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De vinculis in genere

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Abstract

C'è questa necessità: colui che deve legare deve possedere una teoria universale delle cose, per essere in condizione d'incatenare l'uomo, che di tutte le cose è, per così dire, l'epilogo. Nella specie umana è possibile invero scorgere le specie di tutte le altre cose, soprattutto per via proporzionale o numerica; a modo di esempio, infatti, alcuni degli uomini si rapportano ai pesci, altri agli uccelli, altri ai serpenti o rettili, vuoi secondo genere, vuoi secondo specie. A ciascuno degli uomini, poi, tocca per accidente diversità d'uso, di consuetudine, di scopo, d'inclinazione, di temperamento, di età: e così come favoleggiano di Proteo e di Acheloo, è possibile immaginare uno stesso soggetto in atto di trasmigrare di forma in forma, di figura in figura; sicché a vincolarlo si devono adoperare continuamente specie sempre nuove di nodi. Si aggiunga inoltre la valutazione dei modi di vita degli uomini: i quali sono giovani o vecchi; e, quanto a collocazione civile, mediocri o nobili e ricchi e potenti e fortunati; e supponi ancora che siano invidiosi e ambiziosi; o soldati e mercanti ed altri di tal fatta, posto che sono queste le persone che si assumono nei vari ruoli della civile amministrazione, dove si adoperano come mezzi o strumenti, ponendosi quindi la questione del vincolarli a sé. Non pare, insomma, che vi sia realtà alcuna che sfugga ad una riflessione sui rapporti civili in questa prospettiva: nella misura in cui gli uomini vincolano o sottostanno a vincoli o sono essi stessi vincoli o circostanze vincolanti. Perciò abbiamo aggiunto questo intreccio di riflessioni, che s'intitola Il vincolo in generale. Le forze che legano, in prospettiva generale. I. Specie delle forze che legano. Le forze che legano in prospettiva universale sono il Dio, il Demone, l'Animo, l'Essere animato, la Natura, la Sorte e Fortuna, infine il Fato. Questo grande reticolo di vincoli, che copre l'universo e non può essere designato con unica denominazione, non lega sotto specie e senso di corpo: il corpo infatti non percuote il senso da sé, ma attraverso un genere di energia che nel corpo risiede e dal corpo procede. E questa energia che metaforicamente si designa come la mano che lega: e questa che, con varia preparazione, si piega ed orienta a gettare i suoi lacci. II. Effetti delle forze che legano.

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