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Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo

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Abstract

Negli ultimi anni, si attua, in tutto il mondo, un processo della pentecostalizza-zione del cristianesimo 1. La pentecostalizzazione (Pentecostalization in inglese, die Pentekostalisierung in tedesco) significa un aumento insolitamente rapido della po-polazione dei vari tipi di chiese e di comunità stricte pentecostali, e un processo di graduale trasformazione di molte altre chiese e denominazioni cristiane tradizionali, in una versione universale del cristianesimo carismatico, a livello planetario. Il proces-so di pentecostalizzazione del cristianesimo, diventato di recente molto dinamico ed ormai globale, viene chiamato, in alcuni Paesi, come la cosiddetta carismatizzazione della religione cristiana o come la nascita di un cristianesimo carismatico o evangelico. Come risultato di questo processo, soprattutto in Africa e nel Sud America, sulla base delle chiese cristiane tradizionali, nascono nuove comunità, denominazioni o sette, a carattere pentecostale. Il processo di profonda trasformazione a livello della dottrina predicata e delle forme di vita religiosa vissuta accade anche all'interno delle chiese cristiane tradizionali. La pentecostalizzazione così intesa si riferisce oggi alla Chiesa cattolica in tutto il mondo – tra cui molte comunità cattoliche e movimenti religiosi in Polonia – ed alla stragrande maggioranza delle confessioni protestanti (l'anglicanesimo, il luteranesimo, le comunità episcopali e metodiste, le cosiddette Questo articolo è una forma abbreviata e parzialmente modificata di uno studio pubblicato sotto lo stesso titolo (in polacco: Etyczne wymiary współczesnej pentekostalizacji chrześcijaństwa) su una rivista della Facoltà di Filosofia Cristiana dell'Università del Cardinale Stefan Wyszyński di Varsavia, Studia Philosophiae Christianae 50/3 (2014) 93-130.
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RTLu XX (2/2015) 207-228Articoli
Le dimensioni etiche dell’odierna
pentecostalizzazione del cristianesimo
Andrzej Kobyliński*
1. Introduzione
Negli ultimi anni, si attua, in tutto il mondo, un processo della pentecostalizza-
zione del cristianesimo1. La pentecostalizzazione (Pentecostalization in inglese, die
Pentekostalisierung in tedesco) significa un aumento insolitamente rapido della po-
polazione dei vari tipi di chiese e di comunità stricte pentecostali, e un processo di
graduale trasformazione di molte altre chiese e denominazioni cristiane tradizionali,
in una versione universale del cristianesimo carismatico, a livello planetario. Il proces-
so di pentecostalizzazione del cristianesimo, diventato di recente molto dinamico ed
ormai globale, viene chiamato, in alcuni Paesi, come la cosiddetta carismatizzazione
della religione cristiana o come la nascita di un cristianesimo carismatico o evangelico.
Come risultato di questo processo, soprattutto in Africa e nel Sud America, sulla
base delle chiese cristiane tradizionali, nascono nuove comunità, denominazioni o
sette, a carattere pentecostale. Il processo di profonda trasformazione a livello della
dottrina predicata e delle forme di vita religiosa vissuta accade anche all’interno delle
chiese cristiane tradizionali. La pentecostalizzazione così intesa si riferisce oggi alla
Chiesa cattolica in tutto il mondo – tra cui molte comunità cattoliche e movimenti
religiosi in Polonia – ed alla stragrande maggioranza delle confessioni protestanti
(l’anglicanesimo, il luteranesimo, le comunità episcopali e metodiste, le cosiddette
* L’autore è professore di Filosofia presso la Facoltà di Filosofia Cristiana dell’Università del Cardinale
Stefan Wyszyski, ul. Dewajtis 5, PL-01-815 Warszawa (Polonia). E-mail: akobylinski@wp.pl.
1 Questo articolo è una forma abbreviata e parzialmente modificata di uno studio pubblicato sotto lo
stesso titolo (in polacco: Etyczne wymiary współczesnej pentekostalizacji chrześcijaństwa) su una rivista
della Facoltà di Filosofia Cristiana dell’Università del Cardinale Stefan Wyszyski di Varsavia, Studia
Philosophiae Christianae 50/3 (2014) 93-130.
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Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
chiese cristiane libere – free churches, ecc.)2. Sembra che il problema della pentecosta-
lizzazione – soprattutto sul piano dottrinale – tocchi, minimamente, la versione orto-
dossa del cristianesimo, che si sforza di mantenere la massima fedeltà alla Tradizione.
Al problema della pentecostalizzazione del cristianesimo vengono dedicate, in
molti Paesi, sempre più pubblicazioni, progetti di ricerca e conferenze scientifiche
che cercano di elaborare una diagnosi più approfondita di questo fenomeno e presen-
tare le sue conseguenze di carattere culturale, morale, sociale o politico. In Polonia,
sono stati pubblicati recentemente due importanti libri di Andrzej Migda, dedicati
a comprendere alcuni aspetti del movimento pentecostale, oggi3. Mancano, tuttavia,
ancora pubblicazioni che sottopongono ad una analisi scientifica le questioni filosofi-
che, teologiche, etiche o sociali, relative alla penetrazione di varie forme di penteco-
stalismo nelle comunità cattoliche e alla sostituzione di forme tradizionali della pietà
cattolica con la nuova religiosità delle chiese pentecostali.
La comprensione del processo assai complesso e multidimensionale della cosid-
detta carismatizzazione della religione cristiana richiede un approccio interdisciplina-
re. C’è bisogno, ovviamente, di una diagnosi di carattere sociologico o culturale, ma
nell’analisi più approfondita di questo fenomeno, non può mancare il contributo co-
gnitivo di tante altre discipline scientifiche come la filosofia della religione, l’antropo-
logia, la teoria della conoscenza, la teologia, la filosofia di Dio e l'etica. In questo stu-
dio, saranno presentati principalmente alcuni aspetti etici di questo fenomeno. Tale
analisi sarà preceduta da osservazioni sui confini della sociologia, della filosofia della
religione e della teologia, che costituiscono la base necessaria per indicare, precisa-
mente, le implicazioni etiche del processo di pentecostalizzazione del cristianesimo.
Senza tale presentazione del fenomeno stesso della pentecostalizzazione, l’analisi dei
suoi aspetti etici sarebbe praticamente incomprensibile e alquanto sospesa nel vuoto.
2. Le odierne metamorfosi del cristianesimo
All’inizio del Terzo Millennio ritorna il quesito filosofico e teologico circa l’es-
2 Il 12 marzo 2015, la Conferenza Episcopale Polacca ha emanato un decreto che vieta la cosiddetta
confessione delle porticine dello spirito maligno. Questa strana pratica religiosa, che assomiglia alla
concezione africana della presenza degli spiriti e del loro potere sulla vita dell’uomo, presenta, indub-
biamente, uno dei tanti esempi di pentecostalizzazione del cristianesimo di oggi. Negli ultimi anni,
questa nuova forma di praticare il sacramento della riconciliazione e di fare l’esame di coscienza si è
molto diffusa in Polonia in molti ambienti cattolici.
3 Cfr. A. Migda, Egzorcyzm pentekostalny [L’esorcismo pentecostale], Stanisławów Pierwszy 2010; id.,
Mistycyzm pentekostalny w Polsce, [Misticismo pentecostale in Polonia], Kraków 2013. Vedi anche T.
Zieliski, Protestantyzm ewangelikalny [Protestantesimo evangelico], Warszawa 2013.
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Andrzej Kobyliński
Articoli
senza del cristianesimo4. In molte aree stiamo cercando di cogliere la sua essenza nel
contesto del dialogo con le altre religioni, e in una disputa con la visione laica oppure
atea del mondo e dell’uomo. In che cosa consiste, oggi, veramente un carattere cri-
stiano? Dove sta la cosiddetta differenza cristiana? In che modo il messaggio cristiano
sta formando dei legami sociali? Possiamo ancora parlare degli elementi tipicamente
cristiani della morale? Come si possono definire le ispirazioni cristiane nell’etica?
Nell’autunno del 1942, in una delle riviste filosofiche italiane, è comparso un im-
portante articolo di Benedetto Croce (1866-1952), intitolato Perché non possiamo non
dirci «cristiani» che viene spesso citato e commentato ancora fino ad oggi5. Il pensa-
tore italiano si occupava di estetica, di liberalismo sociale, di filosofia dello spirito.
Croce presentava un atteggiamento critico verso la religione, ma apprezzava anche
il ruolo particolare del cristianesimo nel plasmare il pensiero e la cultura del mon-
do occidentale. Egli riteneva che la nascita del cristianesimo sia stata la più grande
rivoluzione nella storia del genere umano, che ha portato alla creazione della civiltà
cristiana.
Secondo Benedetto Croce, non possiamo paragonare questa rivoluzione con un
altro evento di questo tipo, perché essa riguardava fondamentalmente l’anima umana
e la coscienza morale. Proprio al cristianesimo, dobbiamo la nuova visione della storia
nella quale siamo chiamati a rispettare la dignità di ogni essere umano, indipenden-
temente dalla sua origine, condizione sociale o religione. Nel senso culturale, afferma
Croce, gli occidentali non possono dire di se stessi di non essere cristiani – indipen-
dentemente dalle loro convinzioni personali religiose o morali – perché i loro valori
fondamentali e le più importanti categorie del loro pensiero hanno radici cristiane6.
La domanda di Croce circa l’essenza della religione cristiana e la sua influenza
sulla mentalità del mondo occidentale sta tornando oggi, con una forza totalmente
4 Cfr. J. L. allen, Das neue Gesicht der Kirche. Die Zukunft des Katholizismus, Gütersloh 2010; Ph.
Jenkins, Die Zukunft des Christentums. Eine Analyse der weltweiten Entwicklung im 21. Jahrhundert,
Freiburg 2011.
