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Monitoraggio dell’entomofauna di una pozza astatica in provincia di Firenze (Toscana). 3. Eterotteri acquatici (Hemiptera Heteroptera: Nepomorpha, Gerromorpha e Leptopodomorpha)

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Abstract

Entomofauna monitoring of an astatic pool in the Florence province (Tuscany). Aquatic bugs (Hemiptera Heteroptera: Nepomorpha, Gerromorpha and Leptopodomorpha). Aquatic and semi-aquatic bugs collected in an astatic pool in the Florence province (Tuscany), between May 2007 and April 2008, consist of 14 species: 3 Corixidae, 3 Notonectidae, 1 Pleidae, 4 Gerridae, 1 Veliidae, 1 Hydrometridae, 1 Saldidae. Notes on distribution, biology and ecology are given for each species.
Onychium, 2009, 7: 20-28
FABIO CIANFERONI
MONITORAGGIO DELL’ENTOMOFAUNA DI UNA POZZA ASTATICA
IN PROVINCIA DI FIRENZE (TOSCANA). 3. ETEROTTERI ACQUATICI
(Hemiptera Heteroptera: Nepomorpha, Gerromorpha e Leptopodomorpha)
Riassunto. Con questo contributo vengono presi in esame gli Eterotteri acquatici e
semiacquatici compionati in un monitoraggio di una pozza astatica in provincia di Firenze
(Toscana) tra il maggio 2007 e l’aprile 2008. Ne sono emerse 14 specie: 3 Corixidae, 3
Notonectidae, 1 Pleidae, 4 Gerridae, 1 Veliidae, 1 Hydrometridae, 1 Saldidae. Per ogni
specie vengono fornite note su distribuzione, biologia ed ecologia.
Abstract. Entomofauna monitoring of an astatic pool in the Florence province (Tuscany).
Aquatic bugs (Hemiptera Heteroptera: Nepomorpha, Gerromorpha and Leptopodomorpha).
Aquatic and semi-aquatic bugs collected in an astatic pool in the Florence province
(Tuscany), between May 2007 and April 2008, consist of 14 species: 3 Corixidae, 3
Notonectidae, 1 Pleidae, 4 Gerridae, 1 Veliidae, 1 Hydrometridae, 1 Saldidae. Notes on
distribution, biology and ecology are given for each species.
Key words. Aquatic Heteroptera, astatic pool, Tuscany.
Introduzione
Tra l’aprile 2007 e l’aprile 2008 è stata monitorata l’entomofauna (Coleotteri, Odonati ed
Eterotteri) presente in una pozza in località “il Ferrone”, nel comune di Impruneta (FI). Il
presente rappresenta il terzo contributo allo studio di questo biotopo, già descritto in
ROCCHI & TERZANI (2009) e TERZANI (2009), col quale vengono presi in esame gli Eterotteri
acquatici e semiacquatici appartenenti agli infraordini Nepomorpha, Gerromorpha e
Leptopodomorpha.
Materiali e metodi
Gli esemplari studiati sono stati raccolti da Fabio Terzani e in parte da Saverio Rocchi con
l’ausilio di un retino per insetti acquatici o di un colino e sono tutti costituiti da individui
adulti.
È stata effettuata almeno un’uscita per ogni mese compreso nel periodo di monitoraggio.
Le raccolte condotte su questo ordine, che non necessariamente sono coincise con quelle
relative agli altri gruppi, sono state effettuate il 15.05.2007, il 9.06.2007 e il 23.06.2007.
Dopo questa data si è registrato un totale prosciugamento della pozza, che ha determinato
l’assenza di insetti nei mesi di luglio e agosto. Alcune specie di Etererotteri sono poi state
campionate il 21.09.2007. Un nuovo prosciugamento si è però avuto dopo questa data, e
ciò ha pregiudicato la raccolta di ottobre. Esiti positivi hanno invece avuto tutte le
successive indagini dell’11.11.2007, 20.12.2007, 23.01.2008, 16.02.2008, 19.03.2008,
fino all’ultima del 16.04.2008.
Quasi tutti gli esemplari raccolti sono conservati nella collezione Terzani (Firenze), una
piccola parte è invece stata depositata nelle collezioni Cianferoni (Firenze) e Mascagni
(Scandicci, FI). Tutto il materiale è etichettato come segue: «Pozza presso “il Ferrone”, m
150, Impruneta – FI».
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Elenco delle specie
Gli esemplari campionati (52) appartengono a 3 infraordini, per un totale di 6 famiglie, 9
generi e 14 specie. Si fornisce di seguito l’elenco delle specie studiate; ad ognuna segue:
data, numero di esemplari, sesso, indicazione sul polimorfismo alare (ove presente),
raccoglitore, collezione. Per la tassonomia e l’ordine sistematico si è seguito AUKEMA &
RIEGER (1995), in particolare: JANSSON (1995) per i Corixidae, POLHEMUS (1995a e 1995b)
per Notonectidae e Pleidae e ANDERSEN (1995) per i Gerromorpha.
Abbreviazioni:
AM = Alessandro Mascagni; FC = Fabio Cianferoni; FT = Fabio Terzani, SR = Saverio
Rocchi;
s.d. = stessa data;
apt.= attera; brach.= brachittera; macr.= macrottera.
Corixidae
Hesperocorixa linnaei (Fieber, 1848): 21.IX.2007, 1 macr., FT leg. (Coll. FT).
