanto riguarda i prodotti della sezione 3, “Petrolio e
altri prodotti petroliferi”.
2.2. Fonti informative ausiliarie e alternative
Nel definire i contenuti e l’ambito dell’indagine COEN, oltre alla disamina del Regolamento, si è proceduto
ad un’analisi delle possibili fonti alternative di informazione comprese le precedenti esperienze d’indagine.
L’esperienza più direttamente collegabile alla nuova indagine, per analogia di contenuti e dimensione, è la
rilevazione sui consumi energetici delle imprese condotta con riferimento all’anno 1999. In tale occasione,
il campo di osservazione fu limitato alle imprese con almeno 10 addetti, e il campione, a uno stadio
stratificato, venne allocato per due terzi nel settore Industria (censendo le imprese con almeno 50 addetti)
e per il restante terzo nel settore Servizi. Oltre alla distanza temporale, che rende non affidabile il confronto
fra i risultati, occorre tener conto che il tasso di risposta si rivelò allora significativamente basso.
Rispetto all’esperienza del 1999, e tenendo conto delle attuali potenzialità sia informative che tecnologiche
nella conduzione di indagini, un riferimento più recente è costituito dall’indagine annuale PRODCOM
(Rilevazione della produzione industriale) che risponde al Regolamento CEE n. 3924/91. La rilevazione
PRODCOM ha prodotto fino al 2010 anche le stime sugli acquisti di un insieme di prodotti energetici delle
imprese del settore Industria (escluso il settore delle Costruzioni).
COEN 2011
20
L’oggetto della rilevazione PRODMCOM, quindi, non è lo stesso della rilevazione COEN: l’indagine
PRODCOM rileva gli acquisti dei prodotti energetici piuttosto che i consumi, e l’insieme dei prodotti è
raccordabile solo parzialmente con quello dell’indagine COEN. Da un punto di vista di disegno dell’indagine,
PRODCOM censisce le imprese con più di 20 addetti e le relative UL, e adotta un campione ad uno stadio
stratificato di dimensione quasi doppia rispetto alla dimensione del campione dell’indagine COEN sulla
popolazione di imprese di dimensione compresa tra i 3 e i 20 addetti che vengono assunte come uni
localizzate. Le informazioni fornite dalle statistiche PRODCOM sono state utilizzate come fonte ausiliaria sia
per la progettazione dell’indagine COEN che nelle fasi di controllo e correzione. Per queste ultime in
particolare, il controllo è stato effettuato sia a livello micro che macro, costituendo PRODCOM per alcuni
prodotti un riferimento per il dimensionamento del fenomeno nella popolazione e nei diversi settori di
attività economica.
Dal punto di vista delle fonti amministrative, sono state acquisite da Terna SpA (chiamata a partecipare al
Gruppo di Lavoro COEN) le statistiche disponibili riguardanti i consumi di energia elettrica disaggregati per
settore merceologico (regione e provincia) relativi al 2011 (vedi al riguardo la pagina web http:
//www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche/consumi_settore_merceologico.aspx). La
classificazione dei settori merceologici utilizzata da Terna, tuttavia, non è raccordabile completamente con
la classificazione ATECO 2007 di riferimento per la rilevazione COEN. In particolare, Terna utilizza una
classificazione a 3 cifre di cui solo le prime due sono riconducibili ai codici delle divisioni ATECO
(classificazione ATECO 2002, precedente quindi alla classificazione ATECO 2007) mentre la terza cifra è
definita da esigenze specifiche di Terna.
Una ulteriore fonte informativa potenziale è costituita dai cosiddetti Studi di Settore (SdS), ovvero
un’indagine statistica di natura fiscale condotta dall’Agenzia delle Entrate allo scopo di valutare e
classificare la capacità delle imprese di produrre reddito. L’indagine, la cui partecipazione è obbligatoria, è
condotta in maniera esaustiva (a meno di fenomeni di mancata risposta totale) sugli oltre 3.5 milioni di
imprese con un fatturato compreso tra i 30,000 e i 7,500,000 euro, suddivise in circa 200 Studi (modelli di
rilevazione) corrispondenti a raggruppamenti ATECO disgiunti. Tra le caratteristiche richieste per definire i
profili reddituali delle imprese, vi sono anche le spese energetiche limitatamente ad alcune categorie di
prodotto: in particolare sono rilevati i consumi e i costi di energia elettrica ed alcuni altri prodotti energetici
(principalmente combustibili per trasporto e/o riscaldamento) ma in maniera non esaustiva (non in tutti gli
Studi) né uniforme sulle imprese oggetto di studio. Per tali motivi l’utilizzo degli SdS come fonte ausiliaria
diretta, per quanto ricca in termini di numero di imprese coinvolte, è risultato poco efficace rispetto al
contributo informativo che era stato preventivato. Gli SdS sono comunque oggetto di studio e potrebbero
fornire supporto alle finalità di produzione delle statistiche energetiche in futuro.
Infine, l’ISPRA che monitora le emissioni degli impianti inclusi nel sistema europeo di scambio delle
emissioni o EU ETS (European Emissions Trading Scheme) per lo scambio delle quote di emissioni di gas a
effetto serra dell’Unione europea in forza delle Direttiva comunitaria n. 87/2003. Esiste una forte analogia
tra le informazioni richieste dal Regolamento e quelle monitorate dall’ETS, e gli impianti monitorati fanno
riferimento ad imprese che in molti casi appartengono alla popolazione obiettivo della rilevazione COEN.
Tuttavia, si è ritenuto che trattandosi di una prima edizione dell’indagine fosse preferibile non utilizzare
direttamente tale fonte in alternativa alla raccolta diretta dei dati. Tale decisione è stata presa alla luce sia
della diversa natura delle unità di rilevazione e di analisi nelle due indagini l’impresa per l’indagine Istat e
l’impianto di produzione per ETS sia dei tempi tecnico/amministrativi necessari per svolgere un’adeguata
attività di analisi dei dati rilevati da ISPRA. In particolare, dato che solo gli impianti oltre una certa soglia di
emissioni sono inclusi nel ETS, non è garantito che l’insieme degli impianti di produzione associati ad
un’impresa la rappresentino nella sua totalità. È stato pertanto deciso di includere nella popolazione anche
le imprese proprietarie di impianti sottoposti ad ETS.
COEN 2011
21
Preliminarmente alle eventuali successive edizioni dell’indagine COEN, è prevista un’attività di confronto
dei dati forniti dai rispondenti a entrambe le rilevazioni per acclarare l’eventuale sostituibilità tra le due
fonti informative.
2.3. Il campo di osservazione, l’unità statistica e l’unità di rilevazione
Il framework per le indagini sulle imprese condotte dall’Istat è l’Archivio Statistico delle Imprese Attive
(ASIA). Sia nella fase di progettazione che in quella di produzione dei risultati viene utilizzata la versione più
aggiornata dell’archivio. Pertanto, in fase di progettazione e di selezione campionaria è stato utilizzato
l’archivio ASIA con riferimento 2010, mentre per la fase di stima e di presentazione dei risultati si è potuto
disporre dell’Archivio ASIA aggiornato al 2011, anno di riferimento dell’indagine. I numeri nelle Tabelle
riportate nel seguito fanno riferimento a quest’ultimo archivio.
L’universo delle imprese italiane oggetto di studio è definito come l’insieme delle imprese presenti in ASIA
e classificate in uno dei raggruppamenti (divisioni, gruppi o classi) ATECO 2007 citati nel paragrafo 2.3 del
Regolamento (Tabella 2.1). La popolazione teorica oggetto di studio risulta composta da circa 4.5 milioni di
imprese distribuite nei settori Industria (escludendo le imprese di produzione e/o distribuzione di energia)
per circa il 22%, Trasporti per circa il 2.5% e Servizi pubblici e commerciali per il restante 75.5%. La
distribuzione della popolazione rispetto agli aggregati con le relative numerosità riscontrate in ASIA sono
riportati nella Tabella 2.7.
Tabella 2.7 Numerosità degli aggregati per i quali sono richiesti i consumi energetici
Descrizione
Popolazione ASIA
Popolazione COEN
N
%
N
%
SETTORE DELL’INDUSTRIA
(escluso settore Energia)
995,528
22.04
354,039
32,64
Siderurgia
2,200
0.05
1,604
0.15
Industrie chimica e petrolchimica
5,129
0.11
3,514
0.32
Industrie dei metalli non ferrosi
1,778
0.04
1,184
0.11
Minerali non metalliferi - Industrie del vetro, della ceramica,
del cemento e di altri materiali da costruzione
22,430
0.50
11,923
1.10
Mezzi di trasporto - Industrie connesse ai mezzi di trasporto
5,264
0.12
3,356
0.31
Industria meccanica Prodotti in metallo, macchine ed
apparecchi diversi dai mezzi di trasporto
113,004
2.50
65,517
6.04
Industria estrattiva
2,475
0.05
1,437
0.13
Industrie alimentari, delle bevande e del tabacco:
59,141
1.31
32,358
2.98
Industria della carta e della stampa ;
21,009
0.47
10,387
0.96
Industria del legno e dei prodotti in legno (diversi dalla pasta-
carta e dalla carta)
34,154
0.76
11,996
1.11
Costruzioni
600,391
13.29
152,437
14.06
Industrie tessili e conciarie
66,766
1.48
32,930
3.04
Attività non specificate altrove Industria
61,787
1.37
25,396
2.34
SETTORE DEI TRASPORTI
110,349
2.44
30,106
2.78
Trasporti ferroviari
27
0.00
23
0.00
Navigazione interna
1,694
0.04
566
0.05
Trasporti stradali
108,368
2.40
29,347
2.71
Trasporti mediante condotte
14
0.00
5
0.00
Trasporti aerei
246
0.01
165
0.02
ALTRI SETTORI
3,411,179
75.52
700,380
64.58
Servizi pubblici e commerciali
3,411,179
75.52
700,380
64.58
TOTALE
4,517,056
100
1,084,525
100
COEN 2011
22
Il campo di osservazione dell’indagine è stato definito come l’insieme delle imprese appartenenti ad ASIA
con almeno 3 addetti (maggiore o uguale a 2.5 per convenzione; vedi colonne 4 e 5 della Tabella 2.7). Tale
scelta è stata effettuata con l’obiettivo di massimizzare il contributo informativo e l’efficienza del campione
statistico. A tal fine si è tenuto conto anche degli aspetti connessi alle precedenti esperienze d’indagine e
alle fonti amministrative di dati descritte nel paragrafo precedente. Inoltre, in base alle risorse economiche
stanziate e tenendo conto dei costi di conduzione di un’indagine con caratteristiche simili a quelle previste
per quella COEN (rilevazione esclusivamente on-line, minimizzando il numero di invii postali ed integrando
per quanto possibile il piano di solleciti utilizzando la posta elettronica piuttosto che la posta ordinaria), la
dimensione campionaria su cui si è potuto contare in fase di progettazione è stata di circa 40/45mila
imprese. Si è ritenuto pertanto che una tale dimensione campionaria non fosse sufficienti per investigare
l’intero universo delle imprese.