5 Cfr. B. CroCe, Perché non possiamo non dirci «cristiani», in La Critica (20 Novembre 1942) 289-297.
«Serbare e riaccendere e alimentare – scriveva Benedetto Croce – il sentimento cristiano è il nostro
sempre ricorrente bisogno, oggi più che mai pungente e tormentoso, tra dolore e speranza. E il Dio
cristiano è ancora il nostro, e le nostre affinate filosofie lo chiamano lo Spirito, che sempre ci supera e
sempre è noi stessi; e, se noi non lo adoriamo più come mistero, è perché sappiamo che sempre esso
sarà mistero all’occhio della logica astratta e intellettualistica, immeritatamente creduta e dignificata
come “logica umana”, ma che limpida verità esso è all'occhio della logica concreta, che potrà ben dirsi
“divina”, intendendola nel senso cristiano come quella alla quale l’uomo di continuo si eleva, e che,
di continuo congiungendolo a Dio, lo fa veramente uomo» (ibid., 297). Tre anni più tardi l’articolo di
Croce è stato pubblicato all’interno del volume Discorsi di varia filosofia, II, Bari 1945, 1-23.
6 Al titolo del famoso testo di Benedetto Croce ha fatto riferimento, nel 2007, lo scienziato italiano
Piergiorgio Odifreddi, nel suo manifesto dell’ateismo che recentemente ha fatto tanto discutere in
Italia. Cfr. P. odifreddi, Perché non possiamo essere cristiani (e meno che mai cattolici), Milano 20078;
V. Vitale, Volti dell’Ateismo – Mancuso, Augias, Odifreddi. Alla ricerca della ragione perduta, Milano
2011.
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Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
nuova, nel contesto odierno della pentecostalizzazione del cristianesimo. Il cristiane-
simo pentecostale sarà in grado, nel futuro, di creare una cultura cristiana in senso
lato? Questa versione della religione cristiana può costituire la base della democrazia,
dei diritti umani e di una corretta comprensione del principio della libertà religiosa?
Come i cristiani pentecostali saranno presenti nella vita pubblica? Saranno essi capa-
ci di creare, in futuro, le opere del genio umano e dell’arte simili alla filosofia di san
Tommaso d’Aquino ed alla musica di Johann Sebastian Bach?
Domande di questo tipo nascono oggi in un contesto storico totalmente nuovo,
profondamente determinato dalla religiosità e dalla pietà pentecostali ed evangeliche,
che influenzano, sempre più, le chiese e le comunità cristiane di tutte le denomina-
zioni in una dimensione globale. Ufficialmente, si presume che il movimento pente-
costale sia nato negli Stati Uniti nel 1901 nella Scuola Biblica di Bethel (Bethel Bible
College) a Topeka, nel Kansas. Occorre ricordare che le manifestazioni tipiche della
religiosità pentecostale (la preghiera in lingue, le profezie, il cadere per terra sotto il
potere di Dio, le danze estatiche, il dono di ridere e altre forme nuove di pietà, attri-
buite all’azione dello Spirito Santo) si sono verificati già alla fine del XIX secolo negli
Stati Uniti, nel Movimento della Santità (Holiness Movement)7.
Non vi è dubbio che il pentecostalismo come movimento socio-religioso ha regi-
strato un successo incredibile. Nel corso di appena 100 anni è diventato la seconda
più grande corrente della religione cristiana, forse già la prima e più nota. Nel corso
degli ultimi 20 anni, proprio il movimento pentecostale ha cambiato radicalmente il
volto del cristianesimo mondiale8. Attualmente, tutti i diversi tipi di comunità cari-
smatiche e pentecostali sono il gruppo più numeroso – accanto alla Chiesa cattolica
– della vita cristiana. Il numero dei cristiani che appartengono oggi ai molteplici tipi
di chiese, di comunità e di sette pentecostali, viene stimato a circa 600 milioni di
seguaci. Si potrebbe affermare che i pentecostali rappresentano oggi circa un terzo
di tutti i discepoli di Cristo e due terzi dei cristiani appartenenti ai diversi tipi di de-
nominazione protestante.
I carismatici conquistano oggi l’America Latina, ma anche le terre di missione,
come l’Asia, in particolare, la Cina9. In Europa, nei nuovi gruppi religiosi cristiani a
7 Cfr. J. W. Hollenweger, Charistmatisch-pfingstliches Christentum. Herkunft, Situation, ökumenische
Chancen, Göttingen 1997; D. Martin, Tongues of Fire: The Explosion of Protestantism in Latin Ameri-
ca, Boston 1993; id., Pentecostalism: The World Their Parish, Boston 2001; Pentecostalism and Global-
ization: The Impact of Globalization on Pentecostal Theology and Ministry, a cura di S. M. studebaker,
Eugene 2011.
8 «No one today doubts that the Pentecostal movement is one of the most significant religious experi-
ences of the century. This fact has been recognized by Catholics, Protestants and innumerable social
scientists. It is both a social-religious phenomenon and an alternative movement in the life and mission
of the Christian church» (L. bernardo – M. CaMpos, Pentecostalism, Theology and Social Ethics, in In
the Power of the Spirit: The Pentecostal Challenge to Historic Churches in Latin America, a cura di B. F.
gutiérreZ – D. A. sMitH, New York 1996, 41).
9 Cfr. Nuovi movimenti religiosi. Una sfida per la chiesa cattolica, Agenzia SIR, 11 Aprile 2013.
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Andrzej Kobyliński
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carattere carismatico e pentecostale, abbiamo adesso circa 20 milioni di seguaci, in
particolare nel Regno Unito ed in Russia. In Paesi come la Polonia, la Slovacchia e
l’Ungheria, abbiamo a che fare, in primo luogo, con la penetrazione della spiritualità
e religiosità carismatica e pentecostale nelle chiese tradizionali, in modo particolare,
nella Chiesa cattolica.
Molti studiosi che analizzano il movimento carismatico, sottolineano che li sor-
prende di più il tasso di crescita delle comunità carismatiche e pentecostali. Ancora
100 anni fa, in quasi tutta l’America Latina, non c’erano affatto le comunità prote-
stanti. I primi missionari protestanti cominciarono ad arrivare dagli Stati Uniti in
Brasile e Perù alla fine del XIX e l'inizio del XX secolo. Oggi, in America Latina, le
nuove comunità o sette di carattere pentecostale sostituiscono sempre di più le chiese
tradizionali, oppure cambiano le forme tradizionali della pietà cattolica. Attualmente,
già il 52% dei cattolici in America Latina fa parte dei diversi gruppi e movimenti a
carattere carismatico10.
Il numero dei cristiani pentecostali aumenta ogni anno di 20 milioni di seguaci che
abbandonano le chiese tradizionali, nella stragrande maggioranza la Chiesa cattolica,
per diventare membri delle denominazioni pentecostali. Si prevede che nel 2025 il
numero dei seguaci appartenenti ai diversi tipi di chiese, comunità e sette stricte pen-
tecostali, oltrepasserà gli 800 milioni11. Oggi il numero ufficiale dei cattolici è di un
miliardo e duecento milioni. Però, molti di loro sono spesso persone solo battezzate
10 Cfr. A. H. anderson, To the Ends of the Earth: Pentecostalism and the Transformation of World Chris-
tianity, Oxford 2013; M. eCkHolt, Pentekostalisierung des Christentums? Zur Rekonfiguration «der
religiösen Landkarte in Lateinamerika», in Stimmen der Zeit 13 (2013) 507-520.
11 «Pentecostalization and pluralization stand out as the two major trends shaping the Latino religious
landscape of the United States. (…) The most salient trend, by far, is the impressive pluralization of
Latino religiosity. On one hand, Catholicism is no longer the hegemonic faith among Latinos. Today
only 55 percent identify as Catholic, a stunning decline from 67 percent just four years ago. If current
trends continue, Latinos will no longer be majority Catholic by 2020 or so. This, of course, reflects
shifts in the Latin American landscape where Uruguay and several Central American nations are no
longer majority Catholic and even Brazil, home to the largest Catholic population on earth, faces the
same fate within a decade or two. Undoubtedly the driving force of pluralization is the rapid growth
of Protestantism. 22 percent of Latinos now identify as Protestant, the great majority belonging to
Pentecostal and Charismatic denominations. Reflecting further, Latin American influence, almost half
of foreign-born Latinos were already Protestant in their native countries when they immigrated to
the U.S. As I’ve pointed out elsewhere Pentecostal denominations from Mexico, Brazil and Central
America have followed their flock and founded vibrant churches in many U.S. cities with sizable im-
migrant communities. (…) Returning to the Latino Christian landscape, it now can be characterized
as Pentecostalized, just like the Latin American one. The trend is most pronounced, of course, among
Latino Protestants, among whom two-thirds practice a Pentecostal style of worship, including speak-
ing in tongues, exorcism, and highly spirited services. Even more significant is the fact that a majority
of Latino Catholics, 52 percent, are now Charismatics, who practice the same type of Spirit-centered
Christianity as their Pentecostal brethren» (R. A. CHesnut, Pentecostalization and Pluralization: The
New Latino Religious Landscape, in http://www.huffingtonpost.com/r-andrew-chesnut/pentecostal-
ization-and-pl_b_5294863.html (accesso 9 maggio 2014). Cfr. id, Competitive Spirits. Latin America’s
New Religious Economy, Oxford 2003.
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Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
che, in realtà, non hanno più alcun legame con una religione (Religionslosigkeit).