Sigara (Pseudovermicorixa) n. nigrolineata (Fieber, 1848): 21.IX.2007, 1 macr., FT & SR
leg. (Coll. FT); s.d., 1 macr., FT & SR leg. (Coll. FC); 19.III.2008, 1 macr., FT & SR
leg. (Coll. FT).
Sigara (Vermicorixa) lateralis (Leach, 1817): 19.III.2008, 2 ♀♀ macr., FT & SR leg. (Coll.
FT); s.d., 1 macr., FT & SR leg. (Coll. FC).
Notonectidae
Notonecta (Notonecta) maculata Fabricius, 1794: 9.VI.2007, 1 , FT leg. (Coll. FT);
23.VI.2007, 1 , FT & SR leg. (Coll. FT); 21.IX.2007, 1 , 3 ♀♀, FT & SR leg. (Coll. FT);
11.XI.2007, 1 , FT leg. (Coll. FT); 23.I.2008, 1 , FT & SR leg. (Coll. FT).
Notonecta (Notonecta) meridionalis Poisson, 1926: 11.XI.2007, 1 , FT leg. (Coll. FT);
20.XII.2007, 1 , FT leg. (Coll. FT).
Notonecta (Notonecta) viridis Delcourt, 1909: 11.XI.2007, 1 , FT leg. (Coll. FT).
Pleidae
Plea m. minutissima Leach, 1817: 16.IV.2008, 1 , FT & SR leg. (Coll. FT).
Gerridae
Aquarius p. paludum (Fabricius, 1794): 16.IV.2008, 1 , 2 ♀♀ macr., FT & SR leg. (Coll.
FT).
Gerris (Gerris) lacustris (Linnaeus, 1758): 15.V.2007, 1 , 2 ♀♀ macr., FT & SR leg. (Coll.
FT); 9.VI.2007, 1 , 1 macr., FT & SR leg. (Coll. FT); 23.VI.2007, 3 ♂♂, 1 macr., FT
leg. (Coll. FT); 19.III.2008, 4 ♀♀ macr., FT & SR leg. (Coll. FT); 16.IV.2008, 4 ♂♂, 4 ♀♀
macr., FT & SR leg. (Coll. FT).
Gerris (Gerris) maculatus Tamanini, 1946: 19.III.2008, 1 macr., FT & SR leg. (Coll. FT).
Gerris (Gerris) thoracicus Scummel, 1832: 19.III.2008, 2 ♀♀ macr., FT & SR leg. (Coll.
FT).
Veliidae
Microvelia (Microvelia) pygmaea (Dufour, 1833): 21.IX.2007, 1 macr., FT & SR leg.
(Coll. FT); 16.II.2008, 1 apt., FT & SR leg. (Coll. FC); 19.III.2008, 1 apt., FT & SR leg.
(Coll. FT); s.d. 1 apt., FT & SR leg. (Coll. AM); 16.IV.2008, 1 apt., FT & SR leg. (Coll.
FC).
Hydrometridae
Hydrometra stagnorum (Linnaeus, 1758): 16.IV.2008, 1 brach., FT & SR leg. (Coll. FT).
Saldidae
Chartoscirta cincta (Herrich-Schäffer, 1841): 16.IV.2008, 1 macr., FT & SR leg. (Coll.
FT).
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Trattazione delle specie
Questo gruppo di insetti non è molto studiato in Italia e le notizie che si trovano sono
spesso frammentarie e datate. Ho ritenuto quindi opportuno trattare non solo le specie più
interessanti, ma tutte quelle campionate in questo biotopo. Per ciascun taxon viene fornita
la distribuzione generale, con riferimento ai corotipi deducibili da VIGNA TAGLIANTI et al.
(1999), e quella italiana, in cui viene riportata la presenza nelle varie regioni. In alcuni
casi, sono state inserite note sulla tassonomia, a livello specifico o sottospecifico. Seguono
note sull’ecologia e sulla biologia dei taxa, sulla frequenza in Toscana e alcune considera-
zioni conclusive sulla presenza di tali entità nel biotopo esaminato.
Hesperocorixa linnaei (Fieber, 1848)
Specie a distribuzione Paleartica, segnalata in tutta Italia ad eccezione di Valle d’Aosta,
Marche, Abruzzo, Molise e Calabria; presente in Sicilia e Sardegna (CAROLI, 1928; BACCHI &
RIZZOTTI VLACH, 2005; DIONISI, 2007).
Probabilmente univoltina, vive in acque tranquille di laghi, stagni (anche leggermente
salmastri), paludi o corsi d’acqua ricchi di depositi vegetali e materia organica (acque
mesotrofiche ed eutrofiche), dalla pianura fino alla montagna. Questa specie è molto vicina
a H. sahlbergi (Fieber, 1848), con cui spesso convive. Onnivora, sverna allo stadio adulto
(POISSON, 1957; TAMANINI, 1979; JANSSON, 1986). Si tratta di una specie non molto comu-
ne. Nella pozza studiata è stato rilevato un solo esemplare.
Sigara (Pseudovermicorixa) nigrolineata nigrolineata (Fieber, 1848)
Elemento W-Paleartico; presente in tutta Italia (Sicilia e Sardegna comprese) con
l’eccezione della Valle d’Aosta (BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005), quasi certamente per
mancanza di dati. L’altra sola sottospecie è S. n. mendax Heiss & Jansson, 1986, che vive
a Creta e su alcune isole limitrofe (HEISS & JANSSON, 1986a e 1986b; JANSSON, 1995).