L’unità di analisi dell’indagine COEN è l’impresa. Conseguentemente si è ritenuto che la strategia
campionaria più efficiente fosse quella di adottare come unità di osservazione l’impresa e, nel caso di
imprese plurilocalizzate, di dare l’opportunità all’imprese di fornire in maniera separata le informazioni
relative ad ogni singola Unità Locale (UL), ovvero genericamente l’unità funzionale (stabilimento) dove
viene svolta la produzione (si adotta la definizione adottata dall’Istat per gli archivi ASIA).
Pur se le imprese con meno di 3 addetti non sono state investigate, una quota minima di campione è stata
attribuita a questa fascia di popolazione a fini esplorativi e di ricerca per supportare l’eventuale
predisposizione di una successiva edizione dell’indagine COEN con un’analisi più approfondita della
popolazione delle imprese di piccole dimensioni per settore di attività economica.
COEN 2011
23
3. La rilevazione
3.1. Il disegno campionario
Come già brevemente descritto, fanno parte del campo di osservazione per la rilevazione COEN le imprese
industriali e dei servizi attive nel 2011 e appartenenti ai settori di attività economica ATECO 2007 definiti
dal Regolamento ed elencati in Tabella 2.1. Al fine di rendere efficiente l’impianto metodologico della
rilevazione e di ridurre l’onere statistico sui rispondenti, sono state individuate due sottopopolazioni di
imprese. Alla prima appartengono le unità economiche con meno di 3 addetti medi con riferimento alle
quali è stato estratto un campione di unità a scopo sperimentale. Della seconda sottopopolazione fanno
parte le imprese con almeno 3 addetti, tale sottoinsieme è ritenuto più rilevante ai fini degli obiettivi della
rilevazione. Inoltre, con riferimento a ognuno dei raggruppamenti ATECO descritti sopra, sono state
definite alcune soglie di cut-off sul numero di addetti oltre le quali le imprese sono censite.
La base campionaria è costituita dalle imprese presenti nell’archivio ASIA 2010 appartenenti al campo di
osservazione della rilevazione. L’archivio utilizzato per la selezione delle unità, quindi, non coincide
esattamente con la popolazione di interesse, in quanto non contiene le imprese nate dopo il 31.12.2010,
mentre può riportare alcune imprese cessate dopo tale data. La non perfetta coincidenza tra archivio di
selezione e popolazione d’interesse costituisce fonte di potenziale distorsione delle stime. Tuttavia, la
possibilidi disporre della versione aggiornata di ASIA in fase di riporto dei dati all’universo consente di
ridurre l’entità della distorsione, attraverso l’opportuna calibrazione degli stimatori. Proprio per limitare
l’errore di lista, sulla base dei più recenti aggiornamenti sullo stato di attività delle imprese forniti dal
Dipartimento per i censimenti e gli archivi amministrativi e statistici dell’Istat, sono state escluse dalla lista
di campionamento le imprese non più attive nel 2011 (cessate, inattive, fallite, in liquidazione, fuori campo
d’osservazione ecc.) e sono state incluse le imprese nuove nate nel 2011. Si perviene quindi a una
popolazione di riferimento per la rilevazione COEN la cui numerosità totale è pari a circa 4.5 milioni di
imprese di cui 1.1 milioni di imprese con almeno 3 addetti medi.
Il disegno di campionamento è di tipo casuale semplice a uno stadio stratificato, con selezione delle unità
con probabilità uguale e senza re-immissione. Pertanto, le imprese dell’universo sono state suddivise in
strati omogenei secondo alcune variabili ritenute correlate con quelle oggetto di rilevazione. In questo
modo si intende aumentare l’efficienza del disegno di campionamento visto che la varianza delle variabili di
interesse nel campionamento casuale stratificato, a parità di dimensione campionaria, risulta essere minore
rispetto a quella che si otterrebbe con un campionamento casuale semplice. In particolare, gli strati sono
definiti dalla concatenazione delle modalità delle seguenti variabili:
- “attività economica dell’impresa” (divisioni ATECO e raggruppamento di attività economiche come da
Regolamento);
- “dimensione dell’impresa” (classi di addetti);
- localizzazione territoriale dell’impresa” (4 macro-ripartizioni territoriali).
La stratificazione qui adottata consente di ottenere stime delle variabili di interesse come risultato
dell’aggregazione di strati elementari ed è stata definita conseguentemente alla definizione dei domini di
studio. La stratificazione del dominio di interesse presenta il vantaggio di allocare il campione pianificando i
livelli di precisione attesa delle stime a livello di tipo di dominio.
Per dominio di studio si intende una sottopopolazione individuata da una partizione (detta “tipo di
dominio”) della popolazione oggetto di rilevazione. I domini di studio sono pianificati, cioè l’allocazione del
campione, in assenza di mancate risposte totali, è tale che ogni dominio è coperto da unità campione e gli
COEN 2011
24
errori campionari per le variabili guida nell’allocazione del campione sono fissati a priori. In questo caso, i
domini pianificati tengono conto delle tre variabili strutturali citate sopra.
Nella progettazione del campione si è tenuto conto della necessità di includere gli strati completamente
osservati e di non superare, per ragioni logistiche e di costo, la soglia indicativa di 45 mila unità cui inviare il
questionario, compatibilmente con un grado di precisione atteso delle stime ritenuto accettabile.
Le variabili guida utilizzate per l’allocazione delle unità campionarie nei vari strati sono date dal numero di
addetti medi nell’anno e dal volume d’affari dell’impresa. Si presume che tali variabili siano strettamente
correlate con le principali variabili oggetto di studio della rilevazione.
Per definire l’allocazione delle unità è stato utilizzato il metodo proposto da Bethel (1989) implementato
nel software generalizzato Mauss, secondo cui è possibile definire l’allocazione delle unità campione negli
strati tenendo in considerazione simultaneamente più domini di studio e più variabili guida. Poiché per
l’applicazione di tale metodo è necessario conoscere una pre-stima delle varianze di strato delle variabili
guida sono state condotte diverse simulazioni fissando il valore degli errori campionari attesi su ogni
dominio.
I vincoli di precisione sulle stime delle variabili guida sono stati espressi in termini di coefficienti di
variazione. L’errore massimo imposto rappresenta il livello teorico di errore che si commetterebbe se
valessero le seguenti tre condizioni: i) che la variabile di interesse effettivamente rilevata si comporti
esattamente come ipotizzato, ii) che archivio e popolazione di riferimento coincidano esattamente, iii) che
non si verifichino casi di mancata risposta. Supponendo che la prima condizione non sia disattesa, un
aspetto importante è quello che riguarda l’aggiornamento dell’archivio di riferimento. Infatti è opportuno
ricordare che nella fase di progettazione del campione tale archivio può non risultare perfettamente in
linea rispetto alle caratteristiche strutturali delle imprese, pertanto, si possono determinare strati teorici in
cui vengono incluse imprese che nella realtà si collocano in strati differenti. Questo sfasamento tra lista di
selezione e popolazione d’interesse genera una migrazione di unità tra gli strati, quindi i livelli di errore
previsti in fase di progettazione della rilevazione sono solo in parte pianificabili. Infine, con riferimento al
punto iii) bisogna aggiungere che, solitamente, il fenomeno di mancata risposta non è irrilevante e quindi il
livello di precisione finale delle stime risulta essere più basso rispetto a quello pianificato.
Per concludere, la selezione delle unità all’interno di ogni strato è stata condotta secondo uno schema di
coordinamento negativo con le più recenti rilevazioni statistiche sulla struttura delle imprese allo scopo di
ridurre il carico statistico sopportato dalle stesse, mantenendo inalterati i criteri di casualità nell’estrazione
delle unità all’interno di ogni strato.
3.2. Rilevazione on-line
La numerosità del campione di imprese con almeno 3 addetti è risultata di 40,657
4
distribuite tra i settori di
attività economica e per classe di addetto come illustrato in Tabella 3.1. Le celle in evidenza corrispondono
a strati della popolazione censiti, ovvero le 21,065 imprese (51.9% del campione) appartenenti a tali strati
sono state incluse nel campione con certezza (probabilità di inclusione pari a 1). Il tasso di copertura
complessivo del campione teorico rispetto alla popolazione di riferimento è quindi pari circa al 3.7% (vedi
Tabella 2.7): 4.9% nell’Industria, 17.2% nei Trasporti e 2.5% nei Servizi. Compatibilmente con le numerosità
consentite dalla dimensione campionaria, la struttura della popolazione di riferimento e le informazioni
pregresse sul fenomeno, si è cercato di privilegiare alcuni settori dell’industria abbassando la soglia di
addetti rispetto alla quale è stata censita la popolazione.
4
A queste vanno aggiunte 2,437 unità della sottopopolazione di imprese con meno di 3 addetti medi. Complessivamente, quindi,
sono state contattate tramite lettera 43,094 imprese.
COEN 2011
25
Tabella 3.1 Distribuzione delle unità del campione per settore di attività economica e classe di addetto
Descrizione
Classe di addetti
[3-30)
[30-50)
[50-100)
[100-
Totale
Siderurgia
25
9
121
125
280
Industrie chimica e petrolchimica
57
30
259
335
681
Industrie dei metalli non ferrosi
71
14
71
85
241
Minerali non metalliferi
92
17
284
228
621
Mezzi di trasporto
46
20
200
290
556
Industria meccanica
282
62
2,142
1,487
3,973
Industria estrattiva
120
66
38
11
235
Industrie alimentari
330
805
442
387
1,964
Industria della carta/stampa
83
390
245
167
885
Industria del legno
177
274
105
68
624
Costruzioni
1,182
111
70
422
1,785
Industrie tessili e conciarie
215
1,293
696
404
2,608
Altre - Settore industria
212
1,241
793
497
2,743
Trasporti ferroviari
6
2
4
9
21
Navigazione interna
55
25
28
46
154
Trasporti stradali
3,277
834
431
326
4,868
Trasporti mediante condotte
4
1
2
2
9
Trasporti aerei
54
10
6
11
81
Servizi pubblici e commerciali
10,199
1,642
1,238
5,249
18,328
Totale
16,487
6,846
7,175
10,149
40,657
La raccolta dati è iniziata a maggio 2012 e si è protratta fino a gennaio 2013 compreso. Durante il periodo di
rilevazione è stato possibile monitorare costantemente il flusso dei rispondenti. Dalle risultanze di tale
monitoraggio è stata stabilita la strategia di invio di solleciti sia cartacei che tramite le caselle di posta
elettronica quando disponibili. Nell’arco della rilevazione sono stati effettuati tre solleciti. Due per posta
elettronica (inizio agosto e metà settembre) e uno per posta ordinaria (fine settembre), che hanno
interessato circa 27mila imprese.
Al fine di rispettare i termini previsti dalla convenzione sono state prodotte le stime obiettivo con i dati
disponibili al 12 ottobre 2012. Tuttavia, considerato l’andamento della raccolta dati si è ritenuto di lasciare
aperta la possibilità di accedere al questionario ad eventuali ulteriori rispondenti. Questo ha consentito di
ampliare la base informativa per successive elaborazioni di oltre 2000 unità.