Quindi, se si prende in considerazione solo i seguaci veri e propri che praticano, ge-
nuinamente, la propria religione, allora i cristiani pentecostali già oggi sono, di fatto,
la più grande fazione del cristianesimo, che di anno in anno rafforza la sua posizione
a livello globale12.
La religiosità carismatica è attualmente, accanto all’Islam, la forma di vita religiosa
che si caratterizza di una crescita sempre più rapida. Le cause di questo aumento sen-
za precedenti delle comunità carismatiche e pentecostali sono di carattere spirituale
e sociologico. Il pentecostalismo offre, senza dubbio, una forma di religione fervida
e spontanea che soddisfa anche, in un modo totalmente nuovo, i bisogni spirituali
della gente di oggi. Per quanto riguarda i motivi di natura sociologica, certamente i
problemi sociali ed economici in Africa o in Sud America, la povertà e le ingiustizie
sociali, favoriscono lo sviluppo delle comunità pentecostali.
I movimenti e le comunità pentecostali offrono, ai loro seguaci, un senso di iden-
tità, rafforzano la consapevolezza del proprio valore, comunicano alla gente un senso
di stabilità e del sentirsi a casa13. Sommamente importante è il senso di rifugio e di
avere una famiglia in senso sociale per gli immigrati o per le persone che ne sono
escluse. In molti Paesi, le comunità pentecostali aiutano i loro seguaci ad affrontare
la povertà e l’esclusione sociale, dànno sostegno e speranza per il futuro. Le persone
affette dalla fame, dalla disoccupazione, da una vita senza un tetto, dalle malattie e
dalla droga, accettano, con docilità, l’insegnamento dei leader pentecostali su mira-
coli, guarigioni e il dominio di Satana nel mondo14.
Una delle conseguenze molto importanti della pentecostalizzazione globale del
cristianesimo consiste nel fatto che, all’interno del mondo cristiano, il problema prin-
cipale non è più il dialogo tra le chiese e le comunità storiche (cattolici, luterani,
anglicani e ortodossi). Oggi, la sfida vera e propria è il rapporto tra le chiese e le
comunità tradizionali con tutta la galassia delle nuove comunità di carismatici, pente-
costali o evangelici. I rappresentanti di queste denominazioni percepiscono le vecchie
divisioni all’interno del cristianesimo come unico patrimonio europeo, ed anche post-
coloniale, e quindi spesso ignorano le differenze religiose, e talvolta rifiutano perfino
il dialogo ecumenico. In altre situazioni, essi non riconoscono i limiti confessionali e
realizzano un proselitismo attivo ed efficace15.
Le nuove forme di religiosità carismatica e tutto il movimento pentecostale rap-
presentano, per le chiese tradizionali, un’opportunità oppure una minaccia? Quali
12 Cfr. A. speCiale, Nel dialogo ecumenico irrompe il fenomeno «carismatico», in Vatican Insider 11 (aprile
2013).
13 Cfr. P. Jenkins, The Next Christendom: The Coming of Global Christianity, New York 2011.
14 Cfr. W. K. kay, Pentecostalism: A Very Short Introduction, Oxford 2011.
15 Cfr. M. ViCenZino, America Latina: la sfida dell’evangelismo, in Aspenia 42 (2008) 146-152.
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sono le principali caratteristiche del cristianesimo pentecostale? In che misura questa
versione della religione cristiana cambia la tradizionale comprensione di alcune verità
della fede e della morale? Quale forma avrà, tra qualche decennio, il cattolicesimo in
molti Paesi del mondo se il suo messaggio tradizionale sarà unito agli elementi fonda-
mentali della teologia delle chiese pentecostali?
Davanti ai nostri occhi non nasce per caso una nuova visione del cristianesimo,
sincretica ed ecumenica, che in qualche misura invalida le dispute filosofiche e teo-
logiche secolari, sorte tra cristiani di confessioni diverse, nel corso della storia, sul
rapporto esistente tra la filosofia e la teologia, sulla possibilità di una conoscenza ra-
zionale di Dio o sulla presenza vera, reale e sostanziale (vere, realiter et substantialiter)
di Gesù Cristo nel sacramento dell’Eucaristia? Quale importanza hanno ancora oggi
le questioni filosofiche e teologiche di questo tipo?
Recentemente si è cercato di rispondere alle domande del genere, tra l’altro du-
rante tre Conferenze internazionali molto importanti. La prima conferenza si è te-
nuta, dal 4 al 6 febbraio 2013, a Varsavia ed era dedicata al fenomeno dei «nuovi
movimenti religiosi» (New Religious Movements), affermatisi nel corso degli ultimi
decenni. L’incontro di Varsavia è stato organizzato dal Comitato Congiunto della
Conferenza delle Chiese Europee e dal Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Eu-
ropa. Il tema di questa conferenza era il seguente: «Fede e religiosità in un’Europa
che cambia. I nuovi movimenti cristiani in Europa: sfide o opportunità?».
La seconda conferenza, intitolata «Evangelicali – chiese pentecostali – carismatici.
Nuovi movimenti religiosi come sfida per la Chiesa cattolica», è stata organizzata a
Roma dal 9 all’11 aprile 2013 dalla Commissione per gli Affari Internazionali della
Conferenza Episcopale Tedesca e dal Gruppo di ricerca, guidato dal gesuita Johan-
nes Müller che studia il pentecostalismo, con il patrocinio del Presidente del Pontifi-
cio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani, cardinale Kurt Koch.
La terza conferenza, intitolata «Transnazionalismi, pentecostalismi e processi di
pentecostalizzazione. Incroci di sguardi sulle religioni in movimento», ha avuto luogo
a Roma il 27 maggio 2014. Il convegno è stato organizzato dal Dipartimento di Storia
– Culture – Religioni dell’Università di Roma «La Sapienza» ed era patrocinato an-
che dall’AISEA – Associazione Italiana per le Scienze Etno-Antropologiche. Durante
questo convegno, la prof. Cecilia Pennacini dall’Università di Torino – che si occupa
delle discipline demoetnoantropologiche ha tenuto un corso molto interessante,
intitolato «Combattere contro se stessi. La demonizzazione degli spiriti nell’Uganda
contemporanea». La comprensione filosofica, teologica e sociologica della situazione
spirituale e religiosa dell’Uganda è molto importante oggi, in Polonia, a causa del
sacerdote carismatico cattolico John Bashobora, proveniente proprio dall’Uganda,
il quale, dal 2007, trascorre ogni anno, in Polonia, molte settimane, predicando in
diverse località di tutto il Paese. Il 6 luglio 2013, allo Stadio Nazionale di Varsavia,
durante il Ritiro Spirituale Nazionale, don John Bashobora ha raccolto 60.000 perso-
ne. Un incontro simile si è svolto, nella capitale della Polonia, anche il 18 luglio 2015.
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Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
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3. Le caratteristiche della religiosità pentecostale
Il movimento pentecostale di oggi può essere descritto come una corrente,
nell’ambito del cristianesimo, la cui caratteristica principale è l’accentuazione dell’a-
zione dello Spirito Santo nella vita dei cristiani. Come movimento religioso, esso su-
pera le categorie confessionali e si presenta come azione speciale di Dio nel contesto
del cristianesimo. Da un punto di vista teologico, il movimento pentecostale è, prin-
cipalmente, una forma di esperienza personale di Dio. Come esperienza religiosa, è
un’estensione della manifestazione ritualizzata originale della Pentecoste che esprime
l’essenza del cristianesimo con la spiritualità intensa dei primi cristiani.
«I pentecostali – afferma Andrzej Migda – esprimono una convinzione ampia-
mente diffusa sulla possibilità di stabilire con Dio la comunicazione diretta e non
mediata. Essa non avviene attraverso un libro sacro, un sacramento, un altro uomo,
il ministero di qualcuno, ma direttamente»16. In questo modo, viene messa in discus-
sione la fede cattolica tradizionale, secondo la quale sperimentiamo Dio solo in modo
indiretto, perché il contatto diretto con Dio è un dono unico, tipico dell'esperienza
mistica. «Si potrebbe dire che le comunità pentecostali sono create dalle persone che
soffrono la fame per il misticismo. Queste sono persone che sentono che le vecchie
forme di fede sono state bruciate, che sentono fortemente il bisogno di miracoli. Il
pentecostalismo sembra essere una espressione spontanea di pietà popolare»17.
Il movimento pentecostale assume forme diverse a seconda della identità sociale,
culturale e religiosa dei suoi seguaci. Come una corrente spirituale, non ha dei limiti
territoriali e confessionali. Può penetrare classi e gruppi sociali antagoniste tra di
loro. Esso è diviso in molte chiese autonome e associazioni religiose, che sono caratte-
rizzate da una convinzione della necessità di una rinascita consapevole, riconoscendo
Gesù come «Salvatore personale», da un’intensa esperienza della presenza dello Spi-
rito Santo, dall'esperienza del cosiddetto battesimo nello Spirito Santo e dalla pratica
dei Suoi doni. «Il movimento pentecostale si sta sviluppando all’interno delle chiese
tradizionali ed è presente in loro sotto forma di vari gruppi e comunità di formazione
carismatica»18.
L’esperienza pentecostale estatica viene basata, principalmente, su un nuovo si-
gnificato della Sacra Scrittura. I sostenitori del movimento pentecostale, in una certa
misura, hanno messo in discussione la teologia cattolica e protestante tradizionale,
creando una propria visione della religione, della morale e della vita sociale. A loro
avviso, tutti i fenomeni straordinari, come, ad esempio, i miracoli e le guarigioni de-
16 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 13.
17 Ibid., 361. Cfr. W. Hollenweger, Pentecostalism: Origins and developments worldwide, Peabody 1997.
18 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 158.