Si tratta di una specie bivoltina, euriecia e pioniera, che si ritrova in acque ferme o debol-
mente correnti ed anche in pozze temporanee di limitata estensione. Si rinviene dal livello
del mare fino alla montagna. Onnivora, è svernante come immagine (TAMANINI, 1979).
Gli esemplari italiani presentano dimensioni minori procedendo dall’Italia settentrionale
verso quella meridionale (TAMANINI, 1981). Insieme a S. lateralis (Leach, 1817), è una
delle specie di Corixinae più comuni e diffuse d’Italia. È risultata presente nell’area di
studio sia prima che dopo il prosciugamento del biotopo.
Sigara (Vermicorixa) lateralis (Leach, 1817)
Specie ad ampia distribuzione: Paleartica con estensione all’Africa tropicale e all’India;
distribuita in tutta Italia (Sicilia e Sardegna comprese), mancano tuttavia dati per la Valle
d’Aosta (FIORDIGIGLI & OSELLA, 1994; BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005).
Come la precedente, è una specie pioniera, euriecia e bivoltina. Tipica di acque lentiche di
limitata estensione o debolmente correnti (come piccoli canali d’irrigazione o anse tran-
quille di fiumi), si ritrova con frequenza anche in piccole pozze temporanee e fontanili,
tollera anche acque leggermente salmastre. Presente dalla pianura alla montagna.
Onnivora, sverna come adulto (POISSON, 1957; TAMANINI, 1979; MELBER, 1993).
Si tratta di una specie molto comune anche in Toscana (oss. pers.), dove risultavano
finora soltanto due segnalazioni bibliografiche. Nella pozza studiata la specie è stata
rilevata soltanto a marzo 2008.
Notonecta (Notonecta) maculata Fabricius, 1794
Corotipo W-Paleartico; in Italia è presente in tutta la penisola, Sicilia e Sardegna, ma man-
cano segnalazioni per le Marche (MANCINI, 1958; FIORDIGIGLI & OSELLA, 1994; BACCHI & RIZ-
ZOTTI VLACH, 2005).
Univoltina, è una specie pioniera che si ritrova in acque ferme con vegetazione scarsa o
totalmente assente, in fiumi e torrenti a corso lento e in raccolte d’acqua artificiali come
fontanili, piscine, bacini in cemento, dalla pianura alla montagna. Zoofaga, caccia anche
grandi prede come girini e avannotti, può svernare sia come adulto che allo stadio di uovo.
Le uova vengono incollate su sassi esposti al sole o su altri supporti rigidi. Come le altre
specie di Notonecta, è un’ ottima volatrice (POISSON, 1957; TAMANINI, 1979).
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In Toscana è la specie di Notonecta più diffusa (oss. pers.). È risultata ben rappresentata
durante tutto l’arco del periodo di monitoraggio.
Notonecta (Notonecta) meridionalis Poisson, 1926
Specie a distribuzione Mediterranea; in Italia è presente in tutte le regioni (Sicilia e Sarde-
gna comprese) con l’eccezione della Valle d’Aosta (SERVADEI, 1967; BACCHI & RIZZOTTI
VLACH, 2005).
Specie univoltina, si ritrova principalmente in acque lentiche, ma anche in tratti tranquilli
di corsi d’acqua, dal livello del mare fino alla montagna. Zoofaga, sverna allo stadio
imaginale. Data la grande variabilità del disegno e della colorazione delle emielitre, questa
specie è stata confusa per lungo tempo con N. obliqua Thun., di cui è stata considerata
prima varietà e poi sottospecie, e con N. glauca L., della quale sono state descritte alcune
sottospecie e forme poi poste in sinonimia con N. glauca meridionalis (KANYUKOVA, 1973).
Sarebbero comunque necessari ulteriori studi su larga scala geografica per poter confer-
mare definitivamente l’attuale status di questo taxon (POLHEMUS, 1995a).
Relativamente comune in Toscana (oss. pers.); nella pozza studiata è stata raccolta in
inverno (novembre-dicembre 2007).
Notonecta (Notonecta) viridis Delcourt, 1909
Distribuzione Turanico-Europea con estensione alla regione indiana; la distribuzione
italiana non comprende le Marche, ma è presente in Sicilia e Sardegna (MANCINI, 1958;
FIORDIGIGLI & OSELLA, 1994; BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005).
Univoltina, euriecia, si rinviene sia in acque lentiche che nelle zone calme di quelle lotiche,
sia dolci che leggermente salmastre; è presente fino a quote elevate. Predatrice, sverna
allo stadio adulto. Le uova vengono inserite all’interno di piante acquatiche (POISSON,
1957; TAMANINI, 1979).
La specie è assai variabile e le macchie delle emielitre variano molto anche all’interno dello
stesso biotopo (TAMANINI, 1979). Anche in questo caso le varie sottospecie e forme descrit-
te sono state poste in sinonimia (KANYUKOVA, 1973).
Si tratta di un elemento comune in Toscana (oss. pers.), nella pozza studiata è stato
raccolto un solo esemplare nel novembre 2007.
Plea minutissima minutissima Leach, 1817
Alla sottospecie nominale si associa un corotipo Turanico-Europeo-Mediterraneo. L’unica
altra sottospecie è P. m. tassilii Poisson 1953; descritta come P. m. f. tassilii Poiss. ed
elevata a sottospecie da STICHEL (1955), è nota di alcuni uadi nel sud-est dell’Algeria
(POLHEMUS, 1995), ma necessiterebbe di conferma.