Come specificato in precedenza, in fase di progettazione dell’indagine si è definita come unità di analisi
della rilevazione l’impresa (secondo la definizione di ammissibilità nell’archivio ASIA). Ciascuna impresa,
dopo essersi registrata sul sito https: //indata.istat.it/coen ha avuto accesso al questionario telematico e
quindi alla fase di inserimento dei dati. Successivamente, l’impresa ha dovuto fornire alcune informazioni
iniziali sullo stato di attività nell’anno di riferimento e sulla sua eventuale plurilocalizzazione (presenza di
due o più Unità locali, UL). Ai fini di facilitare la compilazione del questionario, le imprese plurilocalizzate
hanno avuto l’opportunità di scegliere se procedere alla compilazione di un unico questionario - sommando
i consumi energetici di tutte le proprie unità locali - oppure se fornire separatamente le informazioni
relative ad ogni singola Unità Locale (UL) attraverso questionari separati.
Al momento della scelta del tipo di compilazione, il sistema di acquisizione dei dati ha creato il questionario
o i questionari da riempire dall’impresa.
COEN 2011
26
Sempre ai fini di facilitare la compilazione, è stata data l’opportunità alle imprese di accedere al
questionario anche in momenti successivi. Ad ogni accesso, l’impresa ha avuto la possibilità di modificare i
dati inseriti o inserirne di nuovi e di modificare il tipo di compilazione da questionario unico per l’intera
impresa ad un questionario per ogni singola UL. Solo al momento dell’invio dei dati, la trasmissione delle
informazioni inserite nel questionario è stata resa definitiva impedendo, da quel momento, l’inserimento di
ulteriori modifiche. In tutto il periodo di rilevazione, è stato inoltre fornito un servizio di help desk, via
telefonica e via e-mail, attraverso cui le imprese hanno potuto richiedere assistenza e, nel caso non fosse
possibile attraverso il sito predisposto, inviare i dati (vedi paragrafo 3.4).
Alla data di ultimo scarico dei dati, risultavano registrate al sito quasi 20000 imprese. Al fine di selezionare i
questionari utili all’analisi dei dati, è stato analizzato il percorso di compilazione delle singole imprese.
Infatti, come già anticipato, le imprese hanno avuto l’opportunità di modificare la scelta del tipo di
compilazione del questionario e questo ha creato percorsi non validi (ad esempio imprese con solo
questionari cancellati dal sistema o senza dati, ovvero record per la compilazione di un questionario unico
per le imprese che hanno scelto in ultima istanza la compilazione di un questionario per singola UL o
viceversa). Poco meno di 150 imprese hanno indicato uno stato di attività ‘non attivo’ o ‘attivo senza
consumi nel 2011’. Circa 400 imprese (plurilocalizzate) hanno risposto compilando un questionario per
ciascuna UL. Selezionando le imprese con almeno 3 addetti si è giunti ad un numero di rispondenti pari a
15086 imprese. Di queste 11115 hanno risposto in seguito al primo contatto e 3971 ai contatti successivi (a
seguito dei solleciti). Circa 450 imprese non hanno risposto per ‘rifiuto’ esplicito o per ‘mancato contatto’
dovuto probabilmente ad un errore di lista (23139 i non rispondenti).
3.3. Descrizione questionario utilizzato
La fase di pianificazione del questionario è stata curata dall’Istat in cooperazione con ENEA in particolare
per quanto riguarda la definizione dei contenuti e della struttura del questionario. L’acquisizione dei dati
della rilevazione è avvenuta esclusivamente per via telematica tramite un questionario strutturato da
compilarsi sul sito web https: //indata.istat.it/coen
5
. Agli utenti sono stati messi a disposizione dei
Documenti di aiuto in un’apposita sezione del sito. In particolare è stata resa disponibile una versione
stampabile del questionario (vedi Appendice 1) in tre versioni: una generale e due specifiche per i settori
Chimico-Petrolchimico e Trasporti Aerei. In Appendice 2 sono riportate le principali schermate del
questionario on-line secondo l’ordine di costruzione e di compilazione del questionario (la navigazione tra
le diverse sezioni del questionario è stata libera, tranne per la sezione 6 che doveva essere compilata
necessariamente dopo le sezioni 2, 3, 4 e 5).
Tra i Documenti di aiuto, è stato reso disponibile il file “Guida alla compilazione del questionario CoEn
2011” contenente le istruzioni per la registrazione al sito e la compilazione del questionario (vedi
Appendice 3).
Altri documenti di aiuto riguardano i Regolamenti europei per cui l’indagine è stata istituita (Regolamento
844_2010, Regolamento 1099_2008), la Lista dei prodotti energetici di interesse con le relative definizioni e
la Lettera ufficiale di presentazione indagine inviata alle imprese per invitarle a partecipare.
La prima sezione del questionario ha riguardato l’aspetto anagrafico dell’impresa.
I dati relativi a codice impresa, denominazione, indirizzo, codice fiscale, numero di addetti e codice di
attività economica (ATECO) sono stati prestampati utilizzando le informazioni disponibili sull’archivio ASIA.
L’impresa ha avuto la possibilità di modificare tutti i dati ad eccezione del codice identificativo.
5
La predisposizione del sito web e del sistema di controllo e di monitoraggio telematico sono stati realizzati dall’Unità operativa
MTS/C Data capturing e software per la gestione dei processi di produzione secondo le indicazioni dei coordinatori metodologici
dell’indagine, che hanno predisposto anche il tracciato record delle informazioni da produrre.
COEN 2011
27
La seconda parte del questionario è stata articolata in 5 sezioni e ha riguardato le differenti tipologie di
consumi finali: per ogni riquadro sono stati elencati i consumi finali dei diversi prodotti energetici così come
indicato da Regolamento:
Sezione 1: Energia elettrica e termica;
Sezione 2: Gas naturale;
Sezione 3: Petrolio e prodotti petroliferi;
Sezione 4: Combustibili fossili solidi e gas manifatturati;
Sezione 5: Energie rinnovabili ed Energia da rifiuti.
Salvo alcune specificità, le modalità di compilazione sono statele stesse per tutte le sezioni.
Per ciascun prodotto energetico elencato nelle singole sezioni sono stati richiesti:
unità di misura: da selezionare mediante un menù a tendina (quando non indicata una scelta
singola);
la quantità consumata di prodotto;
la spesa sostenuta per l’acquisto dei prodotti consumati (in migliaia di Euro IVA esclusa).
La spesa sostenuta, ha escluso:
l’Iva e le imposte di consumo fatturate;
le spese di trasporto fatturate separatamente;
gli eventuali sconti concessi ai clienti (il valore pertanto doveva essere calcolato al netto di tali
sconti).
Ai fini di semplificare la compilazione del questionario per l’impresa, è stata inserita una domanda filtro
all’inizio ogni sezione (ad esclusione della sezione 1) relativa al consumo o meno di uno dei prodotti
energetici appartenenti alla sezione stessa, con risposta di default “Sì.
La Sezione 6 è stata dedicata agli impianti industriali di generazione di energia elettrica/termica e recupero
termico ed è stata articolata in 4 sottosezioni: la prima per gli impianti a sole fonti rinnovabili; le altre tre
per gli impianti di cogenerazione, di produzione di sola energia elettrica, di produzione di sola energia
termica a fonti non rinnovabili o miste.
Due sezioni aggiuntive hanno previsto la raccolta di informazioni non espressamente richieste da
Regolamento, ma che sono state ritenute rilevanti a fini conoscitivi senza inficiare eccessivamente i tempi e
i tassi di risposta previsti per l’indagine:
Sezione 7: attività di ricerca e sviluppo nel settore dell’energia;
Sezione 8: investimenti in efficienza energetica.
Relativamente al sistema di controllo e monitoraggio, è stato predisposto un sistema di controlli automatici
sulla coerenza delle informazioni quantitative fornite dai rispondenti che si sono tradotti in una forma di
“aiuto” interattivo. Prima dell’invio definitivo del Questionario un’apposita sezione ha mostrato gli
eventuali errori di compilazione indicando la Sezione e il tipo di incoerenza.
Per ciascuna segnalazione di errore è stato predisposto un collegamento che ha permesso all’impresa di
tornare alla sezione del questionario da modificare e successivamente aggiornare lo stato degli errori.
Al fine di prevenire il fenomeno di mancata risposta, sia totale sia parziale, è stato scelto di avere controlli
non bloccanti.
COEN 2011
28
Le anomalie e/o gli errori che sono stati segnalati dal sistema riguardano:
mancanza di consumi di alcun prodotto energetico;
mancanza di consumi di alcun prodotto energetico in una sezione cui è attiva la risposta Sì” al
quesito filtro;
incongruenze numeriche: somma di termini che eccedono o non corrispondono al totale previsto
(per le voci per cui viene richiesto il calcolo manuale della somma). Questa accortezza è prevista
per mantenere dei margini di correzione in caso di mancata risposta parziale.
Una volta superata la fase di revisione delle anomalie, l’impresa ha potuto eseguire l’invio e rendere
definitiva la trasmissione dei dati, a seguito del quale non è stato più possibile per l’impresa modificare i
dati inseriti o inserirne di nuovi.
3.4. Help desk
Per agevolare le imprese coinvolte nell’indagine sui consumi dei prodotti energetici COEN, oltre alla
consueta documentazione di supporto scaricabile direttamente dal sito http: //indata.istat.it/coen, sono
state attivate quattro linee telefoniche e una casella di posta elettronica (coen@istat.it).
Per l’intero periodo di rilevazione (da giugno 2012 a gennaio 2013, dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle
19.00), è stato attivo un servizio di supporto alle imprese che ha coinvolto quattro operatori che hanno
risposto ad oltre 4,000 telefonate e a 2,529 mail.
Le comunicazioni tramite posta ordinaria sono state circa 30 e nella gran parte dei casi hanno avuto per
oggetto la cessazione dell’attività dell’impresa.
Le richieste di assistenza giunte tramite posta elettronica sono state opportunamente codificate e
sistematizzate in una base dati nella quale sono confluite le imprese:
1. Registrate (R) entro gennaio 2013;
2. Rispondenti (RR) entro gennaio 2013 (con almeno 3 addetti);
3. Richiedenti supporto (RS) entro gennaio 2013;
4. Richieste (RI), numero di e-mail inviate da parte di un’impresa entro gennaio 2013 per richiesta di
supporto.
Figura 3.1: Numerosità delle basi dati
0 5.000 10.000 15.000 20.000
Registrate
Rispondenti
Richieste
Richiedenti
Registrate Rispondenti Richieste Richiedenti
Imprese 19.766 15.086 2.529 1.251
COEN 2011
29
Le informazioni relative alle richieste sono state stratificate per le seguenti variabili:
tempi di registrazione (giorno/mese/anno);
addetti (suddivisi in classi);
tempi di compilazione del questionario (ore),
modalità di compilazione del questionario (uno per tutte le unità locali dell’impresa, o uno per ogni
unità locale);
attività economica.
Delle 2,529 richieste di assistenza, poco meno della meta (43.42%) sono pervenute a giugno. In questo
stesso mese si sono registrate poco più del 50% delle imprese.