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Andrzej Kobyliński
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scritte nella Bibbia, possono verificarsi con la stessa frequenza anche oggi, se la fede
dei seguaci sarà abbastanza forte e vivace. Qui abbiamo a che fare con «la religiosità
miracolistica», la cui essenza è un miracolo come il fondamento della religione in
generale. I rappresentanti della corrente pentecostale sono convinti che, anche nel
XXI secolo, è ancora possibile osservare dei segni spettacolari dell’attività del potere
di Dio nella vita dell’uomo di fede, proprio come era ai tempi apostolici19.
La religiosità pentecostale sta cercando di tornare allo stato descritto da Emile
Durkheim come «forma elementare di vita religiosa che contiene in sé una danza,
trance, sogni e guarigioni. In questo modo, qui viene spesso messa in rilievo l’espe-
rienza religiosa soggettiva. (...) La spiritualità pentecostale appare come un agglome-
rato di fede, sensibilità emotiva ed esperienza. L’esperienza pentecostale descritta
dall’espressione sola experientia comporta più o meno riuscito il tentativo di interpre-
tarla sulla base della comprensione, spesso fondamentalistica, della Sacra Scrittura»20.
Un cristiano pentecostale sembra dire: «Io credo, perché ho esperienza». C’è qui un
chiaro primato dell’esperienza sulla riflessione e sull’atto di fede.
I pentecostali affermano che la loro spiritualità emotiva è la risposta all’esagera-
zione riguardo il ruolo dell’intelletto in altre forme di culto cristiano e di devozione.
Di conseguenza, le verità religiose non vengono conosciute in quanto vissute in modo
emotivo e puramente personale. Dagli anni ’90 del XX secolo, si nota nel movimento
pentecostale una tendenza crescente di introdurre nelle celebrazioni su larga scala i
nuovi effetti della tecnologia acustica e multimediale. Nell’esperienza religiosa pen-
tecostale è la musica, il suono e la luce che stanno cominciando a svolgere un ruolo
dominante. Una conferma molto eloquente di questo tipo di devozione religiosa sono
le celebrazioni chiamate «le Serate della Gloria», molto popolari in Polonia ed in
tanti altri Paesi.
Un fenomeno tipico per la spiritualità pentecostale sono i sintomi psicosomatici,
che si verificano nel corso di una serie di diversi incontri di preghiera che si manife-
stano sotto forma di convulsioni del corpo, risate convulse o il cosiddetto cadere nello
spirito. Andrzej Migda osserva che nella psicologia della religione simili comporta-
menti vengono classificati come manifestazioni di «stati alterati della coscienza». A
suo parere, «i fenomeni psicosomatici pentecostali derivano dagli stessi meccanismi
psicologici che consentono “trance” sciamaniche, camminare sui carboni ardenti o
le danze dei dervisci»21. I nuovi membri delle comunità pentecostali e carismatiche
vengono addestrati come raggiungere l’opportunità di vivere la condizione estatica e
mistica.
19 Cfr. W. A. grudeM – R. B. gaffin Jr. – R. L. sauCy – S. storMs – D. A. oss, Are Miraculous Gifts for
Today? Four Views, New York 1996.
20 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 185-186.
21 Ibid., 198.
216
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
4. Tre tappe dello sviluppo del movimento pentecostale
Nello sviluppo delle comunità pentecostali, si possono distinguere tre tappe, defi-
nite spesso anche come ondate22. La prima tappa significa il pentecostalismo classico
e la nascita delle comunità pentecostali, nella prima metà del XX secolo negli Stati
Uniti, che si scostavano dalle forme tradizionali della vita religiosa. Il pentecostalismo
del primo periodo metteva in rilievo alcune esperienze estatiche come il battesimo
nello Spirito Santo o la preghiera in lingue23.
La prima ondata si caratterizzava per il rigore morale e per le forme ascetiche di
vita. I membri delle prime chiese pentecostali presentavano un approccio radical-
mente conservatore al tema dell’abbigliamento per uomo e donna, esprimevano un
atteggiamento critico verso la cultura di massa, ponevano il divieto di ascoltare molti
tipi di musica ecc. Nella prima ondata del pentecostalismo, il ruolo sociale dei seguaci
si limitava alla necessità di rimanere fedeli alla Sacra Scrittura in un mondo che sta
diventando sempre più decadente. Abbiamo a che fare qui con la promozione di
atteggiamenti concentrati su una sorta di fuga dal mondo terreno, pur sottolineando
l’aldilà.
La seconda tappa è iniziata negli anni ’50 del secolo scorso e come movimento
carismatico è entrata nelle chiese tradizionali: cattolica, anglicana, luterana ecc. La
seconda ondata pentecostale ha penetrato la Chiesa cattolica nel 1967 negli Stati Uni-
ti, e ha cominciato a svilupparsi rapidamente in molti Paesi come il Rinnovamento
Carismatico Cattolico. «Per prestare attenzione più al Datore dei carismi che ai doni
stessi – afferma Aleksandra Kowal – questo movimento è oggi chiamato Rinnova-
mento nello Spirito Santo. Lo spettro dei segni desiderati dell’azione dello Spirito
di Dio si è ampliato un po’, anche se si aspetta ancora che il battesimo nello Spirito
Santo sia manifestato tramite la preghiera in lingue»24. La spiritualità di questa fase
trova la sua espressione letteraria, vivace e convincente, in un bestseller mondiale,
molto conosciuto anche in Polonia. Si tratta di un libro del predicatore pentecostale
americano David Wilkerson: The Cross and the Switchblade (La croce e il pugnale),
pubblicato nel 1962.
La terza ondata incarna il neopentecostalismo contemporaneo, nato negli anni
’80 del XX secolo. Essa ha portato, in molti Paesi, alla creazione di numerose cosid-
22 Cfr. A.-P. retHMann, Die geschichtliche Entwicklung der Pfingstbewegung und ihre Praxis. Anfragen an
Theologie und Kirche, in Pentekostalismus: Die Pfingstbewegung als Anfrage an Theologie und Kirche, a
cura di A.-P. retHMann – T. kessler, Salzburg 2012, 17.
23 Cfr. M. VollMann, Die Pfingstbewegungen in Brasilien. Befreiung der Armen oder kommerzielle Schar-
latanerie?, in Auslandsinformationen der Konrad-Adenauer-Stiftung 4 (2007) 52-68.
24 A. kowal, Ekumenizm czy obrona jedności [L’ecumenismo oppure la difesa dell’unità], in www.apologe-
tyka.katolik.pl (accesso 5 maggio 2013).
217
Andrzej Kobyliński
Articoli
dette chiese libere, di sette e associazioni religiose di carattere sovraconfessionale. Il
neopentecostalismo contemporaneo è caratterizzato da una particolarmente intensa
manifestazione di segni e prodigi che significa «le guarigioni fisiche, la liberazione da
demoni ed altre manifestazioni somatiche di potere che si manifestavano, per esem-
pio, spesso attraverso in un collettivo cadere per terra, in risate isteriche e tutti i tipi
di convulsioni. Questo modo di praticare la spiritualità ha avuto una grande influenza
sullo stile delle celebrazioni, tenutesi anche in Polonia»25.
La novità della religiosità della terza ondata consiste nel fatto che si mettono di
più in evidenza le tematiche della guarigione nello Spirito Santo e l’uso di Internet,
radio e televisione, per annunciare la Buona Novella. Il pentecostalismo moderno
utilizza i media elettronici e le moderne strategie di marketing. La guarigione divina
diventa l’essenza dell’esperienza religiosa. Spesso le chiese sono diventate una forma
di servizio di soccorso per tutti i tipi di sofferenza fisica e spirituale, inclusa la povertà
e la disoccupazione.
Il neopentecostalismo della terza ondata comunica ai fedeli ciò che è sacro fonda-
mentalmente non attraverso la Bibbia – come ha fatto il pentecostalismo classico – ma
tramite dei simboli sacri come l’unzione con l’olio sacro, l’imposizione delle mani, il
bruciare cartelli con le intenzioni di preghiera, tutti i tipi di esorcismi, della liberazio-
ne dagli spiriti maligni ecc.
Una cosa estremamente importante nel neopentecostalismo contemporaneo è un
cambiamento radicale nei confronti della pietà popolare. Per il pentecostalismo clas-
sico della prima ondata, la pietà popolare era una forma di sincretismo religioso ed è
stata valutata molto criticamente come qualcosa di negativo e dannoso, mentre, per
il neopentecostalismo, la pietà popolare gioca un ruolo molto importante e positivo.
Perciò nelle comunità pentecostali si possono incontrare oggi molti elementi prestati
dalle religioni africane, per esempio la comprensione della presenza di spiriti maligni
e il loro impatto sulla vita delle persone e vari metodi di liberare l’uomo da ogni forma
di male. Di conseguenza, usati molto spesso, in Polonia ed in altri Paesi da milioni
di cattolici – sotto l’influenza della religiosità neopentecostale della terza ondata – i
cosiddetti nuovi sacramentali (l’acqua esorcizzata, il sale esorcizzato, l’olio esorciz-
zato) sono quei mezzi che dovrebbero scacciare dalla nostra vita gli spiriti maligni e
proteggere la gente dalle influenze delle forze demoniache.
Il neopentecostalismo della terza ondata predica la teologia del successo materiale
e della prosperità, concentrando il suo annuncio sulla completa liberazione dai cano-
ni tradizionali, relativi alla santità esterna. Questo elemento lo rende un movimento
fortemente orientato verso la vita terrena e non quella dell’aldilà. La religiosità di
questo tipo si concentra anzitutto sulla possibilità di fornire all’uomo una autorealiz-
zazione totale e felice, di se stesso, nel presente e nella vita terrena26.