Per l’Italia mancano dati per la Valle d’Aosta, le Marche e il Molise; è presente in Sicilia e
Sardegna (BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005).
Ha una o due generazioni l’anno, poco esigente dal punto di vista della qualità delle acque,
vive in gruppi numerosi sia in acque ferme che a lento decorso, purché siano presenti
piante acquatiche. Zoofaga, caccia piccoli Crostacei Cladoceri come i Dafniidi; sverna in
acqua (sotto sassi e detriti sul fondo) come adulto. Presente dal livello del mare fino alla
montagna. I maschi sono in grado di emettere suoni sfregando una proiezione del
prosterno sul mesosterno. Allo stesso modo dei Notonectidi, è costretta a nuotare col
dorso verso il basso a causa dell’aria trattenuta dai peli addominali (branchia fisica). Le
uova vengono inserite all’interno di piante acquatiche (POISSON, 1957; TAMANINI, 1979).
Comune in Toscana (oss. pers.), anche se i dati in letteratura sono scarsi. Nel biotopo
indagato è stato raccolto un esemplare nell’ultimo mese di campionamento (aprile 2008).
Aquarius paludum paludum (Fabricius, 1794)
La sottospecie nominale, presente in Italia, ha un’ampia distribuzione di tipo Paleartico con
un’estensione alla regione Orientale: è diffusa dall’Irlanda fino al Giappone e dal sud della
Scandinavia e della Siberia fino al Medio Oriente e al nord della Tailandia (ANDERSEN,
1990). L’altra sottospecie, la cui validità è stata accertata anche da recenti indagini geneti-
che (DAMGAARD et al., 2000; DAMGAARD & ZETTEL, 2003; DAMGAARD & COGNATO, 2003, 2006),
è rappresentata da A. p. amamiensis (Miyamoto, 1958) che abita sulle isole giapponesi
Ryukyu (ANDERSEN, 1995).
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È segnalata in tutte le regioni dell’Italia settentrionale esclusa la Valle d’Aosta; nel Centro-
Sud mancano dati per Umbria, Molise e Puglia; è stato rinvenuta in Sardegna, mentre
risulterebbe assente in Sicilia (ANGELINI, 1973; BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005).
Si tratta di una specie bivoltina, abbastanza comune, che si ritrova generalmente in popo-
lazioni costituite da pochi esemplari (TAMANINI, 1979, 1982; DIONISI, 2007), anche se tal-
volta può costituire gruppi molto numerosi sia in acque ferme che debolmente correnti
(oss. pers.). È infatti un elemento di acque lentiche, presente in laghi e pozze, ma anche
in zone tranquille di corsi d’acqua con corrente molto debole, dalle aree costiere alla mon-
tagna.
La presenza nella pozza oggetto di studio di sole forme macrottere (le più frequenti) e nel
solo mese di aprile ben coincide con la caratteristica, tipica di questa specie di Aquarius, di
colonizzare piccoli specchi d’acqua a carattere temporaneo.
Gerris (Gerris) lacustris (Linnaeus, 1758)
Elemento Paleartico, presente in tutta Italia con l’esclusione della Sardegna (BACCHI &
RIZZOTTI VLACH, 2005) .
Uni- o bivoltina, si tratta della specie di acque lentiche più comune tra i Gerridi italiani. È
diffusa in laghi, stagni, pozze temporanee e in tratti calmi di fiumi e torrenti, dove caccia
piccoli artropodi sulla superficie dell’acqua, sia in pianura che in montagna. Le uova, come
negli altri Gerridi, vengono deposte su piante acquatiche o su frammenti vegetali galleg-
gianti. Presenta polimorfismo alare (TAMANINI, 1979).
Esemplari di questa specie hanno probabilmente ricolonizzato il sito monitorato in due
episodi distinti: già presenti nel maggio/giugno 2007 all’inizio delle ricerche, si sono ripre-
sentati soltanto a marzo 2008. Il fatto che tutti gli individui raccolti siano macrotteri sotto-
linea infatti che nell’anno in questione non si è potuta constituire una popolazione stabile
(con individui brachitteri).
Gerris (Gerris) maculatus Tamanini, 1946
Specie a distribuzione Turanico-Mediterranea; diffusa in tutta Italia, mancano dati per la
Valle d’Aosta e la Puglia. Assente in Sardegna (TAMANINI, 1981; BACCHI & RIZZOTTI VLACH,
2005).
Fino all’anno della sua descrizione questa specie è stata confusa con G. gibbifer Schum-
mel, 1832, a cui comunque è molto vicina (DAMGAARD & SPERLING, 2001; DAMGAARD, 2006;
DAMGAARD & COGNATO, 2006); riconosciuta nel 1946 come G. gibbifer var. maculata Tama-
nini, 1946, è stata infine elevata al rango di buona specie alcuni anni dopo (TAMANINI,
1961).
Univoltina (ANDERSEN, 1993) e principalmente macrottera, questa specie è più comune
nelle regioni orientali e meridionali italiane (TAMANINI, 1981); nell’area occidentale della
penisola probabilmente risente della presenza della più grande G. gibbifer Schummel, con
il quale comunque convive dove gli areali delle due specie si sovrappongono. Vive in acque
ferme e in zone tranquille di corsi d’acqua, dal piano fino all’alta montagna. Un unico
esemplare è stato raccolto nel penultimo mese di campionamento della pozza.