Il rapporto Richieste/Registrati è molto variabile e oscilla tra il 3.47% del mese di dicembre e il 70.74% del
mese di agosto. Complessivamente, per tutto l’arco temporale considerato, tale rapporto è pari circa a 13
richieste ogni 100 registrazioni.
Tabella 3.2 Flusso mensile delle richieste e delle imprese registrate
Mese- Anno
Richieste
Richieste(%)
Registrate
Registrate(%)
Richieste/Regist
rate(%)
giu-12
1,098
43.42
10,518
53.21
10.44
lug-12
295
11.66
1,384
7.00
21.32
ago-12
307
12.14
434
2.20
70.74
set-12
369
14.59
2,228
11.27
16.56
ott-12
398
15.74
4,086
20.67
9.74
nov-12
41
1.62
718
3.63
5.71
dic-12
10
0.40
288
1.46
3.47
gen-13
11
0.43
110
0.56
10.00
Totale
2,529
100
19,766
100
12.79
L’andamento delle registrazioni (Figura 3.2) mostra un primo picco verso il 6 giugno e una ripresa, dovuta
anche all’azione di sollecito tramite posta elettronica e posta ordinaria, a metà settembre e inizio ottobre.
Il flusso maggiore di e-mail si è registrato a fine giugno e dopo i solleciti di settembre-ottobre.
Figura 3.2: Andamento dei flussi delle imprese registrate e delle richieste di supporto
0
200
400
600
800
1000
1200
01/06/12
11/06/12
21/06/12
01/07/12
11/07/12
21/07/12
31/07/12
10/08/12
20/08/12
30/08/12
09/09/12
19/09/12
29/09/12
09/10/12
19/10/12
29/10/12
08/11/12
18/11/12
28/11/12
08/12/12
18/12/12
28/12/12
07/01/13
17/01/13
27/01/13
Registrati Richieste
COEN 2011
30
Considerando i 167 giorni lavorativi (escludendo solo sabato e domenica e le principali festività) che
intercorrono tra l’inizio e la fine della rilevazione, il numero medio di richieste è stato di circa 15 e-mail al
giorno. Tale dato, come ovvio, è stato molto elevato all’inizio dell’indagine (49.9 mail al giorno), ma ha
subito una decrescita significativa dopo il primo mese (Figura 3.3).
Figura 3.3: Numero medio giornaliero di richieste via e-mail
3.5. Caratteristiche delle imprese che hanno richiesto assistenza
Le imprese che hanno maggiormente richiesto supporto sono quelle con 100-250 addetti (21.10%) e quelle
con almeno 500 addetti(20.38%)
6
. Complessivamente queste due tipologie di imprese rappresentano il
24.66% del totale dei registrati. Si noti, inoltre, che tra le imprese registrate con almeno 500 addetti il tasso
di richieste è superiore al 30%.
Il tempo medio di compilazione del questionario per le imprese che hanno richiesto assistenza è risultato di
36.1 ore
7
. In particolare il 20,51% ha dichiarato di aver impiegato tra 3 e 5 ore, mentre oltre il 31% è andata
oltre le 100 ore.
Tra le imprese che hanno richiesto supporto circa il 20% ha scelto di compilare un questionario per ogni
unità locale, mentre tale percentuale si riduce al 2.65% per i rispondenti nel complesso.
Oltre la metà (54.36%) delle e-mail di richiesta di assistenza sono giunte da imprese che svolgono la loro
attività nel settore dei servizi pubblici e commerciali, laddove le imprese che hanno risposto al questionario
e operano in questo settore alla stessa data risultano essere circa il 44%.
Poco meno del 16% delle richieste sono giunte da imprese del settore meccanico e dei trasporti stradali,
che costituiscono circa il 21% dei rispondenti.
3.6. Albero di classificazione delle richieste in relazione alle quattro macro-aree tematiche
La classificazione delle richieste in macro-aree tematiche è il risultato di un lavoro di codifica del contenuto
delle e-mail così articolato:
i. Livello fine. A partire dal contenuto delle richieste è stato ri-definito l’“oggetto” delle 2,529 e-mail in
base ad una delle seguenti motivazioni:
6
L’analisi è stata condotta su 1251 imprese rispondenti e richiedenti assistenza.
7
Il dato si riferisce alle 248 imprese rispondenti e richiedenti assistenza che hanno fornito l’informazione sul tempo di
compilazione.
0,0
10,0
20,0
30,0
40,0
50,0
giu-12 ago-12 ott-12 dic-12
N° Medio mail/girono
COEN 2011
31
1. Obbligo di adesione all’indagine;
2. Tempi di chiusura;
3. Richiesta di esonero per motivi inerenti allo stato dell’attività dell’impresa (fallimento, fine attività
ecc.);
4. Determinazione dei costi dei prodotti energetici (elettricità, gas ecc.) inclusi nei costi di locazione
dello stabile;
5. Scorporo dei costi dell’energia da quelli dei servizi di rete e più in generale di trasporto;
6. Aspetti fiscali inerenti al costo dell’energia;
7. Invio accidentale del questionario compilato solo parzialmente;
8. Difficoltà di accedere al sito e completare le diverse sezioni del questionario;
9. Difficoltà nella stampa finale del pdf (in moltissimi casi i campi correttamente riempiti risultano
vuoti).
10. Difficoltà a cambiare i dati predefiniti (es., stato attività, ATECO, addetti, UL ecc.);
11. Definizione di “unità locale produttiva”, intesa in molti casi come “unità produttiva di energia”;
12. Distinzione tra consumi energetici e non energetici;
13. Definizione di unità locale;
14. Sottosezione relativa all’energia termica (calore) spesso confusa con i consumi di energia per
riscaldamento.
ii. Livello macro. Le 14 categorie sono state inputate a quattro macro-aree tematiche così definite:
1. Giuridico- amministrativa: categorie 1, 2, 3.
2. Tecnico-contabile: categorie 4,5,6.
3. Informatica: categorie 7,8,9,10.
4. Definizioni e terminologia: categorie 11,12,13,14.
La distribuzione delle richieste per macro-aree tematiche è riportata nella Tabella 3.3 dalla quale emerge
come poco meno del 42% delle e-mail riguardavano problemi informatici.
Tabella 3.3 Distribuzione di richiesta per macro-area tematica
Macro-aree
Frequenza
%
Giuridico-amministrativa
457
18.07
Tecnico-contabile
531
21.00
Informatica
1,058
41.83
Definizioni e terminologie
483
19.10
Totale
2,529
100
COEN 2011
32
A partire dalla classificazione delle e-mail nelle quattro macro-aree tematiche (Tabella 3.3) e procedendo in
un’ottica esplorativa
8
, si è effettuata un’analisi di segmentazione (tree analysis) sulle imprese richiedenti
ponendo l’attività economica, la dimensione dell’impresa e la modalità di risposta al questionario,
opportunamente ricodificate, come variabili indipendenti e la macro-area come variabile dipendente. Le
unità di analisi in questo caso sono le 1,251 imprese che hanno chiesto assistenza.
Data la relazione non biunivoca tra richieste e richiedenti (un richiedente può aver fatto più richieste), è
stato necessario, inoltre, introdurre una quinta macro-area (Non specifica) che raccoglie le e-mail
provenienti dalla stessa impresa ma con “oggetto” inerente a più aree tematiche. Infine, in base ai risultati
già presentati si è deciso di riaggregare attività economiche in macro settori (Industria, Trasporti e Servizi) e
gli addetti in classi cosi articolate: 1-19; 20-99;100-499; 500 e oltre.
Come si può facilmente constatare dall’albero di classificazione riportato in Figura 3.4
Figura 3.4, poco meno del 50% delle 1,251 imprese che formano il Nodo 0 ha richiesto assistenza
informatica. Al secondo posto si collocano le richieste sulle definizioni e la terminologia (16.9%) e pressoché
simili sono le percentuali delle altre tre macro-aree (Giuridico-amministrativo, Tecnico-contabile e Non
specifiche).
L’albero di classificazione si articola in due “rami” principali.
Ramo 1, composto da 3 nodi.
Nodo 1. Imprese dell’industria e dei trasporti (541; 43.2%). Oltre il 64% delle richieste che sono pervenute
da queste imprese hanno riguardato l’informatica (44.5%) e le definizioni e terminologia (20.3%).
Nodo 3. Imprese dell’industria e dei trasporti con 1-99 addetti (353; 28.2%). Il 66.0% delle richieste
provenienti da questa tipologia di imprese ha riguardato l’informatica(39.1%) e le definizioni e la
terminologia (20.3%).
Nodo 4. Imprese dell’industria e dei trasporti con almeno 100 addetti (188; 15.0%). Oltre il 70% delle
richieste provenienti da queste imprese hanno avuto per oggetto argomenti inerenti all’informatica (54.8%)
otemi non specifici (16.0%).
Ramo 2, composto da 6 nodi.
Nodo 2. Imprese che operano nei servizi (710; 56.0%). Poco meno della metà delle richieste di assistenza
hanno riguardato la macro-area Informatica, mentre il 14.4% e il 15.1% hanno chiesto rispettivamente
chiarimenti sulle definizioni o su aspetti non specifici.
Nodo 5. Imprese dei servizi con 20-499 addetti (311; 24.9%). Oltre che per gli aspetti informatici (56.3%), le
richieste di questa tipologia di imprese hanno riguardato aspetti tecnico-contabili (11.6%), le definizioni e la
terminologia (11.3%) e argomenti trasversali alle macro-aree tematiche (10.9%).
Nodo 6. Imprese dei servizi con almeno 500 addetti (200; 16.0%). Il 50% delle richieste ha avuto come
oggetto problemi inerenti l’informatica, mentre il 32.5% ha riguardato argomenti non specifici.
Nodo 7. Imprese dei servizi con 1-19 addetti (199; 15.9%). Le e-mail di supporto più frequenti hanno
riguardato l’informatica(39.7%), le definizioni e la terminologia (27.1%) e gli aspetti tecnico-contabili
(27.1%).
Nodo 8. Imprese dei servizi con almeno 500 addetti che hanno utilizzato un solo questionario per tutte le
unità locali (82; 6.6%). Le domande di assistenza più frequenti hanno avuto per oggetto
l’informatica(63.4%) e argomenti non specifici (26.0%).
Nodo 9. Imprese dei servizi con almeno 500 addetti e che hanno utilizzato un solo questionario per ciascuna
delle unità locali (118; 9.4%). Anche in questo ultimo caso le richieste di supporto più frequenti hanno
riguardato l’informatica (40.7%) e argomenti non specifici (36.4%).
8
Per la classificazione è stato utilizzato l’algoritmo Chi square Automatic Interaction Detection (CHAID) (Kass 1980).
Ponendosi in un’ottica esplorativa, come nel lavoro qui presentato, l’obiettivo principale dell’analisi di segmentazione è individuare
e descrivere relazioni tra le diverse tipologie di richieste (macroaree), che ha il ruolo di variabile dipendente, e una serie di variabili
indipendenti (attività economia, la dimensione e la modalità di risposta).