25 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 169.
26 Cfr. R. Mariano, Neopentecostalismo: os pentecostais estão mudando, São Paulo 1995.
218
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
Le chiese neopentecostali sono organizzate gerarchicamente come le grandi azien-
de o le multinazionali. In Brasile, il potere finanziario, mediatico e commerciale della
Chiesa Universale del Regno di Dio (Igreija Universal do Reino de Deus), una delle
nuove chiese pentecostali fondata il 9 luglio 1977 da Edir Macedo, si può paragonare
oggi al potere delle più grandi multinazionali che operano in questo Paese. I «leader»
delle comunità pentecostali prendono decisioni che, poi, vengono trasmesse ai loro
seguaci. I membri di queste chiese sono obbligati a rispettare fino in fondo le decisio-
ni dei capi – anche quelle riguardanti la loro vita personale27.
Il rapido sviluppo, negli ultimi anni, della terza ondata della religiosità carismatica
conferma la convinzione di Jürgen Habermas sull’emergere, davanti ai nostri occhi,
dell’epoca post-secolare. Il 14 ottobre 2001, il filosofo tedesco ha tenuto un discorso
famoso e molto discusso, intitolato «Credere e sapere» (Glauben und Wissen), in
occasione del ricevimento del Premio per la Pace degli Editori Tedeschi (Frieden-
spreis des Deutschen Buchhandels)28. Proprio in questo discorso, è stato introdotto il
concetto di «società post-secolare» (postsäkulare Gesellschaft), per indicare le società
occidentali secolarizzate, dove i processi secolarizzanti coesistono con la sensibilità
religiosa delle persone. Habermas afferma che la società post-secolare continua, nei
confronti della religione, il lavoro che la religione ha fatto in relazione al mito. Solo
che non è nell’intento audace di una scalata ostile, ma al fine di contrastare, nella
propria casa, una lenta entropia dalle scarse risorse di senso29.
L’autore del discorso «Credere e sapere» mette in evidenza che, parlando della
«società post-secolare», egli non vuole dimostrare solo questo che oggi la religione
ritrova il suo posto anche in un contesto sempre più secolarizzato e che la società non
smette di trattare seriamente l’esistenza di vari tipi di comunità religiose. L’espres-
sione «post-secolare» assegna alle comunità religiose non solo una specie di ricono-
scimento per il loro contributo funzionale nella vita pubblica, ma mette in rilievo la
trasformazione dei rapporti reciproci tra i cittadini credenti e quelli non credenti. La
società post-secolare viene penetrata dalla coscienza che «la modernizzazione della
coscienza pubblica» abbraccia sia la mentalità religiosa che quella secolare, portando
alla loro reciproca trasformazione.
5. La specificità del movimento pentecostale in Polonia
Il pentecostalismo non è omogeneo, viene accompagnato da una grande diver-
27 Cfr. B. CarranZa, Catolicismo midiático, Aparecida 2011.
28 Cfr. J. HaberMas, Glauben und Wissen, Frankfurt am Main 2001.
29 Cfr. J. ratZinger – J. HaberMas, Etica, religione e stato liberale, Brescia 2005.
219
Andrzej Kobyliński
Articoli
sità, a volte unisce elementi opposti tra loro. Non esiste una forma definita e ben
determinata della religiosità pentecostale. Essa varia a seconda del continente, del
Paese, e di cultura e tradizione. Sembra che in Polonia, a partire dal 2007 circa, pos-
siamo parlare di una pericolosa accelerazione del processo di pentecostalizzazione
della vita religiosa e di sostituzione delle forme tradizionali della pietà cattolica con
la nuova religiosità delle chiese pentecostali. La penetrazione delle idee pentecostali
nella religiosità cattolica riguarda oggi la maggior parte delle diverse aree della Chiesa
cattolica in Polonia: seminari, monasteri e conventi, santuari mariani, pastorale degli
universitari, insegnamento della religione nelle scuole statali, movimenti religiosi e
comunità di preghiera, Scuole della Nuova Evangelizzazione, pastorale parrocchiale,
ecc. Si può parlare, a questo punto, di elementi tipici polacchi della religiosità pente-
costale? Sembra che in Polonia valga la pena di notare tre fenomeni.
La prima caratteristica particolare del movimento pentecostale in Polonia è una
compenetrazione reciproca, spesso superiore a quella in altri Paesi, delle comunità
stricte pentecostali e delle comunità carismatiche appartenenti alla Chiesa cattolica.
Attualmente in Polonia ci sono, ufficialmente registrate, alcune decine di chiese pen-
tecostali. «Al movimento pentecostale – afferma Andrzej Migda – si deve includere
anche le comunità cattoliche del Rinnovamento nello Spirito Santo. Solo il pente-
costalismo inteso così ampiamente può darci un quadro completo del movimento
pentecostale in Polonia. (...) È difficile parlare in Polonia dei pentecostali e dei cari-
smatici come se fossero due movimenti separati, sapendo benissimo che molti pastori
pentecostali e molti membri delle loro chiese hanno avuto prima una formazione nei
gruppi cattolici del Rinnovamento nello Spirito»30.
Attualmente in Polonia le comunità strettamente pentecostali si stanno allonta-
nando dal tipico protestantesimo ortodosso o dal neopietismo luterano, con cui i pen-
tecostali erano profondamente collegati, nella versione del pentecostalismo classico
nella prima metà del XX secolo, avvicinandosi sempre di più nel suo insegnamento e
nelle forme di devozione al cattolicesimo carismatico. «Raramente si incontra adesso
nelle chiese pentecostali polacche gli atteggiamenti anti-cattolici, prevalenti negli anni
‘80 del secolo scorso, che presentavano la Chiesa cattolica come una prostituta bibli-
ca, il cui abbandono è una condizione necessaria dell’ingresso nel Regno dei Cieli»31.
Il secondo elemento che distingue il movimento pentecostale polacco è una sorta
di messianismo nazionale, cioè la convinzione che il cristianesimo in Polonia – dopo
il cosiddetto risveglio carismatico – abbia un’importante missione storica in relazione
a tutto il resto del mondo. Si può incontrare questa convinzione, profondamente
radicata in diversi ambienti della vita religiosa, in numerose dichiarazioni del clero
e dei «leader» carismatici laici. Uno degli esempi più significativi di questo modo di
30 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 177-178.
31 Ibid., 14.
220
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
pensare è una dichiarazione di Lech Dokowicz, regista e produttore dei film, che è un
importante punto di riferimento negli ambienti pentecostali e carismatici polacchi. In
un’intervista del 2011, rilasciata al più grande settimanale cattolico polacco, è stata
posta a lui la domanda su che cosa stiano cercando in Polonia molti predicatori ca-
rismatici, provenienti dall’Estero, come James Manjackal e Rufus Pereira dall’India,
Antonello Cadeddu e Enrique Porcu dal Brasile o John Bashobora dall’Uganda? Agli
incontri con loro partecipano, ogni anno, in Polonia, centinaia di migliaia di persone.
«Essi non cercano nulla – risponde Lech Dokowicz. Loro portano. Questi sono
i profeti, gli apostoli, che il Signore manda a risvegliare il nostro Paese. Secondo le
parole di alcuni di essi, Dio comincia la rievangelizzazione del mondo in continenti
diversi, iniziando dai singoli Paesi. Dalla Polonia si deve iniziare la rievangelizzazione
dell’Europa. Ma questo compito ha un carattere condizionale. Affinché la Polonia
possa diventare la luce per il nostro continente, i polacchi devono prima tornare alla
fede vivace e forte dei nostri Padri. Perciò il Signore Dio manda dagli angoli del mon-
do le persone che agiscono nel Suo potere. Essi vengono mandati perché mettendo
le mani sulla gente risveglino e rafforzino quelli che prepareranno il nostro Paese per
questo compito»32.
Il terzo elemento che caratterizza il movimento pentecostale polacco è l’anti-in-
tellettualismo. Anche se la situazione sta cambiando pian piano, in molte chiese pen-
tecostali e nelle comunità carismatiche cattoliche, si può incontrare ancora un atteg-
giamento ostile nei confronti dei discorsi di carattere scientifico o teologico. «Negli
ultimi anni – afferma Andrzej Migda – si vede un notevole aumento di interesse in
diversi tipi di scuole bibliche, ma non cambia la situazione che mancano le pubbli-
cazioni scientifiche che descrivono in modo critico la ricezione delle idee religiose
pentecostali provenienti in Polonia dall’estero. Tuttavia vi è un gran numero di diver-
si tipi di letteratura edificante tradotta dall'inglese che riempie la lacuna editoriale,
fornendo degli esempi che descrivono le opportunità di sviluppare la loro spiritualità.
In questa situazione i pastori ed i «leader» laici stanno cercando di portare al movi-
mento pentecostale polacco delle idee religiose presentate in quelle pubblicazioni. I
libri pubblicati in Polonia diventano per i fedeli un’ispirazione ad agire, raramente un
invito alle riflessioni intellettuali»33.
32 Przegrupowanie sił [Il riarrangiamento di forze], in Go Niedzielny 25 (2011) 15.
33 A. Migda, Mistycyzm pentekostalny w Polsce, 17.
221
Andrzej Kobyliński
Articoli
6. Il movimento pentecostale ed il problema dei legami
sociali
Il pentecostalismo può essere inteso anche come l’espressione religiosa di una
forma di etica sociale ed economica. Alcuni sociologi della religione (Francisco Carta-
xo Rolim, Jean-Pierre Bastion) descrivono il pentecostalismo come la religione degli
sfruttati e degli esclusi dall’ordine sociale capitalistico e la sua ideologia34. In questa
prospettiva, una nuova corrente religiosa cerca di ridare alla gente il significato cor-
retto della realtà, organizzando la sua condotta quotidiana. Il pentecostalismo può es-
sere visto come un movimento messianico, apocalittico, utopico ed anarchico. Alcuni
«leader» carismatici si presentano come profeti scelti da Dio che devono preparare il
mondo per gli ultimi tempi.