Gerris (Gerris) thoracicus Schummel, 1832
Elemento Paleartico, in Italia è presente in tutte le regioni a sud delle Alpi (risulta assente
in Valle d’Aosta, Lombardia e Trentino-Alto Adige), maggiori isole comprese (BACCHI &
RIZZOTTI VLACH, 2005).
Nonostante la specie sia stata tradizionalmente avvicinata a G. costae (Herrich-Schäffer,
1850), principalmente a causa della macchia gialla presente sul lobo posteriore del
pronoto, recenti analisi sul DNA mitocondriale hanno dimostrato che le due specie non
sono filogeneticamente così vicine, appartenendo a due “gruppi” di Gerrinae ben diversi
(DAMGAARD, 2006) tra i quali si collocano specie con il pronoto interamente scuro. Tale
macchia chiara in alcuni esemplari è inoltre estremamente ridotta (TAMANINI, 1979;
DIONISI, 2007) al punto da essere difficilmente rilevabile.
Specie bivoltina; principalmente macrottera, più rara la forma brachittera. Molto comune
in acque lentiche e nelle zone calme di quelle lotiche, in Calabria dalle zone costiere ai
monti.
Alcuni esemplari sono stati raccolti nella pozza oggetto dello studio insieme alla specie
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precedente.
Microvelia (Microvelia) pygmaea (Dufour, 1833)
Il corotipo attribuibile a questa specie è quello paleartico; è distribuita in tutta Italia, Sicilia
e Sardegna comprese, ma mancano dati per Valle d’Aosta, Marche e Molise (CAVANNA &
CAROBBI, 1882; HORVÁTH, 1887, MANCINI, 1952 e 1963; BACCHI & RIZZOTTI VLACH, 2005).
TAMANINI (1979) la ritiene assente sulle Alpi. La presente costituisce la seconda
segnalazione per la Toscana continentale dopo quella di CAVANNA & CAROBBI (1882); già
nota per l’isola di Capraia (RAZZAUTI, 1917) e del Giglio (MANCINI, 1952), più recentemente
era stata segnalata anche sull’isola di Montecristo (FARACI & RIZZOTTI VLACH, 1984).
Elemento bivoltino, i cui adulti svernano sulle rive e sotto i sassi. Si ritrovano soprattutto
le forme attere, mentre quelle macrottere sono più rare. Si tengono presso le rive con ve-
getazione acquatica, sulla quale cacciano piccoli artropodi (TAMANINI, 1979). Le uova ven-
gono incollate su substrati emergenti dalla superficie dell’acqua: vegetali o detriti galleg-
gianti (POISSON, 1957; TAMANINI, 1979). Probabilmente anche a causa delle piccole dimen-
sioni (1,6-1,8 mm) che non facilitano il suo campionamento, non risulta comune. Nella
pozza in questione è stato raccolto un unico esemplare macrottero verso la fine dell’estate
(settembre 2007) prima che la stessa si asciugasse (ottobre 2007); altri individui (tutti at-
teri) sono stati poi campionati a partire dalla seconda metà di febbraio 2008 in poi; questi
ultimi fanno parte con ogni probabilità di un’altra generazione nata nello stesso biotopo.
Hydrometra stagnorum (Linnaeus, 1758)
Specie a distribuzione Turanico-Europea-Mediterranea, in Italia è nota di tutte le regioni,
ad eccezione della Valle d’Aosta (FIORDIGIGLI & OSELLA, 1994; BACCHI & RIZZOTTI VLACH,
2005).
Uni- o bivoltina, sverna a terra allo stadio imaginale. Si muove con lentezza sulle rive in
cerca di prede tra i sassi e la vegetazione; è capace anche di pattinare sulla superficie
dell’acqua (TAMANINI, 1979). Le uova sono allungate e vengono incollate verticalmente a
piante acquatiche o detriti che emergono dall’acqua per mezzo di un un sottile peduncolo
che termina con un disco adesivo, (POISSON, 1957; TAMANINI, 1979).
Come per tutte le specie fin qui trattate, si hanno 5 stadi larvali (POISSON, 1957).
Come nel caso dell’esemplare trovato nella pozza studiata, le più frequenti sono le forme
brachittere, mentre quelle macrottere sono più rare. Si tratta di una specie molto comune.
Chartoscirta cincta (Herrich-Schäffer, 1841)
Elemento Sibirico-Europeo, in Italia mancano dati per la Valle d’Aosta, l’Umbria, le Marche,
il Molise e la Puglia; è presente in Sicilia e Sardegna (FARACI, 2005). Nonostante si tratti
soltanto della terza segnalazione certa per la Toscana dopo le due di MELBER (1993), si
tratta di una specie relativamente comune (FARACI & RIZZOTTI VLACH, 1992).
Bivoltina almeno nelle zone meridionali dell’areale (SOUTHWOOD & LESTON, 1959), questa
specie è strettamente legata all’acqua e si rinviene ai piedi di canne e giunchi, nelle paludi,
ai bordi di stagni, fiumi, ruscelli e talvolta nelle torbiere, quindi sia su suoli acidi che
alcalini. È un predatore che si ciba di larve e adulti di piccoli artropodi o anellidi; capace di
spiccare il volo immediatamente, si sposta molto rapidamente soprattutto con le alte
temperature. Si sviluppa attraverso 5 stadi larvali e sverna come adulto. È conosciuta solo
la forma macrottera. Le uova presentano una forma allungata e vengono deposte su
vegetali (PÉRICART, 1990).
