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Le Credenze sulle Competenze delle Persone con Sindrome di Down

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Abstract

La qualità della vita delle persone con Sindrome di Down può risultare migliore allorquando vengano riconosciute e promosse le competenze di ciascun individuo, nel rispetto delle caratteristiche della Sindrome stessa, ma soprattutto delle singole peculiarità che ogni persona mostra. L’obiettivo di questo studio è di indagare sulle credenze della gente circa le competenze delle persone con Sindrome di Down. La letteratura risulta scarna a riguardo: molti studi, anziché focalizzarsi sulle credenze della gente circa le competenze, indagano sugli atteggiamenti tout court e sui pregiudizi verso le persone con Sindrome di Down. Un secondo obiettivo è verificare eventuali differenze tra le credenze di genitori che hanno figli con Sviluppo Tipico versus figli con Sindrome di Down e adulti senza figli. Metodo Il campione è formato da 242 soggetti (148 femmine), dai 18 ai 70 anni (M = 33; S.D. = 14). 73 sono genitori di figli con sviluppo tipico, 9 genitori di figli con Sindrome di Down e 160 sono adulti senza figli. È stato somministrato un questionario self-report che indaga le credenze sulle competenze delle persone con Sindrome di Down e una scala che misura la propria percezione sul grado di conoscenza della Sindrome stessa; il questionario comprende 4 categorie: 1) Competenze Cognitive e Comunicative (α = .92); 2) Abilità Motorie (α = .87); 3) Competenze Quotidiane e Autonomia (α = .94); 4) Socializzazione e Regole Sociali (α = .89). Sono state effettuate ANOVA e Risultati Le prime analisi hanno mostrato credenze negative sulle capacità di Socializzazione e Regole Sociali (4) delle persone con Sindrome di Down e credenze positive sulle Abilità Motorie (2). La percezione che le persone hanno sul proprio grado di conoscenza delle caratteristiche della Sindrome di Down correla significativamente con le credenze sulla Socializzazione e Regole Sociali (4). Siamo ancora in fase di raccolta dati per accrescere il sub-campione dei genitori di figli con Sindrome di Down. Le analisi preliminari, condotte al fine di verificare eventuali discrepanze nei sub-campioni, non mostrano differenze significative tra le credenze di genitori e adulti senza figli. Conclusioni Il nostro campione ritiene che le persone con Sindrome di Down siano competenti sul piano delle abilità motorie, ma poco abili nelle competenze sociali e nello stare con gli altri. Queste credenze potrebbero influenzare negativamente l’inclusività dei DS nel tessuto sociale. Tuttavia, accrescere la conoscenza sulla Sindrome potrebbe influenzare positivamente gli atteggiamenti della gente. Tra genitori e adulti senza figli non si evidenziano differenze nelle credenze. Il sub-campione dei genitori di figli con Sindrome di Down è ancora troppo piccolo per sottoporlo a verifica.
Metodo:
Il campione è formato da 363 soggetti (241 femmine),
dai 18 ai 70 anni (M = 37.56; S.D. = 14.73). 75 sono
genitori di figli con sviluppo tipico (TD CHILDREN), 126
genitori di figli con Sindrome di Down (DS CHILDREN) e
162 sono adulti senza figli (WITHOUT CHILDREN). È
stato somministrato un questionario self-report che
indaga le credenze sulle competenze delle persone con
Sindrome di Down e una scala che misura la propria
percezione sul grado di conoscenza della Sindrome
stessa (Knowledge about DS); il questionario
comprende 4 categorie: 1) Competenze Cognitive e
Comunicative (COG/COMM; α = .92); 2) Abilità Motorie
(MOTOR; α = .87); 3) Competenze Quotidiane e
Autonomia (AUTONOMY; α = .94); 4) Socializzazione e
Regole Sociali (SOCIAL; α = .89). Sono state effettuate
ANOVA e Analisi Correlazionali.
LE CREDENZE SULLE COMPETENZE DELLE PERSONE
CON SINDROME DI DOWN
Esposito S., Caputo A., Marcone R.
Dipartimento di Psicologia, Seconda Università degli studi di Napoli.
E-mail: damadilorien@gmail.com
Introduzione:
La qualità della vita delle persone con Sindrome di
Down (DS) può risultare migliore allorquando
vengano riconosciute e promosse le competenze di
ciascun individuo, nel rispetto delle caratteristiche
della Sindrome stessa, ma soprattutto delle singole
peculiarità che ogni persona mostra. L'integrazione
sociale di una persona con disabilità intellettuale
dipende non solo dalle abilità della persona, ma
anche dall'atteggiamento delle persone nei confronti
dei Down [Abrams et al., 1990; Antonak, Livneh,
2000; Diamond, Kensinger, 2002 ]. Comprendere gli
atteggiamenti nei confronti delle persone con
sindrome di Down è importante: atteggiamenti
negativi potrebbero creare ostacoli all'integrazione
sociale, che possono influenzare il loro successo e la
qualità della vita [Pace, Shin, Rasmussen, 2010]. Le
conoscenze e le attitudini della Comunità sono
importanti determinanti dell’accettazione e del
sostegno che le persone con disabilità ricevono e
delle opportunità che sono a loro disposizione
all'interno delle loro comunità [Gilmore, Campbell,
Cuskelly, 2003]. È importante capire non solo
l’atteggiamento del pubblico ma anche la conoscenza
sulle competenze che hanno le persone con DS.