Inoltre, si tenga presente che i gruppi (tipo di richieste) cui le unità appartengono sono noti a priori; si tratta quindi di una
classificazione “supervisionata”.
COEN 2011
33
Figura 3.4: Albero di classificazione della tipologia delle richieste in relazione alla attività economica, alla dimensione e alla modalità di compilazione
COEN 2011
34
Dall’analisi delle richieste di supporto che sono pervenute traspare che le diverse opzioni nella
compilazione del questionario (ad esempio la possibilità di scelta delle unità di misura) inserite per
agevolare le imprese hanno nel contempo anche generato equivoci e dubbi.
Un altro elemento che ha generato incertezze riguarda la mancanza di un esplicito messaggio di avvenuta
ricezione del questionario.
Infine, l’analisi di segmentazione condotta ha messo in evidenza:
i) la trasversalità della macro-area “Informatica” rispetto alle variabili di classificazione;
ii) la sostanziale omogeneità delle richieste da parte di Industria e Trasporti, che confluiscono nello stesso
Nodo, e dei Servizi;
iii) una diversificazione delle richieste in relazione alla dimensione delle imprese. Infatti, le grandi imprese
(500 addetti e oltre), oltre all’espetto informatico, hanno richiesto informazioni su argomenti diversi
dell’indagine, mentre le piccole e medie imprese prevalentemente hanno richiesto supporto sulle
definizioni e la terminologia.
3.7. Controllo e correzione
La procedura di controllo e correzione dei dati è stata differenziata per classe di prodotto,
dipendentemente dal numero di osservazioni raccolte e dalle variabili ausiliarie disponibili.
In termini generali, è stata utilizzata una combinazione di: editing selettivo basato su modelli di
contaminazione per l’individuazione di errori influenti, modelli di mistura e procedure deterministiche per
la valutazione e rimozione di errori di unità di misura. In dettaglio, per i prodotti energetici per cui il
numero di osservazioni raccolte era consistente (Energia elettrica, Gas, Gasolio ed Energia termica), gli
errori di unità di misura sono stati analizzati utilizzando un approccio basato su modelli di mistura (Di Zio et
al., 2005). Successivamente, solo per i due prodotti con il numero di osservazioni più elevato (Energia
elettrica e Gas), è stato utilizzato un modello di contaminazione implementato nel pacchetto R Selemix (Di
Zio, Guarnera, 2011) per la ricerca di errori influenti. Procedure deterministiche sono state utilizzate per gli
altri prodotti.
Le procedure di controllo e correzione dei dati descritte nel paragrafo successivo sono state applicate alle
12,968 osservazioni raccolte fino ad ottobre 2012 ed utilizzate per produrre le stime preliminari fornite alla
scadenza dell’accordo Istat-ENEA. Le osservazioni raccolte nel periodo successivo sono state trattate
secondo la procedura deterministica descritta nel paragrafo 3.5.2.
Energia elettrica, Gas, Gasolio ed Energia termica
Il consumo di Energia Elettrica è l’unico dato obbligatorio dell’indagine: per registrare un consumo pari a 0 i
rispondenti dovevano fornire una giustificazione prima di poter proseguire con la compilazione del
questionario.
La procedura di correzione dei dati è stata eseguita separatamente per i 3 settori principali: Industria,
Trasporti e Servizi pubblici e commerciali. La Tabella 3.4 mostra il pattern di risposta per il consumo di
Energia elettrica (quantità e spesa sostenuta). Si noti che l’informazione sulla spesa sostenuta per il
consumo di energia elettrica è stata raccolta come variabile ausiliaria per il processo di controllo e
correzione dei dati. In particolare, 11,688 rispondenti su 12,968 hanno fornito l’informazione sia sulla
quantità consumata che la spesa sostenuta; nel settore dell’Industria, per 4,406 su 5,805 imprese è
disponibile anche il dato sulla spesa sostenuta per l’acquisto di energia elettrica proveniente dall’indagine
PRODCOM 2010.
COEN 2011
35
Tabella 3.4 Osservazioni raccolte relative al consumo di Energia elettrica, per informazione disponibile e
settore di attività economica
Settore
Rispondenti
Nessun
consumo
Solo
quantità
Solo spesa
Sia quantità
che spesa
PRODCOM
2010
Industria
6,117
75
157
80
5,805
4,406
Trasporti
1,243
264
70
28
881
Servizi pubblici e commerciali
5,608
160
245
201
5,002
Totale
5,608
160
245
201
5,002
Nel seguito del paragrafo, la procedura verrà descritta solo per il settore dell’Industria, dove la procedura
stessa è stata più complessa data la presenza di informazione ausiliaria proveniente dall’indagine
PRODCOM 2010.
La localizzazione di errori di unità di misura attraverso l’utilizzo di modelli di mistura è stata effettuata per
le 5,805 unità per cui è disponibile l’informazione sia sulla quantità consumata che sulla spesa sostenuta.
Nell’indagine COEN, le imprese avrebbero potuto indicare la quantità in kilowatt (kW), megawatt (MW) o
gigawatt (GW) e avrebbero dovuto indicare la spesa sostenuta in migliaia di euro. Da un’analisi descrittiva
(Figura 3.5a), sono stati identificati 5 insiemi di possibili pattern di errori di misura: 1. nessun errore, 2.
spesa espressa in euro invece che in migliaia di euro, 3. quantità espressa in MW o GW invece di,
rispettivamente, MW o GW, 4. quantità espressa in kW o MW invece di, rispettivamente, MW o GW, 5. una
combinazione degli errori di tipo 2. e 4. Naturalmente, la correzione è consequenziale dopo aver
individuato la tipologia di errore commessa dall’unità.
Ai fini di classificare le unità secondo il proprio pattern di errori, è stato utilizzato un approccio da modello
che utilizza un modello di mistura. Secondo tale approccio, ogni componente della mistura corrisponde ad
un insieme della popolazione a cui è associato un particolare pattern di errore. Ogni unità è stata quindi
classificata (e quindi l’errore conseguentemente corretto) secondo la più alta probabilità a posteriori di
appartenere ad un gruppo.
a
b
Figura 3.5: Gruppi di unità per consumo di Energia elettrica: quantità e spesa in scala logaritmica. Settore Industria
(unità senza informazione ausiliaria proveniente dall’indagine PRODCOM 2010)
0 5 10 15 20
0 5 10 15
elettr_qc
elettr_s
0 5 10 15 20
0 5 10 15
elettr_qc
elettr_s
COEN 2011
36
La procedura è stata applicata separatamente per le unità con informazione ausiliaria proveniente
dall’indagine PRODCOM 2010 (1,399) e per le unità senza informazione ausiliaria (4,406). La Figura 3.5 e la
Tabella 3.5 mostrano i risultati del processo. È importante notare che, come atteso, al gruppo 1 (nessuna
correzione richiesta) e il gruppo 2 (spesa espressa in euro anziché in migliaia di euro) appartiene più del
90% dell’intero insieme di osservazioni.
Tabella 3.5 Pattern di errore di unità di misura: rispondenti all’indagine COEN e rispondenti
all’indagine PRODCOM 2010, Settore dell’Industria
Gruppo
(Pattern di errore)
Numero di unità
Informazione ausiliaria da
PRODCOM
Nessuna informazione
ausiliaria
1
3,343
572
2,771
2
2,092
763
1,329
3
32
4
28
4
247
23
224
5
91
37
54
Totale
5,805
1,399
4,406
Dopo il processo di classificazione delle unità secondo il proprio pattern di errore di unità di misura, le
osservazioni con informazione ausiliaria proveniente dall’indagine PRODCOM sono state ulteriormente
trattate ai fini dell’individuazione di errori influenti. A tal fine, è stato utilizzato un modello di
contaminazione implementato con il pacchetto Selemix del software R. Nel modello, il numero di addetti è
stato utilizzato come informazione ausiliaria. Il risultato nel Settore dell’Industria è stato di 80 unità (su
4,406) indicate come “influenti” e corrette a mano.
Per l’individuazione di errori influenti per le unità rispondenti all’indagine COEN che hanno fornito
informazioni sia sulla quantità di Energia elettrica consumata che la spesa sostenuta, senza informazione
ausiliaria proveniente dall’indagine PRODCOM 2010, è stata utilizzata una procedura di tipo deterministico.
A tal fine è stato prima identificato un insieme di 11,239 di “osservazioni buone” applicando il processo di
classificazione a tutte le unità con informazione sia sulla quantità sia sulla spesa sostenuta, e scegliendo
quelle unità con prezzo unitario per kW inferiore a una soglia ragionevole (0.9 euro) indicata dagli esperti di
settore. Sulla base di queste osservazioni, gli intervalli di accettazione per il consumo di Energia elettrica
sono stati definiti tenendo in considerazione l’attività economica e la classe di addetti delle imprese.
Dal confronto delle 5,805 unità rispondenti all’indagine COEN con informazioni sia sulla quantità di Energia
elettrica consumata che la spesa sostenuta, senza informazione ausiliaria dall’indagine PRODCOM 2010 con
le 11,239 “osservazioni buone”, 43 osservazioni sono risultate essere errori influenti e conseguentemente
corrette a mano.
Anche le 157 unità che hanno risposto solo alla quantità di Energia elettrica consumata sono state
controllate deterministicamente attraverso il confronto delle informazioni fornite con l’intervallo ottenuto
dal gruppo di “osservazioni buone”, mentre per gli 80 rispondenti solo al quesito sulla spesa sostenutasi è
provveduto prima ad imputare la quantità di Energia elettrica consumata utilizzando la mediana del prezzo
unitario per combinazione di domini di stima e classe di addetti e poi controllati deterministicamente
utilizzando l’intervallo dal gruppo di “osservazioni buone”.
Per i settori dei Trasporti e Servizi, senza informazioni ausiliarie dall’indagine PRODCOM 2010, una simile
combinazione di controllo selettivo, modelli di mistura e procedure deterministiche è stata utilizzata.
COEN 2011
37
Altri prodotti
Per tutti i settori e tutti i prodotti diversi da Energia elettrica, Gas, Gasolio ed Energia termica, e tutte le
osservazioni raccolte dopo ottobre 2012, il processo di controllo e correzione dei dati ha seguito una
procedura deterministica, composta dai seguenti passi:
a) per le imprese con informazioni sia sulla quantità che spesa, è stato eseguito un confronto del prezzo
unitario del singolo prodotto con un intervallo predefinito di valori ammissibili. Per le unità i cui prezzi
unitari non appartengono a tale intervallo è stato effettuato un confronto del prezzo unitario del singolo
prodotto con un intervallo predefinito dopo che la spesa per il consumo del prodotto è stata divisa per
1000. Le unità i cui prezzi unitari non appartengono a tale intervallo sono state quindi controllate a
mano;
b) per le grandi imprese è stato effettuato un controllo manuale di consumi e spesa eccessivamente bassi;
c) per le imprese con indicata solo la spesa sostenuta la quantità di prodotto consumata è stata imputata
utilizzando il prezzo unitario mediano calcolato su un insieme di imprese “simili” relativamente al
settore di attività economica, la classe di addetti ecc.