Nella pozza studiata è stata raccolta nell’ultimo mese di campionamento (aprile 2008).
Conclusioni
Date le ridotte dimensioni della pozza esaminata, il rilevamento di ben 14 taxa di Eterotteri
acquatici e semiacquatici è senz’altro indicativo di una notevole ricchezza di specie. Di
queste una parte presenta caratteristiche pioniere e risulta molto comune soprattutto nei
biotopi con acque lentiche, è il caso di alcuni Nepomorfi, ottimi volatori, come Sigara
nigrolineata, S. lateralis, Notonecta maculata e di alcuni Gerromorfi che presentano
prevalentemente forme macrottere come Aquarius paludum, Gerris lacustris, G.
thoracicus. Anche Notonecta viridis e Hydrometra stagnorum sono due specie euriecie
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molto frequenti in Toscana; meno comune risulta invece Gerris maculatus, anche a causa
di problemi di errata identificazione con G. gibbifer (vedi note). I ritrovamenti di Plea
minutissima e Chartoscirta cincta, specie comuni, ma con scarsissime segnalazioni in
Toscana, hanno permesso di estendere la distribuzione di questi due taxa. Interessanti
sono risultati i reperimenti di due specie non comuni: Hesperocorixa linnaei e Microvelia
pygmaea, quest’ultima citata per la Toscana continentale una sola volta oltre un secolo fa
(CAVANNA & CAROBBI, 1882). Probabilmente la rarità di questo taxon si deve comunque
anche a un difetto nelle ricerche e alle sue piccole dimensioni che non ne facilitano il
ritrovamento (vedi note).
Ringraziamenti
Colgo l’occasione per ringraziare Fabio Terzani e Saverio Rocchi per avermi affidato in
studio il materiale da loro raccolto e per la fiducia che hanno riposto in me; Luca Bartolozzi
per avermi messo a disposizione le infrastrutture e la collezione del Museo di Storia
Naturale dell'Università di Firenze; Jakob Damgaard per alcuni consigli di carattere
tassonomico; Dilara Samancıoğlu per la revisione dell’abstract; Francesca Zinetti e
Giuseppe Mazza per la rilettura del testo; Caterina Guiducci per il controllo delle citazioni
bibliografiche.
Bibliografia
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Indirizzo dell’Autore: Fabio Cianferoni, Museo di Storia Naturale dell’Università di Firenze,
Sezione di Zoologia “La Specola”, Via Romana 17, 50125 Firenze (Italia), ironfab@inwind.it
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... Catalogues with Iranian records: Ghahari et al. (2013), Aukema (2018Aukema ( -2020. Distribution in Iran: Bushehr (Kaiser, 1940;Kment & Kolínová, 2013), Fars (Arefnia, 2004;Ostovan & Arefnia, 2011), Hormozgan (Kiritchenko, 1966 Comments: Notonecta maculata lives in ponds, low streams, and artificial environments (pools), in light or muddy waters, and is sometimes considered a pioneer species (Cianferoni, 2009). In Israel, it destroys the mosquito Culiseta longiareolata (Blaustein et al., 1995); elsewhere, it feeds on Aedes aegypti (Papáček, 2001), Gyrinidae, and fry (Cianferoni, 2009). ...
... Distribution in Iran: Bushehr (Kaiser, 1940;Kment & Kolínová, 2013), Fars (Arefnia, 2004;Ostovan & Arefnia, 2011), Hormozgan (Kiritchenko, 1966 Comments: Notonecta maculata lives in ponds, low streams, and artificial environments (pools), in light or muddy waters, and is sometimes considered a pioneer species (Cianferoni, 2009). In Israel, it destroys the mosquito Culiseta longiareolata (Blaustein et al., 1995); elsewhere, it feeds on Aedes aegypti (Papáček, 2001), Gyrinidae, and fry (Cianferoni, 2009). ...
... Catalogues with Iranian records: Ghahari et al. (2013), Aukema (2018Aukema ( -2020. Distribution in Iran: Bushehr (Kaiser, 1940;Kment & Kolínová, 2013), Fars (Arefnia, 2004;Ostovan & Arefnia, 2011), Hormozgan (Kiritchenko, 1966 Comments: Notonecta maculata lives in ponds, low streams, and artificial environments (pools), in light or muddy waters, and is sometimes considered a pioneer species (Cianferoni, 2009). In Israel, it destroys the mosquito Culiseta longiareolata (Blaustein et al., 1995); elsewhere, it feeds on Aedes aegypti (Papáček, 2001), Gyrinidae, and fry (Cianferoni, 2009). ...
... Distribution in Iran: Bushehr (Kaiser, 1940;Kment & Kolínová, 2013), Fars (Arefnia, 2004;Ostovan & Arefnia, 2011), Hormozgan (Kiritchenko, 1966 Comments: Notonecta maculata lives in ponds, low streams, and artificial environments (pools), in light or muddy waters, and is sometimes considered a pioneer species (Cianferoni, 2009). In Israel, it destroys the mosquito Culiseta longiareolata (Blaustein et al., 1995); elsewhere, it feeds on Aedes aegypti (Papáček, 2001), Gyrinidae, and fry (Cianferoni, 2009). ...