In alcune regioni del mondo, i seguaci del pentecostalismo sono deboli o addirit-
tura assenti nel sociale, perché percepiscono la trasformazione della società in uno
spirito di preoccupazione per la giustizia e per la pace, in una dimensione individuale
e non collettiva. Di conseguenza, essi hanno preferito lavorare su se stessi, perfezio-
nando la propria personalità, non facendosi coinvolgere nella vita pubblica. Tuttavia,
sempre più frequentemente si nota, da parte dei «leader» pentecostali, la promozione
di un atteggiamento di partecipazione attiva alla vita pubblica.
In America Latina, la diminuzione della povertà è diventata un obiettivo comune
per i cristiani pentecostali e per gli uomini di potere politico. Per i governi populisti, i
cristiani pentecostali diventano un «partner» politico, mentre i «leader» pentecostali
vedono in questo tipo di convergenza l’opportunità di proteggere gli interessi delle
loro comunità. Oggi, in molti Paesi, si osserva una crescente influenza dei penteco-
stali sulla vita politica, per esempio in Brasile abbiamo un accordo politico di diverse
comunità pentecostali che comprendono il 10% dei parlamentari di questo Paese35.
Sempre più spesso nelle comunità del pentecostalismo della terza ondata, i segua-
ci si allontanano dal concetto di fuga dal mondo per una partecipazione attiva alla vita
sociale e per una teologia di prosperità e di successo. Nel neopentecostalismo moder-
no, si promuove la partecipazione dei cristiani alla vita politica e sociale. Di conse-
guenza, essi non sono più ai margini della società, al contrario, sempre più spesso, in
molti Paesi del mondo, i pentecostali stanno cominciando ad avere una voce decisiva
su determinate questioni della vita pubblica. I pentecostali proclamano a questo pun-
to il cosiddetto Vangelo del successo (Prosperity Gospel), secondo il quale il successo
34 Cfr. F. C. roliM, Pentecostais no Brasil. Uma Interpretação do Protestantismo Brasileiro, Rio de Janeiro
1995; J.-P. bastian, Breve historia del Protestantismo en América Latina, México 1986.
35 Cfr. R. J. sCHuler, Pfingstbewegungen in Brasilien. Sozio-politische Implikationen der neuen Pluralität,
São Leopoldo 2004.
222
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
economico individuale ha un legame diretto con la vita religiosa personale dell'uomo.
Quanto più la fede e la religione, tanto più il successo materiale e finanziario.
Il pentecostalismo in America Latina ha adesso un rapporto a doppio senso con
la società civile36. Da un lato, esso presenta l’ostilità e l’opposizione nei confronti dei
cattolici e delle chiese protestanti tradizionali, dall'altro – si osserva una quota cre-
scente di cristiani pentecostali nella vita sociale e politica. Il nuovo pentecostalismo
latinoamericano ha, infatti, una struttura variabile, in un certo senso gerarchica e mol-
to divisa. Per questo motivo può diventare facilmente vittima di una strumentalizza-
zione politica. Un esempio potrebbe essere il populismo di sinistra di Hugo Chávez,
in Venezuela, morto nel 2013, che ha cercato il sostegno cristiano pentecostale per la
sua visione utopica di unificare il cristianesimo con il marxismo. Tale cooperazione è
presente anche in altri Paesi37.
L’etica delle comunità pentecostali si basa quasi esclusivamente sull’insegnamen-
to contenuto nelle Sacre Scritture. Tra i pentecostali, domina un biblicismo estremo,
ossia l’interpretazione letterale del testo sacro e l’approccio fideistico. In sostanza,
qui non c’è spazio per l’etica filosofica. In certo qual modo, il movimento penteco-
stale sfida i Duemila anni di riflessione filosofica e teologica cristiana sul mistero di
Dio, sull’uomo e sul mondo. Pertanto, nelle discussioni con i cristiani pentecostali,
è difficile utilizzare la categoria della legge naturale e dei diritti umani. Nel dibattito
pubblico, essi si riferiscono esclusivamente agli argomenti religiosi e non filosofici.
Di conseguenza, è difficile sostenere con loro un dibattito pubblico comune e creare
delle relazioni sociali stabili a livello di Nazione o Stato.
Giustamente afferma Margit Eckholt, una teologa tedesca dall’Università di
Osnabrück, che per la Chiesa cattolica il fenomeno del pentecostalismo non è sol-
tanto una sfida di carattere esteriore, ma è anche una grave minaccia per la religione
cattolica stessa, perché il movimento pentecostale inizia a cambiare profondamente
dal di dentro il volto del cattolicesimo contemporaneo38.
Da una parte, il movimento pentecostale potrebbe essere un’opportunità per i
36 Cfr. H. gooren, The Pentecostalization of Religion and Society in Latin America, in Exchange 39
(2010) 355-376.
37 Cfr. E. L. Cleary – H. W. stewart-gaMbino, Power, Politics and Pentecostals in Latin America, Boul-
der 1997; A. M. HalluM, Looking for Hope in Central America. The Pentecostal Movement, in Religion
and politics in comparative perspective: the one, the few, and the many, a cura di T. G. JelenC. wilCox,
Cambridge 2002, 225-239; C. seifert, Wirtschaftliche Deprivation und Wachstum der Pfingstkirchen in
Argentinien, in Religion, Staat, Gesellschaft. Zeitschrift für Glaubensformen und Weltanschauungen
7 (2006) 63-82; M. bossung-winkler, Gottes Geist im Armenviertel. Protestantische Pfingstbewegung
und Katholische Charismatische Erneuerung in Ecuador, Frankfurt 2002; B. Martin, Latin American
Pentecostalism: the ideological battleground, in Pentecostal Power. Expressions, Impact and Faith of Latin
American Pentecostalism, a cura di C. L. sMitH, Boston 2011, 85-109.
38 Cfr. M. eCkHolt, Pentekostalisierung des Christentums? Zur Rekonfiguration «der religiösen Landkarte
in Lateinamerika», in Stimmen der Zeit 13 (2013) 507-520.
223
Andrzej Kobyliński
Articoli
cattolici e per molte altre denominazioni cristiane39. Sembra che dai cristiani pente-
costali possiamo imparare la spontaneità, l’apertura, lo zelo missionario, la volontà
di trasmettere la Parola di Dio. D’altra parte, c’è bisogno di una maggiore vigilanza
dottrinale, se non vogliamo che il movimento pentecostale porti alla nascita di una
versione universale e sincretica del cristianesimo in una dimensione planetaria40.
Nel contesto della metamorfosi carismatica contemporanea del cristianesimo,
George Weigel parla, nel suo libro del 2013, della nascita nella nostra epoca storica
del cattolicesimo evangelico. A suo parere, da diversi anni, si verifica, in Occidente,
una progressiva emarginazione del cattolicesimo, che diventa sempre più uno stile
di vita privato, senza influire sul comportamento sociale e pubblico delle persone41.
La pentecostalizzazione di oggi del cristianesimo sta cambiando, anche molto pro-
fondamente, la natura del dialogo ecumenico e interreligioso in molti Paesi42. Molto
spesso l’ostilità reciproca e la lotta per i credenti portano all’antagonismo, ai conflitti
ed alla rottura dei legami sociali. Tuttavia, se oggi una sfida comune in molte parti del
mondo, per tutte le persone di buona volontà, sono i fenomeni come il secolarismo
e l’ateismo, la rivoluzione bioetica, la negazione del fondamento morale e religioso
della democrazia, il fondamentalismo religioso o la negazione del diritto alla libertà
religiosa, allora la cosa necessaria dovrebbe essere una nuova forma di cooperazione
tra i cristiani di diverse confessioni, tendenze e denominazioni.
7. Il primato dell’etica sulla nuova religiosità
Lo sviluppo globale del movimento pentecostale solleva molte nuove e difficili
questioni di natura etica. Purtroppo, attualmente, non esistono studi scientifici che
offrano un’analisi approfondita delle implicazioni etiche della pentecostalizzazione
della religione cristiana, a livello planetario. Sembra che si debba prestare una parti-
39 «Sicher ist aber, dass das neue Phänomen des Pentekostalismus große Herausforderungen für die ka-
tholische Kirche bedeutet, nicht nur in einer Abwehr nach außen, sondern weil der Pentekostalismus
auch die Gestalt des Katholizismus zu verändern beginnt. Zu einer fundierten Auseinandersetzung
gehört sicher zunächst die Einsicht in die Pluralisierung der Religionszugehörigkeit in Lateinamerika
und die Pluralität religiöser Erfahrungen innerhalb der katholischen Kirche» (ibid., 519-520).
40 Cfr. P. M. beas, Contenidos teológicos para un diálogo católico-pentecostal, in Teología y Vida 53 (2012)
575-602; C. M. robeCk, Roman Catholic-pentecostal dialogue: Challenges and lessons for living together,
in Pentecostal Power. Expressions, Impact and Faith of Latin American Pentecostalism, a cura di C. L.
sMitH, Boston 2011, 249-276.
41 Cfr. G. weigel, Evangelical Catholicism: Deep Reform in the 21st-Century Church, New York 2013.
42 Cfr. A. F. geMeinHardt, Die Pfingstbewegung als ökumenische Herausforderung, Göttingen 2005; M.
introVigne, I pentecostali, Torino 2004; P. ZiMMerling, Die charismatischen Bewegungen, Göttingen
2009.