Come passo finale della procedura, le unità con quantità di consumo “influente” rispetto alle stime finali
sono stati controllati a mano. Inoltre, le stime ottenute sono state comparate con valori provenienti da
fonti esterne (macroediting) e sono stati discussi con esperti di settore. Le fonti utilizzate per il
macroediting sono state in particolare: i dati contenuti nei questionari IEA
9
relativi all’anno 2010 la cui
struttura ricalca l’organizzazione degli aggregati richiesti dal Regolamento; per l’energia elettrica sono stati
consultati anche i dati Terna
10
; per alcuni prodotti (Gas e Gasolio i più rilevanti) è stato possibile
confrontare i risultati con i dati PRODCOM relativi all’anno 2010.
3.1. Procedura di stima
Caratteristiche generali
Il sottoinsieme delle unità della popolazione incluse nel campione deve rappresentare anche il sottoinsieme
complementare costituito dalle rimanenti unità della popolazione stessa, quindi, a ciascuna unità
campionata e rispondente viene attribuito un peso, che costituisce il numero di elementi della popolazione
rappresentati da detta unità. Ad esempio, per ottenere la stima di un totale si determina il peso che va
attribuito a ognuna delle unità rispondenti, si moltiplica il valore rilevato della variabile oggetto di
rilevazione per il peso assegnato all’unità in questione e infine si calcola la somma di questi prodotti.
Nella presente rilevazione il peso finale da attribuire a ciascuna unità è ottenuto mediante lo stimatore di
ponderazione vincolata
11
in base alla seguente procedura. In primo luogo, viene calcolato un peso diretto (o
peso base), determinato in funzione del disegno di campionamento come reciproco della probabilità di
inclusione dell’unità campionata. Successivamente, si calcolano i fattori che consentono di correggere
(almeno parzialmente) la distorsione determinata dall’effetto delle mancate risposte totali rispettando la
condizione di uguaglianza tra alcuni parametri noti della popolazione e le corrispondenti stime
campionarie. Infine, viene determinato il peso finale, espresso come prodotto del peso base per i fattori
correttivi.
9
http: //www. iea.org/statistics/statisticssearch/report/?year=2010&country=ITALY&product=Coal
10
http: //www.terna.it/LinkClick.aspx?fileticket=EQt4eaMf7MM%3d&tabid=418&mid=2501
11
Questa metodologia è quella comunemente adottata nell’ambito della maggior parte delle rilevazioni campionarie sulle imprese
condotte dall’Istat. Cfr.: Deville J.C., Särndal C.E., (1992). Il software di tipo generalizzato utilizzato è messo a punto dal Servizio
Studi dell’Istat e descritto nel lavoro di Falorsi S., Rinaldelli C., (1998).
COEN 2011
38
Nelle situazioni che generalmente si presentano nelle rilevazioni campionarie condotte su larga scala, lo
stimatore diretto è distorto e scarsamente efficiente essendo fortemente influenzato dai fenomeni della
mancata risposta e della sotto-copertura della lista di selezione del campione.
Gli stimatori appartenenti alla classe degli stimatori di ponderazione vincolata, sotto ipotesi piuttosto
generali, sono caratterizzati dalle seguenti proprietà:
(i) sono più efficienti dello stimatore diretto, essendo l'efficienza dei primi tanto maggiore quanto più
è alta la correlazione tra le variabili ausiliarie e le variabili oggetto di rilevazione;
(ii) sono approssimativamente non distorti rispetto al disegno di campionamento;
(iii)producono stime dei totali che coincidono con i valori noti di tali totali;
(iv) attenuano l'effetto distorsivo causato dalle mancate risposte totali;
(v) riducono la distorsione dovuta alla sotto-copertura della lista da cui è selezionato il campione.
Per la rilevazione in oggetto il sistema dei totali noti è costituito da informazioni ausiliarie di tipo strutturale
relative al numero di imprese e numero di addetti presenti nell’archivio di riferimento attualmente
disponibile (ASIA 2011).
Calcolo dei pesi campionari
La metodologia utilizzata per il calcolo dei coefficienti di riporto all’universo è quella degli stimatori di
calibrazione che, essendo asintoticamente equivalenti allo stimatore di regressione generalizzata, ne
acquisiscono le proprietà e permettono di migliorare l’efficienza delle stime. Questa metodologia è
applicabile quando si dispone di totali noti di variabili ausiliarie correlate alle variabili oggetto di rilevazione.
L’obiettivo è quello di vincolare le stime campionarie proprio ai totali noti dell’universo di riferimento. Le
variabili ausiliarie rappresentano le variabili esplicative di un modello di regressione, sottostante allo
stimatore, con cui si esplicita una relazione funzionale tra le prime e le variabili d’interesse.
Al fine di illustrare il metodo di stima adottato, viene introdotta la seguente simbologia. A tal fine,
indichiamo con:
- d l’indice che identifica una specifica sottopopolazione di imprese denominata nel seguito
come gruppo, dove d=1,..., L;
- U(d) l’insieme delle imprese della popolazione appartenenti al gruppo d;
- k l’indice d’impresa;
- Yk il valore della variabile d’interesse y relativa all’impresa k;
- Xk= (X1,k , ..., Xp,k)’ un vettore di p variabili ausiliarie relative all’impresa k.
È utile specificare che gli L gruppi costituiscono una partizione completa della popolazione d’interesse.
Il totale della variabile oggetto di rilevazione nel gruppo d è espresso da:
 
)( k
Uk
dYY
d
. (1)
La stima di ponderazione vincolata del totale
)(
ˆd
Y
è definita dalla seguente relazione:
COEN 2011
39
 
ˆ)( kk
sk
dWYY
d
(2)
dove s(d) denota il sottoinsieme costituito dalle imprese rispondenti appartenenti al gruppo de Wk il peso
finale attribuito alla impresa k.
Analogamente, la stima del totale della variabile d’interesse y relativo a tutta la popolazione oggetto di
rilevazione viene ottenuta come semplice somma dei totali stimati per gli L gruppi costituenti una
partizione della popolazione:
 
 
W Y Y
ˆ
Y
ˆkk
sk
L
d
L
dd
d
11
. (3)
I pesi finali Wk sono ottenuti come soluzione di un sistema di minimo vincolato:
 
 
 
 
 
 
d
d
sk dkk
kk
L
dk
sk
L1,...,d W
W,DG Min
XX
1
(4)
dove
 
 
d
Uk kd XX
e Gk (Dk , Wk) rappresenta una funzione generale di distanza
12
tra il peso base, Dk e il peso finale Wk .
In particolare, nel definire la soluzione numerica del sistema (4):
1) si sono individuati gli strati in base alle attività economiche, alle classi di addetti e alle ripartizioni
territoriali;
2) per la generica unità k appartenente allo strato h il peso base Dk è stato definito nel modo seguente:
r,h
h
h
h
knn
n
N
D
dove, con riferimento allo strato h (per h=1,…,H): Nh rappresenta il numero di imprese nella popolazione, nh
è la dimensione del campione teorico e nh,r costituisce il numero di imprese rispondenti (o il campione
effettivo). Il rapporto
h
h
n
N
rappresenta l’inverso della probabilità di inclusione dell’impresa k, mentre
r,h
h
nn
costituisce un fattore di correzione per mancata risposta;
3) si è adottata una funzione di distanza di tipo logaritmico espressa da:
kk
k
k
kkkk DW
D
W
LnCW,DG )(
,
in cui Ck rappresenta una quantità correlata alla dimensione dell’impresa, misurata in questo caso dal
numero di addetti dipendenti rilevati; per la generica impresa k si è considerato un vettore Xk formato da
12
Tale funzione deve soddisfare alcune proprietà descritte dettagliatamente nel lavoro curato da Falorsi P.D., Falorsi S., (1995).
COEN 2011
40
tre valori di cui il primo, X1,k, è uguale a uno e il secondo, X2,k , è pari al numero di addetti medi nell’anno
2010 come riportato sull’archivio ASIA. Conseguentemente i totali noti
 
d
X
che costituiscono i vincoli del
sistema (4) sono individuati dal numero di imprese e dal numero di addetti calcolati, separatamente per
ciascun gruppo, sulla base delle informazioni riportate nell’archivio ASIA. La soluzione del sistema (4)
consente quindi di individuare un vettore dei pesi finali capace di rispettare il sistema dei vincoli sui totali
noti e che allo stesso tempo modifichi il meno possibile il vettore dei pesi diretti corretti per la mancata
risposta. Si assume che il meccanismo di mancata risposta per tali imprese sia aleatorio e quindi non legato
alle caratteristiche dell’impresa.
Software utilizzato
Per quanto riguarda la procedura di allocazione delle unità campione negli strati e il calcolo delle stime
sono stati utilizzati rispettivamente i software generalizzati “MAUSS Multivariate Allocation of Units in
Sampling Surveys” e “GENESEES – GENEralised software for Sampling Estimates and Errors in Surveys”
implementati in ambiente SAS dall’Istat.
Nel software MAUSS è implementata la soluzione proposta da Bethel (1989) per determinare l’allocazione
ottima nel caso multidominio e multivariato. Si determina l’allocazione campionaria sulla base di
informazioni definite a livello di strato in modo tale da ottenere stime dei parametri di interesse con il
livello di precisione desiderato.
In ambito GENESEES la funzione “Calcolo dei pesi finali” consente di ottenere i pesi finali da attribuire alle
unità rispondenti alla rilevazione utilizzando sia le informazioni iniziali provenienti dall’archivio sulla base
del quale viene effettuata la selezione delle unità campionate, sia le variabili ausiliarie fornite dall’archivio
di riferimento adottato per il riporto dei dati campionari all’universo. La procedura di stima si basa sulla
metodologia suggerita da Deville e Särndal (1992) e consente di vincolare le stime campionarie ai totali
delle variabili ausiliarie coerentemente all’archivio di riferimento.
COEN 2011
41
4. Esiti della rilevazione 2011
Questa sezione accoglie i principali risultati dell’indagine COEN sui consumi di prodotti energetici delle
imprese italiane con almeno 3 addetti, basati sui dati raccolti dalle 15,086 imprese coinvolte nell’indagine.
Viene presentato un confronto critico e puntuale, dove possibile, dei suddetti risultati con i dati provenienti
dalle fonti statistiche ufficiali che producono i bilanci energetici. In Italia, la compilazione del Bilancio
Energetico Nazionale
13
è compito del MISE, il quale elabora i cosiddetti Joint Questionnaires
14
, i 5
Questionari dell’Energia che scaturiscono dalle attività di indagine statistica promosse dal Ministero
medesimo per le fonti fossili e dalle attività di monitoraggio operate per il settore elettrico e le fonti di
energia rinnovabile rispettivamente da Terna
15
e dal GSE
16
.
