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La ricerca sui cetacei in Italia: quale contributo per la conservazione?

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... -Catture accidentali: le attività di pesca in tutto il mondo sono responsabili di catture accidentali di tursiopi, ma l'attuale livello di catture rimane sconosciuto (Arcangeli, 2015). ...
... Il tursiope può creare danni ai pescatori, perché causa danni alle reti e preleva il pesce (sono infatti spesso visti seguire pescherecci da traino). In molte aree questa attività predatoria determina reazioni da parte dei pescatori che arrivano anche all'uccisione degli animali (Arcangeli, 2015) (Fig. 14) -Inquinamento: causato dall'urbanizzazione delle zone costiere che comporta il riversare in mare reflui dell'attività agricola, industriale e umana. Sono stati trovati elevati livelli di DDT, PCB e metalli pesanti in alcuni dei tursiopi del Mediterraneo occidentale (Reyes, 1991), questi causano danni indiretti ai sistemi immunitari e riproduttivi dei tursiopi e distruggono gli habitat marini che sostengono il loro approvvigionamento alimentare. ...
... alimentari, riproduttivi, cura della prole), alla copertura di suoni utili (un aumento del rumore di 6dB, dimezza le distanze di comunicazione), l'allontanamento da aree utili (es. aree di alimentazione o alterazione delle rotte migratorie), la perdita di sensibilità uditiva fino ai danni permanenti all'apparato uditivo o la morte (Arcangeli, 2015). all'uomo, e ciò ha sollevato preoccupazione in diverse aree, in particolare in Europa (Reyes, 1991). ...
Thesis
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Questo studio ha come obiettivo quello di valutare l’abbondanza e la struttura sociale della popolazione di Tursiops truncatus (Montagu, 1821) presente nelle acque della Rìa de Arousa (Galizia, Spagna). L’abbondanza è la stima della quantità numerica della popolazione. Per struttura sociale invece si intende la natura, la qualità e la struttura delle associazioni tra gli individui della popolazione. Due animali sono considerati associati se si trovano in circostanze nelle quali avvengono normalmente le interazioni. T. truncatus appartenente all’ordine Cetacei, famiglia Delphinidae: è una specie cosmopolita, caratterizzata da una popolazione con un modello di raggruppamento "fissione-fusione" ovvero una società composta da gruppi casuali, di dimensioni e composizione variabili, che si formano, si disgregano e si riformano a intervalli frequenti allo scopo di limitare l’effetto della competizione tra individui o per migliorare le occasioni di collaborazione. Il tursiope è una specie sottoposta a numerose minacce causate dall’impatto delle attività umane (caccia, cattura) e ambientali (inquinamento, riduzione habitat) ma anche protetta da molteplici leggi. I dati per questo studio sono stati raccolti, all’interno della Rìa de Arousa (area fortemente utilizzata per l’acquacultura) grazie ai lavori del gruppo di ricerca del centro BDRI (Bottlenose Dolphin Research Institute) tra metà gennaio e metà novembre 2018, tramite avvistamenti da una barca da ricerca. Per stimare l’abbondanza è stata utilizzata l’identificazione fotografica ed in particolare la tecnica di marcatura-ricattura. La marcatura consiste nello scattare fotografie della pinna dorsale del tursiope, che è un carattere unico e distintivo del singolo individuo. Per ricattura del segno si intende marcare un piccolo numero di individui e in un secondo momento registrare quanti sono stati nuovamente avvistati. In seguito, in laboratorio sono state esaminate al computer tutte le fotografie e grazie all’uso di modelli di abbondanza forniti dal software Socprog, in particolare con il modello Mortality + Trend, è stata stimata l’abbondanza. Come risultato si sono ottenuti, dopo alcune selezioni, 80 individui, che comprendono solo gli individui marcati e ben marcati, ovvero ben distinguibili grazie alle caratteristiche presenti sulla pinna dorsale. Sono stati ottenuti anche il tasso di mortalità (0,06) e la tendenza stimata (0,11) che indica una leggera crescita della popolazione nell’arco dei mesi campionati. Lo studio della struttura sociale si basa sull'identificazione dei singoli animali e, in seguito, sulla registrazione delle loro associazioni. Per lo studio della struttura sono stati presi in considerazione solo delfini avvistati più di 6 volte, ovvero 33, per ridurre l’errore. Le associazioni sono state trasformate in HWI (half-weight index); gli indici sono stati utilizzati per costruire modelli di struttura sociale. Questa popolazione è caratterizzata dalla struttura fusione-fissione: con deboli associazioni (0,20), divisa in due gruppi secondo tipo e zona di alimentazione, all’interno dei quali si osservano molte divisioni. A seguito di analisi statistiche, utilizzando test per associazioni preferite/evitate, è stato possibile confermare, inoltre, che tursiopi hanno delle preferenze individuali, non casuali. La conoscenza dell’abbondanza e della struttura sociale sono un aspetto molto importante per valutare le condizioni della specie e quindi per la sua gestione e per intraprendere le corrette azioni di tipo conservazionistico. Gli ecosistemi marini sono vulnerabili e risentono rapidamente delle pressioni esercitate dalle attività umane: le azioni di conservazione e gestione devono puntare non solo al mantenimento delle singole specie, ma anche al mantenimento della struttura e della funzionalità degli ecosistemi dei quali le specie fanno parte.
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