Tra tutte le capitali che entrarono a far parte del grande impero di Carlo V, Napoli appare, fin dal soggiorno di Garcilaso, il luogo ideale per l’esercizio della poesia lirica: qui era già molto sviluppato quel processo di compenetrazione tra armas y letras che costituisce la divisa di una nuova pleiade di petrarchisti, che, accanto alla occupazione prevalente del servizio militare, avevano
... [Show full abstract] sviluppato già sul declinare del sec. XV un interesse e una pratica costanti della poesia, anticipando nella prassi il modello del perfetto cortegiano, assunto poi a modello dalle élites spagnole. Figure di grande rilievo in questo processo di modellizzazione possono essere considerati Alfonso d’Avalos, marchese del Vasto, e Luigi Tansillo, i cui manoscritti di rime per il III Duca di Sessa ebbero grande diffusione in Spagna, incrociandosi con l'esperienza lirica di Gutierre de Cetina, che sulla scorta di Tansillo introdurrà nella poesia spagnola la forma metrica del madrigale, non trattata né da Garcilaso né da Boscàn.