La Tabella 4.1 riporta il numero di rispondenti, per macrosettore di attività economica e per dimensione
delle imprese, in termini di numero di addetti ridotti in classi (4 modalità: ‘3-29’, ‘30-49’, ‘50-99’ e ‘100 e
oltre’). Inoltre, sfruttando le informazioni già fornite in Tabella 3.1, sono stati riportati i tassi di risposta per
i macrosettori, per ciascuna classe di addetto e totale. Ricordando che il campione teorico contava 40,657
unità, il risultato conseguito di 15,086 rispondenti corrisponde ad un tasso di risposta superiore al 37% che
per un’indagine alla sua prima edizione è considerato un esito migliore delle aspettative
17
. Il tasso di
risposta mostra una tendenza a crescere con la dimensione delle imprese, in linea con l’esperienza nelle
rilevazioni sulle imprese condotte dall’Istat. La dimensione delle imprese infatti caratterizza anche la
presenza o meno di uffici o unità preposte ai rapporti con l’esterno o a rilevazioni statistiche e ambientali
all’interno della stessa. Quanto detto potrebbe spiegare in parte il più elevato tasso di risposta che si
riscontra nel macrosettore Industria, dove la quota di imprese di grande dimensione inserite nel campione
con certezza è più elevata, 4%, rispetto al macrosettore dei Servizi pubblici e commerciali, 1%. Per quanto
riguarda il macrosettore Trasporti, invece, va considerata la particolare struttura della popolazione di
imprese rispetto alla loro dimensione, essendo tale settore dominato per oltre l’80% da imprese di
Trasporto stradale con meno di 50 addetti: i tassi di risposta sperimentati sono prossimi al 30%.
Tabella 4.1 Numero di rispondenti e tassi di risposta per macrosettore ATECO e classi di addetti
Settore
[3-30]
[30-50]
[50-100]
[>100-]
Totale
Tassi
risposta
Industria
1,125
1,446
2,121
2,072
6,764
39.3%
Trasporti
967
262
171
171
1,571
30.6%
Servizi pubblici e commerciali
3,450
607
559
2,135
6,751
36.8%
Totale
5,542
2,315
2,851
4,378
15,086
Tasso risposta
33.6%
33.8%
39.7%
43.1%
37.1%
13
http: //dgerm.sviluppoeconomico.gov.it/dgerm/ben.asp
14
https: //www.iea.org/stats/questionnaire/index.asp
15
Il Gruppo Terna è l’operatore nazionale di rete per la trasmissione dell'energia elettrica. Per le statistiche sul sistema elettrico è
possibile consultare: http: //www.terna.it/default/Home/SISTEMA_ELETTRICO/statistiche.aspx
16
Il GSE opera per la promozione dello sviluppo sostenibile attraverso la qualifica tecnico-ingegneristica e la verifica degli impianti a
fonti rinnovabili e di cogenerazione ad alto rendimento; riconosce inoltre gli incentivi per l’energia elettrica prodotta e immessa in
rete da tali impianti. Dal 2011 il GSE è chiamato a garantire misure volte a favorire una maggiore concorrenzialità nel mercato del
gas naturale.
17
Questa considerazione è rafforzata dal fatto che quasi 2000 imprese non sarebbero state contattabili in quanto presumibilmente
cessate nell’anno di riferimento e che circa 300 imprese non hanno risposto per ‘mancato contatto’ (lettere inesitate,
presumibilmente per recapito non riconosciuto).
COEN 2011
42
Per facilitare il compito dei rispondenti nel riempire il questionario, ove possibile è stata data la possibilità
di selezionare tra più di una unità di misura. Per tale motivo i dati dei rispondenti hanno dovuto subire un
pretrattamento al fine di unificare le diverse unità di misura utilizzate e consentire l’aggregazione dei singoli
consumi. La Tabella 4.2 riporta lo schema di conversione delle unità di misura adottato al fine di rendere
omogenei i dati ricevuti preliminarmente alla loro analisi, sia a livello di singolo prodotto che tra diversi
prodotti.
Tabella 4.2 Tabella di conversione delle unità di misura
Prodotto
Fattori conversione unità di misura
Altri fattori di
conversione
GJ/kWh
GJ/MWh
GJ/GWh
GJ/smc
GJ/t
GJ/l
Energia elettrica
0.0036
3.6
3,600
Energia termica
0.0036
3.6
3,600
Gas
0.0381
38.1 MJ/smc
Petrolio greggio
41.86
0.0352
1,164litri/ton
LGN
44.2
1,653litri/ton
Gas di raffineria
0.0267
49.5
1,852litri/ton
(1smc=1000l)
Etano
49.5
0.0365
1,356 litri/ton
GPL
46
0.0248
1,852 litri/ton
Nafta
44
0.0317
1,389 litri/ton
Benzina
44
0.0326
1,351 litri/ton
Benzina bio
26.8
0.0230
1,163 litri/ton
Benzina avio
44
0.0321
1,370 litri/ton
Jet fuel benzina
44
0.0334
1,317 litri/ton
Jet fuel cherosene
43
0.0348
1,235 litri/ton
Altro cherosene
43
0.0348
1,235 litri/ton
Gasolio da autotrazione
42.6
0.0351
1,212 litri/ton
Gasolio da riscaldamento
e altri gasoli
42.6
0.0351
1,212 litri/ton
Olio combustibile a basso
tenore di zolfo
40
0.0369
1,083 litri/ton
Olio combustibile ad alto
tenore di zolfo
40
0.0369
1,083 litri/ton
Acqua ragia minerale e
benzine speciali
43.6
0.0353
1,235 litri/ton
Lubrificanti
42
0.0378
1,111 litri/ton
Bitume
39
Cere paraffiniche
40
Coke di petrolio
32
Antracite
26.7
Carbone da coke
28.2
Altro carbone bituminoso
25.8
Carbone subbituminoso
18.9
Lignite
11.9
Torba
9.76
Agglomerati di carbone
fossile
29
Coke da cokeria
28.2
Coke da gas
28.2
Catrame di carbone
28
Mattonelle di lignite
20.7
Gas di officina
0.0036
0.0195
19.5
COEN 2011
43
Prodotto
Fattori conversione unità di misura
Altri fattori di
conversione
GJ/kWh
GJ/MWh
GJ/GWh
GJ/smc
GJ/t
GJ/l
Gj/1,000mc
Gas di cokeria
0.0036
0.0195
19.5
Gj/1,000mc
Gas di altoforno
0.0036
0.0044
4.4 Gj/1,000mc
Gas da convertitore
0.0036
0.0078
7.8 Gj/1,000mc
Rifiuti urbani rinnovabili
0.0036
11.6
Rifiuti urbani non
rinnovabili
0.0036
10
Rifiuti industriali (non
rinnovabili)
0.0036
12.2
empirico
Biofuel (non per
autotrazione)
36.8
0.0316
1,163litri/ton
Biomassa solida: carbone
vegetale
0.0036
29.5
Biomassa solida: legno.
scarti di legno e altri rifiuti
solidi
0.0036
15.6
Totale biogas
0.0036
0.0272
Gas di discarica
0.0036
0.0272
Gas da fanghi di
depurazione
0.0036
0.0272
Altro biogas
0.0036
0.0272
Energia geotermica
0.0036
Fonti: Questionari energia IEA/Eurostat/UNECE 2010; Energy Statistics: definitions, units, of measure and conversion factors _
United Nations; densità Gasolio 0.825 kg/l
La successiva Tabella 4.3 rappresenta una sintesi dei risultati della rilevazione, ottenuti per dominio di stima
(come richiesto dal Regolamento), ovvero per settore di attività economica e per tipologia di prodotto
(ovvero per sezione di questionario). In base ai fattori di conversione sopra riportati, i dati sono stati
convertiti in TJ e quindi sommati per tipologia di prodotto (Energia elettrica, Termica, Gas, Petroliferi,
Fossili, Rinnovabili) e in totale. Per la presentazione dei risultati si è preferito in alcuni casi accorpare
prodotti o domini di attività economica al fine di aumentare la consistenza del numero dei rispondenti che
contribuiscono al dato di consumo riportato. In generale il settore Trasporti viene sempre presentato come
unico dominio di attività economica distinguendo il solo settore dei Trasporti stradali.
Ai fini di una corretta interpretazione dei risultati e di un corretto confronto con quelli derivanti da altre
fonti, è utile ribadire che i consumi qui rappresentati sono quelli complessivi delle imprese classificate nel
rispettivo settore di attività economica in base alla classificazione ATECO 2007. Il settore di attività
economica si riferisce in questa sede al settore di appartenenza dell’impresa e non a quello di finalità d’uso.
Pertanto, un’impresa classificata in base alla sua attività prevalente in un determinato settore di attività
economica vedrà i propri consumi interamente imputati al medesimo anche ove la finalità d’uso di un certo
prodotto si riferisse ad un altro settore. È particolarmente chiarificatorio l’esempio del consumo di Gasolio
per autotrazione nel settore di attività economica dei Trasporti stradali: per definizione la finalità d’uso di
tale carburante è il trasporto stradale, settore al quale dovrebbe pertanto tutto l’erogato alla pompa in
base a questa ottica; per la rilevazione COEN, invece, nel settore Trasporto stradale sono aggregati i
consumi delle imprese classificate in tale attività economica. È altresì utile considerare che i consumi di
un’impresa sono concentrati presso la sede principale (o legale) e, pertanto, le statistiche territoriali che si
possono ottenere vanno interpretate in funzione della localizzazione delle imprese, non necessariamente
coincidente con quella dei consumi.
COEN 2011
44
Tabella 4.3 Consumi rilevati in TJ per attività economica e per tipologia di prodotto
Settore
ENERGIA
ELETTRICA
TERMICA
GAS
PETROLIFERI
FOSSILI
RINNOVABILI
TOTALE
Siderurgia
84,714
6,085
76,592
3,365
217,489
5,509
393,754
Industrie chimica e petrolchimica
52,358
43,022
64,038
55,681
3,732
832
219,662
Industrie dei metalli non ferrosi
16,346
1,095
22,832
4,297
2,579
23
47,173
Minerali non metalliferi
49,726
25,360
134,537
107,472
11,868
3,259
332,222
Mezzi di trasporto
16,356
5,516
18,594
2,417
441
334
43,657
Industria meccanica
70,356
9,617
81,118.9
15,214
245
237
176,789
Industria estrattiva
2,865
142
3,958
8,799
0
0
15,764
Industrie alimentari. delle bevande e del tabacco
50,271
29,882
80,921
12,556
200
1,533
175,362
Industria della carta e della stampa
27,143
27,793
56,394
2,007
1
77
113,415
Industria del legno e dei prodotti in legno
5,526
2,599
3,699
3195
0
2,406
17,425
Costruzioni
6,710
1,026
8,598
194,963
8
264
211,568
Industrie tessili e conciarie
27,919
9,748
41,283
4,867
1,119
377
85,312
Attività non specificate altrove - Industria
43,124
6,542
28,570
7,478
15
1,150
86,880
TOTALE INDUSTRIA
453,413
168,426
621,135
422,311
237,697
16,000
1,918,983
TOTALE TRASPORTI
13,355
4,793
36,709
554,205
9
563
609,634
di cui TRASPORTI STRADALI
9,681
188
27,544
174,602
2
562
212,578
TOTALE SERVIZI
286,776
28,139
177,472
147,116
595
18,925
659,022
TOTALE
753,544
201,358
835,316
1,123,632
238,301
35,488
3,187,639
COEN 2011
45
Tale premessa facilita la comprensione dei risultati presentati nella comparazione tra i dati rilevati da
COEN, di cui alla Tabella 4.3, e il dato Eurostat per lo stesso anno e settori, come le Figure 4.1 e 4.2
illustrano.