Obiettivi:
Lobiettivo di questo studio è indagare sulle credenze
della gente circa le competenze delle persone con
Sindrome di Down. Un secondo obiettivo è verificare
eventuali differenze tra le credenze di genitori che
hanno figli con Sviluppo Tipico versus figli con Sindrome
di Down e adulti senza figli.
Conclusioni:
I risultati evidenziano che si ritengono le persone con Sindrome di Down più competenti
sul piano delle abilità motorie, ma poco abili nelle competenze sociali e nello stare con gli
altri. Queste credenze non molto positive sulla socializzazione potrebbero influenzare
negativamente l’inclusività delle persone con Sindrome di Down nel tessuto sociale
[Abrams et al ., 1990] . Vi sono differenze nelle credenze che hanno i genitori di figli
normotipici e quelle che hanno gli adulti senza figli e i genitori con figli Down: i genitori di
figli con SD hanno credenze più positive sulle capacità tout court di quest’ultimi,
soprattutto per quanto riguarda la socializzazione. Questo risultato può dipendere dalla
prossimità, dalla possibilità di poter osservare meglio queste persone, nonché potrebbe
essere il frutto di un giudizio influenzato dalle loro aspettative e dal desiderio di vedere
competenti i loro figli. Inoltre, possiamo dire che chi ha una più alta conoscenza della
Sindrome, giudica più positivamente le capacità dei Down. Accrescere la conoscenza sulla
Sindrome, quindi, potrebbe influenzare positivamente gli atteggiamenti della gente.
Importante diviene aumentare la conoscenza che le persone hanno circa la Sindrome di
Down e sulle reali capacità delle persone con SD, per comprendere quali ruoli possano
assumere nella società, anche sul piano lavorativo.
Risultati:
Lanalisi della varianza condotta tra i tre gruppi mostra
differenze significative nelle credenze in tutte le scale
(Tab. 1). Vi sono differenze significative anche tra le
credenze nelle varie scale in base al grado di conoscenza
della sindrome (Tab. 2).
Inoltre, il grado di conoscenza della sindrome correla
positivamente con le credenze in tutte le scale:
COG/COMM: r = .213 p <.001; n = 354;
MOTOR: r = .2518; p < .001; n = 353;
AUTONOMY: r = .289; p < .001; n = 354;
SOCIAL: r = .332; p < .001; n = 353.
Lanalisi della varianza condotta intra-gruppo per
verificare differenze nel giudizio nelle varie scale mostra
differenze significative per ogni gruppo. Lo stesso vale se
prendiamo in considerazione l’intero campione (Tab. 3).
Dipartimento di Psicologia
Seconda Università degli studi di
Napoli
Referenze:
Abrams, D., Wetherell, M., Cochrane, S., Hogg, M.A., Turner, J.C. (1990)
Knowing what to think by knowing who you are: Self-categorization and the
nature of norm formation, conformity and group polarization, British Journal
of Social Psychology, 29, 2, 97119.
Antonak, R. F., Livneh, H. (2000). Measurement of Attitudes towards Persons
with Disabilities. Disability and Rehabilitation 22, 5, 211224
Diamond, K. E., Kensinger, K. (2002). Vignettes from Sesame Street:
Preschooler's ideas about children with Down syndrome and physical
disability. Early Education and Development, 13,409-421.
Gilmore, L. A., Campbell, J., Cuskelly, M. (2003) Developmental expectations,
personality stereotypes, and attitudes towards inclusive education: Community
and teacher views of Down syndrome. International Journal of Disability,
Development and Education ,50, 1, 65-76.
Pace, J.E., Shin, M., Rasmussen, S.A. (2010) Understanding attitudes toward
people with Down syndrome. American Journal of Medical Genetics Part A ,
152, 21852192.
XXVIII Congresso Nazionale AIP
Sezione di Psicologia dello
Sviluppo e dell’Educazione
Tabella 1 W/O TD DS F p
M S.D. M S.D M S.D.
COG/COMM
.58 .61 .40 .78 .86 .68
11.789
(2,360)
< .001
MOTOR .68 .75 .78 .81 1.13 .66
13.301
(2,359)
< .001
AUTONOMY
.50 .65 .57 .75 .97 .74
16.952
(2,360)
< .001
SOCIAL .20 .60 .15 .77 .65 .70
18.937
(2,359)
< .001
TOT .49 .55 .48 .66 .90 .62
19.354
(2,360)
< .001
Tabella 3
COG/COMM
MOTOR AUTONOMY
SOCIAL TOT F P
M
S.D.
M S.D Me S.D.
M S.D.
M S.D.
W/O .58 .60
.68 .75 .50 .65 .20 .60 .49 .55
39.343
(4,640)
< .001
TD .40 .78
.78 .81 .57 .75 .16 .77 .48 .66
23.099
(4,296)
< .001
DS .86 .68
1.12 .66 .97 .74 .65 .71 .90 .62
35.919
(4,496)
< .001
All
Groups .64 .69
.85 .76 .68 .74 .35 .71 .63 .63
91.186
(4,144)
< .001
Tabella 2 KNOWLEDGE ABOUT DS
F p
COG/COMM 4.834
(4,349) < .001
MOTOR 6.801
(4,348) < .001
AUTONOMY 9.686
(4,349) < .001
SOCIAL 11.455
(4,348) < .001
TOT 10.701
(4,349) < .001
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