224
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
colare attenzione alle seguenti cinque questioni che richiedono ulteriori ricerche più
approfondite.
In primo luogo, molto spesso nella predicazione di molti «leader» pentecostali ab-
biamo, a che fare con un pericoloso sincretismo religioso. Purtroppo, spesso coloro
che ascoltano di diversi «leader» cristiani, non hanno la consapevolezza che il mes-
saggio che ricevono ed accettano acriticamente, è totalmente o parzialmente estraneo
alla chiesa o alla comunità religiosa, alle quali essi appartengono. In molti Paesi, i
cattolici accettano come una loro propria visione, ad esempio, la comprensione del
miracolo, della guarigione, dell’interpretazione della Sacra Scrittura, dell’esperienza
di Dio, della presenza, nella nostra vita, degli spiriti maligni o dell’esorcismo che sono
tipiche della teologia pentecostale e non hanno nulla a che fare con il cattolicesimo.
Può darsi anche che un membro di una congregazione strettamente pentecostale
si allontani inconsciamente dalle sue radici protestanti e accetti acriticamente la com-
prensione cattolica delle verità della fede e della morale. Nel movimento pentecosta-
le, ma anche tra i cattolici e tutti gli altri cristiani, dovrebbe prevalere una sensibilità
etica più profonda, quando si tratta del dovere morale di rispettare l’appartenenza
confessionale di diverse persone e del rispetto per la specificità dottrinale delle chiese
e delle comunità religiose. L’ortoprassi non dovrebbe prevalere sull’ortodossia.
In secondo luogo, una grave questione etica riguarda la presentazione – da parte
dei leader pentecostali e carismatici – di molti eventi, fenomeni, messaggi o profezie
come se fossero fenomeni soprannaturali, mentre ci sono molti argomenti razionali
che ci convincono sul loro carattere puramente naturale. Qui si può parlare di un
certo tipo di disonestà o di una situazione in cui si cerca, involontariamente, di trarre
la gente in inganno. Un esempio di tali pratiche sleali può essere l’interpretazione del
risveglio di un uomo dal coma o dallo stato catalettico, come la resurrezione di un
defunto.
Un esempio molto spettacolare della presentazione dei fenomeni naturali come
se fossero soprannaturali, è il caso, certamente molto frequente nel corso degli in-
contri di preghiera carismatici, cioè la mancanza di distinzione tra la glossolalia vera
e propria come la preghiera in lingue (in greco lalein glossais – parlare in lingue) e
la giubilazione (in latino jubilare – urlare di gioia) come una preghiera forte che si fa
sentire, ma del tutto incomprensibile, in quanto espressa senza sillabe, senza parole
concrete e comprensibili.
Quando agli inizi del cristianesimo si parlava del dono delle lingue come un feno-
meno soprannaturale, allora si intendeva come dono dello Spirito Santo la capacità
di alcuni cristiani di parlare una lingua non studiata e personalmente sconosciuta,
ma tuttavia una lingua straniera esistente realmente. Questa visione della preghiera
in lingue la troviamo ad esempio negli scritti di sant’Agostino43. Oggi, in quasi tutto
43 Cfr. E. ensley, A Brief History of Jubilation, in The Complete Library of Christian Worship, vol. 4, a
cura di R. E. webber, Peabody 1994, 282. Vedi anche Ch. Casetti, Geschichte, Chancen und Gefähr-
225
Andrzej Kobyliński
Articoli
il movimento pentecostale, contrariamente agli insegnamenti di sant’Agostino e alla
Tradizione, la tipica giubilazione viene presentata, erroneamente, come un dono so-
prannaturale.
In terzo luogo, si dovrebbe mostrare una forte opposizione etica nei confronti
di tutte le forme di manipolazione psicologica, utilizzate, purtroppo, in molti Paesi,
durante gli incontri di preghiera pentecostali. In questo modo, viene violata la privacy
delle persone e la loro libertà, il che spesso può portare a varie forme di dipendenza
psicologica o all’esaurimento nervoso. Sembra che anche nei rapporti interpersonali
tra i leader pentecostali ed i membri delle loro comunità religiose, analogicamente
alla relazione medico–paziente, si debba applicare il principio del consenso informa-
to (informed consent).
Secondo questo principio, i capi religiosi che usano nel corso dei loro incontri di
preghiera diverse tecniche psicologiche – che influenzano la coscienza e l’inconscio
dei partecipanti – dovrebbero avere l’obbligo di trasmettere prima ai partecipanti di
tali riunioni delle informazioni più attendibili che possano essere la base per ricevere
il loro consenso informato. In particolare, il principio del consenso informato e la
responsabilità dei genitori o tutori legali – allo stesso modo come in medicina – de-
vono applicarsi ai minori, perché, molto spesso, si tratta di persone sotto i 18 anni
che sono vittime di una manipolazione psicologica da parte dei «leader» pentecostali.
Un esempio spettacolare della manipolazione psicologica è la cosiddetta «Toronto
Blessing», ossia una situazione in cui si provocano, tra i partecipanti dell’incontro di
preghiera, risate isteriche, diversi tipi di «trance» oppure i suoni emessi dagli animali
(maiali, cani, leoni, galli, ecc.)44. In alcuni ambienti cattolici, si unisce la Toronto
Blessing alla tradizionale Adorazione Eucaristica.
In quarto luogo, il grave problema etico nel movimento pentecostale sono i diversi
tipi di abusi legati alla grande attenzione, tipica per i pentecostali, ai problemi di gua-
rigione fisica e spirituale. Naturalmente, gli incontri carismatici possono aiutare alcu-
ne persone malate e sofferenti, ma a volte si verificano situazioni in cui i partecipanti
sperimentano diversi tipi di danni per la salute del corpo e dell’anima. Purtroppo, in
molti Paesi, i «leader» carismatici propongono troppo facilmente e troppo veloce-
mente le diagnosi sullo stato di salute delle altre persone.
dungen der charismatischen Erneuerung, in Der Heilige Geist und sein Wirken, a cura di F. breid, Stein
am Rhein 2010, 186-212; ConférenCe des éVêques de franCe, Les nouveaux courants charismatiques:
approches, discernement, perspectives, Paris 2010; W. B. lindeMann, Sprachenreden oder Zungenreden.
Untersuchungen eines weitverbreiteten charismatischen Phänomens, Mainz 2010; A. MertensaCker,
Wunderheilungen und «Ruhen im Geist», Lippstadt 2010; id., «Geist-Taufe» oder «Geistertaufe»?, in
Theologisches 41 (2011) 11-12, 629-644.
44 Cfr. J. A. beVerley, Holy Laughter and the Toronto Blessing: An Investigative Report, Michigan 1995;
M. M. poloMa, Toronto Blessing, in The New International Dictionary of Pentecostal and Charismatic
Movements, a cura di St. M. burgess – E. M. Van der Maas, Michigan 2002, 1149-1152; J. bowker,
Toronto Blessing, in The Concise Oxford Dictionary of World Religions, Oxford 2008, 754.
226
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
A volte, le opinioni di questo tipo, espresse durante gli incontri di preghiera e
spesso proposte come se provenissero dallo Spirito Santo, possono essere così con-
vincenti che persone veramente malate rinunciano alle cure mediche, nel loro caso,
invece, proprio necessarie. È possibile riscontrare situazioni in cui qualcuno smette
di prendere il farmaco prescritto, perché temporaneamente si sente meglio, a livello
emozionale, partecipando alla Messa con una preghiera per la guarigione o durante
un altro incontro carismatico. Da parte dei «leader» religiosi c’è un forte bisogno di
maggiore prudenza, responsabilità di distinguere chiaramente – soprattutto in rela-
zione alle persone malate e sofferenti – tra quello che è naturale e umano da quello
che è soprannaturale e divino. Un comportamento non etico, in questo campo, può
talvolta decidere sulla salute e sulla vita stessa delle persone.
In quinto luogo, il processo di pentecostalizzazione rende difficile il moderno
dibattito bioetico, che diventa la grande sfida del nostro tempo. Nel movimento pen-
tecostale, visto l’atteggiamento anti-intellettuale e ostile della riflessione filosofica,
è difficile proporre ed elaborare degli argomenti bioetici di carattere razionale che
fanno riferimento alla categoria della legge naturale, al sistema etico di Kant o alla
filosofia dei diritti umani. Di conseguenza, ai pentecostali rimangono solo gli argo-
menti religiosi e biblici, che rendono impossibile un dibattito bioetico razionale, nello
spazio pubblico delle società democratiche e multiculturali della civiltà occidentale.
In un certo senso, i cristiani pentecostali, se rifiutano, nell’etica e nella bioetica gli
argomenti di carattere razionale e filosofico, si escludono parzialmente da soli dalla
partecipazione al grande dibattito contemporaneo di carattere morale, culturale e
sociale.
8. Conclusioni
Il processo globale di pentecostalizzazione della religione cristiana richiede, in-
dubbiamente, un’ampia ed approfondita ricerca interdisciplinare. La diagnosi di ca-
rattere sociologico o culturale deve essere completata dalle analisi realizzate nell'am-
bito delle discipline scientifiche quali la filosofia della religione, l’antropologia, la
teoria della conoscenza, l’etnografia, la teologia, la filosofia di Dio e l’etica. Le più im-
portanti questioni filosofiche nei confronti del cristianesimo pentecostale riguardano,
tra l’altro, l’interpretazione dell’esperienza religiosa, la possibilità della conoscenza
razionale dell’Essere Supremo, la natura razionale del fenomeno religioso, il carattere
diretto o indiretto dell’esperienza di Dio, un’interpretazione adeguata dei fenomeni
sovrannaturali ecc.