Figura 4.1: Differenze percentuali tra i dati dei consumi totali di energia rilevati da COEN e il dato Eurostat 2011
per settori. Anno 2011 (valori %)
Figura 4.2: Differenze percentuali tra i dati dei consumi totali di energia rilevati da COEN e il dato Eurostat 2011,
per dettaglio settore industriale. Anno 2011 (valori %)
Le Figure 4.1 e 4.2 forniscono un primo confronto tra i risultati e i dati storici di fonte Eurostat per l’anno
2011. Questo confronto necessita di essere articolato e qualificato, al fine di comprenderne il senso. Una
prima operazione è quella di verificare le differenze, le peculiarità e le incongruenze tra indagine COEN e
dato Eurostat per settore e per fonte. Iniziamo l’analisi dal settore industriale, che nel presente documento
è analizzato per branca, a differenza del settore Trasporti e Altri settori. Il confronto diretto così come
presentato in Figura 4.2 non consente di comprendere pienamente l’intensità e il genere di discrepanza tra
dato storico e dato dell’indagine. È utile ricordare che il dato proveniente da una nuova indagine è
prevedibilmente, per sua stessa natura, destinato a differire dai dati provenienti da precedenti rilevazioni
per motivi legati alla natura generale di un’indagine statistica e per le alternative condizioni operative e al
contorno tra le due rilevazioni. Tuttavia, prima di poter apprezzare e discutere tali aspetti, è necessario in
primo luogo identificare con maggior precisione le reali differenze tra i dati. Iniziamo dal settore Industria,
analizzando le differenze tra dato COEN e dato Eurostat, per settore industriale e per fonte.
COEN 2011
46
Il primo esercizio di confronto effettuato consiste nell’accostamento dello share di consumo di ogni branca
sul totale. Le Figure da Figura 4.3 a Figura 4.8 illustrano la comparazione, effettuata per le classi di fonti
energetiche considerate, dei consumi per settore tra COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Figura 4.3: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011
Fonte energetica: Energia elettrica
Figura 4.4: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011.
Fonte energetica: Energia termica
COEN 2011
47
Figura 4.5: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011
Fonte energetica: Gas
Figura 4.6: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011
Fonte energetica: Prodotti petroliferi
COEN 2011
48
Figura 4.7: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011
Fonte energetica: Combustibili solidi
Figura 4.8: Suddivisione di branca dei consumi energetici del settore industriale, dato COEN 2011 ed Eurostat 2011
Fonte energetica: Fonti rinnovabili
I grafici precedenti possono essere letti, ad esempio nel caso delle fonti Rinnovabili di Figura 4.8, come la
ripartizione dei consumi di Rinnovabili tra le branche per il dato COEN 2011 (linea blu) e lo stesso share per
i consumi di Rinnovabili ufficialmente dichiarate da Eurostat per lo stesso anno. L’esame delle figure
precedenti consente di asserire che lo share di branca rilevato nell’indagine per i vari gruppi di fonti è
globalmente rispettato, con alcune significative eccezioni esaminate di seguito nell’analisi dei consumi per
fonte. Il dato dell’indagine si conferma particolarmente in linea con le stime di Eurostat per l’energia
elettrica, il gas e i combustibili solidi. Vi sono invece discrepanze significative nelle quote di energia termica,
prodotti petroliferi e fonti rinnovabili.
COEN 2011
49
Tabella 4.4 Differenze tra le quote di branca sul totale dei consumi energetici per settore e per fonte in Italia.
Dato COEN 2011 - Dato Eurostat 2011 - Dati in %
Settore
ENERGIA
ELETTRICA
ENERGIA
TERMICA
GAS
PRODOTTI
PETROLIFERI
SOLIDI
RINNOVABILI
Siderurgia
3
2
-2
-1
2
34
Industrie chimica e petrolchimica
0
-21
0
-6
1
5
Industrie dei metalli non ferrosi
0
1
-2
0
1
0
Minerali non metalliferi
2
12
-1
-33
-5
-14
Mezzi di trasporto
1
-1
3
1
0
2
Industria meccanica
-1
5
-3
-5
0
1
Industria estrattiva
0
0
0
1
0
0
Industrie alimentari, delle bevande e
del tabacco
1
8
0
-2
0
6
Industria della carta e della stampa
-2
-8
1
-1
0
0
Industria del legno e dei prodotti in
legno
-2
0
0
1
0
-25
Costruzioni
0
1
-1
45
0
2
Industrie tessili e conciarie
1
4
0
0
0
2
Attività non specificate altrove -
Settore industria
-3
-2
4
1
0
-15
La Tabella 4.4 illustra che le discrepanze di maggiore intensità si registrano nei prodotti petroliferi
soprattutto nelle branche Costruzioni e Minerali non metalliferi e nelle fonti rinnovabili, per le attività
economiche Siderurgia, Industria del legno e Minerali non metalliferi e Altre non specificate. Significative,
inoltre, le differenze registrate nei consumi di energia termica dell’industria Chimica e petrolchimica e dei
Minerali non metalliferi. Le attività dell’Industria del legno e dei prodotti in legno, dei Minerali non
Metalliferi, di Siderurgia e Chimica e Petrolchimica sono quelle che presentano una più imprecisa
rilevazione dei consumi rispetto al dato storico.
I dati della rilevazione sono presentati per macrosettore di attività economica evidenziandone la
distribuzione regionale come in Tabella 4.5.
Nella Figura 4.9 è riportata una mappa rappresentante le regioni italiane per intensità di consumo medio
per addetto. Le regioni sono state distinte in 4 gruppi principali, ciascuno composto da 5 regioni: alle
regioni con il rapporto consumo per addetto più basso è stata attribuita la tonalità di colore più chiaro, i
rimanenti gruppi hanno tonalità man mano più scure al crescere del rapporto di cui sopra.
COEN 2011
50
Tabella 4.5 Consumi in TJ per regione e per macrosettore di attività economica e consumo specifico per addetto
Regione
Industria
Trasporti
Servizi
Totale
Per addetto
Piemonte
204,344.9
9,171.7
41,819.0
255,335.5
0.22
Valle d'Aosta
4,024.6
445.5
805.9
5,276.1
0.23
Lombardia
510,869.8
89,967.7
222,781.1
823,618.6
0.24
Trentino Alto Adige
30935.1
10,237.0
17,728.9
58,900.9
0.21
Veneto
163,959.9
31,391.4
80,679.3
276,030.7
0.21
Friuli Venezia Giulia
37,014.9
69,129.7
9,585.0
115,729.6
0.40
Liguria
248,865.8
27,676.0
13,766.0
290,307.8
0.89
Emilia Romagna
249,247.6
24,422.2
50,261.0
323,930.8
0.27
Toscana
84,691.7
39,217.3
38,394.2
162,303.2
0.17
Umbria
34,817.1
8,505.0
7,209.1
50,531.2
0.28
Marche
23,234.8
16,255.0
7,776.7
47,266.5
0.13
Lazio
164,201.9
148,236.5
85,328.7
397,767.1
0.31
Abruzzi
43,232.9
2,899.4
8,047.8
54,180.1
0.25
Molise
1,858.6
582.2
301.4
2,742.2
0.20
Campania
34,295.5
52,428.7
23,327.6
110,051.8
0.24
Puglia
27,985.7
7,981.1
15,783.1
51,749.9
0.14
Basilicata
6,230.2
443.2
1,335.1
8,008.5
0.16
Calabria
9,301.2
2,593.1
3,813.4
15,707.7
0.18
Sicilia
17,434.7
63,016.2
18,097.4
98,548.4
0.18
Sardegna
22,435.7
5,035.1
12,181.5
39,652.3
0.14
TOTALE
1918,982.7
609,633.9
659,022.4
3,187,638.9
0.25
Figura 4.9: Consumi per addetto: mappa delle regioni per 4 livelli di intensità di consumo per addetto
Marche
Puglia
Sardegna
Basilicata
Toscana
Calabria
Sicilia
Molise
Trentino Alto Adige
Veneto
Piemonte
Valle d'Aosta
Campania
Lombardia
Abruzzi
Emilia Romagna
Umbria
Lazio
Friuli Venezia Giulia
Liguria
COEN 2011
51
4.1. Energia elettrica
In Tabella 4.6 sono riportati i consumi di Energia elettrica per i domini di attività economica specificando i
dettagli di energia autoprodotta che può essere destinata all’autoconsumo o ceduta alla rete. Il dato
relativo ai consumi di energia elettrica riveste una particolare importanza per diversi motivi. Il primo e più
ovvio è che il consumo di energia elettrica riguarda praticamente l’intera popolazione oggetto di studio e
questo rende le stime supportate da una numerosità consistente di osservazioni. In secondo luogo i
consumi di energia elettrica sono rilevati con estrema precisione da Terna che pubblica annualmente i
consumi disaggregati sia territorialmente sia per tipo di attività economica ad un livello di dettaglio che
un’indagine campionaria come COEN non potrebbe considerare in maniera significativa. L’energia elettrica
rappresenta, quindi, il prodotto ideale per verificare se la rilevazione ha prodotto misure realistiche dei
fenomeni oggetto di studio. La possibilità di effettuare un tale confronto è però limitata dal fatto che la
classificazione delle attività economiche utilizzata da Terna per compilare le proprie statistiche
18
, la
ATECUE95 che utilizza codici di 3 cifre, si raccorda fino alla seconda cifra (divisioni di attività economica)
con il codice di attività Istat ATECO91
19
. Non è, quindi, possibile definire una corrispondenza esatta con i
settori di attività economica stabiliti dal Regolamento che si basano sull’ATECO 2007.
Tabella 4.6 Consumi di energia elettrica in GWh per attività economica e dettaglio di autoproduzione
Settore
Energia elettrica
Consumata (GWh)
Autoprodotta (GWh)
Autoprodotta e
consumata (GWh)
Autoprodotta
ceduta alla rete
(GWh)
Siderurgia
23,531.7
1,428.6
1,087.3
341.3
Industrie chimica e petrolchimica
14,543.9
1,287.7
1,117.1
170.6
Industrie dei metalli non ferrosi
4,540.5
104.4
88.4
16.0
Minerali non metalliferi
13,812.8
984.1
806.0
178.1
Mezzi di trasporto
4,543.3
250.6
218.4
32.2
Industria meccanica
19,543.4
1,849.4
1,365.8
483.6
Industria estrattiva
795.8
111.4
103.8
7.7
Industrie alimentari. delle
bevande e del tabacco
13,964.2
1,736.4
1,243.1
493.2
Industria della carta e della
stampa
7,539.6
3,090.6
2,425.2
665.4
Industria del legno e dei prodotti
in legno
1,535.0
125.3
79.0
46.2
Costruzioni
1,863.8
139.6