... Remarks. Considering the euryecy of this common species (see Jansson 1986, Cianferoni 2009), the old records seem plausible. ...
Article
Eleven species of aquatic true bugs (Hemiptera: Heteroptera) are newly recorded for Cephalonia Island (Greece)—Gerromorpha: Hydrometra stagnorum (Linnaeus, 1758), Microvelia pygmaea (Dufour, 1833), Velia mariae Tamanini, 1971, Gerris argentatus Schummel, 1832, G. costae (Herrich-Schäffer, 1850), G. lacustris (Linnaeus, 1758); Nepomorpha: Corixa affinis Leach, 1817, Anisops crinitus Brooks, 1951, A. sardeus Herrich-Schäffer, 1849, Notonecta maculata Fabricius, 1794, Plea minutissima Leach, 1817—where only a few species have been recorded. The most notable records are: Anisops crinitus, which in Europe was known only from the island of Corfu (Greece) and Spain (until recently under the name A. marazanofi Poisson, 1966), and Velia mariae, whose distribution is still poorly known. Velia rivulorum (Fabricius, 1775), V. currens (Fabricius, 1794), and Anisops canariensis Nouahlier, 1893 (currently A. debilis canariensis), from old literature records, are excluded from the fauna of the Ionian Islands. Similarly, N. glauca glauca Linnaeus, 1758 is excluded from the fauna of Cephalonia and Corfu. The first record of Hydrometra gracilenta Horváth, 1899 from Corfu and for the Ionian Islands is provided. Microvelia pygmaea and Gerris maculatus Tamanini, 1946 are newly recorded for Lefkada Island. An annotated list of the Gerromorpha, Nepomorpha, and Leptopodomorpha of the Ionian Islands also is given.
... italian distribution. It is common in the southern mainland regions (Campania, Apulia, Basilicata, Calabria) and major islands (Sicily and Sardinia) (Bacchi & Rizzotti Vlach 2005 ), while it is occasional in the central (Latium and Tuscany) (Bacchi & Rizzotti Vlach 2005; Dionisi 2007; Cianferoni, unpublished data) and northern regions (Emilia- Romagna) (Olivi 1893). notes. ...
Article
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Records of 22 species from Sardinia of Gerromorpha, Nepomorpha and Leptopodomorpha are provided. For each species, detailed records, chorotype, Italian distribution and notes are reported. New updated checklists of the Gerromorpha (13 species), Nepomorpha (26 species) and Leptopodomorpha (16 species) of Sardinia are also given, and doubtful taxa records are discussed. Velia (Plesiovelia) muelleri Tamanini, 1947 (Veliidae) is excluded from the fauna of Sardinia.
Article
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This paper provides the first checklists for Nepomorpha (12 spp.), Gerromorpha (10 spp.) and Leptopodomopha (5 spp.) of the Tuscan Archipelago; summarizing and updating the knowledge for this area. The presence of the family Micronectidae is recorded for the first time in the Archipelago, as well as six species: Nepomorpha —Micronecta scholtzi (Fieber, 1860), Sigara selecta (Fieber, 1848), S. stagnalis (Leach, 1817), S. lateralis (Leach, 1817); Gerromorpha —Gerris asper (Fieber, 1860); Leptopodomorpha — Saldula palustris (Douglas, 1874); increasing the numbers of aquatic Heteroptera sensu lato from 21 to 27 species. The three infraorders are present in only four of the seven major islands of the Tuscan Archipelago (Capraia, Elba, Montecristo and Giglio). The Isle of Elba has been scarcely investigated until now: ten species are newly recorded for this island (doubling the number to 20 spp.), whilst another species has been first recorded for Giglio Island. The most remarkable finding is Gerris asper (Fieber, 1860) on Elba, a species inhabiting marshy areas that is very rare to Italy. Notonecta glauca Linnaeus, 1758 is excluded from the fauna of the Tuscan Archipelago.
Article
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ITALIAN LEPTOPODOMORPHA. TOPOGRAPHIC CATALOG WITH NOTES ON THEIR ECOLOGY, PHENOLOGY AND ZOOGEOGRAPHY (HETEROPTERA). Examining more than 6000 specimens (1924 of which collected by themselves) coming from more than 900 localities all over Italy, the authors obtain an almost complete picture of the real distribution of the 31 species of Leptopodidae and Saldidae known to occur in Italy. The development of a data base allowed them a statistical analysis of faunistical records with the fulfilment of four kinds of diagrams (finding frequency per administrative region, comparison of altimetrical distribution of groups of species, phenological and altimetrical distribution of the single species in three (almost homogeneous) zones of Italian peninsula) and some maps pointing out the finding localities of the less common species. * * * * * * ** RIASSUNTO. Dall'esame di oltre 6000 esemplari provenienti da più di 900 località viene desunta la corologia delle 31 specie di Leptopodidi e Saldidi presenti in Italia. La creazione di una banca dati informatica ha consentito una elaborazione statistica dei reperti faunistici con la realizzazione di quattro tipi di istogrammi (frequenza dei ritrovamenti per regione, diagrammi comparativi della distribuzione altimetrica di più specie, istogrammi fenologici e altimetrici per tre diverse zone geo-climatiche dell'Italia) e di alcune cartine che illustrano le località di cattura. Il lavoro è concluso da una trattazione dettagliata delle tendenze ecologiche delle entità segnalate e da una breve analisi zoogeografica con considerazioni sull'affinità faunistica dei paesi limitrofi.