Attualmente, abbiamo bisogno, anzitutto, di una più profonda conoscenza del
fenomeno del pentecostalismo e delle sue conseguenze morali, dottrinali o sociali.
227
Andrzej Kobyliński
Articoli
Negli ultimi decenni, molti studi stimolanti e interessanti sull’argomento sono stati
pubblicati negli Stati Uniti e nei Paesi dell’America Latina. In Europa, in particolare
in Germania e in Italia, il fenomeno della religiosità carismatica solo di recente è
diventato oggetto di un serio interesse da parte della filosofia, della psicologia, della
sociologia e della storia delle idee. Anche in molti altri Paesi come la Polonia, la Slo-
vacchia e l’Ungheria c’è oggi un’urgente bisogno delle analisi scientifiche di questo
fenomeno che, spesso, è stato totalmente trascurato.
Una delle importanti dimensioni del processo di una pentecostalizzazione pla-
netaria del cristianesimo riguarda le sue implicazioni etiche. Purtroppo, oggi l’agire
dei «leader» delle comunità e dei movimenti religiosi – contrariamente a quello che
avviene per i medici, gli psicologi, le infermiere ecc. – non viene regolato, di fatto, da
alcuni codici etici o deontologici. Di conseguenza, molto spesso i «leader» religiosi,
incluso quelli pentecostali, prendono il potere mentale sui membri delle loro comu-
nità, usano diversi metodi di vera e propria manipolazione psicologica, presentano
diversi messaggi religiosi – falsi o non certi – come se fossero sicuri e veri, limitano
la libertà individuale dei loro seguaci e incidono alquanto profondamente sulle loro
decisioni personali ecc. Di conseguenza, c’è oggi un urgente bisogno di un’adeguata
analisi etica del funzionamento di tali gruppi e movimenti. Anche nelle comunità
religiose si dovrebbe osservare il principio del consenso informato che nella pratica
medica si applica in relazione dei medici verso i pazienti. Una questione etica a par-
te – che richiede una ricerca interdisciplinare, presente anzitutto negli Stati Uniti e
nell’America Latina – è quella di costruire le comunità pentecostali sul modello delle
corporazioni economiche ed il loro coinvolgimento in attività politiche.
Una sfida particolarmente attuale si riferisce al rapporto dei cristiani pentecostali
nei confronti del dibattito bioetico contemporaneo. Il pensiero etico e bioetico dei
cristiani pentecostali ha un carattere puramente religioso, si nutre di un biblicismo
estremo e rifiuta qualsiasi argomento di natura filosofica. Di conseguenza, i cristiani
pentecostali, anche nel dibattito pubblico sulle questioni bioetiche, usano degli ar-
gomenti puramente religiosi, mettendo in discussione la necessità di utilizzo della
categoria della legge naturale, della dignità della persona e dei diritti umani. Sembra
che questo aspetto di una pentecostalizzazione del cristianesimo abbia oggi un’im-
portanza sempre più grande e richieda, in futuro, una ricerca più approfondita.
228
Le dimensioni etiche dell’odierna pentecostalizzazione del cristianesimo
Articoli
Riassunto
La Pentecostalizzazione si manifesta come il movimento religioso più vibrante e più
crescente nel nostro secolo; in meno di 25 anni ha percorso l’intero globo. Nessun
ceppo del cristianesimo è cresciuto così rapidamente, specialmente nell’emisfero
meridionale. Le sue caratteristiche sono il parlare in lingue, miracoli, evangelizza-
zione televisiva, chiese stragrandi, ma anche incontri in piccoli gruppi, valorizzazio-
ne di individui e scopi umanitari. Dobbiamo capire le origini e la crescita del Pente-
costalismo; occorre guardare non soltanto agli aspetti teologici del movimento, ma
anche agli influssi sociali dei suoi pareri politici e umanitari.
Abstract
Pentecostalism is arguably the most vibrant and rapidly growing religious move-
ment of this century, circling the globe in less than 25 years. No branch of Christi-
anity has grown more rapidly than Pentecostalism, especially in the southern hemi-
sphere. Characterized by speaking in tongues, miracles, television evangelism, and
megachurches, it is also known for its small-group meetings, empowerment of indi-
viduals and humanitarian concerns. We have to understand the origins and growth
of Pentecostalism, looking at not only the theological aspects of the movement, but
also the sociological influences of its political and humanitarian viewpoints.
Article
Full-text available
Wobec narastającego zjawiska pentakostalizacji chrześcijaństwa oraz zwiększonego zainteresowania obrzędami egzorcyzmów należy przypominać przepisy prawne dotyczące posługi egzorcysty w Kościele. Niniejszy artykuł stanowi próbę ich usystematyzowania oraz wyznaczenia ogólnych kryteriów zgodnego z prawem sprawowania obrzędu egzor­cy­zmu. W tym celu szczegółowej analizie zostały poddane następujące dokumenty Koś­cioła: Kodeks Prawa Kanonicznego z 1983 r., Rytuał Rzymski De exorcismis et suppli­catio­nibus quibusdam, Wskazania Konferencji Episkopatu Polski dla kapłanów pełniących posługę egzorcysty, list Kongregacji Nauki Wiary Inde ab aliquot annis oraz in­struk­cja Kongregacji Ardens felicitatis.
Article
Pentecostalization is the combination of Pentecostal growth, Pentecostal influence on other religions, and Pentecostal impact on the rest of society. Increased competition with other religions (the Catholic Charismatic Renewal and mainstream Protestantism) forces these to adopt Pentecostal elements. Pentecostal elements (like conversion discourses, speaking in tongues, and faith healing) gradually spread in the mass media, affect non-religious groups in civil society and even the religiously unaffiliated, show up in political campaigns, affect economic behavior and entrepreneurship, and impact gender relations. Main research questions: To what extent is there a Pentecostalization of religion and society happening in Latin American countries, what forms is this taking, how are Pentecostal churches affected by the Pentecostalization process, and how could this lead to a new theoretical framework? The new theoretical framework of Pentecostalization links various previous approaches, theories, and unconnected country studies. Using ethnographic research, semi-structured interviews, and surveys, Pentecostal and non-Pentecostal churches and organizations will be analyzed in Chile and Paraguay. Chile has the oldest and strongest Pentecostal churches of Latin America, whereas Pentecostal growth only recently started in Paraguay, providing a clear contrast in the level of Pentecostalization.
Agostino e alla Tradizione, la tipica giubilazione viene presentata, erroneamente, come un dono so- prannaturale
  • Andrzej Kobyliński Articoli Il Movimento Pentecostale
  • Insegnamenti Di Sant
Andrzej Kobyliński Articoli il movimento pentecostale, contrariamente agli insegnamenti di sant'Agostino e alla Tradizione, la tipica giubilazione viene presentata, erroneamente, come un dono so- prannaturale.
Stein am Rhein 2010, 186-212; ConférenCe des éVêques de franCe, Les nouveaux courants charismatiques: approches, discernement, perspectives
  • Dungen Der Charismatischen
  • Erneuerung
dungen der charismatischen Erneuerung, in Der Heilige Geist und sein Wirken, a cura di F. breid, Stein am Rhein 2010, 186-212; ConférenCe des éVêques de franCe, Les nouveaux courants charismatiques: approches, discernement, perspectives, Paris 2010; W. B. lindeMann, Sprachenreden oder Zungenreden. Untersuchungen eines weitverbreiteten charismatischen Phänomens, Mainz 2010; A. MertensaCker, Wunderheilungen und «Ruhen im Geist», Lippstadt 2010; id., «Geist-Taufe» oder «Geistertaufe»?, in Theologisches 41 (2011) 11-12, 629-644.
  • E L Cfr
  • W Cleary -H
  • Stewart-Gambino
  • Power
Cfr. E. L. Cleary -H. W. stewart-gaMbino, Power, Politics and Pentecostals in Latin America, Boulder 1997;
Looking for Hope in Central America. The Pentecostal Movement, in Religion and politics in comparative perspective: the one, the few, and the many
  • A M Hallum
A. M. HalluM, Looking for Hope in Central America. The Pentecostal Movement, in Religion and politics in comparative perspective: the one, the few, and the many, a cura di T. G. Jelen -C. wilCox, Cambridge 2002, 225-239;
Wirtschaftliche Deprivation und Wachstum der Pfingstkirchen in Argentinien
  • C Seifert
C. seifert, Wirtschaftliche Deprivation und Wachstum der Pfingstkirchen in Argentinien, in Religion, Staat, Gesellschaft. Zeitschrift für Glaubensformen und Weltanschauungen 7 (2006) 63-82;
Pentekostalisierung des Christentums? Zur Rekonfiguration «der religiösen Landkarte in Lateinamerika
  • . M Cfr
  • Eckholt
Cfr. M. eCkHolt, Pentekostalisierung des Christentums? Zur Rekonfiguration «der religiösen Landkarte in Lateinamerika», in Stimmen der Zeit 13 (2013) 507-520.
Contenidos teológicos para un diálogo católico-pentecostal
  • P M Cfr
  • Beas
Cfr. P. M. beas, Contenidos teológicos para un diálogo católico-pentecostal, in Teología y Vida 53 (2012) 575-602;
Catholic-pentecostal dialogue: Challenges and lessons for living together, in Pentecostal Power. Expressions, Impact and Faith of Latin American Pentecostalism, a cura di C. L. sMitH
  • C M Robeck
C. M. robeCk, Roman Catholic-pentecostal dialogue: Challenges and lessons for living together, in Pentecostal Power. Expressions, Impact and Faith of Latin American Pentecostalism, a cura di C. L. sMitH, Boston 2011, 249-276.