Article
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We examined phylogenetic relationships among gerrid water striders of the genus Aquarius Schellenbrg using molecular and morphological characters. The molecular data sets included 780 bp sequence data from the mitochondrial gene encoding cytochrome oxidase subunit I (COI), and 515 bp sequence data from the nuclear gene encoding elongation factor 1 alpha (EF-1 alpha). The morphological data set was a slightly modified version of a previously published data set. We included all 17 known species and one subspecies of Aquarius as well as five species from three related genera, Gigantometra gigas, Limnoporus esakii, L, rufoscutellatus, Gerris pingreensis, and G. lacustris. Unweighted parsimony analyses of the COI data set gave a single most parsimonious tree (MPT) with a topology quite similar to the morphological tree. Parsimony analyses of the EF-1 alpha data set gave 3 MPT's and a strict consensus of these trees gave a tree with a slightly different topology. A combined analysis of the three data sets gave a single MPT with the same topology as for the morphological data set alone. The phylogeny of Aquarius presented here supports the monophyly of the A. najas, remigis, conformis and paludum species groups as well as previous hypotheses about their relationships. On the other hand, the inclusion of molecular data weakens the support for the monophyly of the genus Aquarius, and questions the specific status of the eastern North American A. nebularis (as separate from A. conformis) and members of the Nearctic A. remigis group. Finally, we discuss the implications of the reconstructed phylogeny in the biogeography and ecological phylogenetics of Aquarius.
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Catalogue of the Heteroptera of the Palaearctic Region. Volume 5. Pentatomomorpha II (B. Aukema & Chr. Rieger editors). Contents: Stenocephalidae - W.R. Dolling; Rhopalidae - W.R. Dolling; Aydidae - W.R. Dolling; Coreidae - W.R. Dolling; Urostylididae - D.A. Rider; Thaumastellidae - J.A. Lis; Parastrachiidae- J.A. Lis; Cydnidae - J.A. Lis; Thyreocoridae - J.A. Lis; Plataspidae - J. Davidová-Vílimová; Acanthosomatidae - U. Göllner-Scheiding; Tesseratomidae - D.A. Rider; Scutelleridae - U. Göllner-Scheiding; Dinidoridae - J.A. Lis; Pentatomidae - D.A. Rider. Data available at https://catpalhet.linnaeus.naturalis.nl
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This study addresses the phylogenetic relationships within and between two widespread Palaearctic pond skater species, Gerris costae and G. thoracicus, by including new DNA sequence data from the Central Asian G. sahlbergi, traditionally assigned as a close relative of G. costae. The results support the assignment of G. costae and G. thoracicus to two individual species groups that are not closely related, but also that G. sahlbergi is nested within G. costae (including subspecies costae, fieberi and poissoni) thus suggesting a new subspecific rank as G. c. sahlbergi. A broad geographical sampling of mitochondrial DNA from populations of G. thoracicus and G. costae (incl. G. c. sahlbergi) shows that the two species are strikingly similar in terms of genetic diversity and lack of geographical substructure, thus adding further evidence for the G. costae group comprising a single, widespread species.
Article
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Zettel, H.: Genetic diversity, species phylogeny and historical biogeography of the Aquarius paludum group (Heteroptera: Gerridae). Insect Syst. Evol. 34: 313-328. Copenhagen, September 2003. ISSN 1399-560X. We investigated genetic diversity and phylogeny of all water strider species assigned to the Aquarius paludum species group on basis of 425 bp DNA sequence data from the mitochond-rial gene encoding cytochrome oxidase subunit I (COI). Parsimony analyses and genetic dis-tances confirmed the taxonomic status of the two recently described species Aquarius lili Polhemus & Polhemus, 1994 from Timor and A. philippinensis Zettel & Ruiz, 2003 from the Philippines as being separate from the widespread Oriental A. adelaidis (Dohrn, 1860). Mole-cular clock estimates suggest that the disjunct zoogeographical pattern among the three species is due to a Pliocene/Pleistocene long-range dispersal, rather than a Mesozoic vicari-ance event as previously suggested. However, when we superimposed the disjunct distribution of Southern Hemisphere representatives of the paludum-group onto their phylogenetic re-lationship, the pattern indicated vicariance events following the break-up of Gondwana.
Article
Water striders (Gerridae) exhibit wing length polymorphism that affects their flight ability. Gerrid populations may be either long-winged, wing dimorphic (permanent or seasonal), or short-winged. In bivoltine species, the wing morphism of the over-wintering (diapause) generation may differ from that of the summer (non-diapause) generation. Patterns of dispersal polymorphism, beside having adaptive value in an ecological context, also have unique evolutionary histories. Here, patterns of wing polymorphism in temperate gerrid species belonging to the genera Aquarius, Gerris, and Limnoporus are superimposed upon reconstructed phylogenies (cladograms) for these genera. For each of three characters describing wing morphism states, the most parsimonious sequence of changes was determined by character optimization. The results indicate that wing dimorphism and/or short-wingedness are the ancestral states in two of three genera, and that the short-winged morph has been lost to leave monomorphic long-wingedness in several species, at least in the diapause generation. It is further indicated that there are two different kinds of short-winged gerrids, probably as the result of different mechanisms of morph determination. I finally discuss how the phylogenetic approach can be extended to encompass other aspects of ecology and adaptation, such as habitat preferences and various life history traits.